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I risultati del proibizionismo visti in modo attuale ed oggettivo


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Alcuni paesi hanno recentemente alzato in modo iperbolico la tassazione sul tabacco lavorato. Lo scopo sarebbe da un lato la disincentivazione al consumo, dall'altro aumentare gli introiti dell'erario.

Il risultato invece è che nel XXI secolo si assiste al riemergere di un fenomeno che in Europa pensavamo dimenticato: il contrabbando.

Le organizzazioni criminali per ottenere maggiori profitti prediligono paesi maggiormente tassati, come Belgio, Danimarca, Germania e Francia. 

Quest’ultima, in particolare, traina il mercato con 16,9 miliardi di sigarette illecite pesando per il 47% sul totale.

 

Bastano poche cifre per capire come qualsiasi proibizionismo, su qualunque materia, da parte degli stati sia una ricetta perdente. A meno che una nazione non voglia ingrassare le mafie locali ed internazionali, allora il risultato arriva immediatamente.

 

https://www.repubblica.it/dossier/economia/valore-italia/2023/06/30/news/sigarette_illecite_ormai_il_mercato_e_made_in_europe_buco_fiscale_da_oltre_11_mld_di_euro-406243698/?ref=RHLB-BG-I291645183-P2-S2-T1

 

 

 

 

 

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13 minuti fa, Velvet ha scritto:

Bastano poche cifre per capire come qualsiasi proibizionismo, su qualunque materia, da parte degli stati sia una ricetta perdente. A meno che una nazione non voglia ingrassare le mafie locali ed internazionali, allora il risultato arriva immediatamente.

 

https://www.repubblica.it/dossier/economia/valore-italia/2023/06/30/news/sigarette_illecite_ormai_il_mercato_e_made_in_europe_buco_fiscale_da_oltre_11_mld_di_euro-406243698/?ref=RHLB-BG-I291645183-P2-S2-T1


In realtà il proibizionismo è l’unica via possibile per la tutela della salute pubblica, la tabellina sotto riportata lo dimostra:IMG_3651.thumb.jpeg.86949aec9b479e2bc7ee2ae17b93bda5.jpeg

Certe sostanze come l'alcol e il tabacco sono popolari e non si vogliono proibire. Poi perchè farlo se i risultati sarebbero scarsi? E poi l'elettorato come la prenderebbe se non potesse più comprare vino e sigarette? Molto male, penso. I politici lo sanno e non prendono provvedimenti severi.

Il 18/7/2023 at 13:58, Paolo 62 ha scritto:

Certe sostanze come l'alcol e il tabacco sono popolari e non si vogliono proibire.

Quella tabellina dimostra come il problema sia che la tutela della salute pubblica passa dal proibizionismo, la vendita libera porta ad un uso e a volte ad un abuso che porta a gravi conseguenze indotte, se la cocaina o l’eroina fossero liberalizzate al pari di tutte le altre sostanze elencate nel grafico le conseguenze per la salute pubblica sarebbe drammatiche a meno di non pensare che cocaina ed ero mia siano realmente meno “nocive” dell’alcool. 

Per quanto vedo io proibizionismo italico è un proibizionismo teorico, di "mero adempimento".  Vicino a casa mia basta farsi un giretto attorno alla stazione, a qualsiasi ora, per constatare "de visu" come le sostanze siano di fatto libere, vendita e assunzione sulla pubblica via.  Le cosiddette politiche di "riduzione del danno" attuate nei lustri precedenti non hanno minimamente contribuito a contenere il fenomeno o disincentivarlo. 

Anche all'estero credo che sia così. Per ostacolare sul serio il consumo di droga servirebbe una vera dittatura sanitaria con test di massa obbligatori e sanzioni pesanti per i consumatori: l'opinione pubblica sarebbe d'accordo?

Qui sotto il link con i dati dell’istituto superiore di sanità dai quali si evincono i consumi di alcool in Italia, sono dati che contribuiscono a spiegare la tabella postata pochi post più su ed a comprendere come tutte le affermazioni fatte sui “danni” del proibizionismo siano fallaci se viste nell’ottica della salute pubblica, il discorso legato alle mafie ed ai danni che una legalizzazione delle sostanze proibite farebbe alla criminalità sarebbero da approfondire, perché hanno anch’essi dei punti di debolezza, anzi più d’uno.

 

https://www.epicentro.iss.it/passi/dati/alcol

14 ore fa, Martin ha scritto:

Per quanto vedo io proibizionismo italico è un proibizionismo teorico, di "mero adempimento".  Vicino a casa mia basta farsi un giretto attorno alla stazione, a qualsiasi ora, per constatare "de visu" come le sostanze siano di fatto libere, vendita e assunzione sulla pubblica via.  Le cosiddette politiche di "riduzione del danno" attuate nei lustri precedenti non hanno minimamente contribuito a contenere il fenomeno o disincentivarlo. 

La tolleranza c’è perché esiste una volontà politica e la convinzione nell’opinione pubblica che alla fine non sia un male drogarsi, sia che lo si faccia con sostanze lecite come l’alcol sia illecite come tutte le altre droghe, la società inoltre non è disposta ad accettare le conseguenze derivanti dalla proibizione sia sul piano economico sia sul piano sociale, un consumatore abituale di droghe non dovrebbe poter guidare ad esempio come avviene per un alcolista la cui patologia sia nota.

Con la legislazione attuale anche un consumatore occasionale può avere difficoltà a prendere o mantenere una patente. penso che molte famiglie abbiano paura che i loro figli vengano sorpresi con della droga e per questo possano avere gravi conseguenze anche per quanto riguarda il lavoro.

Il 18/7/2023 at 13:50, maurodg65 ha scritto:

In realtà il proibizionismo è l’unica via possibile per la tutela della salute pubblica, la tabellina sotto riportata lo dimostra:

non ho capito come la tabellina spiegherebbe che il proibizionismo tutela la salute pubblica

senza polemica, mi chiariresti per favore perché a me sembra dica altro

1 ora fa, Panofsky ha scritto:

non ho capito come la tabellina spiegherebbe che il proibizionismo tutela la salute pubblica

senza polemica, mi chiariresti per favore perché a me sembra dica altro

La tabellina riporta che l’alcol è la droga più nociva, ma a meno di non pensare che eroina o cocaina siano peggio dell’alcol come droghe il problema sta nella proibizione che, nei fatti, rende tutte le droghe della tabellina molto meno nocive dell’unica droga della tabellina che è legale, l’alcol appunto.


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