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Melius Club

Separazione delle carriere


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Inviato

Mi domando ,come ha detto il ministro? Nordio ,che la separazione delle carriere ,non influisce assolutamente sulla lungaggine dei processi ,e sono estremamente pochi quelli che cambiano casacca ,ma allora quale è il vero scopo di insistere su questo?

La risposta è semplice il potere politico vuole assoggettare il potere giudicante.

E chi dice il contrari è in mala fede ,o non ha capito bene cosa sarebbe questa riforma.

E poi sempre più' questo governo trova argomenti di distrazione di massa ,perché' non riesce(e in parte non vuole) andare a sradicare le storture italiane.

Italia povera e poveri italiani

 

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, nullo ha scritto:

ha vinto le elezioni,

Mi pare che le argomentazioni si dirigano sempre verso "Ma il PD".

Non credo.

Se la maggioranza dei cittadini (lo so che dicendolo la rafforzo) spesso dimostra di non aver molto chiari alcuni aspetti anche tecnici del funzionamento delle democrazie, e riconosce come se fosse proprio il pensiero da decenni argutamente diffuso, usando come prova della correttezza del pensiero proprio il conforto di tale diffusione, da solo posso farci poco.

Quello che posso lo faccio, ovvero argomento senza particolari ironie ed evidenziando motivazioni serie.

Non mi aspetto di convincere gli elettori, per la verità mi attendo l'esatto contrario.

Inviato
Il 15/07/2023 at 09:46, mozarteum ha scritto:

 

Il pm a vita in una carriera separata sviluppa un atteggiamento poliziesco.

Stavo rileggendo il tuo post e, a proposito della tua conclusione (che poi è quella di molti qui), se è vero che solo una percentuale risibile passa da una parte all'altra, allora il rischio del pm-poliziotto è già di fatto esistente. Quindi non credo che, almeno questa, sia un'argomentazione valida per bocciare il ddl (che, ripeto, non passerà), o no?

Inviato
11 minuti fa, Fabfab ha scritto:

allora il rischio del pm-poliziotto è già di fatto esistente.

Per forza, sempre a causa delle pressioni berluscocentriche, il sistema, prima diverso, è stato riformato a suo tempo, introducendo questa a mio avviso stupida limitazione.

In realtà non c'è alcun motivo valido per impedire ad un magistrato di vivere le diverse esperienze possibili, anzi, sarebbe arricchente ed una valvola di sfogo dopo la stanchezza di anni trascorsi su una funzione. A volte anche a fronte della consapevolezza di poter fare meglio altro.

É solo che da anni, senza soluzione di continuità e con pessimo senso delle istituzioni, si alimenta e rafforza il senso di sfiducia verso uno dei poteri dello stato.

Inviato
40 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

 

In realtà non c'è alcun motivo valido per impedire ad un magistrato di vivere le diverse esperienze

Ammesso che sia d'accordo, comunque stiamo parlando di uno zero virgola qualcosa di quelli che vivono le diverse esperienze. Di fatto da sempre il pm fa il pm per sempre ed il giudice fa il giudice per sempre... già oggi

Inviato
11 minuti fa, Fabfab ha scritto:

fatto da sempre

Guarda, i numeri non li ho. Per quel che ricordo, prima della riforma, la mobilità non è mai stata eccessiva, ma c'era una sorta di naturale evoluzione tra funzioni e gradi di giudizio, almeno per i magistrati bravi.

Numeri sempre contenuti, scelte maturate con meno pressione e passibili di ripensamento.

Una cosa molto più umana.

I guasti via via arrecati da una pessima politica sono indicibili.

briandinazareth
Inviato
2 ore fa, nullo ha scritto:

Tu ridi, citi la costituzione e ti dimentichi che la stessa tiene conto di quello che "pensa" la gente che non capisce.

Ottimo cortocircuito.

 

Tiene conto, è corretto,   non fa dell'opinione della gente un potere assoluto. 

 

Ne parliamo da tanto ma mi pare che tu non abbia ancora compreso l'essenza della democrazia liberale: i limiti e la divisione dei poteri,  compresi quelli b della gente.

senza capire questo principio basilare si finisce inevitabilmente all'autoritarismo e alle dittature

  • Melius 1
Inviato
17 ore fa, extermination ha scritto:

Cosa ne pensi di queste considerazioni?

Mettere sempre l'autore, sia per evidenti ragioni di copyright e sia per inquadrare il contesto.

Inviato
16 ore fa, nullo ha scritto:

Non resta che estrarre a sorte chi decida per te e come per altri

E non va bene! Posto che per la loro natura politica gli esseri umani si dividono su posizioni diverse per poi raggrupparsi intorno a macroposizioni, quindi i partiti ci saranno sempre, in caso di estrazione a sorte c'è l'alto rischio di dare il potere a un gruppo che rappresenta l'uno per cento. 

Inviato

La differenza abissale, incolmabile e inconciliabile tra il putridume che oggi riveste ruoli istituzionali e la vera superiorità morale:

.

"Pertini parla di oggi anche quando si ritrova davanti i magistrati che nel 1974 indagano sullo scandalo petroli: i petrolieri finanziano i partiti e i governi fanno decreti che tagliano le tasse ai petrolieri. Alla porta del suo ufficio di presidente della Camera si presentano i giudici Mario Almerighi e Adriano Sansa. Nel film di Molinari e Ceccarini è Sansa a raccontare l’accoglienza di Pertini: “Ci fa un cenno col dito vicino al naso per dire sscchh e ci porta in una piccola stanza cui si arrivava con delle scalette. Dice: sennò ci sentono questi cornuti. Noi non sapevamo a chi si riferiva”. Come ha raccontato Almerighi in un libro di una decina d’anni fa Pertini spiega quel fare guardingo una volta entrati in quella stanza di Montecitorio usata come lavanderia: “Finalmente qui possiamo parlare anche a voce alta: questo palazzo è pieno di micro-spie. La democrazia della nostra Italia sta attraversando un momento delicatissimo”. Almerighi e Sansa gli spiegano di dovergli consegnare documenti che coinvolgono deputati e ministri. “Vedo che tra i partiti che hanno ricevuto denaro c’è anche il Partito socialista”. Racconta Almerighi che Pertini si interrompe, si toglie gli occhiali, si asciuga un accenno di lacrima. “Questo mi addolora (…) Ma la forza della democrazia siete anche voi. Dovete andare avanti. Continuate a fare il vostro dovere. Coraggio. Io starò al vostro fianco, così come nel corso della mia vita sono sempre stato a fianco dei valori della democrazia e della legalità”. Ai magistrati arriverà anche una lettera con cui il presidente della Camera ringrazia per il lavoro fatto dalla magistratura e esprime la sua riconoscenza."

Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:
6 ore fa, nullo ha scritto:

 

Nullo caro, però famo a capisse: tu vuoi cambiare la costituzione tutti i giorni, alle volte la vuoi capovolgere proprio,

Non mi risulta che ci siano iniziative a mio nome.

Famo a capisse, io non voglio nulla a parte un poco di pragmatismo.

2 ore fa, appecundria ha scritto:

 

Io almeno sono chiaro e trasparente: per me la larga maggioranza degli elettori non ha i mezzi cognitivi necessari all'esercizio del voto

E lo so, solo che la più bella del mondo tiene conto di principi diversi e l'italia era pure meno scolarizzata all'epoca della stesura.

Si vede che gli insigni costituzionalisti non sapevano quel che facevano e il mondo di prima, quello dei pochi ad aver diritto, era pregno di gente che sapeva quel che andava facendo...

Quel mondo in realtà non era comunque un granché quando il voto era appannaggio e prerogativa di pochi selezionati eletti.

Ps

Ripeto, me lo immagino il PCI senza il voto delle masse ignoranti, quale ruolo avrebbe avuto nella emancipazione delle stesse, masse che sono tanto bistrattate oggi da te.

Vivere in una democrazia liberale senza diritto al voto, mi pare un pelino un controsenso, ma se vedrò anche questa, non sarà  un cruccio tanto che,  pure adesso, non mi sento limitato non avendo un scelta decente possibile...

Ma almeno è una mia scelta e non una tua scelta.

 

Inviato
4 ore fa, briandinazareth ha scritto:

 

Tiene conto, è corretto,   non fa dell'opinione della gente un potere assoluto. 

 

Ne parliamo da tanto ma mi pare che tu non abbia ancora compreso l'essenza della democrazia liberale: i limiti e la divisione dei poteri,  compresi quelli b della gente.

senza capire questo principio basilare si finisce inevitabilmente all'autoritarismo e alle dittature

Si finisce inevitabilmente non mi pare sia corretto. Al limite potrebbe accadere.

Ma se tu fossi opportuno e completo nel fare considerazioni, parleresti anche dei rischi opposti, ovvero della mancata rappresentanza di alcuni gruppi spesso maggioritari e della sovrastima delle rappresentanza di altri gruppi di potere, che si paesano in evidenti distorsioni che sono già ben presenti e individuabili, a prescindere dalle chiacchiere su pesi e contrappesi.

Starei più attento nel produrre affermazioni che limitino ulteriormente il peso delle persone in democrazia, che già abbiamo grossi limiti nella espressione delle rappresentanze negli attuali sistemi, e non è che questo non comporti inevitabilmente ( come diresti tu) problemi e derive.

Inviato
47 minuti fa, nullo ha scritto:

me lo immagino il PCI senza il voto delle masse ignoranti,

E già, perché tutti i laureati in lettere e filosofia votavano MSI. 

  • Haha 1
Inviato
15 minuti fa, appecundria ha scritto:

E già, perché tutti i laureati in lettere e filosofia votavano MSI. 

No di certo, e non capisco, e credo i più facciano lo stesso, il senso della replica.

dici che il peso del Pci senza il voto delle masse di diseredati  sarebbe stato lo stesso?

Io dico di no.

Inviato

Le dinamiche di voto di un tempo c’hanno ben poca somiglianza alle attuali dinamiche di voto basta solo considerare l’influenza di tecnologia e social media.

ps) -La forte identità e coesione di un tempo te la scordi. 

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