mchiorri Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 Il 30/8/2023 at 11:58, briandinazareth ha scritto: comunque non si sa dove andremo a finire con queste ragazze che bevono come i ragazzi... eh signora mia , ai nostri tempi....
Panurge Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 @mchiorri purtroppo la sovrastruttura è molto mal distribuita.
mchiorri Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 Adesso, Panurge ha scritto: purtroppo la sovrastruttura è molto mal distribuita. si, concordo e questo è il problema, come anche @briandinazareth evidenzia.
mchiorri Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 @Panurgeperchè purtroppo non siamo tutti uguali.... ma proprio per questo la formazione ha un ruolo dominante, più delle mazzate.
n.enrico Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 Io però non riesco a concepire l'atto dello stupro svuotato dal suo significato prettamente sessuale. Gli stupratori sono tali essenzialmente perché godono del sesso violento, nel vedere la donna che si ribella, che regisce. Ho provato anche a immaginarmi come possa avvenire uno sturpo e non dev'essere affatto semplice; avete idea di cosa occorra per tenere ferma una donna che si ribella con tute le sue forze, spogliarla e fare tutto il resto per quanto tu possa essere più forte e grosso? Certo puoi intimorirla con un coltello, una pistola, ma ti devi anche eccitare con una che piange e ti supplica. Questo è sadismo, non riesco a vederci un problema culturale, di maschilismo, di società patriarcale o altro, se non marginalmente. Ci vedo più un problema atavico che ci portiamo dietro dagli albori dell'umanità. Parlo da casalingo di Voghera eh, non certo da addeto ai lavori.
audio2 Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 ma ci sono vari tipi di violenza, non dico che ogni caso è una storia a sè, ma quasi.
Questo è un messaggio popolare. wow Inviato 31 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 31 Agosto 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: soluzione semplice ad un problema complesso anche farne una questione culturale con soluzioni filosofiche teorizzando costumi maschilisti e machisti, la proposta che irridi invece è stata l’unica nel complesso delle minchiate lette sull’argomento ad aver proposto non una soluzione del Non capisco di quali soluzioni filosofiche parli. Non stiamo cercando delle soluzioni e nessuno ne ha una una semplice semplice in tasca. Si critica la comunicazione fel first gentleman che dovrebbe fare il giornalista e invece srotola una serie di preconcetti e messaggi subliminali tipici di un certo modo di pensare. I motivi sono spiegati nel deriso articolo di Avvenire (oh, sto parlando del quotidiano CEI, mica Micromega o del bimestrale di Filosofia Teoretica). Non lo condividete? Pazienza . Non lo capite perché ormai occorre essere uomini rudi, ruvidi, maschietti alfetta e lasciare alle donnette qualsiasi forma di pensiero che si discosti dalla esecuzione capitale a conclusione delle più atroci sofferenza ad opera dei parenti della vittima fino alla sesta generazione (in realtà della vittima a Giamburrasca e al rude egemonia culturale mal-destra non gliene frega un pēnis)? Problemi vostri. Io capisco che ci sono gravi problemi di analfabetismo fumzionale, che tutto ciò a cui non si riesce a dare una risposta deve essere risolto a cannonate, pene di morte e altre puttanate da repubblichetta islamica. A proposito, rileggi l'articolo sul paradosso nordico perché hai capito il contrario di quello che afferma. PS è chiaro che se non si ubriacassero né i maschietti (capisci Giamburrasca?) e né le femminucce, molte cose non accadrebbero. Non ci voleva l'annunciatore di rete 4 a dircelo. 2 1
gibraltar Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 16 ore fa, maurodg65 ha scritto: eppure tu continui a ripetere il tuo mantra nonostante Nessun mantra. Il cd. "paradosso nordico" citatonon fa altro che confermare le mie convinzioni: è necessario ma non sufficiente il raggiungimento della parità di genere sul lavoro e nella scala gerarchica sociale, laddove una cultura di di stampo maschilista e patriarcale sedimentata nei secoli ancora produce i suoi effetti in certi ricorrenti schemi di ragionamento e, purtroppo, anche di comportamento. Posso fare (correndo sul filo spinato, speriamo me la passino...) un paragone nel mio ambiente lavorativo: un ambito dove ormai si è raggiunta la piena eguaglianza di ruoli, carriere e stipendi. Vi sono donne che pilotano velivoli da milioni di euro, con l'enorme responsabilità del mezzo, del carico e dell'equipaggio a bordo. E vi assicuro che fanno questo in maniera assolutamente pari -talvolta superiore - ai colleghi uomini. Eppure io sento ancora tantissimi commenti ed opinioni in merito che fanno cascare le braccia. Non se ne esce, alcune convinzioni sono talmente radicate che manco l'evidenza dei fatti riesce ad estirpare. Ecco cosa si intende per ambiente culturale: è questo, una specie di riflesso mentale condizionato.
Questo è un messaggio popolare. andpi65 Inviato 31 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 31 Agosto 2023 3 ore fa, wow ha scritto: Non stiamo cercando delle soluzioni e nessuno ne ha una una semplice semplice in tasca. Si critica la comunicazione fel first gentleman che dovrebbe fare il giornalista e invece srotola una serie di preconcetti e messaggi subliminali tipici di un certo modo di pensare. I motivi sono spiegati nel deriso articolo di Avvenire (oh, sto parlando del quotidiano CEI, mica Micromega o del bimestrale di Filosofia Teoretica). Non lo condividete? Pazienza . Non lo capite perché ormai occorre essere uomini rudi, ruvidi, maschietti alfetta e lasciare alle donnette qualsiasi forma di pensiero che si discosti dalla esecuzione capitale a conclusione delle più atroci sofferenza ad opera dei parenti della vittima fino alla sesta generazione (in realtà della vittima a Giamburrasca e al rude egemonia culturale mal-destra non gliene frega un pēnis)? Problemi vostri. Io capisco che ci sono gravi problemi di analfabetismo fumzionale, che tutto ciò a cui non si riesce a dare una risposta deve essere risolto a cannonate, pene di morte e altre “Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo. Ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi” Queste le parole nell'ambito di una trasmissione in cui si era stigmatizzato l'episodio definendo bestie i responsabili dello stupro. Sono, più o meno,( tranne: hai diritto di ubriacarti)quello che mi dicevano i miei genitori quando uscivo e quello che dicevo io a mio figlio adolescente quando usciva. C'entra poco con: "l'essere uomini rudi..ecc. ecc.", poi ,sinceramente non penso proprio che ci sia qualcuno a cui " non freghi un penis" dello stupro di una ragazzina (neppure tra i criminali incalliti gli stupratori in genere, di ragazzine in particolare sono "ben visti"). Per grandi linee direi che sono due i contesti di uno stupro: - una situazione di degrado ; -un situazione di agiatezza, per cui gli altri sono insignificanti, spesso associata ad un piacere sadico. Alla base di entrambi c'è comunque una totale mancanza di valori. Quei valori che da adolescenti dovrebbero essere inculati dalla famiglia in primis e dalla società in generale. Su una cosa concordo con te : nessuno ha una soluzione semplice in tasca. Anche se a leggere alcuni sembrava semplice. P.S. : Sarà un mio limite ma tutta sta polemica che ne è nata mi ha dato l'impressione che fosse dovuta più al personaggio (ed ai suoi legami) che alla frase in se. 4
wow Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 @andpi65 Andrea, è una questione di buon senso comune: quando sei ubriaco/a sei molto vulnerabile. Ma questo lo sappiamo tutti. Il problema, invece, è che far passare il messaggio che basta non ubriacarsi innanzi tutto è sbagliato perché le vittime degli stupri, spesso sono assolutamente sobrie, sono gli stupratori ad essere fuori. Secondo se fai passare il messaggio che se non sei ubriaca nessuno ti stupra, succede che, viceversa, agli occhi di un animale, una ragazza ubriaca, manda un messaggio di disponibilità (alla fine se la cerca) così come, agli occhi di uno stupratore diventa disponibile la ragazza abbigliata in un certo modo, oppure che da troppa confidenza ecc. ecc. E ancora, se una ragazza viene stuprata da ubriaca, in qualche modo diventa anch'essa responsabile di ciò che le è accaduto. Secondo me sarebbe stato più accettabile se Giambruno avesse p.e. raccomandato ai barman o ai responsabili delle discoteche di non servire più alcolici a ragazzi/e in stato di evidente ubriachezza, come previsto dalle norme (credo) e come succede in ogni luogo civile. Oppure richiedesse di regolare in modo più severo la somministrazione di alcolici. Ma dire "se bevi ti violentano", mi pare tanto un voler caricare di responsabilità la vittima ...
Fabio Cottatellucci Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 5 minuti fa, wow ha scritto: Ma dire "se bevi ti violentano", mi pare tanto un voler caricare di responsabilità la vittima ... E' quella bella sparata di "Senso (senso? ) comune" che ben fa presa sui "padri per bene" e sulle madri che da donne attaccano altre donne, figura comunissima che rappresenta chi non ha voluto o potuto e quindi vuol proibire alle altre (nel caso di specie, di uscire la sera).
andpi65 Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 11 minuti fa, wow ha scritto: una questione di buon senso comune: quando sei ubriaco/a sei molto vulnerabile. Ma questo lo sappiamo tutti. Lo sappiamo noi che abbiamo un po' di anni, non lo darei così scontato per diversi adolescenti.
andpi65 Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 15 minuti fa, wow ha scritto: Ma dire "se bevi ti violentano", mi pare tanto un voler caricare di responsabilità la vittima Io non ho letto questo nella frase, sarà un mio limite Antonio.
andpi65 Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 23 minuti fa, wow ha scritto: E ancora, se una ragazza viene stuprata da ubriaca, in qualche modo diventa anch'essa responsabile di ciò che le è accaduto. Legalmente parlando: l'ubriachezza indotta è aggravante, se è volontaria non c'è aggravante ma neppure scriminante però!
wow Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 6 minuti fa, andpi65 ha scritto: Io non ho letto questo nella frase, sarà un mio limite Antonio. Giàmbruno ha sostanzialmente detto "se non bevi non ti violentano (non incontri il lupo)
wow Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 11 minuti fa, andpi65 ha scritto: sappiamo noi che abbiamo un po' di anni, non lo darei così scontato per diversi adolescenti. Lo sappiamo noi e lo diciamo o lo abbiamo detto ai nostri figli/e
andpi65 Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 23 minuti fa, wow ha scritto: 31 minuti fa, andpi65 ha scritto: Io non ho letto questo nella frase, sarà un mio limite Antonio. Giàmbruno ha sostanzialmente detto "se non bevi non ti violentano (non incontri il lupo) Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo. Ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi” Poteva dirla meglio? Può essere, non lo nego. Io avrei contestato il : " hai tutto il diritto di ubriacarti" piuttosto che il resto( visto che detto in una trasmissione televisiva)
Ivo Perelman Inviato 31 Agosto 2023 Inviato 31 Agosto 2023 Il 30/8/2023 at 23:24, Paolo 62 ha scritto: chi ne sia sottoposto alla fine non lo sopporti più e scappi E commetti il grave reato di evasione. Se lo rifà è recidiva del reato. Ne segue che fa il carcere assegnatogli fino all'ultimo giorno senza attenuanti. Nel frattempo è seguito costantemente dallo psicologo che gli telefona quando vuole per lavargli il cervello e per ricordargli che ha ascoltato i suoi dialoghi del giorno e che non deve delinquere. Se non risponde o non partecipa equivale a un'ammonizione. Alla seconda volta è reato di evasione. Con questo controllo soft lo stato evita la critica di essere violento nei confronti di certe categorie. Dopo tutto sono liberi ma sotto controllo, lo psicologo li segue costantemente quindi la rieducazione ed il recupero sono assicurati. Manca la sfera privata, ma quella non interessa a nessuno perché si vuole appunto evitare la recidiva o l'incoraggiamento di certi reati. I cinesi hanno ragione. Questo tipo di controllo funziona. O l'autore del reato si piega o marcisce in carcere per un numero di anni determinato dal non capire quello che ha fatto. Lo Stato fa bene a tenerlo lontano dal resto della società e tutti sono d'accordo. Il resto della discussione possiamo risparmiarcelo. Per una volta tanto seguiamo l'esempio dei Cinesi. Funziona senza se e senza ma.
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