Roberto M Inviato 14 Luglio 2023 Autore Inviato 14 Luglio 2023 Comunque non commento il caso singolo, non l'ho seguito, non so nulla neanche del processo, se indiziario o con prove schiaccianti, il ragionamento è generale, è giusto "sanzionare" il fatto che un condannato in via definitiva continui a proclamarsi innocente e rivendica di essere stato vittima di un errore giudiziario ? Sofri, che si è sempre proclamato innocente, tanto per dire, avremmo dovuto negargli ogni permesso. Il pretendere che il "ravvedimento" passi anche attraverso l'ammissione pubblica della propria colpevolezza lo trovo una cosa illogica, che va anche contro il diritto di libertà di parola. BTW vi ricordo pure che esiste il meccanismo della revisione, e quello del ricorso alla CEDU anche contro le condanne definitive, ed a volte, anche dopo anni, si è scoperto che queste persone erano innocenti. Negare loro la possibilità di urlare al mondo la loro innocenza e pretendere la "confessione" lo trovo un metodo degno di Torquemada.
andpi65 Inviato 14 Luglio 2023 Inviato 14 Luglio 2023 13 minuti fa, Roberto M ha scritto: significa che non è "rieducato". 13 minuti fa, Roberto M ha scritto: ' che per il sistema non "basta" che il detenuto abbia tenuto un comportamento esemplare in carcere (cd. "detenuto modello"), vogliono anche che "ammetta" la sua colpevolezza. I permessi sono una concessione Roberto, una concessione per favorire un recupero. Non è che sono un benefit che debba essere concesso a prescindere. Se non riconosci la pena dopo essere passato da tutti i gradi di giudizio mi piacerebbe sentire da te: perché dovrebbero essere concessi?
Roberto M Inviato 14 Luglio 2023 Autore Inviato 14 Luglio 2023 3 minuti fa, andpi65 ha scritto: I permessi sono una concessione Roberto, una concessione per favorire un recupero. Non è che sono un benefit che debba essere concesso a prescindere Questo è indubbio. Oggetto della discussione è se tra "i requisiti" per concedere il beneficio ci deve essere pure la confessione estorta. 4 minuti fa, andpi65 ha scritto: Se non riconosci la pena dopo essere passato da tutti i gradi di giudizio E chi ha detto che non "riconosce la pena" ? Ha tentato di scappare ? Non ha rispettato gli orari ? Ha violato il regolamento del carcere ? Ha commesso altri reati ? No nulla di tutto questo. Si è semplicemente proclamato innocente ed ha raccontato di essere stato vittima di un errore giudiziario. Secondo me, ripeto, questo non può essere considerato un motivo ostativo al reinserimento della persona nella società. Anche perchè astrattamente nessuno può escludere, al 100%, che non si sia trattato veramente di un errore giudiziario. Le sentenze vanno rispettate, ovvio, ma il "rispetto" di una sentenza non si può declinare con la pretesa della confessione da parte del condannato.
andpi65 Inviato 14 Luglio 2023 Inviato 14 Luglio 2023 22 minuti fa, Roberto M ha scritto: Oggetto della discussione è se tra "i requisiti" per concedere il beneficio ci deve essere pure la confessione estorta. 22 minuti fa, Roberto M ha scritto: E chi ha detto che non "riconosce la pena" ? Lui nell'intervista rilasciata letteralmente, papale papale. ( Un po' in confusione le due tesi esposte ,secondo me, ma mi incuriosisce parlarne) 22 minuti fa, Roberto M ha scritto: Secondo me, ripeto, questo non può essere considerato un motivo ostativo al reinserimento della persona nella società. I permessi, così come gli altri "benefit" per condannati in via definitiva sono conseguenti ad un ravvedimento, se non c'è vengono a mancare le ragioni che ne motivano la concessione, sic et simpliciter. 22 minuti fa, Roberto M ha scritto:
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