maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 12 ore fa, briandinazareth ha scritto: che poi era uno degli argomenti di diversi giuristi sul pericolo di cancellare l'abuso di ufficio.
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 https://www.ilfoglio.it/giustizia/2022/12/13/news/perche-l-abuso-d-ufficio-e-un-guaio-4756483/amp/ Perché l'abuso d'ufficio è un guaio 13 dic 2022 E’ il reato più temuto da sindaci e amministratori locali ed è un totale disastro. Nel 2021 ha prodotto 27 condanne su 5.400 processi. Da Bonaccini a De Luca: rassegna delle assoluzioni più celebri (e singolari) E’ il reato più temuto da amministratori locali e dirigenti pubblici: l’abuso d’ufficio. Una fattispecie così aleatoria da spingere in molti casi a preferire la paralisi amministrativa. Gli ultimi dati rendono idea del disastro a cui si è di fronte: “Su 5.400 procedimenti nel 2021, nove si sono conclusi con condanne davanti al gip e diciotto in dibattimento”, ha riferito il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, la scorsa settimana al Senato, definendo queste statistiche “a dir poco allarmanti”. L’elenco dei politici e dei funzionari pubblici indagati per abuso d’ufficio e poi prosciolti o assolti è lunghissimo. Si va dai governatori della Campania e dell’Emilia-Romagna, Vincenzo De Luca e Stefano Bonaccini, all’ex presidente della regione Calabria Mario Oliverio, fino all’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Ma visto che parliamo di oltre cinquemila procedimenti penali all’anno, si capisce che la stragrande maggioranza dei casi nasca (e muoia) lontana dai riflettori dell’informazione nazionale. Ciò a conferma di quanto il reato di abuso d’ufficio produca danni soprattutto tra gli amministratori pubblici locali, quelli più esposti a questo genere di reato e alla cosiddetta “paura della firma”. I casi sono tantissimi e non basterebbe un numero intero di questo giornale per riportarli. In questa pagina ci limiteremo a ricordare i più recenti e più singolari. Solitamente, le vicende riguardano le nomine di funzionari o presunte irregolarità nelle procedure di affidamento, ma non mancano storie paradossali, come quelle in cui l’abuso d’ufficio è stato contestato ad amministratori locali per aver corretto un errore urbanistico, o per aver autorizzato una manifestazione con la presenza di conigli senza l’ok dell’Asl, o per aver fatto rimuovere manifesti anti moschea, o per aver chiesto ai dipendenti della società incaricata della pulizia della città di rimuovere la carcassa di un topo da un’abitazione. L’ultima assoluzione per il reato di “abuso d’ufficio” è giunta la scorsa settimana. La Corte d’appello di Reggio Calabria ha assolto la consigliera comunale Angela Marcianò nel processo “Miramare”. Il processo era nato da un’inchiesta sulle irregolarità nelle procedure di affidamento a un’associazione di un hotel di Reggio Calabria. Prima di lei è stato assolto a Palermo un ex dirigente dell’assessorato alla salute della regione Sicilia, Sergio Buffa, oggi in pensione. L’uomo era stato rinviato a giudizio nel 2020. Secondo l’accusa il dirigente nel 2015 avrebbe modificato il sistema dei rimborsi di alcune prestazioni specialistiche, per favorire alcune strutture convenzionate dove lavoravano alcuni familiari. Buffa inserì una clausola in un decreto assessoriale con la quale si vietava doppi e tripli rimborsi, riunificando in un’unica tariffa le prestazioni che prima venivano pagate separatamente ai cardiologi. In altre parole, Buffa è stato accusato pur avendo fatto risparmiare alla regione circa due milioni di euro all’anno. Ben più rilevante l’assoluzione definitiva ottenuta a settembre dal governatore campano Vincenzo De Luca, dalle accuse di abuso d’ufficio, falso ideologico e altri reati urbanistici per la costruzione del complesso immobiliare del “Crescent” sul lungomare di Salerno, quando egli era sindaco della città. Una vicenda durata oltre dieci anni e che si è conclusa con l’assoluzione di altre 22 persone. Il 14 luglio il tribunale di Sassari ha assolto l’ex sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, l’ex assessore alle politiche sociali, Angelo Agostino Spanu, l’ex dirigente comunale Pietro Nurra, e gli ex responsabili dei servizi sociali del comune di Sorso, Bonaria Mameli e Walter Enzo Marchetiello. I cinque erano accusati di abuso d’ufficio nella gestione delle graduatorie per i lavori di pubblica utilità riservati alle persone che si trovano in condizione di povertà estrema, reato che avrebbero compiuto dal 2013 al 2016. E’ dello scorso giugno l’assoluzione del sindaco di Biella, Claudio Corradino, accusato di aver favorito la nomina di un’amica, militante della Lega, nel consiglio d’amministrazione del Cordar, società municipalizzata che gestisce l’acqua pubblica nel Biellese. “La vicenda fu una botta psicologica”, ha dichiarato Corradino in un’intervista, aggiungendo di aver già speso oltre 36 mila euro in spese legali. “Io non demonizzo l’abuso d’ufficio, ma va cambiato”. Quasi in contemporanea veniva assolto anche Pierluigi Mottinelli, ex presidente della provincia di Brescia, in un’inchiesta per l’erogazione di 800 mila euro a fondo perduto da parte della provincia al comune di Concesio per sostenere i lavori volti alla realizzazione di una nuova canonica nel centro valtrumplino. Assolta, insieme a lui, anche Stefania Zambelli, che era il direttore finanziario dell’ente. A dir poco paradossale la vicenda giudiziaria che si è conclusa lo scorso primo giugno e che ha visto coinvolti per sette anni sindaco, vicesindaco e tecnico comunale di Celle Enomondo, paesino di cinquecento abitanti in provincia di Asti. La vicenda risale al 2015, quando su proposta del tecnico comunale (un geometra) si procedette a una modifica dello strumento urbanistico nella parte che riguardava dei fabbricati di pertinenza di sei cittadini. La procura di Asti contestò allora l’abuso d’ufficio sostenendo che, alla luce di quanto previsto da una legge regionale del 1977, la “correzione dell’errore” andava considerata come una vera e propria “variante”, che invece avrebbe imposto una procedura diversa. Nel 2019 il tribunale di Asti inflisse al sindaco Andrea Bovero otto mesi e quindici giorni di reclusione, alla vicesindaco Monica Omedé un anno e quindici giorni, al tecnico Paolo Gardino dieci mesi e quindici giorni. Il 23 aprile 2021 la Corte d’appello cancellò le condanne “perché il fatto non costituisce reato”. Il primo giugno la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della procura generale. A maggio è invece stata archiviata dopo sei anni l’inchiesta nei confronti degli ex sindaci di Lecce, Paolo Perrone e Adriana Poli Bortone, nonché di vari dirigenti comunali, dall’accusa di aver assegnato in cambio di voti alcuni alloggi popolari. Quanti? Due. Una delle case era pure stata confiscata alla mafia. Le assegnazioni, si sosteneva all’epoca, erano state effettuate senza rispettare le graduatorie, ma le tesi sono crollate nel corso delle lunghe indagini. A marzo il tribunale di Pistoia ha messo fine a una vicenda durata cinque anni che vedeva coinvolti l’ex sindaco della città, Samuele Bertinelli, insieme all’ex assessore della sua giunta Tina Nuti e la ex dirigente comunale Maria Teresa Carosella. Due i filoni dell’inchiesta: uno relativo alla nomina di alcuni dirigenti comunali, un altro su presunte pressioni per la concessione di spazi o per l’erogazione di contributi ad associazioni da parte del comune in occasione di manifestazioni. In un caso, i pm erano arrivati a contestare al sindaco l’autorizzazione di una manifestazione che prevedeva l’uso di conigli, nonostante l’assenza dell’ok dell’azienda ospedaliera locale. Si arriva a inizio anno, con l’ennesima assoluzione (la quarta) davanti alla Corte d’appello di Perugia dell’ex direttore regionale della sanità, Walter Orlandi, in relazione alla vicenda degli incarichi conferiti alla dottoressa Manuela Pioppo. Anche la Corte dei conti aveva escluso danni erariali e patrimoniali alla regione. Anzi, era emerso che la nomina aveva fatto risparmiare all’azienda ospedaliera di Perugia. Il gip del tribunale di Ferrara, intanto, archiviava a inizio anno la posizione del presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che era indagato per abuso di ufficio e concussione, dopo l’esposto del sindaco di Jolanda di Savoia, Paolo Pezzolato. I fatti risalivano alla campagna elettorale per le regionali. Bonaccini era accusato di aver fatto pressioni affinché la vicesindaca del comune ferrarese Elisa Trombin revocasse la candidatura con la Lega e di aver “punito” il comune di Jolanda con la revoca di un comando di dipendenti. Di tutto ciò, secondo la procura, non era stata raggiunta la prova e per questo aveva chiesto l’archiviazione. Si prosegue in ordine sparso. Da ricordare il caso dell’ex sindaco di Cologne (in provincia di Brescia), Danilo Verzelletti, assolto dall’accusa di abuso d’ufficio per una vicenda che risaliva all’agosto del 2011, quando nel ruolo di primo cittadino aveva fatto rimuovere manifesti con il formato di annuncio funebre affissi da alcuni militanti della Lega Nord contro la costruzione di una nuova moschea. L’assoluzione, nel gennaio 2021, dell’ex presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, dalle accuse di corruzione e abuso d’ufficio, nell’ambito della maxi inchiesta aperta dalla procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri denominata “Lande desolate”. La procura aveva chiesto una condanna a quattro anni e otto mesi di carcere. Oliverio era anche stato raggiunto, quando era ancora in carica, da una misura dell’obbligo di dimora. E come dimenticare la vicenda dell’ex assessore del comune di Brindisi, Pasquale Luperti, assolto dall’accusa di abuso per aver chiesto a dei dipendenti della società in house del comune incaricata della pulizia e della manutenzione della città di rimuovere la carcassa di un topo da un’abitazione. Ci sono poi l’ex sindaco di Gela, Domenico Messinese, l’ex assessore all’ambiente Simone Siciliano, e il dirigente comunale dello stesso settore, Patrizia Zanone, assolti per l’emergenza rifiuti esplosa nel 2015 dopo le elezioni comunali. La città fu invasa dalla spazzatura perché l’impresa che gestiva il servizio di nettezza urbana riteneva che lo smaltimento di cumuli di rifiuti indifferenziati fosse da considerare e da compensare come servizio aggiuntivo. Il sindaco invece era convinto che facesse parte del capitolato d’appalto. Il 24 ottobre 2020 il gup con il rito abbreviato ha assolto tutti gli imputati, mentre ha rinviato a giudizio il responsabile della ditta. C’è da ricordare l’archiviazione dell’inchiesta sul governatore della Lombardia, Attilio Fontana, accusato di abuso d’ufficio in uno dei filoni nati dalla maxi operazione “Mensa dei poveri” sul sistema di tangenti, appalti e nomine pilotate che ha travolto la politica lombarda. Al centro dello stralcio, archiviato dal gip Raffaella Mascarino c’era la nomina di Luca Marsico, avvocato ed ex socio del suo studio, nel Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione. L’assoluzione del sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda, insieme all’ex vicesindaco, Bora Podda, e al capo dell’ufficio tecnico del comune, Agostino Murgia, accusati di aver truccato la graduatoria per il servizio civile. Gli imputati erano accusati di aver gestito in modo poco trasparente le selezioni per due progetti di servizio civile favorendo alcuni candidati ed escludendone altri. Nel corso del processo di fronte al tribunale di Nuoro, invece, le procedure si sono invece rivelate legittime e gli imputati sono risultati estranei agli addebiti. Nel luglio 2020 anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, è stato assolto dall’accusa di abuso d’ufficio. Era finito a processo per aver autorizzato un’attività commerciale del centro storico a utilizzare circa sei metri quadrati di suolo pubblico. Anche se il record per le accuse di abuso d’ufficio spetta probabilmente all’ex sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Da primo cittadino ha dichiarato di essere stato indagato in sette occasioni, venendo sempre prosciolto o assolto. Nel marzo 2019 Pizzarotti è stato prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio per le nomine del direttore generale Marco Giorgio, del suo portavoce Marcello Frigeri e del capo di gabinetto Francesco Cirillo. All’attenzione degli inquirenti era finita una email, precedente al bando per la nomina delle tre figure, dove il sindaco indicava la volontà di continuare a lavorare con i tre dirigenti, già peraltro in forza nell’organico comunale nella precedente legislatura. Gli incarichi sono di tipo fiduciario, legati al mandato del sindaco e quindi prevedono la sua ampia discrezionalità, ma secondo la procura si era andati oltre perché si era scelto senza valutare le posizioni degli altri candidati, che inviarono i curricula nei giorni seguenti. Tesi smentita dal giudice. “Ha ragione l’Anci a dire che l’abuso di ufficio va modificato”, ha dichiarato poi Pizzarotti. “La colpa però non è dei magistrati, ma del legislatore che per paura delle reazioni dell’opinione pubblica non ha il coraggio di modificare una cosa che non funziona”.
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 2 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Nel 2021 ha prodotto 27 condanne su 5.400 processi. Da Bonaccini a De Luca: rassegna delle assoluzioni più celebri (e singolari) @briandinazareth io non sono un legale e tecnicamente non ho le competenze per spiegare perché questo reato vada abolito, ma se leggo 27 condanne su 5400 processi, quindi 5400 accuse di cui 5373 assoluzioni, non mi serve altro per capire, è sufficiente così.
briandinazareth Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 Evidentemente in tutto il mondo occidentale sono pazzi a ritenere che sia un reato ( pure grave)usare il potere per scopi e vantaggi personali, in violazione degli obblighi di onestà e correttezza dell'ufficio. Del resto è normale, c'è così poco malaffare da noi che è veramente assurdo rompere le palle per queste stupidaggini. anche tutti i magistrati che si occupano di criminalità organizzata ,in fondo, non hanno capito che per gli italiani usare la cosa pubblica esclusivamente per i propri interessi o quelli del cugino non è sbagliato. Abbiamo festeggiato come un eroe un tizio che ha finanziato con un mare di soldi Riina, brusca e diversi altri omicidi, l'abuso d'ufficio in confronto è poca roba. 1
wow Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 4 ore fa, maurodg65 ha scritto: Sei realmente sicuro che si tratti di un problema di quantità di denaro pubblico complessivamente speso e non di qualità della spesa? È l'uno e l'altro. Per esempio la Cassa per il Mezzogiorno è stata usata per interventi straordinari ma sostanzialmente si costruivano acquedotti, fognature, strade, scuole che altrove venivano realizzati ordinariamente. Per non parlare dei fondi europei, usati per compensare i tagli ai finanziamenti ordinari... Per capire certe dinamiche dovresti leggere Zero al Sud (e anche Fake Sud) di Marco Esposito.
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 47 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Evidentemente in tutto il mondo occidentale sono pazzi a ritenere che sia un reato ( pure grave)usare il potere per scopi e vantaggi personali, in violazione degli obblighi di onestà e correttezza dell'ufficio. Del resto è normale, c'è così poco malaffare da noi che è veramente assurdo rompere le palle per queste stupidaggini. anche tutti i magistrati che si occupano di criminalità organizzata ,in fondo, non hanno capito che per gli italiani usare la cosa pubblica esclusivamente per i propri interessi o quelli del cugino non è sbagliato. Brian, contano i numeri ed i numeri dicono che si abusa di strumenti di indagine, vale tanto per le intercettazioni quanto per il reato di abuso d’ufficio, tutto per ottenere poi poco o nulla alla prova dei fatti perché si imbastiscono processi che non portano a nulla, il punto è tutto qui è non in discorsi di principio su onestà o disonestà su cui concordano tutti o sulla correttezza formale necessaria dei funzionari pubblici che è un’ovvietà.
briandinazareth Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 @maurodg65 Ma no, si rende lecita una cosa reato ovunque perché questa è la mentalità di molti italiani. Dal difendere i mafiosi all'amico in comune che ti fa il favore. Viviamo in una stranissima bolla di b illegalità rispetto al resto dell'Occidente. Non c'è stato alcun sforzo di migliorare le cose ma solo di non perseguire più chi usa la cosa pubblica per interessi personali, perfettamente in linea con la disonestà di così tanti italiani 1
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 2 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Ma no, si rende lecita una cosa reato ovunque perché questa è la mentalità di molti italiani. L’abolizione di un reato in base al quale rinvii a giudizio 5400 funzionari pubblici per condannarne alla fine solo 27 renderebbe lecito un reato per la mentalità di noi italiani? Ma sei serio?
briandinazareth Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 28 minuti fa, maurodg65 ha scritto: L’abolizione di un reato in base al quale rinvii a giudizio 5400 funzionari pubblici per condannarne alla fine solo 27 renderebbe lecito un reato per la mentalità di noi italiani? Ma sei serio? non hai capito. il problema è proprio che nella mentalità di moltissimi italiani alla fine non è da sanzionare chi usa la cosa pubblica per i suoi interessi privati. ma non è da sanzionare neppure chi finanzia pesantemente la mafia, chi evade le tasse ecc. come dicevo prima viviamo in una stranissima bolla di disonestà e illegalità, totalmente incomprensibile in occidente fuori da questo paese. se la legge non funziona la modifichi perché funzioni, invece qui si è reso non punibile chi, per suo interesse privato. ricordiamo le esatte parole, quello che vedi sotto è adesso un comportamento perfettamente lecito in italia (ed è anche per questo che siamo una repubblica delle banane): il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 3 ore fa, briandinazareth ha scritto: non hai capito. il problema è proprio che nella mentalità di moltissimi italiani alla fine non è da sanzionare chi usa la cosa pubblica per i suoi interessi privati. ma non è da sanzionare neppure chi finanzia pesantemente la mafia, chi evade le tasse ecc. come dicevo prima viviamo in una stranissima bolla di disonestà e illegalità, totalmente incomprensibile in occidente fuori da questo paese. se la legge non funziona la modifichi perché funzioni, invece qui si è reso non punibile chi, per suo interesse privato. Scusa ma una legge che su 5400 rinvii a giudizio porta a sole 27 condanne più che ad un bisogno di riscrivere la legge dovrebbe portare a licenziare una miriade di magistrati in diverse procure perché, se i rinvii a giudizio fossero stati decisi in base alle leggi vigenti per quanto malscritte, avrebbero dovuto portare ad un numero di condanne ben diverse visto che i giudici applicano la legge… credo. Il resto del post, parte quotata o meno, è un tuo delirio ideologico senza senso e che non necessita di repliche ovviamente.
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 4 ore fa, briandinazareth ha scritto: ricordiamo le esatte parole, quello che vedi sotto è adesso un comportamento perfettamente lecito in italia (ed è anche per questo che siamo una repubblica delle banane): il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni Scusa ma cosa sarebbe perfettamente lecito?
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 https://pagellapolitica.it/articoli/reato-abuso-ufficio-modifiche Tutte le volte che è stato modificato l’abuso d’ufficio 20 giu 23 Ansa La prima riforma del reato di abuso d’ufficio è stata fatta nel 1990 durante il sesto governo Andreotti, il cui ministro della Giustizia era Giuliano Vassalli (Partito Socialista Italiano). Fino a quel momento il reato di abuso d’ufficio era formulato in modo molto generico: esso puniva il pubblico ufficiale che causava un danno o un vantaggio ad altre persone, abusando dei propri poteri, ossia commettendo un fatto non previsto da altri reati contro la pubblica amministrazione. La pena era la reclusione fino a due anni o una multa da cinquecento a diecimila lire. «All’epoca l’abuso d’ufficio era caratterizzato da un’elavata indeterminatezza perché era pensato per coprire ogni forma di infedeltà del pubblico funzionario che non fosse specificamente coperta da altri reati, come corruzione, concussione, omissione di atti d’uffiicio, rivelazione di segreto d’ufficio e peculato», ha spiegato a Pagella Politica Vittorio Manes, professore di Diritto penale all’Università di Bologna. «Questa caratteristica si scontrava però con i principi di tassatività e di determinatezza, ossia di precisione, che devono caratterizzare le norme penali». In Italia il problema della mancanza di precisione e di eccessiva complicatezza delle leggi non riguarda solo l’abuso d’ufficio ma anche altre norme, come ha messo in evidenza di recente la Corte costituzionale. Nel 1990 il sesto governo Andreotti ha cercato di chiarire meglio l’ambito del reato, prevedendo per esempio che possa essere commesso anche da un incaricato di pubblico servizio. Questo è il caso dei controllori sui treni o degli autisti di autobus, che nello svolgere le loro funzioni sono ufficiali pubblici a tutti gli effetti. In più è stato specificato che l’abuso d’ufficio poteva essere punito se il fatto non costituiva un reato più grave ed è stata introdotta una distinzione tra vantaggio patrimoniale, ossia in denaro, e non patrimoniale, ossia un semplice favore. Nel caso di vantaggio patrimoniale la pena era la reclusione da due a cinque anni, mentre negli altri casi arrivava fino a due anni. Giovedì 15 giugno, presentando i contenuti della riforma in conferenza stampa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha detto che non esiste il pericolo di un «vuoto normativo» con la cancellazione del reato e che non ci sarà il rischio di ufficiali pubblici impuniti. Nonostante le rassicurazioni di Nordio, il 20 giugno, in un’intervista con il Corriere della Sera, la senatrice della Lega Giulia Bongiorno ha detto che il disegno di legge di riforma della giustizia è solo la prima parte di una riforma più ampia, perché dopo l’abolizione dell’abuso d’ufficio il governo dovrà «rivisitare tutti i reati contro la Pubblica amministrazione». L’ex ministra della Pubblica amministrazione ha aggiunto che la Lega non sosteneva la cancellazione totale del reato, ma piuttosto una «riformulazione», per «evitare che le procure dessero interpretazioni estensive di altri reati contro la pubblica amministrazione» per ovviare alla mancanza del reato. Al di là delle opinioni politiche sulla proposta del governo, gli esperti si dividono sull’idea di cancellare l’abuso d’ufficio. «Se l’abuso d’ufficio dovesse essere abrogato ovviamente determinate condotte non avranno più rilievo penale, pur potendo continuare a rilevare sul piano amministrativo e sul piano delle responsabilità erariali, contabili», ha detto Manes. «In ogni caso, mi pare fondato il rischio che l’abolizione dell’abuso di ufficio possa spingere i tribunali ad applicare estensivamente altri reati con pene magari più severe rispetto all’abuso d’ufficio», ha aggiunto. «Pur condividendo pienamente le preoccupazione dei sindaci e le ragioni alla base del progetto di riforma penso sia più opportuno riflettere ancora su una soluzione intermedia che si sforzi di ulteriormente di correggere ove possibile il reato e che si accompagni ovviamente a un maggior rigore nell’interpretazione e nell’applicazione dello stesso: un’interpretazione e un’applicazione rigorosa, infatti, eliminerebbero molte delle criticità di cui oggi si discute». L’avvocata Rubini è invece convinta che l’abuso d’ufficio vada abolito «perché tutte le riforme di questi anni non sono riuscite a migliorare il reato». «Allo stesso tempo credo sia necessario riformare l’intero sistema dei reati contro la pubblica amministrazione, per evitare che, tolto l’abuso d’ufficio, il sindaco o qualsiasi amministratore locale possa essere incriminato per reati più gravi», ha detto Rubini.
Idefix Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 5 ore fa, wow ha scritto: Per capire certe dinamiche dovresti leggere Zero al Sud (e anche Fake Sud) di Marco Esposito. e soprattutto abitarci al Sud da gente perbene. Così si comprende realmente dove sta la verità. Da fuori ho capito non ci riuscite
Idefix Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 19 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Scusa ma cosa sarebbe perfettamente lecito? L ' O N E S T A'
andpi65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 9 ore fa, maurodg65 ha scritto: auspicate che le intercettazioni siano uno strumento di indagine da utilizzare a “strascico” vantando risultati che possono essere definiti casuali perché ottenuti non indagando direttamente sui dei reati, come dovrebbe avvenire in uno Stato di Diritto, ma incidentalmente intercettato terze persone per motivazioni diverse da quelli che risulteranno essere poi le accuse loro rivolte, tutto partendo come ricordi da indagini su reati minori nella speranza che possano portare a scoperte casuali ed involontarie di reati più gravi. Questo approccio oltre che essere statisticamente ed economicamente perdente, i Mauro dovresti parlare di quello che conosci, perché fare il tuttologo googlando non viene bene, e tu di queste cose sinceramente ( prova ne è quello che hai scritto)ne sai meno di mezza a stare abbondantemente larghi. Io ho scritto una cosa diversa. 1
andpi65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/94510-intercettazioni-gratteri-le-mafie-costruiscono-loro-piattaforme-per-comunicare.html https://www.ilriformista.it/non-conosco-intercettazioni-inutili-le-parole-di-melillo-e-le-necessita-di-norme-che-impongano-il-divieto-di-subappaltare-364214/ https://www.ildubbio.news/giustizia/intercettazioni-selvagge-falso-spataro-contesta-la-linea-del-ministro-nordio-q59jypl8 Questi i pareri di magistrati che la lotta alle organizzazioni criminali , mafia inclusa, la fanno o l'hanno fatta davvero. Questo il parere del guardasigilli: https://www.open.online/2023/06/17/governo-meloni-nordio-vs-anm-intercettazioni/
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 22 minuti fa, andpi65 ha scritto: Mauro dovresti parlare di quello che conosci, perché fare il tuttologo googlando non viene bene, e tu di queste cose sinceramente ( prova ne è quello che hai scritto)ne sai meno di mezza a stare abbondantemente larghi. Io ho scritto una cosa diversa. Scusami ma io ho fatto riferimento esattamente a ciò che hai scritto tu ed a ciò che ha dichiarato Nordio, che è un ex magistrato, di mio non c’è nulla mi dispiace.
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 18 minuti fa, andpi65 ha scritto: https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/309-topnews/94510-intercettazioni-gratteri-le-mafie-costruiscono-loro-piattaforme-per-comunicare.html https://www.ilriformista.it/non-conosco-intercettazioni-inutili-le-parole-di-melillo-e-le-necessita-di-norme-che-impongano-il-divieto-di-subappaltare-364214/ https://www.ildubbio.news/giustizia/intercettazioni-selvagge-falso-spataro-contesta-la-linea-del-ministro-nordio-q59jypl8 Questi sono magistrati che la lotta alle organizzazioni criminali , mafia inclusa, la fanno o l'hanno fatta davvero. Guarda che ad onor del vero Nordio ha parlato di molte intercettazioni “inutili” non in relazione alla criminalità organizzata ma in ordine a quelli che tu hai definito “reati comuni”, per le mafie il guardasigilli ha parlato di un problema legato all’obsolescenza dei sistemi utilizzati che richiederebbero maggiori investimenti tecnologici per contrastare ciò che, grazie ai soldi delle attività illegali, le mafie hanno potuto realizzare per sfuggire alla intercettazioni. Alla fine Nordio non sta dicendo ciò che gli attribuire ed ogni magistrato che interviene sull’argomento tira acqua al suo mulino. P.S. Io mi limito a leggere le dichiarazioni ed al più unire i puntini perché quello non è il mio lavoro.
Messaggi raccomandati