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Melius Club

La Sanità Pubblica


Messaggi raccomandati

Inviato
Il 27/6/2023 at 14:20, mozarteum ha scritto:

fra una struttura che deve comunque produrre utili e una che cura bene senza pensarci preferisco quest’ultima.

Il motivo per cui deve esistere la sanità (istruzione, sicurezza) pubblica è tutto qui.

Aggiungo solo "cura bene chiunque".

Inviato
Il 27/6/2023 at 14:42, pino ha scritto:

Attualmente i medici di base prescrivono ricette farmaceutiche,richieste specialistiche,ricoveri in ps,sempre e solo su appuntamento.

Svolgono una funzione più impiegatizia che medica.

concordo...recentemente ho passato un mese e mezzo tra Aprile e Maggio praticamente bloccato a letto con dei dolori ad una gamba molto invalidanti...il mio medico non l'ho mai visto in questo mese e mezzo e mi ha solo cambiato farmaci (antinfiammatori e antidolorifici) ad ogni settimana senza che nessuno facesse effetto...fatta la risonanza magnetica alla visita specialistica a pagamento presso un Neurochirurgo mi sono sentito dire che se non avessero funzionato le 2 (DUE!) infiltrazioni che potevo fare presso di lui alla modica cifra di 280 euro l'una (SIC!?!!) l'unica soluzione sarebbe stato l'intervento chirurgico alla schiena...cosa che naturalmente non ho mai preso in considerazione!!...

Inviato

La sostanza è che in Italia abbiamo già un sistema di tipo USA se hai i soldi ti curi se non li hai è una roulette russa, nel sud hai 5 proiettili su 6 nel tamburo però 

piergiorgio
Inviato
2 ore fa, Melandri ha scritto:

nel sud hai 5 proiettili su 6 nel tamburo però 

''Ma l’operazione a cuore aperto a Napolitano a 94 anni l’hanno fatta al San Camillo''

cavolo, gli è andata bene allora

Inviato

@piergiorgio non pensare che il trattamento riservato al presidente della repubblica (o un vip) sia quello per tutti gli altri. Io stesso quando ho problemi chiamo un amico primario in un importante ospedale e non ho problemi. 

piergiorgio
Inviato

@Melandri ma lo so bene...

solo che quando si parla del sud come terzo mondo si evidenziano casi come questo (e se ci sono significa che poi tanto male la sanità non è), mentre quando si parla di eccellenze e sanità che funziona (pubblico o privato non fa differenza) ci si lamenta che il sud è carente da questo punto di vista... mettetevi d'accordo :)

Inviato

Una mia conoscente,Martedì della scorsa settimana ha avuto un malore.

P.S.,ricovero,coronografia,2 stent in maglia metallica,Domenica era in piedi,a breve la dimetteranno.

Si lamenta unicamente del cibo.

Inviato

@pino roulette russa, andata bene. Quelli che hanno messo lo stent prendono meno di 3mila al mese. Un cuoco mediocre guadagna di più. 

  • Melius 1
Inviato

@Melandri Dipende molto dal tipo di mentalità che ha il personale ospedaliero dove ti vai a ricoverare,varia molto da ospedale ad ospedale,all'interno della stessa regione.

A me han salvato ( provvisoriamente ) la vita,riunione pneumo e cardio,interruzione del protocollo,anticipo TAC,cambio terapia,miglioramenti lievi ma costanti.

Anche mia moglie diabetica 5 anni fa si è trovata bene.

Idem questa conoscente.

La mentalità del personale fa la differenza,fa la qualità o meno dell'ospedale.

Il pessimismo non aiuta,produce costante stato ansioso,deprime il sistema immunitario,ci si ammala.

 

 

 

  • Melius 1
  • 3 settimane dopo...
Inviato

Lo metto qui solamente perché è il thread più recente tra quelli sull'argomento:

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In visita in Liguria per incontrare una platea di associazioni di pazienti, il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli si è confrontata a Genova con il disagio espresso da chi aspetta da mesi che i Livelli essenziali di assistenza e di cura raggiungano i bambini in attesa di riconoscimento delle proprie patologie: oltre 1700 solo nell’ambito dei disturbi neuropsichiatrici e del neurosviluppo. “Siamo famiglie di bambini che attendono tre anni per una presa in carico che dovrebbe essere garantita in otto mesi dal Sistema sanitario nazionale – spiega Marco Macrì, vigile del fuoco e papà di un bambino disabile – paghiamo tra i 500 e i 700 euro al mese per cure in regime privato che, sulla carta, dovrebbero essere garantite dal servizio pubblico”. Sebbene la norma di legge preveda che il riconoscimento di invalidità debba essere erogato entro 120 giorni dalla diagnosi. “A oggi le tempistiche in Liguria sfiorano l’anno, e non avere la certificazione di invalidità significa niente permessi ai genitori per prendersi cura dei figli, non ricevere l’assegno per l’indennità di frequenza e l’impossibilità di iscriversi a scuola e definire il numero di ore di sostegno di cui si ha diritto”.

Ma i problemi non riguardano solo i minori. Claudio Puppo, coordinatore della consulta regionale per l’handicap, sottolinea come “nell’ambito dell’assistenza e della presa in carico manca il personale, per quanto riguarda invece i progetti di autonomia, vita indipendente o cohousing a mancare sono i fondi”. Tra gli esempi citati dal responsabile della Consulta regionale, quello delle liste d’attesa per il ‘Dopo di noi‘ nel Comune di Genova “sono ferme da oltre un anno perché mancano soldi”.

Rincara la dose Paola Mazzucchi, del Gruppo Ligure Malattie Rare: “Siamo venuti a sapere di questo incontro per vie traverse, anche se siamo al tavolo con l’azienda sanitaria regionale – spiega – siamo venuti per ribadire che le nostre malattie sono rare, ma siamo tanti e non siamo invisibili. Avremmo diritto a percorsi di presa in carico che in Liguria non esistono, assistiamo imbarazzati all’incapacità di comunicare tra uffici comunali e sanità regionale. Speriamo qualcosa possa cambiare perché è una situazione molto usurante, per non parlare dell’abbandono nella fase di transizione tra cure pediatriche e quelle dell’adulto”. Per il resto, la maggior parte delle critiche riguarda la lunghezza delle liste d’attesa e i tempi per il riconoscimento della 104, che vedono la liguria fanalino di coda per il Nord Italia: “Per fare la diagnosi differenziale in tempi utili dobbiamo andare in Toscana – spiega Macrì – i tempi in liguria sono più lunghi di 3-4 volte rispetto all’Emilia Romagna”.

Secondo la Corte dei Conti, tra le regioni del Nord, la Liguria è ultima anche per i fondi spesi rispetto a quelli stanziati a sostegno delle strutture semi residenziali per i disabili. Eppure, per il ministro leghista: “Le differenze tra diversi sistemi sanitari regionali possono rappresentare un’opportunità”. Quando una mamma di una bimba neurodivergente si avvicina alla ministra per farle notare come la carta “Dedicata a te” non garantisca il contributo di 382,50 euro mensili promesso alle famiglie come la sua, con reddito sotto i 15mila euro, perché il marito ha già un momentaneo sussidio di disoccupazione, Alessandra Locatelli dimentica per un attimo l’iniziativa di welfare recentemente partorita dal Governo di cui fa parte: “Ma quello è un provvedimento regionale!”. “No – ribatte con pazienza la mamma – e per quanto bassa sarebbe una cifra che ci consentirebbe di coprire parzialmente le terapie a nostra figlia, in attesa di essere presa in carico”.

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/07/27/il-faccia-a-faccia-tra-le-famiglie-con-figli-disabili-e-la-ministra-locatelli-paghiamo-700-euro-al-mese-di-cure-e-non-abbiamo-neanche-la-social-card/7243601/

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