Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 4 Luglio 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Luglio 2023 A guardare attorno, viene da citare Erdôgan, che nel 2014 affermò che l'uguaglianza tra uomo e donna è contro natura. Se il turco ha potuto dirlo e governa ancora, sempre più saldamente, magari vale la pena di prendersi cura di questo principio, su cui si fonda lo stato di diritto. L'uguaglianza di fronte alla legge è il risultato di un lungo processo storico, avvenuto in quegli stati che strada facendo, non senza fatica, hanno accettato una società in cui non sono consentite discriminazioni fondate su sesso, razza, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Paradossalmente, più che un inno all'uguaglianza, si tratta di un'attestazione di differenze. Noi tendiamo a mescolare ed a confondere. L'umanità è un coacervo di infinite differenze, e di infiniti legami: le società tendono, purtroppo, a selezionare differenze che ritengono indifferenti, ed altre su cui fondano la discriminazione, a volte lasciando che i legami facciano da contrappeso salvifico. Mio fratello è differente da me, ma il nostro legame, cui atrribuisco valore, rende non rilevante, anzi, valorizzante, questa differenza. Avete infatti parlato di soggettività, e si potrebbe dire anche di storicità, cultura, etica religiosa, che si intrecciano determinando le nostre opinioni al riguardo. Perció, in alcuni paesi, prendendo atto delle differenze, si è deciso non di annullarle, ma di stabilire che su queste non possano essere praticate discriminazioni. La natura c'entra poco. Semmai entra in campo il concetto di giustizia, legato a quello di equità. Long story short, siamo talmente consci di queste differenze, che si è dato allo Stato il compito di intervenire per rimuoverne quella parte che impedisce il pieno sviluppo della persona. Spesso ho l'impressione che gli Oriazi e Curiazi del forum siano divisi dalla prospettiva con cui accettano, o meno, questo compito e questo principio. Insomma, per me il principio di uguaglianza significa trattare ciascuno in modo diverso, prendendo atto delle infinite differenze, al fine di impedire la discriminazione. Del resto come potrei trattare allo stesso modo, scolasticamente parlando, una conoscenza uguale, che deriva però da una parte da impegno in un contesto difficile, e dall'altra dal disimpegno in un contesto di provenienza facilitato? Come potrei trattare allo stesso modo un gesto scherzoso tra amici consenzienti, chessò una pacca sul sedere, e tra datore di lavoro e dipendente. Altrimenti la giustizia, praticata senza consapevolezza, si trasformerebbe in Sharia. Chi è chiamato a "fare giustizia" perciò, quale che sia il campo, ovvero in tutte le nostre quotidiane attività ma in particolare quando si svolge un ruolo di arbitro, deve essere persona intelligente, ovvero in grado di intelligere, di capire, individuare le differenze, graduare interventi, sanzioni, aiuti. Compito difficilissimo, che richiede grandissima elasticità. Altro difficile compito è quello di evitare di trasformare l'elasticità in arbitrio. Purtroppo molti, investiti da ruoli di responsabilità, sono travolti dalla paura di non trattare in modo uguale, diversità di trattamento che però è l'essenza della giustizia e, paradossalmente, dell'uguaglianza. Dedico queste riflessioni anche a tutti quelli che hanno l'arduo compito di vigilare. Summum ius, summa iniuria, diceva qualcuno. 4
briandinazareth Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 che poi si riassume bene: E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
Gaetanoalberto Inviato 4 Luglio 2023 Autore Inviato 4 Luglio 2023 1 minuto fa, briandinazareth ha scritto: poi si riassume bene Sai quanti lo ripetono a memoria, ma non hanno mai riflettuto? 1
briandinazareth Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 5 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: viene da citare Erdôgan, che nel 2014 affermò che l'uguaglianza tra uomo e donna è contro natura. Se il turco ha potuto dirlo e governa ancora, sempre più saldamente, magari vale la pena di prendersi cura di questo principio, su cui si fonda lo stato di diritto. una delle cose rilevanti è la pretesa del rispetto dei ruoli che le società autoritarie pretendono di dare alle persone: sei donna, devi fare questo e questo, altre cose ti sono precluse. sei uomo, hai questi altri compiti e altre cose ti sono precluse. non è un caso se tutte le culture autoritarie sono fortemente contro chi viola questi arbitrari ruoli, odiano gli omosessuali, le donne libere, gli uomini che non sottostanno alla loro idea di come dovrebbero essere. la differenza e la distanza da un concetto tradizionale vista come mancanza della persona oppure peggio, come un peccato, qualcosa da punire ecc. 6 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: L'umanità è un coacervo di infinite differenze, e di infiniti legami: le società tendono, purtroppo, a selezionare differenze che ritengono indifferenti, ed altre su cui fondano la discriminazione, a volte lasciando che i legami facciano da contrappeso salvifico. l'umanità è straordinariamente simile o dissimile a seconda dell'altezza dalla quale guardiamo. se facciamo un po' gli entomologi siamo tutti straordinariamente simili. se invece vogliamo dei motivi di discriminazione possiamo sempre trovarli... ed è vero quello che scrivi sui legami, spesso familiari o amicali molto stretti che, in alcuni casi, bilanciano un po', spesso con la segretezza verso il mondo. 1
Savgal Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 Quanto ho postato erano dei punti su cui articolare un intervento ad un seminario di filosofia che aveva quale titolo "Le ragioni della politica". Avrete notato che in più punti seguivano delle parentesi con p. e cifre che corrispondevano alle pagine per la citazione del passo. Ripeto l'invito a leggere Rawls, si trovano una grande quantità di argomenti a sostegno del valore dell'uguaglianza. Altra caratteristica è che tutte le argomentazioni sono incentrate sulla razionalità. Ritengo un errore far leva prioritariamente sui sentimenti o sulla moralità in politica. Il voto è espressione di interessi, anche se male intesi.
mom Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: Se il turco ha potuto dirlo e governa ancora, sempre più saldamente, Se regali la cittadinanza a qualche milione di profughi a patto che ti votino e ricatti qualche altra categoria … ottieni e puoi dire ciò che vuoi!
briandinazareth Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 16 minuti fa, Savgal ha scritto: Ripeto l'invito a leggere Rawls, si trovano una grande quantità di argomenti a sostegno del valore dell'uguaglianza. Altra caratteristica è che tutte le argomentazioni sono incentrate sulla razionalità. Ritengo un errore far leva prioritariamente sui sentimenti Io sarei totalmente d'accordo, purtroppo l'irrazionalità in politica è molto più forte della razionalità, quasi sempre. Il pensiero veloce vince su quello lento.
Gaetanoalberto Inviato 4 Luglio 2023 Autore Inviato 4 Luglio 2023 19 minuti fa, Savgal ha scritto: Ritengo un errore far leva prioritariamente sui sentimenti o sulla moralità in politica. Il voto è espressione di interessi, Ho letto la tua sintesi, ed è un compendio ben articolato che razionalizza principi di cui discutiamo da qualche secolo, che sono la base dello stato moderno. Tuttavia le scienze sociali (e ancor di più la filosofia) aiutano a ragionare, ma non sono scienze esatte. Personalmente condivido il ragionamento di Rawls, e spesso ho fatto riferimento nelle mie discussioni coi ragazzi agli interessi di cui parli, per analizzare l’importanza di coltivare interessi “egoistici” senza cadere in un eccessivo particolarismo, riconoscendo allo stato il suo ruolo regolatore anche per aumentare il benessere individuale. Ragionamento che potremmo estendere a tutto quanto si collega al ruolo dello Stato, che paradossalmente protegge gli interessi egoistici di ciascuno (inconsapevole) nello stesso istante in cui si preoccupa della collettività. Tuttavia si tratta pur sempre di scelte di campo che presuppongono una visione. Non a caso siamo pervenuti a questo assetto dopo il fascismo, che aveva a sua volta soppiantato lo stato liberale etc. Concordo sul fatto che bisogna insistere sulla comprensione della convenienza anche egoistica di siffatta organizzazione.
31canzoni Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 Uguaglianza bellissimo principio, ma poi declinato letteralmente diviene diseguaglianza. Giustizia come sopra. L'idea che io e Berlusconi a processo io innocente e lui colpevole, io con un avvocato trovato sulle pagine gialle e lui con i principi del foro si abbia verità processuale fa ridere i polli. Elasticità, immagino mentale, non saprei dire; intelligenza dovremmo discutere in apposita discussione che sia e non giungeremmo ad una sintesi. Sono stato un po' troppo sintetico?! Immagino di sì 😂
mom Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 Arrivo solo ora e ho letto solo l’ultima pagina: dopo cena leggerò le altre. Non so perciò se ne avete già parlato, nel caso mi scuso. “Giulio ha undici anni, la sindrome di Asperger e un quoziente intellettivo 146 (quello medio è intorno ai 100). Secondo i criteri universalmente accettati in base ai quali classifichiamo ed etichettiamo le persone, Giulio ha qualcosa in meno e qualcosa in più rispetto agli altri. Nella sua ancor breve vita ha già potuto sperimentare entrambe le condizioni, faticando talvolta a mettersi in sintonia con i codici degli esseri umani, ma al contempo risolvendo problemi matematici a cui io non riuscirei ad applicarmi neanche dopo 146 reincarnazioni. Queste due paroline, «più» e «meno», sono la nostra dannazione. Chi si sente «più» rischia di diventare arrogante e chi si sente «meno» tende a patire le pene dell’inferno o a trasformarsi in violento per reagire alla carenza di autostima. E Giulio? Beh, Giulio, è il primo italiano della storia a frequentare le scuole superiori a undici anni, in base a un progetto speciale che gli consentirà di prendere la maturità quando i suoi coetanei saranno ancora agli inizi del liceo. Avrebbe tutto il diritto di considerarsi un fenomeno, come di essere terrorizzato all’idea di passare per tale. Invece ai suoi ormai ex compagni della scuola elementare di Galatone che volevano capire da lui questa benedetta storia del «più» e del «meno», ha risposto: «Io non sono più intelligente di voi. Sono solo diverso». Perché alla fine è proprio così: siamo tutti diversi, però ciascuno a modo suo, ed è questo a renderci uguali.”. https://www.corriere.it/caffe-gramellini/23_giugno_30/segreto-giulio-e4859cc8-16a7-11ee-8359-e19741a1a8b1.shtml Spero di non essere andata fuori tema… Giulio ha ragione al 146%! Buona cena! 🤗 1 1
briandinazareth Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 26 minuti fa, mom ha scritto: «Io non sono più intelligente di voi. Sono solo diverso». ma questo non è vero, è molto più intelligente dei coetanei e non solo, non è solo diverso. negare che ci siano delle differenze, anche profonde, nell'intelligenza come in altre caratteristiche, temo che sia proprio contro l'uguaglianza, come esplicitata prima. questa maniera disneyana di far finta che certe differenze non esistano, oltre ad essere totalmente falsa nella realtà, non fa un buon servizio a nessuno. sono dati di fatto, come l'altezza o il colore degli occhi. semplicemente non c'è nessun merito o colpa nell'avere o no certe caratteristiche, quindi non ci sarebbe da essere arroganti e neppure soffrire di mancanza di autostima, se parlassimo in un ambito razionale. 2
Gaetanoalberto Inviato 4 Luglio 2023 Autore Inviato 4 Luglio 2023 10 minuti fa, briandinazareth ha scritto: semplicemente non c'è nessun merito o colpa nell'avere o no certe caratteristiche, quindi non ci sarebbe da essere arroganti e neppure soffrire di mancanza di autostima, se parlassimo in un ambito razionale Tombola! O quasi. Le attitudini richiedono resilienza. Può darsi si scopra sia genetica, ed allora cambierà il discorso. Altrimenti alle volte può esistere la negligenza, ma è semplicistico, al contrario, dimenticare quel tanto di fato che accompagna il successo. Dopodiché, il merito va coltivato, premiato ed incoraggiato.
extermination Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 7 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Può darsi si scopra sia genetica, ed allora cambierà il discorso Questo è già stato "scoperto". @briandinazareth rendilo erudito. 1
briandinazareth Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 Adesso, Gaetanoalberto ha scritto: Le attitudini richiedono resilienza. Può darsi si scopra sia genetica, ed allora cambierà il discorso. Altrimenti alle volte può esistere la negligenza, ma è semplicistico, al contrario, dimenticare quel tanto di fato che accompagna il successo. la resilienza e la cosiddetta volontà sono tra le cose più innate che ci siano, sono un talento anche loro, come l'altezza o l'intelligenza. tenendo ben presente che innato non è esattamente la stessa cosa di dire "genetico" per fare degli esempi limite, non puoi costruire quella ossessività che permette di studiare uno strumento 8 ore al giorno o dedicarsi allo sport in modo esclusivo, dedicandoci tutta la vita. come siamo fatti è molto più rilevante di quanto decidiamo di fare qualcosa. ovvero il nostro cervello non è fatto per seguire le nostre scelte razionali... ci sono molti libri che parlano di questo, con i dati ormai in grande quantità ed estremamente chiari, ma ho consigliato a molti, per affrontare l'argomento per la prima volta, "buon sangue non mente" di kevin mitchell (la traduzione del titolo è orrenda...)
audio2 Inviato 4 Luglio 2023 Inviato 4 Luglio 2023 12 minuti fa, briandinazareth ha scritto: o dedicarsi allo sport in modo esclusivo, dedicandoci tutta la vita ma dove ma cosa se hai i numeri fisici che ti permettono di eccellere e quindi farci una professione, non ci vuole niente a fare il pro
Gaetanoalberto Inviato 4 Luglio 2023 Autore Inviato 4 Luglio 2023 29 minuti fa, briandinazareth ha scritto: buon sangue non mente" Mi cade tutta la categoria giuridica della negligenza, e nascono praterie di arringhe a favore dei miei assenteisti. Mi oppongo vostro onore
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