Questo è un messaggio popolare. andpi65 Inviato 26 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Agosto 2023 Roberto sta cosa detta ai povery che carboidrati più legumi fan proteine è vera , il punto però è che farebbe anche un po' ridere,per non dire altro , quando detta da chi mangia aragoste in ferie , ed è magari a dieta. Non trovi? 😉😄 @Roberto M 1 2
appecundria Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 Ok, quindi, concludendo, le risposte alla crescita della povertà assoluta sono 1. Le ricette della bisnonna 2. Il mercatino di Taranto 3. Il colesterolo dei ricchi americani. Problema risolto, avanti il prossimo.
senek65 Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 12 ore fa, Roberto M ha scritto: Intanto i tecnici (Chef stellati La cui clientela è , notoriamente, composta da gente con le pezze al cūlus 1
Savgal Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 @appecundria È il caso di chiarire che le diete della gran parte degli italiani negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale erano del tutto diverse dalle nostre. Quella che oggi chiamiamo tradizioni erano ignote ai nostri nonni Più tardi posto i dati.
Savgal Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 https://www.treccani.it/enciclopedia/i-consumi-alimentari-in-italia-uno-specchio-del-cambiamento_(L'Italia-e-le-sue-Regioni)/ 2
melos62 Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 Un mio amico bergamasco, attualmente 72enne, ex preside, mi raccontava dei ricordi della sua infanzia, che spesso mangiavano polenta strofinata su una aringa salata per darle sapore. Ovviamente pellagra e stato nutrizionale non ottimale erano frequenti. La popolazione italiana non aveva problemi di obesità perché non c'era tanto da mangiare. Al sud, dai racconti dei nonni, pasta con legumi, brodo o pomodoro,a rotazione in base alle routine familiari, mattina e sera nelle famiglie non indigenti, una volta al giorno in quelle più modeste. La domenica carne o pesce se possibile. I piatti che oggi consideriamo tradizionali erano quelli delle grandi occasioni. Ad esempio gli ziti al ragù erano per i banchetti nuziali (Zita è la ragazza da marito , la pasta d'a Zita è diventata il formato dello zito. L'italia era un paese di cultura rurale, molto parsimonioso per necessità o per abitudine. 1
Panurge Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 La sorella di mio nonno era la cuoca delle famiglie bene di Acqui Terme, per cui siamo venuti su un po' viziati, poi mio nonno riusciva da solo a mandare avanti una cascina grande, per cui di solito facevano fatica in due, per cui racconti di privazioni non ne ho, la contropartita è che era un uomo un po' duro.
Savgal Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 @melos62 Lo ripetevo spesso ai miei studenti per ricordare loro che il passato che non avevano conosciuto era molto differente dal presente. Le rappresentazioni romanzate della storia hanno compiuto il disastro di far credere a moltissimi che la vita quotidiana e il vissuto dei nostri avi fosse molto simile alla nostra. Ricordavo più volte che una banale infezione presa prima della produzione industriale della penicilina conduceva spesso alla morte e che la mortalità infantile aveva numeri oggi inimmaginabili. P.S.: il menu del pranzo di nozze dei miei genitori, anno 1960, da cui emerge quanto sia cambiato in poco più di 60 anni (e la famiglia di mio padre non era indigente). 1
melos62 Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 @Savgal era già un menu sontuoso per l'epoca . Quello dei miei genitori qualche anno prima fu più sobrio, viaggio di nozze a Sorrento.
Jack Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 8 ore fa, appecundria ha scritto: Ok, quindi, concludendo, le risposte alla crescita della povertà assoluta C’entrano? No, non c’entrano. Si parla di tutt’altro. Quando si parla della crescita della povertà assoluta, ti chiamiamo. 1
appecundria Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 3 minuti fa, Jack ha scritto: Si parla di tutt’altro. Quando si parla della crescita della povertà assoluta, ti chiamiamo. Non sono certo ricco ma nemmeno in povertà assoluta. Grazie comunque per il pensiero sempre gentile. 1
wow Inviato 27 Agosto 2023 Inviato 27 Agosto 2023 Il 25/8/2023 at 22:05, Roberto M ha scritto: mangiano molto peggio rispetto ai nostri poveri, Immagina che sfiga, per un povero italico, nascere ricco in un altro Paese. 2
Questo è un messaggio popolare. gibraltar Inviato 28 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Agosto 2023 22 ore fa, appecundria ha scritto: Ok, quindi, concludendo, le risposte alla crescita della povertà assoluta sono 1. Le ricette della bisnonna 2. Il mercatino di Taranto 3. Il colesterolo dei ricchi americani. 4. una volta raggiunta la pensione (7-800/mese bastano) abbandonare tutto e trasferirsi in uno dei nostri magnifici borghi e paesini, dove notoriamente i servizi a disposizione che necessitano agli anziani sono tantissimi, fruibilissimi e rapidamente raggiungibili senza necessità di figli vicini che ti accompagnino... Ripeto: qui molti parlano senza avere minimamente idea di ciò di cui parlano. 6
otellox Inviato 28 Agosto 2023 Inviato 28 Agosto 2023 @gibraltar e mi dicono pure di non leggere la discussione se non sono dello stesso parere perche mi sto facendo del male. stiamo piano piano arrivando al mondo rovesciatp.ci salveranno le ricette delle nonne.ma secondo me scherzano sono dei burloni non posso credere che siano cosi convinti......................pero il dubbio viene
n.enrico Inviato 28 Agosto 2023 Inviato 28 Agosto 2023 Io solo una volta in vita mia ho provato l'ebrezza di fare la spesa al supermercato senza lo stress di dover guardare i prezzi. È durato poco ma è stato emozionante, me lo ricordo ancora. Per il resto sul cibo volo basso, è roba che il giorno dopo si è già trasformata in c_H, per cui non mi va di spenderci troppi soldi.
Berico Inviato 28 Agosto 2023 Inviato 28 Agosto 2023 La frase è del tutto infelice, bastava dire ''non occorre essere ricchi per mangiare bene'' anche la divisione netta povero/ricco intrinseca nella frase è una castroneria, non accettabile, in un paese democratico, fortunatamente non è lo spaccato che io vedo, ma è quello che vedo io, famiglie con due redditi non sono povere ma non sono ricche, certo si è perso del potere di acquisto ma quale era quello giusto a misura del nostro paese? inutile guardare il top, in america se lavorano in 2 fanno la vita da gran signori, è una balla devono avere lavori sopra la media , come lo e' in molti altri paesi. Il mono reddito è durato anni, il bi reddito è sulla carta recente e l'italia , come scritto da altri prima di me, non è certo prima in questo parametro, bisogna fare due conti su chi siamo ed avere un pò di umiltà in più che non vuol dire arrendersi ma nemmeno essere berlusconiani o pensare di poter replicare il boom economico post guerra dove le condizioni miglioravano anno dopo anno in modo esponenziale, oggi le condizioni sono stabili o diminuiscono, non di molto, a breve aumenteranno per poi diminuire. Io vedo molta confusione sul tenore di vita da perseguire, l'ignoranza porta miseria questo è certo.
audio2 Inviato 28 Agosto 2023 Inviato 28 Agosto 2023 più che tenore di vita da perseguire secondo me sarebbe da perseguire la qualità della vita, ma per come la vedo adesso siamo non lontani ma lontanissimi.
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