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Omicidio Carol Maltesi: sentenza shock di primo grado


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Inviato

Dopo quella del “bidello” manco a farlo apposta le motivazioni che hanno evitato l’ergastolo all’assassino di Carol Maltesi, se riportate correttamente nel virgolettato, destano enormi perplessità (per usare un eufemismo) ed evocano, purtroppo, una cultura medioevale e misogina.

 

Carol Maltesi, la sentenza choc con cui i giudici hanno negato l'ergastolo per l'assassino: «Lei disinibita, lui si sentì usato»

 

«Lei giovane e disinibita, lui innamorato perdutamente»: per i giudici che lo hanno condannato a 30 anni anziché all’ergastolo come chiedevano pm e parti civili, il bancario-food blogger Davide Fontanauccise l’attrice Carol Maltesi perché la 26enne «si stava allontanando da lui, scaricandolo» per trasferirsi dal figlioletto di 6 anni a Verona. Riconosciuto dai periti sano di mente, secondo il Tribunale di Busto Arsizio l’insospettabile 44enne non ha agito con crudeltà né con premeditazione quando l’11 gennaio 2022, durante le riprese di un film hard nella sua casa di Rescaldina vicino Legnano, massacrò Carol colpendola a martellate e sgozzandola per poi sezionarne il cadavere, nasconderlo per settimane in un freezer ordinato su Amazon, tentare invano di bruciarne i poveri resti con un barbecue e infine gettandoli da un burrone nel Bresciano, dove furono casualmente visti da un passante a fine marzo.

 

 

 

Inviato
32 minuti fa, Roberto M ha scritto:

bancario-food blogger

 

L'ergastolo lo meritava anche solo per questo. 

Inviato

@Roberto M Realisticamente, tra quanti anni questa bestia sarà nuovamente in circolazione con i vari "premi" e sconti di pena ?

Non dico come avrei risolto io la faccenda, ve lo potete immaginare da soli. Ma con molta meno crudeltà.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

secondo il Tribunale di Busto Arsizio l’insospettabile 44enne non ha agito con crudeltà né con premeditazione

Quale parte della sentenza proverrebbe dal Veneto ? 

Forse i giudicanti erano di Rovigo ?

(in passato tale particolare fu ritenuto degno di nota su queste pagine) 

 

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briandinazareth
Inviato

se i giudici non hanno ritenuto ci fosse premeditazione come potevano dare l'ergastolo? 

 

Inviato
3 minuti fa, Martin ha scritto:

Quale parte della sentenza proverrebbe dal Veneto ?

 

Ho sbagliato io, ho letto e citato l’articolo del Corriere della Sera.

Siccome e’ un articolo di cronaca locale, proveniente dal Veneto, non ho neanche guardato quale tribunale ha emesso la sentenza.

Purtroppo non posso più correggere, magari ci penserà l’ @Admin

 

https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/verona/cronaca/23_luglio_13/il-giudici-carol-maltesi-disinibita-fontana-innamorato-perso-la-uccise-perche-si-senti-usato-2777842f-e039-471d-8f54-4c3a8c938xlk.shtml

Inviato

Insomma 30 anni... forse una ventina ne farà, non e' proprio una vacanza.

Inviato

@maurodg65 Mi hai anticipato di un soffio. Non ci sono parole, queste persone che uccidono di botte o a martellate persone inermi devono uscire dal carcere solo in una bara. 

  • Melius 1
Inviato

L’oggetto del thread ovviamente non e’ l’entità della pena (l’ergastolo tolto), ma la motivazione virgolettata, riportata dal corriere della sera, secondo me profondamente sbagliata proprio e anche sintomo di una cultura purtroppo ancora retrograda e misogina.

«Lei disinibita, lui si sentì usato» non si può proprio sentire, evoca la concezione del senso del possesso dell’altra persona inteso come “circostanza attenuante” e colpevolizza indirettamente pure “l’essere disinibita” della donna.

Insomma, spero proprio che la procura interponga appello perché  queste cose qui nel 2023 in Italia non si possono proprio sentire.

  • Melius 1
Inviato
26 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

 

se i giudici non hanno ritenuto ci fosse premeditazione come potevano dare l'ergastolo? 

 

Vedi la risposta sopra, il problema e’ il percorso motivazionale.

Quel percorso motivazionale non e’ tale da supportare l’esclusione della premeditazione.

Inviato

@Discopersempre2

 

Non esageriamo, questo thread non vuole essere Forcaiolo, neanche per eterogenesi dei fini.

Volevo solo riflettere su come siano possibili queste motivazioni, come si possa “valorizzare” in qualsiasi maniera l’atteggiamento “disinibito” di una donna e il “sentirsi usato” come elemento tali da affievolire la gravità del reato.

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Vedi la risposta sopra, il problema e’ il percorso motivazionale.

Quel percorso motivazionale non e’ tale da supportare l’esclusione della premeditazione.

bisogna leggere tutto quello potrebbe essere anche il punto di vista dell'accusato fatto proprio dai magistrati/giudici per renderlo sano di mente e giudicabile, a me l'unico dubbio che viene è se una persona del genere sia davvero sana di mente, ma se si chiama in causa sentimenti morbosi tutto diventa plausibile. Di certo devi dare un perchè le reputi sano di mente, per me una persona del genere non lo è.

Discopersempre2
Inviato

@Roberto M E certo: ora vuoi vede' che la colpa è di quella povera figliola.... perche', pace all' anima sua🥀😢, era un po' "libertina". Ammesso e non concesso che fosse stato anche così....ma che s' ammazza un "Cristiano" così....e poi provi anche a bruciarne il cadavere?😤

Ma "mi" facciano il piacere🤬 (Principe De Curtis docet🥀😘).

Un Discopersempre quasi più schifato dai giudici.....

Inviato
20 minuti fa, Roberto M ha scritto:

L’oggetto del thread ovviamente non e’ l’entità della pena (l’ergastolo tolto), ma la motivazione virgolettata, riportata dal corriere della sera,

Roberto, qui non è questione di essere forcaioli….il problema delle motivazioni della sentenza, anche qui e senza leggerla, secondo me ci sono se passi da un ergastolo e 25 anni che vuol dire che saranno fuori in una decina d’anni o giù di lì:

Dal link:

 

La notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro, nella zona della movida, il 21enne Willy Monteiro Duarte, aspirante chef di origine capoverdiana e residente da una vita a Paliano, in provincia di Frosinone, venne massacrato a calci e pugni senza un perché.

Lo studente stava tornando a casa e si era fermato a chiedere a un amico in difficoltà se avesse bisogno d'aiuto.

In quel momento piombarono nella piazza alle spalle della caserma dei carabinieri i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, appassionati di arti marziali, campioni di MMA e già protagonisti di una serie di pestaggi in provincia di Roma.

Scesero dal loro suv e iniziarono a tirare calci e pugni. I testimoni hanno descritto un massacro. Per Willy, raggiunto da colpi micidiali, non ci fu nulla da fare e il giovane è diventato simbolo di generosità e bontà.

Il gruppo di aggressori fuggì subito verso il proprio paese, Artena, dove gli attuali imputati vennero immediatamente bloccati dai carabinieri e arrestati.

Accusati di omicidio volontario, sono stati tutti ritenuti colpevoli dalla Corte d'Assise del Tribunale di Frosinone.

I fratelli Bianchi in tribunale: "Abbiamo colpito Willy con un calcio forte ma non al petto"

I Bianchi, chiamati "i gemelli" per la loro somiglianza, stanno provando in appello a differenziare il loro ruolo nella vicenda, anche se i testimoni li hanno indicati come i protagonisti di quella violenza cieca costata la vita a Willy. Più sfumata la posizione di Pincarelli, mentre per quanto riguarda Belleggia restano anche seri dubbi sul suo ruolo nella tragedia, mancando testimonianze che lo indichino chiaramente come autore del pestaggio, fatta eccezione per quelle degli amici dei Bianchi.

Inviato

non ho seguito la vicenda, scusate ma l'ha uccisa mentre giravano un film hard? 

Inviato
1 minuto fa, carmus ha scritto:

non ho seguito la vicenda, scusate ma l'ha uccisa mentre giravano un film hard? 

Alla fine questo è catalogabile come femminicidio, poi l’aver occultato il cadavere ed aver cercato di bruciarlo per poi disfarsene è un extra 

Inviato

@maurodg65 ecco a questi gli avrei dato volentieri l'ergastolo, ma la giustizia è cosa complessa specie se le leggi vengono modificate ad uso e consumo di chi le fa. Non è polemica politica, ma credo che fare il magistrato, a parte che anche fra di loro ci può essere chi sbaglia, in un paese in cui ogni governo fa riforme non deve essere facile.

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