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Melius Club

Separazione delle carriere


Messaggi raccomandati

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

-La forte identità e coesione di un tempo te la scordi

E questo è cosa buona e giusta.

Segno che la società si è evoluta e la stratificazione verte su innumerevoli livelli, così come le necessità e i bisogni che non sono più primari.

Buon sintomo anche la volatilità del voto in una società che cambia in continuazione.

Sta alla politica e ai corpi dello stato seguire tali evoluzioni, e curare le varie esigenze che si prospettano.

Qua spesso si confondono i condomini col condominio, è il secondo che si deve adeguare ai cambiamenti e rispettare le esigenze dei primi.

Quando non lo fa gli stress si fanno pressanti, è sempre successo, ora si corre solo di più di un tempo.

Inviato
5 minuti fa, nullo ha scritto:

Sta alla politica e ai corpi dello stato seguire tali evoluzioni, e curare le varie esigenze che si prospettano

Peccato che azioni concrete, efficaci ed utili per il paese si stiano vaporizzando.

Inviato
18 minuti fa, nullo ha scritto:

è il secondo che si deve adeguare ai cambiamenti e rispettare le esigenze dei primi.

La cosa più interessante è l'assoluta distanza tra questo concetto, coltivato oggi dalla destra, e quello della destra.

Inviato
6 minuti fa, extermination ha scritto:

Peccato che azioni concrete, efficaci ed utili per il paese si stiano vaporizzando.

Infatti la gente che non vota per tifo o appartenenza a prescindere dal gioco espresso, si astiene.

Non per questo non manifesta esigenze.

 

Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

La cosa più interessante è l'assoluta distanza tra questo concetto, coltivato oggi dalla destra, e quello della destra.

Io non coltivo nulla.

A me interessa che lo stato sia in grado di rispondere e non creare ostacoli.

Siamo lontani e non vedo prospettive di miglioramento, giustizia compresa, per rimanere in tema.

briandinazareth
Inviato
7 ore fa, nullo ha scritto:

se tu fossi opportuno e completo nel fare considerazioni, parleresti anche dei rischi opposti, ovvero della mancata rappresentanza di alcuni gruppi spesso maggioritari e della sovrastima delle rappresentanza di altri gruppi di potere, che si paesano in evidenti distorsioni che sono già ben presenti e individuabili, a prescindere dalle chiacchiere su pesi e contrappesi.

Starei più attento nel produrre affermazioni che limitino ulteriormente il peso delle persone in democrazia, che già abbiamo grossi limiti nella espressione delle rappresentanze negli attuali sistemi, e non è che questo non comporti inevitabilmente ( come diresti tu) problemi e derive.

 

A quali gruppi ti riferisci?

 

Quali sono i gruppi maggioritari sottorappresentati e quali quelli sovrTappresentati?

Inviato
4 ore fa, briandinazareth ha scritto:

 

A quali gruppi ti riferisci?

 

Quali sono i gruppi maggioritari sottorappresentati e quali quelli sovrTappresentati?

Direi che l'argomento meriti una discussione a parte.

Aprila, li si potrà discutere della forma di elitismo e tecnocrazia che pare piacere ad @appecundria in parte, da quel che letto, pure a @Gaetanoalberto.

Di partitocrazia e di altre amenità che limitano di fatto l'esercizio della piena democrazia. 

Poi, naturalmente, dove sostenere che la democrazia e il suffragio universale siano una grossa minchiata dietro cui nascondere interessi particolari, rubrica a cura di @audio2.

Li io scriverò invece su come la rappresentanza non rispecchi gli attuali equilibri della società, tanto ché ormai non voti che una minoranza degli aventi diritto.

Questo accade pure per i referendum, svuotati oramai di ogni autorevolezza per diventare generalmente solo stupide bandierine di partito.

briandinazareth
Inviato
4 ore fa, nullo ha scritto:

Direi che l'argomento meriti una discussione a parte.

Aprila, li si potrà discutere della forma di elitismo e tecnocrazia che pare piacere ad @appecundria in parte, da quel che letto, pure a @Gaetanoalberto.

Di partitocrazia e di altre amenità che limitano di fatto l'esercizio della piena democrazia. 

Poi, naturalmente, dove sostenere che la democrazia e il suffragio universale siano una grossa minchiata dietro cui nascondere interessi particolari, rubrica a cura di @audio2.

Li io scriverò invece su come la rappresentanza non rispecchi gli attuali equilibri della società, tanto ché ormai non voti che una minoranza degli aventi diritto.

Questo accade pure per i referendum, svuotati oramai di ogni autorevolezza per diventare generalmente solo stupide bandierine di partito.

 

Però nel frattempo che aspettiamo un'altra discussione,  potresti anticipare quali sarebbero i gruppi non o poco rappresentati.

 

A meno che tu non gli identifichi con chi decide di non votare,  che però sarebbe un discorso diverso

Inviato

Ma ancora vi ostinate a dibattere con uno che non sa neanche lui il significato di cosa scrive. Confusione mentale di pannelliana memoria 

  • Melius 1
Ivo Antonio
Inviato
On 11/22/2025 at 8:52 AM, extermination said:

si sentano o meno rappresentati o siano realmente rappresentati dai partiti

Peobabilmente no. Fare il politco è un lavoro come un altro, spesso breve come carriera, in cui gli interessi dell'uno spesso non combaciano con gli interessi dell'altro.  Non è niente di nuovo, la mancanza di rappresentazione è uno dei temi cari alla politologia. Ecco un ariticolo sul tema scritto in modo perfetto, ma sconosciuto a chi si sente non rappresentato per tanti motivi, non ultimo l'incapacità di comprendere argomentazioni complesse (in compenso comprende il felpa, molto chiaro in quello che vuole) https://www.treccani.it/enciclopedia/i-problemi-della-rappresentanza-politica_(XXI-Secolo)/

extermination
Inviato

La rappresentanza è diventata una presa per i fondelli - Partiti che vincono le elezioni con programmi che elencano in maniera chiara ed ordinata gli interessi da rappresentare ma che poi non si traducono minimamente in azioni concrete. 

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