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È giusto far pagare il piatto vuoto?


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Inviato
3 minuti fa, Jack ha scritto:

Non è lavoro da scienziati ma organizzare cucine e locali di livello ed “inventare” piatti memorabili e degni è cosa per talenti fuoriclasse. 

Certo. Lungi da me l'idea di sottovalutare il talento e la capacità organizzativa necessaria per avere successo in quel difficilissimo settore, occorre essere ottimi imprenditori e capitani d'azienda.  Mi riferisco invece all'aura sacerdotale che i media oggi attribuiscono a questi chef star, invitandoli come opinionisti e come maitre a penser, divizzandoli. Ai miei tempi si mitizzavano gli astronauti e i campioni dello sport. 

Ps Jack, mio padre era un dirigente d'azienda multinazionale,  laureato in giurisprudenza a Napoli negli anni 50, ed era un cuoco provetto e curiosissimo di provare nuove ricette. Ha sempre cucinato lui per noi nei fine settimana finché fu vivo. Mi disse una volta che nella sua infanzia tra le figure più importanti e formative della personalità,  dopo quella del mio nonno ovviamente,  c'era il monzu di famiglia, da cui lui bambino scappava appena poteva per vederlo lavorare e per imparare. Gli era legatissimo affettivamente,  ricambiato. Peccato che il gene della cucina sia passato ad un altro dei miei fratelli...😀

Inviato
17 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

Il gesto di voler contribuire di più? Il gesto dell'ombrello... la ciliegina sulla torta, alla fine ci ha chiesto pure lo scontrino perché essendo in missione se lo faceva rimborsare.... Signori si nasce.

Aneddoto 1 - Genova: Inizio anni '90, ero da un cliente con il mio capo, a pranzo si va a mangiare, il cliente si aggrega e ci dirotta ad un ristorante che ho poi scoperto essere stellato e sti strafoga come se non ci fosse un domani, arriva l'ora di pagare e il cliente: "Paga lei, vero?"

 

Aneddoto 2 - Biella: Fine anni '90, da un cliente in pieno centro, all'ultimo piano del complesso c'era la mensa aziendale, qualità decente ed aperta anche agli esterni ad un costo accettabile, gratuita per i dipendenti. Dopo giorni e giorni di consulenza e mensa aziendale sempre uguale con pasti ripetitivi, io non ne potevo più, il funzionario del cliente insisteva per continuare ad andare in mensa, per quanto io insistessi per andare almeno al bar, lui non ne voleva proprio sapere... al che... colpo di genio: "Guarda che pago io per tutti e due, è una spesa di rappresentanza e sono tenuto a pagare anche per te se andiamo a mangiare fuori" Risposta: "Ah va bene, allora andiamo pure al ristorante, se vuoi anche domani e dopodomani"

Inviato
31 minuti fa, melos62 ha scritto:

maitre a penser

Maitre a cuciner ,e via pedalare 

Inviato
42 minuti fa, melos62 ha scritto:

era un cuoco provetto e curiosissimo di provare nuove ricette. Ha sempre cucinato lui per noi nei fine settimana finché fu vivo. Mi disse una volta che nella sua infanzia tra le figure più importanti e formative della personalità,  dopo quella del mio nonno ovviamente,  c'era il monzu di famiglia, da cui lui bambino scappava appena poteva per vederlo lavorare e per imparare. Gli era legatissimo affettivamente,  ricambiato. Peccato che il gene della cucina sia passato ad un altro dei miei fratelli...😀

Uno dei fratelli di mio padre, cuoco alla" Veneranda Fabbrica di marmo del Duomo di Milano" di giorno e cuoco di sera in un locale del centro, quando veniva a trovarci a Torino si occupava in prima persona di cucinare per tutti. Mia madre un po' per rispetto un po' perchè poteva rifiatare, gli lasciava volentieri il controllo. Purtroppo fumava due/tre pacchetti di Gauloises senza filtro al giorno ed il cancro se l'è portato via quando io avevo cinque o sei anni, prima che potessi carpirgli dei segreti. Pare che nella famiglia di mio padre "sia presente il gene della cucina", io e mio fratello ce la caviamo discretamente, uno dei miei cugini è un ristoratore piuttosto affermato, una mia zia era pasticcera e cuoca di alto livello, un'altra in Svizzera assieme ad una mia cugina, i mariti erano muratori, avevano aperto un servizio di catering per il quale cucinavano. Vabbè cose del passato...

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Monzù: ho scoperto poco più di una trentina di anni, fa lavorando proprio a Napoli, che il significato è Monsieur le Chef. Me lo diede un mio collega quando ospite a casa sua, mi feci spiegare dalla moglie tutti i passaggi per fare la pastiera a regola d'arte.

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Per tornare al topic, se è accettabile dividere una delle pietanze in due, io e mia moglie a volte dividiamo il secondo mentre mio figlio mangia per tre, trovo sia deprecabile sedersi e non consumare nulla. I ristoratori devo pure loro far quadrare i conti.

Inviato

Normalmente si chiede una mezza porzione dove esiste un incremento di prezzo rispetto a metà valore della porzione intera

appecundria
Inviato
3 ore fa, lufranz ha scritto:

al ristoratore non frega assolutamente niente, perchè ci saranno altri centomila turisti che passeranno davanti al suo locale

...e guarderanno il punteggio su Tripadvisor prima di entrare. 

appecundria
Inviato
3 ore fa, pino ha scritto:

piatto di pasta,al pesto dal costo di 20 euro,una follia ( costo in materia prima 1 euro )

18 euro, sul costo della materia prima non so, dipende dal pesto se è fatto in casa a mano o è industriale. Ma il punto è che il conto della materia prima puoi farlo quando cucini a casa, un ristorantino da pochi posti se non fa 40/50 euro a coperto è un attimo che va sotto sopra.

  • Melius 1
appecundria
Inviato
3 ore fa, pino ha scritto:

coperto,pane,primo,secondo,contorno,acqua,caffè a 11/13 Euro

Ma questo è un posto dove incamerare calorie se sei lontano da casa, mangiare al ristorante è un'altra cosa. 

Inviato
10 minuti fa, appecundria ha scritto:

Ma questo è un posto dove incamerare calorie se sei lontano da casa, mangiare al ristorante è un'altra cosa.

Sono i classici posti dove si fermano operai ed artigiani che pagano usando i buoni pasto, certi sono terribili e certi sono passabili, mangi cose normali e senza pretese…tre alternative in menù per primo e secondo e via pedalare.

Se lavorano rischiano pure di guadagnare bene, meglio dei vituperati ristoranti con il pesto a € 18,00 che magari si fanno pure di più il cūlus ed alla fine guadagnano meno.

Membro_0022
Inviato
28 minuti fa, appecundria ha scritto:

...e guarderanno il punteggio su Tripadvisor prima di entrare. 

Uno su mille forse. Quanti ne vedi realmente davanti all'ingresso del ristorante che zazzicano col telefono cercando il punteggio su tripadvisor ? Io non ne ho visto nessuno, al massimo guardano il menu fuori (se non è esposto io passo oltre: non voglio rischiare brutte sorprese una volta seduto) e i piatti che passano portati dai camerieri.

Inviato

Comunque non ne farei un caso del supplemento sul piatto extra o sul taglio del tramezzino, perché talvolta dietro ci può davvero essere la volontà di sottolineare che non vogliono vederti più come cliente. 

Qualche settimana fa una coppia greca di mezza età (quanto fa mezza età?) vicino al nostro tavolo ha ordinato una pizza fiori e alici in due e un'acqua in bottiglia. Perchè farlo anzitutto? Perché andare in pizzeria e non in un altro posto dove spuntinare qualcosa?

È strano il comportamento di certe persone, ma dei due oltretutto mi ha colpito che dal menu pizzeria hanno ordinato la più scontata, ovvia, prevedibile. Il locale infatti al pranzo serve piatti di ottima fantasia con primi e secondi, alcuni antipasti e contorni, mentre la sera prepara solo pizze con forno a legna ma di diverso impasto e forma a seconda degli ingredienti proposti. Per dire ne propongono una che, se non ricordo male, si chiama "Il ricordo dei vicoli" ed è ripiena con un sugo di pomodoro aglio e finocchietto e salsiccia locale. In sostanza è il profumo che si può sentire a Vitorchiano quando qualcuno sta preparando il condimento dei cavatelli (alla vitorchianese). Ne hanno anche altri tipi davvero molto curiosi di pizza e farciture.

Neanche la curiosità di cambiare, provare e sperimentare. No, sembrava più importante una pizza in due. Che diamine di ricordi riporti con te in Grecia? Quando vado a mangiare dal greco, ve lo giuro, bevo la retsina e con piacere perché rimango nell'ambito e in tema... me ne faccio mezzo litro e loro mi guardano pure strano. 

Inviato
2 ore fa, pino ha scritto:

E se pago 3 euro il coperto voglio il tovagliolo di stoffa.

 

:classic_cool:  con € 5 anche ... la "sorniona"  spazzolatina  delle briciole  prima del caffè ...

Inviato

Una volta, molti anni fa… 1987 credo… assistemmo ad una scena davvero penosa in un locale sulla Sila. 
Entró una famiglia con più adulti, si sedettero e tirarono fuori una bottiglia di vino, alcuni incarti di salumi ed una bella pagnotta di pane da un paio di kili. 
Venne il ristoratore ed ordinarono una bistecca e del formaggio locale. Oltre a piatti e bicchieri per tutti. 
Iniziarono a mangiare, dopo aver sbafato quasi tutto, quello che sembrava il

capofamiglia inizio una lite col ristoratore per una presunta non freschezza o genuinità del formaggio e non voleva pagare tutto o in parte il conto (era calabrese stretto e si capiva un po’ si ed un po’ no).

Rimanemmo allibiti, e pure con l’impressione che il tizio non fosse uno qualsiasi perché il ristoratore appariva mortificato e cercava quasi di scusarsi lui. 
Una scena che da esilarante divenne patetica, triste. 

Inviato
43 minuti fa, lufranz ha scritto:

Quanti ne vedi realmente davanti all'ingresso del ristorante che zazzicano col telefono cercando il punteggio su tripadvisor ?

Infatti zazzicano prima di arrivare lì. Poi per carità ci sono anche quelli che si siedono dive capita ma sono un'esigua minoranza di attempati. 

Inviato
58 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Sono i classici posti dove si fermano operai ed artigiani che pagano usando i buoni pasto, certi sono terribili e certi sono passabili, mangi cose normali e senza pretese…tre alternative in menù per primo e secondo e via pedalare.

Qui ne abbiamo uno storico.. È piacevole perché accanto alle tavolate di operai multicolori e multilingue ci sono notai avvocati e medici della città. Perché fanno alcune preparazioni di carne e selvaggina in modo sapiente e tradizionale, inoltre i titolari sono appassionati di vini. Con 25 euro a cranio rischi l'indigestione, con 35 ti danno anche la cameriera da portare a casa.

Posto piacevole, popolare. Come le vecchie "tavole calde". 

Purtroppo stanno sparendo tutti. 

 

Inviato

Ma in che posti pulciosi mangia la gente. Da noi non succede. :classic_biggrin:


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