Roberto M Inviato 20 Giugno 2023 Inviato 20 Giugno 2023 Il problema e’ che la scuola italiana, grazie anche ai sindacati, e’ concepita piu’ per tutelare gli insegnanti e il loro posto di lavoro fisso che per gli studenti. Il rischio di incappare in un insegnanto somaro o uno scansafatiche e’ elevatissimo, il merito tra gli insegnanti non viene per nulla premiato, anzi, e’ mortificato, per cui trovi degli insegnanti bravissimi ed appassionati (una specie di eroi) ma anche dei somari sfaticati pure con problemi psicologici. Insomma, e’ un terno al lotto, dipende dalla fortuna. In America ed in inghilterra questo non succede, perche’ se nelle scuole pubbliche il rendimento di una classe (oggettivo, con prove tipo la nostra invalsi) e’ basso licenziano tutti, dal preside agli insegnanti fino ai bidelli. Nelle scuole private il problema neanche si pone (scelgono gli insegnanti migliori e li pagano tanto). 1
Membro_0022 Inviato 20 Giugno 2023 Inviato 20 Giugno 2023 A proposito di genitori causa del figlio-bestia, mi pare di averla già raccontata ma la ripeto qui perchè cade a fagiolo. Quando il mio "piccolo" venne rimandato a matematica in seconda liceo, chiesi un colloquio con la professoressa per avere indicazioni su come gestire il recupero considerando che mi sarei preso cura personalmente della questione: descrizione delle carenze, su cosa "puntare" di più, consigli di qualsiasi genere per arrivare al meglio possibile a settembre. Inizialmente lei sembrò quasi scusarsi per l'accaduto, le feci notare che sapevo benissimo che il ragazzo aveva lavorato ben poco durante l'anno e che un'estate sui libri gli avrebbe fatto solo bene, passò un'oretta buona in chiacchiere e alla fine mi ringraziò. Rimasi sorpreso della cosa, e mi spiegò che raramente le era capitato un genitore con un simile atteggiamento e che una sua collega l'anno precedente nel corso un colloquio analogo era stata aggredita fisicamente (ecco perchè all'inizio sembrava timorosa e si scusava...). Chiaro che un ragazzo giustamente rimandato con un genitore imbecille che non solo lo giustifica ma addirittura pesta l'insegnante poi viene su con l'idea che tutto gli sia dovuto, che la colpa sia degli altri e che sia giusto usare la violenza per coprire le proprie mancanze. Praticamente un sociopatico con spunti delinquenziali. Al mio le due ore al giorno col sottoscritto a studiare matematica, tutti i giorni settimana al mare compresa, fecero benone: gli anni successivi è sempre passato a giugno in tutte le materie. Dritto come un treno.
Membro_0022 Inviato 20 Giugno 2023 Inviato 20 Giugno 2023 Il problema degli insegnanti cialtroni è un altro aspetto della questione: sono capitati a me 40 anni fa, sono capitati ai miei ragazzi (da quello che "non voglio noie nel mio locale: fate quel che vi pare, non rompete i cogl.. a me e io non li romperò a voi" fino alla psicopatica che insulta e maltratta i ragazzini delle medie, passando per la fancazzista che arriva sistematicamente mezz'ora in ritardo). Intollerabile che questa gente non possa essere cacciata a pedate, rubastipendio che fanno solo danni ma difesi da una miriade di leggi, regolamenti e diritti acquisiti che ne rendono impossibile l'allontanamento. Io sarei per l'introduzione di un metodo di valutazione rigoroso degli insegnanti, non basato solo sui risultati grezzi ma anche su un esame psico-attitudinale da rinnovare periodicamente: il "materiale" con cui si lavora (il futuro, in sostanza) è troppo prezioso per farlo maneggiare da un somaro o da uno psicopatico. Chi non idoneo cambia mestiere e va alla vanga. Il tutto ricompensato da uno stipendio adeguato alla difficoltà e al valore del lavoro svolto, non i due soldi che prendono adesso indistintamente i cialtroni e quelli bravi.
n.enrico Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 7 ore fa, lufranz ha scritto: Chiaro che un ragazzo giustamente rimandato con un genitore imbecille che non solo lo giustifica ma addirittura pesta l'insegnante poi viene su con l'idea che tutto gli sia dovuto, che la colpa sia degli altri e che sia giusto usare la violenza per coprire le proprie mancanze. Hai messo il dito sulla piaga. Il problema vero è proprio questo. 1
n.enrico Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 7 ore fa, lufranz ha scritto: Il problema degli insegnanti cialtroni è un altro Mia figlia ha fatto il linguistico, aveva un'insegnante di inglese che parlava con un forte accento calabrese e pronunciava malissimo le parole in inglese, tanto che spesso veniva corretta dagli stessi studenti. E ogni volta che succedeva (...guardi prof. che si pronuncia così...) lei rispondeva "vabbè, è uguale" Mi domando come certi soggetti siano riusciti a vincere il concorso per una cattedra.
Velvet Inviato 21 Giugno 2023 Autore Inviato 21 Giugno 2023 1 ora fa, n.enrico ha scritto: Mia figlia ha fatto il linguistico, aveva un'insegnante di inglese che parlava con un forte accento calabres Io ho fatto il linguistico (all'epoca era quello che garantiva la migliore proporzione rottura di scatole scolastica/ folta presenza di ragazze) ma devo dire che il migliore insegnante di inglese io abbia avuto è stato alle medie: Antonino, napoletano verace atterrato a Nordest. Più che un insegnante un filosofo, un maestro di vita capace di condensare in tre parole un concetto vastissimo. La sua pronuncia era napoletana (uoocc'e per watch) ma chissenefrega, per imparare la pronuncia corretta si va dagli inglesi, quasi non esiste italiano che pronunci correttamente. Un insegnante deve instillare anche altro che non sia l'arida materia: deve far appassionare al tempo passato in classe, deve farsi rispettare con autorevolezza e non con autorità, deve dare gli strumenti. Ancora oggi a distanza di decenni con Antonino ci salutiamo, ormai lui è molto anziano, ai miei occhi s'è fatto piccolo mentre da ragazzo lo vedevo alto alto. E ogni volta mi dice, mentre mi si para davanti con il bocchino d'avorio della sigaretta stretto fra le labbra, i pantaloni bianchi, la camicia di sartoria: Uiii Robbe' che p'ccat...'A laurea... Voglio bene ad Antonino. @appecundria dice che non riconosciamo l'importanza dell'eredità borbonica. Tutt'altro. 1
appecundria Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 @Velvet l'insegnamento è arte difficile, misteriosa e a volte ingrata. Ma meravigliosa quando si crea la connessione sinaptica maestro - discepolo. Sulla velleità di imparare perfettamente una lingua straniera qualsiasi con una o due ore la settimana di aula... glissom, lassam perd... 1
Jack Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 12 ore fa, Pinkflo ha scritto: Raramente casi di ragazzi o bambini molto difficili sono dovuti ad una causa soltanto. Quasi sempre è un insieme, dai genitori speso inadatti, ai media, ai valori dominanti, ai modelli, alle politiche scolastiche, ai contenuti dell’insegnamento e ai suoi metodi, la tecnologia onnipervasiva, i ritmi di vita, gli spazi sempre più riempiti di ogni cosa materiale, la mancanza di un educazione autorevole e a volte la perdita del principio di autorità (grazie 68). Per ogni caso ognuno di questi e altri fattori è singolo o interagisce con altri. É molto complesso è si fa una fatica infernale per gestire questi cas/situazioni, me ne occupo professionalmente, è sempre peggio. Purtroppo. I rimedi ci sarebbero ma non all’interno del nostro tipo attuale di società. cornice e grassetto con applauso
briandinazareth Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 purtroppo l'idea che i ragazzi diventino "difficili" per cause esterne è quasi sempre un'illusione. ovvero alcune caratteristiche che contraddistinguono i ragazzi difficili sono semplici caratteristiche innate, che in certi contesti sono positive ma all'interno di una classe o della società moderna non lo sono. tipicamente l'iperattività e il cosiddetto deficit di attenzione (che in altri contesti è invece molto positivo), la minore capacità di posporre la soddisfazione, la ricerca del rischio, l'agressività ecc. nessuno è una tabula rasa, anzi... purtroppo nella battaglia fra nature e nurture, la prima sembra avere il sopravvento in modo radicale. questo solo per evitare la ricerca del "colpevole" che non esiste... la scuola, la società ecc. questo non vuol dire che un buon insegnante, una scuola funzionante, una famiglia sufficientemente sana o una società meno violenta non abbiano impatto, naturalmente. possono mitigare certi aspetti ed esaltarne altri, ma non ne sono i colpevoli se non in casi abbastanza estremi. tutto questo emerge con notevole chiarezza negli studi, ormai di lunga data e su moltissimi casi, fatti per separare completamente l'aspetto educativo da quello innato.
Jack Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 10 ore fa, n.enrico ha scritto: Alcuni andrebbero licenziati, ma è impossibile, quindi gli istituti se li palleggiano da uno all'altro per levarseli di torno. confermo. Sport più praticato dai presidi ma non per colpa loro. Mancano i mezzi legali per cacciarli, come mancano i mezzi istituzionali per valutare il lavoro degli insegnanti che per un 30-40% (a mio immodesto avviso) sono pessimi, come mancano i mezzi istituzionali per distinguere in maniera netta il total rewarding degli insegnanti in gamba (a mio immodesto avviso il 25-30%) da quelli né carne né pesce (a mio immodesto avviso il 25-30%) che si barcamenano e non se li ricorderà nessuno, né in un senso né nell’altro. A cappello di tutto, studenti, insegnanti, presidi, c’è una scuola poco o nulla competitiva dove si eseguono i compitini istituzionali e dove tutti hanno diritto a prescindere al diplomino ed allo stipendiuccio. Come la società ugualista che la politicanza pessima ha modellato. È ovvio che in tale contesto anche il genitore più minckyafritta si senta in diritto di andare a camminare coi tacchi a spillo sugli zebedei dell’istituzione scolastica. Per fortuna che ancora la selezione - poi - la fa la vita che pesta duro e non fa sconti Augh
Martin Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 Il miglior insegnante di inglese che abbia mai avuto era, al lavoro, un americano profondamente alcolizzato che aveva trovato in Italia e in particolare nella suocera la sua "mother in booze", come la definiva: Andavano direttamente di distillati a partir da colazione. L'inglese che insegnava probabilmente era criticabile dal pdv letterario e grammaticale, ma acquisimmo una tale pronuncia e un repertorio di sconcezze che quando entrammo nel team composto prevalentemente da californiani e texani, questi ci trattarono da subito come vecchi commilitoni, e non di quelli più raffinati. I pochi della East-coast trovavano scuse per non fare il coffee-break in ns. presenza. Rividi uno degli americani dopo 20 anni, e gli chiesi di quell'insegnante. Quello alzò lo sguardo al cielo per un istante e disse più o meno: "mh...'dl'm'li'rissciu" (he-had-some-liver-issues... ettecredo..) 1
dax Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 12 ore fa, appecundria ha scritto: Complimenti al suo avvocato. Verissimo. Anche l'incapacità di quello della controparte. Pure i danni morali gli hanno riconosciuto!😬 1
Membro_0023 Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 Una volta, alle superiori, la mia prof di inglese (e anche di francese), che mi conosceva bene dalle medie, durante un'interrogazione si alzò dalla cattedra e mi dette una simbolica sberla sul coppino, perché sapevo parlare bene ma non studiavo niente di letteratura, e si incazzava. E aveva ragionissima, non aprivo un libro. La ringrazio ancora, in cuor mio.
appecundria Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 13 ore fa, Pinkflo ha scritto: perdita del principio di autorità Nel 2023 essere troppo sensibili al principio di autorità significa essere predisposti alla disoccupazione. Il mondo del lavoro moderno non sa cosa farsene.
Pinkflo Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 23 ore fa, Roberto M ha scritto: presentare ricorso avverso la decisione di bocciare direttamente il ragazzo senza neanche gli scrutini. Guardiamo il cavillo qui, è un ragazzo che ragionevolmente, basta il buon senso, non può superare la classe dopo quello che ha fatto. Sarebbe una follia completa e getterebbe gli altri giovani e le loro famiglie nel caos. Se si ritroverà a ripetere con i più piccoli sarà un'altra faccenda. Sicuramente andava fermato, per un minimo di rispetto verso l'insegnante e verso l'istituzione. 1
Pinkflo Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 12 ore fa, briandinazareth ha scritto: purtroppo l'idea che i ragazzi diventino "difficili" per cause esterne è quasi sempre un'illusione. ovvero alcune caratteristiche che contraddistinguono i ragazzi difficili sono semplici caratteristiche innate, che in certi contesti sono positive ma all'interno di una classe o della società moderna non lo sono. tipicamente l'iperattività e il cosiddetto deficit di attenzione (che in altri contesti è invece molto positivo), la minore capacità di posporre la soddisfazione, la ricerca del rischio, l'agressività ecc. nessuno è una tabula rasa, anzi... purtroppo nella battaglia fra nature e nurture, la prima sembra avere il sopravvento in modo radicale. questo solo per evitare la ricerca del "colpevole" che non esiste... la scuola, la società ecc. questo non vuol dire che un buon insegnante, una scuola funzionante, una famiglia sufficientemente sana o una società meno violenta non abbiano impatto, naturalmente. possono mitigare certi aspetti ed esaltarne altri, ma non ne sono i colpevoli se non in casi abbastanza estremi. tutto questo emerge con notevole chiarezza negli studi, ormai di lunga data e su moltissimi casi, fatti per separare completamente l'aspetto educativo da quello innato. Si sono daccordo in parte, in effetti l'aspetto del funzionamento interno innato o ereditato è un fattore molto importante, in parecchi casi determinante e che non ho citato più sopra. È un aspetto in più del problema. Gli studi non riportano mai in modo netto quanto agisce un fattore piuttosto che un altro, non siamo nel dominio delle scienze esatte. Si fanno delle ipotesi in contesti complessi cercando di approssimarsi alla realtà. Generalmente per fare dei numeri si potrebbe dire e azzardare che spesso il fattore innato agisce per un 30-40% contro un 60-70% dell'ambiente. In alcuni soggetti le percentuali si capovolgono o sono diverse. Quindi è sempre necessario valutare il caso, visto anche che la persona è unica e irripetibile. Il resto è propaganda e riduzionismo. Dare troppa importanza all'uno o all'altro diventa pericoloso. Se infatti si tende a ritenere predominante il fattore innato questo può portare a teorie pericolose e discriminanti. Il cervello e il comportamento degli esseri umani sono comunque parecchio plasmabili, anche se con i bambini a volte e paradossalmente può essere più difficile. Bisogna tener sempre presente quanto "lede" un comportamento: nel momento che intacca il funzionamento di una intera classe o lede gli altri bambini deve essere reso più accettabile. Non si tratta di spegnere spiriti ribelli ma di preservare l'integrità degli altri. Il discorso che la classe è una micro società di quella esterna grande e che quindi i bambini devono abituarsi a relazionare con soggetti difficili tiene fino ad un certo punto, oltre non regge per nulla. 2
Pinkflo Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 12 ore fa, Jack ha scritto: Mancano i mezzi legali per cacciarli, come mancano i mezzi istituzionali per valutare il lavoro degli insegnanti che per un 30-40% (a mio immodesto avviso) sono pessimi, come mancano i mezzi istituzionali per distinguere in maniera netta il total rewarding degli insegnanti in gamba (a mio immodesto avviso il 25-30%) da quelli né carne né pesce (a mio immodesto avviso il 25-30%) che si barcamenano e non se li ricorderà nessuno, né in un senso né nell’altro. A cappello di tutto, studenti, insegnanti, presidi, c’è una scuola poco o nulla competitiva dove si eseguono i compitini istituzionali e dove tutti hanno diritto a prescindere al diplomino ed allo stipendiuccio. Come la società ugualista che la politicanza pessima ha modellato. È ovvio che in tale contesto anche il genitore più minckyafritta si senta in diritto di andare a camminare coi tacchi a spillo sugli zebedei dell’istituzione scolastica. Per fortuna che ancora la selezione - poi - la fa la vita che pesta duro e non fa sconti In realtà puntare troppo il dito sugli insegnanti non è uno sport redditizio. È nient altro che utopico pensare che tutti gli insegnanti debbano essere eccellenti. Ce ne saranno sempre di tutti i tipi. Tanti lavorano con le proprie possibilità e in buona fede. Accanto a questi ci sono quelli nerd. Restano gli sfaticati e gli incompetenti, che non sono la maggioranza. In realtà quello che manca da molto è l'esatto opposto. Riprendere a considerare con rispetto e importanza questa figura professionale. questa è una delle cause per le quali molti bambini o ragazzi diventano dittatori in classe... Un'altra causa è il perdere i contenuti delle materie per essere sempre proiettati nel futuro e sui processi delle riforme scolastiche, per cui la scuola si deve continuamente adeguare ai cambiamenti sociali, continuando di questo passo dei contenuti non resta nulla e le persone saranno sempre più ignoranti nonostante internet e social media... Non vado oltre perchè il discorso diventa lunghissimo e fittissimo e questa non è la sede adeguata. 1
LUIGI64 Inviato 21 Giugno 2023 Inviato 21 Giugno 2023 11 minuti fa, Pinkflo ha scritto: Gli studi non riportano mai in modo netto quanto agisce un fattore piuttosto che un altro, non siamo nel dominio delle scienze esatte. Si fanno delle ipotesi in contesti complessi cercando di approssimarsi alla realtà. Esatto È sufficiente parlare con gli addetti ai lavori, per rendersi conto che tali percentuali su determinati argomenti, sono soltanto ipotetiche e approssimative
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