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Nuovo film su Biancaneve “politicamente corretto”


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briandinazareth
Inviato
24 minuti fa, daniele_g ha scritto:

nel caso specifico ci vedo puro, purissimo marketing

 

ma certo, la disney non è una onlus! e dsney non era noto per la sua filantropia.

come non lo era ai tempi del primo biancaneve o degli aristogatti. 

naturalmente, ad esempio nel secondo caso, nel 1970 la sensibilità verso il razzismo era totalmente diversa, fino a pochissimo prima c'era la segregazione razziale negli usa. 

ma rcordiamo che non c'è stata alcuna censura e che ancora oggi è disponibile e classificato come film per tutti, ma è stato aggiunto un disclaimer per i contenuti razzisti.

Inviato
14 ore fa, lufranz ha scritto:

n altro aspetto a cui nessuno ha pensato.

Guardate questo disegno:

biancaneve-e-i-sette-nani-1280x720.jpg

Notate i dettagli, le ombreggiature, l'espressività dei personaggi, lo sfondo, i colori... e se ne avete in mente uno, confrontatelo con un qualsiasi disegno di m-r-d da film di animazione odierno.

Fatto ?

Ecco, questo disegno è opera di gente che non aveva i computer, lo ha fatto con le pr

Noto pure che sono tutti pelati, nel rifacimento cambia qualcosa?

  • Haha 2
Inviato
25 minuti fa, audio2 ha scritto:

noi ci ridiamo su come giusto che sia, ma holliwood hanno veramente le quote per le minoranze

ispanici neri asiatici ecc ecc sia per gli attori che per i tecnici.

no no, non ci rido, mi è chiarissimo. cerco di farlo capire a mia figlia, che invece vede la cosa come una sorta di iniziativa idealistica per mero filantropismo e non economico/burocratica (se non c'è almeno un ispanico, un nero, un asiatico e una coppia gay, la serie non arriva sullo schermo).

a me pare spesso che, anche con buone intenzioniu, si finisca in eccessi fra il ridicolo e il drammatico, come quello in cui è incappata una presentatrice TV USA qualche anno fa: un ospite, per perorare la causa antirazzista, ha usato (ovviamente come simbolo negativo) la parola 'negro'; lei gli ha tolto la parola e si è messa a piangere.

ecco, questo porta acqua al mulino dei razzisti, secondo me. lei si è dimostrata un'idiota totale, incapace di comprendere le parole di chi stava parlando, e lo scopo, e l'utilità.

ma io sono nato negli anni '60 e nella vecchia Europa.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, daniele_g ha scritto:

come quello in cui è incappata una presentatrice TV USA qualche anno fa: un ospite, per perorare la causa antirazzista, ha usato (ovviamente come simbolo negativo) la parola 'negro'

 

negli usa l'uso della parola "negro" in contesto pubblico, soprattutto in tv, è un tabù. semplicemente non la si può usare perché anche la citazione viene ritenuta offensiva per via della segregazione razziale. per noi è strano, ma  è molto diverso da quelle parti, come è diversa la loro storia. 

il fatto che la segregazione legalmente riconosciuta fosse in vigore in epoca così recente, tale da essere vissuta da moltissime persone ancora in vita, è un vulnus profondissimo. 

poi, superata la segregazione legale, è rimasta e rimane una forte segregazione di fatto. 

la "n" word, come la chiamano per non pronunciarla per esteso, è il simbolo di tutto quello e anche l'utilizzo in se lo rappresenta.

 

briandinazareth
Inviato
8 minuti fa, daniele_g ha scritto:

no no, non ci rido, mi è chiarissimo. cerco di farlo capire a mia figlia, che invece vede la cosa come una sorta di iniziativa idealistica per mero filantropismo e non economico/burocratica

 

c'è anche il semplice e naturale adeguamento al sentire dell'epoca, come è sempre stato anche nel passato. 

il fatto che non ci accorgiamo di quanto fosse presente e anche più pervasiva in tempi passati è solo per abitudine. 

possiamo fare moltissimi esempi su tante opere molto conosciute del passato.

Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

mi chiedo il perché ci sia questa voglia di sindacare cosa un industria come la disney decide di fare. 

non solo come commento, legittimo, ma come se fosse una lesa maestà rispetto ad un altro prodotto, sempre della stessa industria, basato su una storia già profondamente modificata per essere appetibile per il pubblico dell'epoca. 

La Disney fa quello che serve a farle vendere i sui prodotti, è business ed agli ideali non è interessata se non per quello che serve a fare cassetto.

Modificare favole classiche permettere di rivendere un prodotto che ha cessato la sua capacità di generare profitti, prova ne è che se ne parla.

Ma che sia tutto una colossale minchiata che rincorre utopie odierne che non hanno senso alcuno è un fatto. 
L’assurdità sul piano artistico non è però tanto questa, che al più finirà per storpiare e rovinare una bella favola, ma tutti quei “prodotti” televisivi e cinematografici che, ad esempio, narrano di un passato all’insegna di una emancipazione femminile che non esisteva nel periodo in cui le storie sono ambientate, un revisionismo nel nome del politically correct che cambia la storia e, paradossalmente, finisce per disconoscere il valore delle battaglie femministe che hanno portato alla parità dei diritti e lo stesso vale anche per l’integrazione e le battaglie che hanno permesso di eliminare l’apartheid.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

Modificare favole classiche

 

tutti i prodotti disney, anche ai tempi di walt, apportano modifiche enormi alle favole classiche per renderli appetibili e accettabili. 

 

briandinazareth
Inviato
5 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Ma che vuol dire, per caso in passato si sono censurati testi che apparivano stridenti con i valori contemporanei? Si e’ censurato il Principe di Machiavelli da Robespierre e company? 
E’ un infessimento del tutto inedito

 

però non c'è stata alcuna censura, partiamo da un dato di fatto. 

e in passato si è censurato enormemente, l'idea del passato senza censura è fuori dalla realtà.

i cartoni sono ancora come erano e disponibili, anche con il razzismo e gli stereotipi che disney e l'epoca consideravano accettabile (il lupo cattivo ebreo, le tantissime rappresentazioni razziste dei neri e di altre minoranze, il ruolo della donna sempre passiva se non strega, l'eroe sempre bianco e biondo ecc.). 

questo nonostante siano rivolti ai bambini, nei confronti dei quali si censura e si è sempre censurato moltissimo. 

addirittura l'opener vorrebbe la censura stile orban per evitare che i bambini sappiano che esistono le persone lgbt... ;) 

 





 

Inviato
10 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

la "n" word, come la chiamano per non pronunciarla per esteso, è il simbolo di tutto quello e anche l'utilizzo in se lo rappresenta.

lo so, ma se io uso un simbolo per rovesciarne il significato e rafforzare la lotta a ciò che quel simbolo rappresenta, è controproducente combattermi e fermarmi. è stupido.

è come pensare che Waters sia nazista perchè in una canzone di 'The wall' indossa un costume che ricorda i nazisti...

è come pensare (anche se qui il discorso è ovviamente molto diverso) che il David sia pornografia.

è mancanza di comprensione, di capacità di comprendere, ed è quindi eccesso. integralismo cieco.

  • Melius 2
briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, daniele_g ha scritto:

lo so, ma se io uso un simbolo per rovesciarne il significato e rafforzare la lotta a ciò che quel simbolo rappresenta, è controproducente combattermi e fermarmi. è stupido.

 

ma non siamo americani ed è difficile capire cosa significhi quella parola per chi ha vissuto la segregazione razziale. 

ogni popolo ha le sue sensibilità ed ha qualche difficoltà a capire quelle degli altri. 

loro usano "n" word e tutti capiscono di che si parla. usare la parola completa viene vissuta come una provocazione in ogni caso, quando utilizzata in pubblico.

Inviato

@briandinazareth  con argomentazioni simili possiamo arrivare a giustificare chi ha distrutto immensi patrimoni artistici in nome del 'proprio sentire'. oppure potremmo arrivare paradossalmente a giustificare la riduzione in schiavitù di interi popoli e il razzismo stesso: per gli spagnoli e i portoghesi (e altri europei cristiani o cristianissimi) i neri africani, non cristiani, non erano propriamente 'umani', così come pellirosse (si può usare ?) e civiltà precolombiane. quindi, perchè criticare così duramente quel che han fatto e ciò che ne è seguito ?

io capisco i motivi.

ma sono una spiegazione, non una giustificazione.

poi, occorre discernere. fermo restando che nel caso di biancaneve siamo su ordini di grandezza molto diversi, questo è chiaro a tutti.

Inviato
21 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

addirittura l'opener vorrebbe la censura stile orban per evitare che i bambini sappiano che esistono le persone lgbt... ;) 

 


L’opener ha detto che la Disney si e’ comportata con gli Aristogatti, Biancaneve e Dumbo esattamente come la tanto vituperata Ungheria di Orban, che ha fatto una multa ad una catena di librerie per una graphic novel (cioe’ un fumetto, ai tempi nostri c’era Nando, Zora, Marghella, vietati ai 14 anni e incellofanati in edicola) che non aveva incellofanato il suddetto fumetto regolarmente in vendita in quanto ritenuto inadatto ai minori, perché rappresentava una storia di sesso e di cambiamento di sesso di cui la stessa autrice raccomanda la lettura ai minori di 14 anni.

BTW Netflix ci ha fatto l’immancabile serie.


Ovviamente il mondo intero e’ insorto contro Orban, perche’ e’ gusto secondo loro che un bambino di 6 anni, cui e’ inibita la visione degli Aristogatti, possa vedere un fumetto dove i ragazzini gender fluid amoreggiano tra loro e cambiano tranquillamente sesso.

 

Comunque tranquillo, avete già vinto, sia culturalmente che legalmente, questo e’ il futuro, la speranza è’ che non ci mettete in galera (come avete tentato di fare con il DDL zan) se qualcuno ancora, eroicamente, resiste e protesta.

 

Per chi vuole approfondire la storia della Graphic Novel Gender non incellofanata e qui sotto, prima che arriva lo sterminatore enciclopedico di discussioni a scrivere che no, non e’ vero niente, ci stiamo inventando tutto, e siamo pure vecchi, dinosauri, razzisti e fascisti.

 

https://luce.lanazione.it/attualita/ungheria-multa-libreria-lgbt/amp/

briandinazareth
Inviato
10 minuti fa, daniele_g ha scritto:

con argomentazioni simili possiamo arrivare a giustificare chi ha distrutto immensi patrimoni artistici in nome del 'proprio sentire'. oppure potremmo arrivare paradossalmente a giustificare la riduzione in schiavitù di interi popoli e il razzismo stesso: per gli spagnoli e i portoghesi (e altri europei cristiani o cristianissimi) i neri africani, non cristiani, non erano propriamente 'umani', così come pellirosse (si può usare ?) e civiltà precolombiane. quindi, perchè criticare così duramente quel che han fatto e ciò che ne è seguito ?

 

mi sembra un po' troppo, ogni analogia spinta all'eccesso arriva al paradosso. qui si tratta di non usare in tv, per esteso, una parola che ha ancora un peso particolare. 

in italia ci sono una marea di cose che non si possono dire in tv nei programmi...

 

briandinazareth
Inviato
7 minuti fa, Roberto M ha scritto:

la speranza è’ che non ci mettete in galera (come avete tentato di fare con il DDL zan) se qualcuno ancora, eroicamente, resiste e protesta.

 

:classic_biggrin: come nascondere l'omofobia dietro il paravento dell'eroismo, ormai vale proprio tutto...

 

 

7 minuti fa, Roberto M ha scritto:

L’opener ha detto che la Disney si e’ comportata con gli Aristogatti, Biancaneve e Dumbo esattamente come la tanto vituperata Ungheria di Orban

 

puoi ripeterlo mille volte e non diventa vero. 

hai poi verificato cosa significa il rate "G", hai capito che non vuole dire "grandi", ma "general audience"? :classic_biggrin:


la cosa positiva è che non c'è più vergogna a schierarsi apertamente dalla parte di orban, perduto putin causa guerra. 

la situazione è più chiara.

Inviato
18 ore fa, Roberto M ha scritto:

Tanto non li vedono lo stesso, che problema c’è ?

I moderni bimbi, bambini e "regazzini" vivono in contesti multietnici e culturali, per esempio scuole e palestre. In alcuni film e cartoni di oltre mezzo secolo fa per esempio si scimmiotta la voce del cameriere di colore, del cinese, dell'indiano , l'italiano mangia solo spaghetti e mozzarelli con past e fasul e via dicendo.

Sono certo che non hanno piacere a vedere alcune cose, la vicinanza di un genitore o un adulto può servire anche a spiegare le cose o almeno come funzionavano un tempo.

Nessuna censura, nessun rogo, niente di tutto questo.

  • Melius 1
Inviato
10 minuti fa, Roberto M ha scritto:

la speranza è’ che non ci mettete in galera (come avete tentato di fare con il DDL zan) se qualcuno ancora, eroicamente, resiste e protesta.

Onore e gloria a te che continui nella lotta. 

(ma sei impazzito, forse è il caldo?)

Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

puoi ripeterlo mille volte e non diventa vero. 

hai poi verificato cosa significa il rate "G", hai capito che non vuole dire "grandi", ma "general audience"?

Again, sterminatore, ancora fai finta di non capire che ai bambini quel contenuto e’ inaccessibile ! E’ accessibile solo agli adulti e 0+ o G non significa nulla, c’è anche il disclaimer poi. 

 

Ci sono migliaia di link, e pure la testimonianza DIRETTA qui in questo thread di @Turandot, cui tu stai dando esplicitamente del bugiardo continuando a stravolgere la realtà fattuale come i troll Novax terrapiattisti putiniani.

 

E’ troppo anche per me, passo e seguo l’esempio di @melos62, ora passi tra gli ignorati, e mi pento di non averlo fatto prima.

 

 

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