extermination Inviato Giovedì alle 16:04 Inviato Giovedì alle 16:04 2 ore fa, briandinazareth ha scritto: Applicare le leggi significa interpretarle. Cosa ne pensi di queste considerazioni? “”Uno degli argomenti più discussi in merito all'attività dei magistrati riguarda l'interpretazione della legge. Sono molti i contributi di ogni livello e grado che trattano dell'interpretazione della legge e il prolificare di interventi sul tema rischia di condurre a conclusioni "distorte" che travalicano il limite della normale funzione interpretativa riservata alla magistratura. L'articolo 12 delle preleggi (ovvero delle “disposizioni sulla legge in generale”, che sono leggi ordinarie dello stato e quindi fonte del diritto) stabilisce quanto segue: Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore. Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato. Il legislatore ha dunque voluto definire delle priorià: la legge in primo si interpreta seguendone il senso letterale. Ciò è confermato anche dal dettato costituzionale di cui all'articolo 101 comma 2 stabilisce che "I giudici sono soggetti soltanto alla legge". Ora il termine "soggetti" sta a significare che i magistrati devono sottostare all'autorità e al potere del legislatore. Se la Costituzione, che è legge fondamentale a cui tutti i cittadini devono obbedire, stabilisce che la legge governa e prevale sul volere dei magistrati ciò significa che impone il divieto per gli stessi di discostarsi dal dettato normativo. Insomma il potere interpretativo delle leggi può sussistere solo come ultima ratio ossia quando una controversia non può essere decisa sulla base di precisa disposizione di legge. Ed anche in tal caso il giudice deve fare ricorso in primo luogo a disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe e, se è il caso resta ancora dubbio deve comunque attenersi ai principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato. Insomma che le disposizioni di legge vadano seguite e non interpretate è un postulato che non ha bisogno di ulteriori argomentazioni. Anche se nei fatti sembra che troppo spesso l'attività interpretativa del magistrato vada a sostituirsi alle volontà e al dettato del legislatore. Sta di fatto che se la libertà di interpretazione diventa mero arbitrio si rischia di mettere in discussione quelle che sono i principi cardine della convivenza civile. Ma c'è un'altra considerazione indispensabile. Lo scopo del diritto è di “definire” le regole di tale convivenza civile ed è per questo che diventa indispensabile che le norme siano scritte in modo chiaro, univoco e definito, senza versare margine ha dubbi di alcun genere. diventa fondamentale sotto questo profilo la semplicità anche rischiando a volte di diventare banali. Quello che voglio dire che qualsiasi legge dovrebbe essere scritte in modo tale da poter essere compresa dai cittadini e non solo dagli addetti ai lavori. Se si lascia troppo spazio alla interpretazione delle leggi, si rischia di produrre due effetti devastanti: - L' incertezza del diritto (che determina l'impossibilità per un cittadino di prevedere l'esito di un giudizio); - l'arbitrarietà dell'intervento giudiziario; Eppure la certezza del diritto dovrebbe essere le basi del nostro ordinamento giuridico. Insomma l'attività interpretativa del magistrato dovrebbe concentrarsi generalmente nella disamina dei fatti di causa, del risultato dell'istruttoria. E solo in casi eccezionali si potrà discutere di un eventuale interpretazione di norme, ossia quando nella molteplicità della casistica dovesse emergere una fattispecie così particolare da non poter trovare una soluzione concreta nel dettato normativo. La prima regola che va posta alla base della certezza del diritto è quella che le norme si applicano e non si interpretano e che ogni cittadino, munito di un buon vocabolario e che sia a conoscenza delle regole grammaticali, deve poter comprendere le leggi senza bisogno di un interprete. Se poi è vero che la legge non ammette ignoranza diventa indispensabile che la legge stessa risulti chiara non interpretabile. Non è raro riscontrare casi in cui l'interpretazione delle norme è sconfinata nell'arbitrio.I 1
Gaetanoalberto Inviato Giovedì alle 16:26 Inviato Giovedì alle 16:26 22 minuti fa, extermination ha scritto: sulla base di precisa disposizione Pensa che su queste parole, coi bambini del biennio delle superiori, intessevo l'analisi dei rispettivi pregi e difetti di un sistema di diritto positivo e di ius commune. Si rifletteva sulla difficoltà del legislatore ad adattarsi al cambiamento, oggi sempre più veloce in una società complessa, e sulla possibilità di adeguamento assai più facile attraverso l'opera giurisprudenziale, in particolare di fronte alla novità dei casi e delle situazioni. Infatti il sistema inglese si fonda sulla fiducia verso i magistrati. La pretesa del diritto positivo (posto dal legislatore attraverso norme scritte precostituite) di regolare tutto é decisamente vana. E chi si occupa di applicazione delle leggi ai casi concreti credo possa confermarlo. Non esiste legislatore capace di adeguare la legge ai singoli casi, e non esiste il concetto di "precisa disposizione", se non nell'immaginario di chi vorrebbe sopprimere uno dei poteri dello stato. 1 1
UpTo11 Inviato Giovedì alle 16:40 Inviato Giovedì alle 16:40 2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Pensa che su queste parole, coi bambini del biennio delle superiori, intessevo l'analisi dei rispettivi pregi e difetti di un sistema di diritto positivo e di ius commune. Si rifletteva sulla difficoltà del legislatore ad adattarsi al cambiamento, oggi sempre più veloce in una società complessa, e sulla possibilità di adeguamento assai più facile attraverso l'opera giurisprudenziale, in particolare di fronte alla novità dei casi e delle situazioni. Infatti il sistema inglese si fonda sulla fiducia verso i magistrati. La pretesa del diritto positivo (posto dal legislatore attraverso norme scritte precostituite) di regolare tutto é decisamente vana. E chi si occupa di applicazione delle leggi ai casi concreti credo possa confermarlo. Non esiste legislatore capace di adeguare la legge ai singoli casi, e non esiste il concetto di "precisa disposizione", se non nell'immaginario di chi vorrebbe sopprimere uno dei poteri dello stato. Esistono. Eccome se esistono! Nei cartoni animati di rete 4, quelli sui quali si formano gli eminenti giuristi di Melius
extermination Inviato Giovedì alle 17:07 Inviato Giovedì alle 17:07 @Gaetanoalberto Ma è più incerta la certezza del diritto o è più certa l’incertezza del diritto?
nullo Inviato Giovedì alle 17:16 Inviato Giovedì alle 17:16 1 ora fa, appecundria ha scritto: Sempre detto che il suffragio universale è sovrastimato. Ma perché votare mi chiedo e ti chiedo, una volta che si sa quali siano le cose opportune da fare e come farle, e pare che qualcuno lo sappia... che si facciano. Il resto è perdita di tempo in chiacchiere e spreco di denaro. Fare opposizione sarebbe finalmente inutile e tutto filerebbe liscio e velocemente. Non resta che estrarre a sorte chi decida per te e come per altri.
nullo Inviato Giovedì alle 17:18 Inviato Giovedì alle 17:18 1 ora fa, extermination ha scritto: Sta di fatto che se la libertà di interpretazione diventa mero arbitrio si rischia di mettere in discussione quelle che sono i principi cardine della convivenza civile
nullo Inviato Giovedì alle 17:20 Inviato Giovedì alle 17:20 1 ora fa, extermination ha scritto: Sta di fatto che se la libertà di interpretazione diventa mero arbitrio si rischia di mettere in discussione quelle che sono i principi cardine della convivenza civile Ce ne eravamo accorti, viste diverse distorsioni. Ma @Gaetanoalberto dice che sono irrilevanti numericamente.... A me pare di no, visto i sondaggi sui giudici e il loro operato.
Gaetanoalberto Inviato Giovedì alle 17:24 Inviato Giovedì alle 17:24 2 minuti fa, nullo ha scritto: visto i sondagg Eh, infatti dovremmo decidere tutto per sondaggio... Speriamo di arrivarci presto. 1
extermination Inviato Giovedì alle 17:28 Inviato Giovedì alle 17:28 6 minuti fa, nullo ha scritto: giudici e il loro operato. Confidiamo nella suprema corte.
audio2 Inviato Giovedì alle 17:28 Inviato Giovedì alle 17:28 g, li conoscerai anche i numeri dei procedimenti civili, penali e amministrativi sono talmente tanti che negli anni c'è passato mezzo paese e secondo te se sono tutti incazzati marci con questa cosa qua non c'è mica il fondato motivo
briandinazareth Inviato Giovedì alle 17:29 Inviato Giovedì alle 17:29 @extermination Infatti l'interpretazione non deve essere arbitrio, per questo ci sono molti correttivi, a partire dai diversi gradi di giudizio, dalle pronunce della cassazione, della corte costituzionale ecc. Certamente l'interpretazione non può essere del governo o del parlamento, proprio per la necessaria divisione dei poteri. 7 minuti fa, nullo ha scritto: Ce ne eravamo accorti, viste diverse distorsioni. Ma @Gaetanoalberto dice che sono irrilevanti numericamente.... A me pare di no, visto i sondaggi sui giudici e il loro operato. Le eventuali distorsioni le lasciamo valutare ai sondaggi? 🤣🤣🤣🤣 Ma ti rendi conto dell'assurdità della cosa?
Gaetanoalberto Inviato Giovedì alle 17:30 Inviato Giovedì alle 17:30 Un po' come incazzarsi con i medici del pronto soccorso 1
briandinazareth Inviato Giovedì alle 17:31 Inviato Giovedì alle 17:31 @audio2 @nullo Forse dovremmo rivalutare l'ordalia, oppure lasciare scegliere alla folla se vogliono libero Gesù o barabba 1
Gaetanoalberto Inviato Giovedì alle 17:31 Inviato Giovedì alle 17:31 1 minuto fa, briandinazareth ha scritto: Ma ti rendi conto dell'assurdità della cosa? Quel cornutone di S.B. ha capito tutto decenni fa. Un grande.
audio2 Inviato Giovedì alle 17:32 Inviato Giovedì alle 17:32 se il medico ti tratta di m. e non in senso figurato, ci sono i motivi pure li. se non ti va più di fare il medico sono anche fatti tuoi però cambi mestiere.
Gaetanoalberto Inviato Giovedì alle 17:35 Inviato Giovedì alle 17:35 2 minuti fa, audio2 ha scritto: se il medico ti tratta di m. Sai bene che non mi riferivo a questo. Semmai al fatto che si aspetta ore
audio2 Inviato Giovedì alle 17:37 Inviato Giovedì alle 17:37 si aspetta ore e vieni anche trattato di m. praticamente è come il tribunale: saccenza, arroganza, attese infinite e costi esplosi. l' esito del procedimento alla fine è anche il meno.
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