Amministratori cactus_atomo Inviato 24 Giugno 2023 Amministratori Inviato 24 Giugno 2023 da che mondo è momdo le società civili si sono sempree trovate ad affromntare il dilemma di come autorizzare attività umane che possono avere conseguenze anche su altri, il caso Tiran è l'ultimo eclatante caso che abbiamo sotto gli occhi da un lato c'è l'esigenza di non appesantire le attività uname in senso lato con una pletora di controllo che alla lunga diventano solo formali (e quindi inefficaci rispetto allo scopo da raggiungere) dall'altro c'è le'esigenza di fr si che attività che impattano con gli altri non siano laciate abbandonate a se stesse. In line di massima oggi co sono due approcci, una viene dalla cultura giuridica romana lpaltro da quella anglosassone. Nel nostro sistema i controlli sono ex ante e ci sono procedure per tutto. Mel momdo amglosassone il controllo è ex post ed è il songolo che deve dichiarar di aver rispettato le norme,. in realtà le cose non stanno esattamente così, in tutti i paesi del mondo per guidare un mezzo meccanico (nave, auto, moto aereo) serve una patente ossia un documento rilasciato ex ante da una PA che verifica con un esame che sussistano l condizioni per ottenere quella specifica patente. Anche nei paesi anglosassoni nessuno si sognerebbe mai di permettere di guidare ad uno che dichiarasse di saperlo fare e di avere i requisiti psico fisici la questione è seria è merita un approfondimeto. Prendiamo un caso italiano (ma non buttiamola in polirticq) quando venne istituit il rdc s9 volle che fosse una misura priva di troppi lacci e lacciuoli burcratici, il risultato è stato che tanto non aventi diritto hannp svitp acesso alla misura. evidente,ente occorre trovare un punto di equilibrio ragionevole tra controlli ex ante e burocrazia . Da noi il titan non avrebbe potuto portare passegeri grazie alle procedure ec ante, nel sistema anglosassone bastavano le autodichiarazioni ma adesso a chi è morto di un risarcimento importa na cippa purtroppo siamo un paese ad alto tasso di non rispetto delle norme (limiti di veliocità, evasione fiscale, ecc ecc) pare che rispettare le norme sia da fessi e che violarle sia necessario anche quando il isultato no è importante per non passae da tali ci lamentiamo che chi vioa le leggi spessisimo la fa franca o paga un prezo minimo, ma poi ci opponiamo a qualunque riforma che snellisca i orocessi da tanti lacciuoli formali che ne dilatano la durata
liboize Inviato 24 Giugno 2023 Inviato 24 Giugno 2023 Individualismo esasperato e scarso , se non nullo , senso di appartenenza ad una comunita' , grande o piccola che sia . La liberta' tanto sbandierata da molti qui non c' entra nulla , e' solo una scusa per fare i propri comodi in barba a tutto e tutti ; e' solo egoismo.
Martin Inviato 24 Giugno 2023 Inviato 24 Giugno 2023 42 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: Da noi il titan non avrebbe potuto portare passegeri Riducendo la questione in pillole, potremmo dire che i paesi anglosassoni non hanno il concetto dello "Stato-mamma" omniregolatorio. Comunicazione dei rischi, accettazione degli stessi, firmetta sul contratto e via andare. Eventualmente shit happens. (Sulla comunicazione dei rischi però non transigono, in particolare in USA: I giudici civili picchiano durissimo)
Paolo 62 Inviato 24 Giugno 2023 Inviato 24 Giugno 2023 Evidentemente la regolamentazione di sommergibili e sottomarini lascia a desiderare. Quelli destinati a trasportare passeggeri paganti dovrebbero essere collaudati per da evitare che si ripeta quello che è successo al Titan.
Velvet Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 La tragedia occorsa a Napoli dell'auto ibrida sperimentale del CNR esplosa sulla tangenziale, con due persone che oggi lottano per la vita, dovrebbe farci interrogare sul gioco fai-da-te con tecnologie e il trasporto di materiali potenzialmente molto pericolosi che dovrebbero essere prima profondamente testati e sperimentati in laboratorio o in situazioni controllate, e poi eventualmente utilizzati in situazioni reali che coinvolgano persone.
Savgal Inviato 25 Giugno 2023 Inviato 25 Giugno 2023 Mi risulta, mi correggano i professionisti se sbaglio, in non pochi casi il professionista può dichiarare e assumersi la responsabilità della corrispondenza tra quanto fatto e la normativa vigente. Mi risulta altresì che ciò avvenga raramente.
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