maurodg65 Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 …discriminare le donne, nello sport in particolare. La notizia è di mesi fa e mi è tornata in mente leggendo la notizia dell’elezione a Miss Olanda di un/unaTrans: https://feministpost.it/dal-mondo/usa-il-caso-lia-thomas-la-nuotatore-ruba-trofei/ USA: il caso “Lia” Thomas, IL nuotatrice ruba-trofei Will Thomas ha trovato il modo di battere ogni record: chiamarsi Lia e sbaragliare le avversarie, passando dal 462° posto nello stile libero maschile al primo in quello femminile. Un'ingiustizia grottesca al centro di un furioso dibattito, efficacemente cavalcato dai Repubblicani La scorsa estate imperversavano sui media articoli che celebravano gli “atleti transgender”: uomini che, dicendo di “identificarsi come donne”, avevano ottenuto dal CIO di gareggiare nella categoria femminile alle Olimpiadi. C’era la storia di Petrillo, uomo nel corpo e pure all’anagrafe, che sperava di partecipare ai Giochi Paralimpici come “Valentina” e di creare un caso di Self ID in Italia (qui). E poi vi abbiamo raccontato dell’impresa performativa del genere di “Laurel” Hubbard alle Olimpiadi di Tokyo (qui). Dopo le Olimpiadi il CIO ha rivisto le regole sullo sport transgender, ma in direzione opposta alle richieste delle donne, semplificando ancora di più i requisiti per gli atleti maschi che vogliono passare alla categoria femminile. E i casi di uomini che invadono gli sport femminili si moltiplicano non solo in paesi ricchi e garanti dei diritti, ma anche in paesi dove per le donne l’opportunità di fare sport non è affatto scontata (qui un caso in un’università in India già nel 2018). Ma l’indignazione non si ferma, soprattutto in America. Dove si parla del caso Thomas, che vi raccontiamo in questo articolo. E nel frattempo i Repubblicani -fiutando il consenso della maggioranza- presentano proposte di legge per salvaguardare la categoria femminile nello sport, l’ultima in ordine di tempo in South Dakota. Maria Celeste Abbassare il livello di testosterone non rende gli uomini uguali alle donne. Ovvio per tutti ma non per l'organizzazione sportiva universitaria statunitense NCAA che permette ai ragazzi che da un anno abbiano iniziato la riduzione del livello di testosterone e si autodichiarano donne a gareggiare con le ragazze. Gli studi scientifici ci dicono che nel nuoto il vantaggio è di circa l’11% e un livello ridotto di testosterone ha un effetto solo marginale. Will Thomas dopo aver partecipato per tre anni alle gare con la squadra maschile di nuoto della Penn University senza emergere, dal novembre 2021 con il nome di Lia ha iniziato a vincere le tutte le gare di nuoto femminile a stile libero sulle distanze di 200, 500 e 1650 yard (circa 180, 450 e 1500 metri) e battere i record della categoria. Nelle 200 yard è passato dal 462° posto nazionale nella categoria maschile al primo posto nazionale in quella femminile. Le note positive sono arrivate dal pubblico in piscina che ha spontaneamente applaudito le vere vincitrici, in una occasione il distacco all’arrivo è stato di 38 secondi (!) da Lia Thomas, e dalle dimissioni della funzionaria della Federazione Nuoto USA Cynthia Millen (“nello sport i corpi sono in gara contro i corpi, non le identità contro le identità”), mentre sui media prevaleva la narrazione di vittoria dello sport transgender e della “inclusione”. Will Thomas al trentesimo posto nella categoria maschile sulle 200 yard nella Ivy League (otto università USA), "Lia" Thomas al primo posto nella categoria femminile. Sono intervenuti a difesa delle ragazze e dell’equità necessaria nelle gare decine di ex atleti e professionisti del mondo dello sport, tra cui la campionessa di tennis Martina Navratilova, la tre volte campionessa olimpica di nuoto Nancy Hogshead-Makar e Judy Murray, eccellente allenatrice e madre dei fratelli campioni di tennis Andy e Jamie. Queste dichiarazioni sono importanti per due ragioni: rendere il dibattito pubblico e dar voce alle ragazze che non sono nelle condizioni di parlare, contrastate da organizzatori, allenatori e dall’università, che le ha indirizzate verso servizi di salute mentale. Della protesta interna filtra qualcosa grazie ad alcune atlete intervenute sotto anonimato e una lettera dei genitori di 10 nuotatrici che chiedono di non calpestare i diritti delle loro figlie. Lia Thomas con le compagne di squadra prima della sue ultime vittorie nelle gare 100m e 200m stile libero femminile contro la Harvard University il 22 gennaio 2022 (vedere qui). Una delle analisi più complete è stata pubblicata dall’allenatrice canadese Linda Blade, che propone di includere gli atleti transgender creando due categorie: una aperta (uomini e trans, ovvero uomini che si identificano come donne e donne che si identificano come uomini) e una categoria solo femminile (XX). Per seguire gli sviluppi si possono leggere i tweet con gli hashtag #PennCheats #SaveWomensSports e #NoThankYou con la speranza che il buonsenso prevalga e qualcosa cambi prima delle finali della Ivy League del 16-19 febbraio a Cambridge, Massachusetts. Ma già si presenta un nuovo caso, Timothy LeDuc il primo “non binario” nel pattinaggio artistico e, se prosegue l’andazzo, dovremo aspettarci decine di articoli ogni volta con la storica prima partecipazione di uno dei 100 “generi” in una delle n discipline. P.S. I link contenuti nell’articolo ad altre notizie analoghe: https://feministpost.it/italy/olimpiadi-troppo-veloce-troppo-alto-troppo-forte-studio-sulla-performance-sportiva-di-petrillo-nella-categoria-maschile-e-poi-in-quella-femminile/ https://feministpost.it/dal-mondo/tokyo-la-sconfitta-del-trans-hubbard-non-e-una-vittoria-per-le-donne/ https://www.onmanorama.com/news/kerala/2018/11/15/calicut-uty-transgender-student-athletics.amp.html https://www.dailymail.co.uk/news/article-10430987/Transgender-swimmer-Lia-Thomas-wins-100m-200m-freestyle-races-against-Harvard.html
maurodg65 Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 https://www.rsi.ch/news/Olanda-la-miss-è-transgender-16382395.html#:~:text=Rikkie Kolle%2C modella transgender%2C ha,personalità e il suo messaggio&text=Per la prima volta il,l Olanda: la miss è transgender Rikkie Kolle, modella transgender, ha vinto il titolo 2023 per la sua forte personalità e il suo messaggio Pubblicato il: 09 luglio 2023, 18:39 Per la prima volta il titolo di Miss Paesi Bassi va ad una persona transessuale: la modella ventiduenne Rikkie Kolle, di Amsterdam, ha vinto il titolo per l’edizione 2023 del concorso. Il suo messaggio ha convinto la giuria, secondo cui si tratta “di una storia forte con una missione chiara”. Kolle non è una sconosciuta in Olanda, dove ha già partecipato a programmi televisivi come Holland’s Next Top Model. La Kolle vuole essere un modello per tutti i giovani trans del suo paese. “Quando ero ancora il piccolo Rik e mi dichiaravo come transgender non era facile e ne soffrivo”, ha spiegato. La sua elezione è stata salutata dai gruppi di interesse Transgender Network, in un paese che da molto tempo è in cima alle classifiche mondiali quanto a tolleranza e rispetto dei diritti delle persone LGBTIQ+.
maurodg65 Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 Paradossalmente è più facile comprendere la notizia del concorso di bellezza, perché per quanto strano possa sembrare si tratta solo, per l’appunto, di un concorso di bellezza e quindi di una scelta che segue criteri estetici che sono “mutevoli” nel tempo per i cambiamenti sociali che interessano la società, ma nello sport è, a mio avviso, inconcepibile e di fatto finisce per discriminare le donne.
Panurge Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 Certe cose sono così grottesche, parlo del lato sportivo, che danneggiano lotte giuste. 2
maurodg65 Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 7 minuti fa, Panurge ha scritto: Certe cose sono così grottesche, parlo del lato sportivo, che danneggiano lotte giuste. Purtroppo però se partiamo dalla volontà politica di riconoscere a chiunque la possibilità di “scegliere” il proprio genere, anche se di segno opposto di quello di nascita, riconoscendogli non solo la facoltà di farlo ma anche legittimando la sua scelta dal punto di vista giuridico, non possiamo poi impedire loro di fare ciò che fanno tutti gli uomini o tutte le donne, vedi svolgere gare sportive a livello agonistico, professionistico e non, con la differenza non secondaria che una trans, nata donna, che vuole essere uomo nella norma finisce svantaggiata in una gara maschile, al contrario una trans nata uomo che diventa donna nel confronto sportivo con altre donne si trova, generalmente, avvantaggiata creando di fatto un’ulteriore discriminazione. 1
vizegraf Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 Però ci sarebbe una facile soluzione. Basterebbe che tutte le atlete femmine vere rifiutassero di gareggiare.
Velvet Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 18 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Purtroppo però se partiamo dalla volontà politica di riconoscere a chiunque la possibilità di “scegliere” il proprio genere, anche se di segno opposto di quello di nascita, riconoscendogli non solo la facoltà di farlo ma anche legittimando la sua scelta dal punto di vista giuridico, non possiamo poi impedire loro di fare ciò che fanno tutti gli uomini o tutte le donne, vedi svolgere gare sportive a livello agonistico, professionistico e non, con la differenza non secondaria che una trans, nata donna, che vuole essere uomo nella norma finisce svantaggiata in una gara maschile, al contrario una trans nata uomo che diventa donna nel confronto sportivo con altre donne si trova, generalmente, avvantaggiata creando di fatto un’ulteriore discriminazione. Il troppo stroppia in qualunque ambito. Purtroppo le battaglie ideologiche, anche quelle giuste sulla carta, hanno la caratteristica di essere cieche e sorde al buonsenso. 1
maurodg65 Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 5 minuti fa, vizegraf ha scritto: Però ci sarebbe una facile soluzione. Basterebbe che tutte le atlete femmine vere rifiutassero di gareggiare. Certo, sarà probabilmente lo sviluppo successivo se la situazione travalicherà l’oceano ed arrivasse anche da noi, in Europa intendo, ma è una soluzione Border Line che non dovrebbe neppure essere necessaria già solo su base logica.
Velvet Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 6 minuti fa, vizegraf ha scritto: Basterebbe che tutte le atlete femmine vere rifiutassero di gareggiare. Sono d'accordo. Non si capisce perchè quelle ragazze accettino di gareggiare contro un omaccione di due metri solo perchè indossa un costume intero. Fossi in loro me ne starei a bordo piscina ad osservare il delfino che gareggia in solitaria. 1 minuto fa, maurodg65 ha scritto: non dovrebbe neppure essere necessaria già solo su base logica. Ma a te pare ci sia qualcosa di veramente logico in tutto ciò? A me no... ideo-logico, quello si.
audio2 Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 perchè se cominciano a protestare poi verrebbero emarginate da società e federazioni. lo sporto pro o semi pro non è una cosetta così bella e all' acqua di rose.
maurodg65 Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 1 minuto fa, audio2 ha scritto: perchè se cominciano a protestare poi verrebbero emarginate da società e federazioni. lo sporto pro o semi pro non è una cosetta così bella e all' acqua di rose. Vero, ma questo se lo facesse una atleta o alcune, se lo facessero tutte e sarebbe logico accadesse la cosa prenderebbe una piega diversa. Vorrei capire il senso di gareggiare partendo già sconfitte non per merito di un’avversaria più forte ma per il fatto di gareggiare, da donna, contro quello che sia dal punto di vista fisico sia da quello biologico è un uomo.
audio2 Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 non c'è alcun senso gli atleti per società&co. sono numeri sul tesserino e stop, il resto è retorica. se la tipa li da un vantagggio di un qualche tipo, punti, premi, finanziamenti viene usata e stop. chi non collabora è un sabotatore per questo ci vogliono altre regole
vizegraf Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 @audio2 Hai ragione, ma vorrei vedere le Federazioni con solo donne per autodefinizione.
Gaetanoalberto Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 Mah. Dai. Su questo voglio darvi ragione. La soluzione per me è che ciascuno gareggi, maschio o femmina, con atleti del suo sesso biologico. Quindi, ad esempio, un uomo che cambia sesso, possa continuare a gareggiare con gli uomini.
extermination Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 Non ho capito! Si mette in discussione la parità di genere per questa roba qua?
audio2 Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 ma tutti lo vorremmo ma in tal senso hanno sempre cercato di approfittarsene in epoche tipo attorno alla seconda guerra mondiale nelle gare di atletica facevano gareggiare dei ragazzetti con le donne poi siccome stava diventando troppo evidente hanno cominciato a fare verifiche con le visite mediche, perlomeno da un certo livello in su poi verso gli anni 50/60 la moda è tornata, ma erano operati quindi sempre da quando possibile sono partiti gli esami del dna ogni tanto sta storia ritorna, sugli 800 mt femminili c'è sta mania la jelimo è sempre stata tanto chiaccherata, della semenya sappiamo intanto due generazioni di ottocentiste se la sono dovuta vedere con queste qua cosa vogliamo aggiungere
keres Inviato 10 Luglio 2023 Inviato 10 Luglio 2023 Mamma mia, mi fate venire in mente lei. O forse lui? 800 m '1'53" e 28 Record femminile che mi pare resista ancora
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