appecundria Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 1 minuto fa, solitario ha scritto: notaio Ok però quella è un'altra cosa.
Velvet Inviato 6 Settembre 2023 Autore Inviato 6 Settembre 2023 4 minuti fa, solitario ha scritto: a diventare notaio Vabbè ma se parliamo di nobiltà è un altro discorso. I titoli nobiliari non si acquisiscono, si ereditano. 1
solitario Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 Lo stesso, non gliene frega niente, alla classe dei dottori, di una certa età se il paziente non trova da curarsi, è solo ipocrisia, difatti si vede come va 1
solitario Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 @Velvet digita, come diventare notaio, è vedrai, in teoria, che il titolo di nobiltà se lo potrebbero mettere in quel posto.
audio2 Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 che poi i notai spesso si sposano tra di loro, ma bisogna stare attenti con l' endogamia, che dopo a volte nascono geometri 2
Questo è un messaggio popolare. Still Spinning Inviato 6 Settembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Settembre 2023 Come correttamente segnalato il numero programmato di studenti, non numero chiuso, è conseguenza delle capacità di assorbimento delle strutture formative. Non pensate solo ai laboratori, che già di per se costano. Ad esempio, quando ero studente (anni '90) il laboratorio di istologia era attrezzato con notevolissimi (e presumo costosissimi) microscopi Leica; chi si occupa di fotografia può immaginare il costo e moltiplicarlo per i 20 pezzi che erano a disposizione degli studenti. Ebbene, eravamo in 400 studenti, vi lascio immaginare il poco tempo che avevamo a disposizione e l'incredibile quantità di gruppi e sottogruppi di studenti in cui eravamo suddivisi con orari assurdi. Idem per anatomia microscopica, idem per anatomia patologica ecc. Spesso quelle che avrebbero dovuto essere esercitazioni pratiche (fondamentali) divenivano ulteriori noiosissime lezioni teoriche per impossibilità operative. Inoltre, dal quarto anno in poi, gli studenti accedono alle varie cliniche ospedaliere nonché alle sale operatorie. Provate ad immaginare un reparto, magari con voi stessi come degenti, in cui ondate e ondate di studenti armati di tutte le buone intenzioni si succedono a tastarvi e scrutarvi indagando nella vostra sfera più personale. Pensate alla stessa cosa in reparti di degenza post-operatoria o di rianimazione: impossibile sia da un punto di vista pratico sia da un punto di vista igienico e medico. Idem per le sale operatorie. Mi spiace dirlo, ma quando ero studente le strutture e le persone che avevano il compito istituzionale di formarmi mi vedevano, con gli altri studenti, più come un fastidio da cui liberarsi il prima possibile che come un loro obbligo didattico. Per quanto riguarda poi la scarsezza di medici nelle strutture pubbliche, questa non dipende tanto dal fatto che non ci siano persone adeguate quanto dal fatto che gli enti pubblici non assumono per le consuete ristrettezze di budget. Fermo restando che alcuni reparti di prima linea sono ancora di più sottodimensionati per l'incredibile responsabilità, mal retribuita, cui si è sottoposti. 6 1
carmus Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 quando mi sono iscritto all'università, nel 79 eravamo circa 900 e ricordo che non c'erano nemmeno le aule per fare le lezioni (peraltro eravamo divisi in 4 gruppi), ho studiato nella mia città e pagavo il giusto di tasse; di questi 900 credo che solo il 50% scarso sia riuscito a laurearsi nonostante anni e anni di fuoricorso (anch'io peraltro non mi son laureato perfettamente in regola) e ricordo che dopo la specializzazione e durante il dottorato ho fatto esercitazioni ed esami a gente che si era iscritta con me. tuttavia non si riusciva a lavorare ed addirittura da un censimento fatto nella mia regione, risultavano negli anni 80 circa 8000 medici disoccupati. oggi chi si laurea trova subito lavoro e la carenza non è solo legata al numero chiuso ma alla scarsa appetibilità a lavorare per il ssn, perennemente sottoposto a tagli. il ps è invece un problema a parte, quando ho iniziato io veniva gestito dai reparti di medicina e chirurgia e raggiunta una certa anzianità non toccava più, c'era una gerarchia. negli anni 2000 hanno invece avuto l'infelice idea di rendere il ps un reparto a parte, quindi è difficile trovare gente che entra a 30 anni sapendo di uscirne a 70. Ecco, per me, se vogliono risolvere la carenza di personale in questa area devono fare un passo indietro e ridare la gestione dei ps ai reparti, ovviamente scontrandosi con tutti quelli che nel frattempo son diventati primari, capi area, e capi dipartimento dei servizi di emergenza. ps. dico anche che non tutte le famiglie riescono a mantenere i figli all'università visto che oltre ad un aumento notevole delle tasse magari tocca mantenere i figli in università (perché i posti liberi sono lì) lontane con conseguente ulteriore incremento dei costi.
Questo è un messaggio popolare. Martin Inviato 6 Settembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Settembre 2023 1 ora fa, appecundria ha scritto: Ma secondo voi esiste davvero un potere forte in grado di imporre il suo volere a tutte le università pubbliche e private italiane? 😀 Impossibile. Sarebbe una cosa tipo, che ne so: Una lobby di taxisti capace di influenzare la politica delle licenze di tutti i comuni italiani. Ah ah ah, fantasie... 4
Roberto M Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 3 ore fa, appecundria ha scritto: Gli standard attuali di formazione universitaria prevedono un preciso rapporto tra numero di studenti e docenti, laboratori, aule, eccetera eccetera. Il numero chiuso è il numero massimo che quella università può accogliere nel rispetto dei suddetti criteri. Per aumentare gli studenti bisogna aumentare docenti, laboratori, aule, eccetera eccetera. Questo e’.
Ivo Perelman Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 11 ore fa, appecundria ha scritto: Questo accade quando scimmiotti il modello americano ma non sei l'America. Bisognerebbe anche capirla l'America, con i tanti senza assistenza sanitaria. Li ci sono altre figure professionali che operano nella sanità.
stefanino Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 e' un problema di investimenti in strutture, laboratori e docenti il problema si trascina da decenni le niversita trovano piu lucroso aumentare a dismisura gli accessia "intermediazione culturale" o studi umanistici che costa poco e fa incassare la medesima retta questa e' la triste realta
Ivo Perelman Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 4 minuti fa, stefanino ha scritto: questa e' la triste realta Che non è possibile cambiare.
stefanino Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 1 minuto fa, Ivo Perelman ha scritto: Che non è possibile cambiare. un modo forse ci sarebbe. Se e' questione di budget due le strade paga pantalone chi vuol fare medicina paga una retta molto diversa da chi fa lettere vist che alla fine anche le prospettive di guadagno son diverse non ci troverei nulla di male
Ivo Perelman Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 Pensa alle diverse figure professionali nel settore della salute che ci sono in USA o UK. Si andrà in quella direzione. Nessuno vuole restaurare un sistema sanitario nazionale che comporta solo spese.
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2023 Inviato 7 Settembre 2023 Scusata una domanda ma se il numero dei medici che si laureeranno nei prossimi anni saranno sufficienti, sulla carta ed in base a quanto affermano le associazioni di categoria, a coprire le necessità del SSN ma nel contempo gli stessi medici sceglieranno altri paesi perché meglio retribuiti rispetto alla sanità pubblica italiana, ha ancora senso formare detti medici gratuitamente, cioè a carico del nostro sistema scolastico e non con costi a carico degli stessi medici come avviene in molti altri paesi? Non sarebbe il caso al più di prevedere un periodo di “servizio” obbligatorio nel SSN per “rimborsare” allo stato le spese sostenute per i loro studi universitari? Alla fine le Accademie militari che offrono la possibilità di laurearsi o formarsi si prevede un periodo di ferma obbligatoria che dovrà servire a ricompensare lo stato per le spese sostenute per la formazione scolastica degli ufficiali e sottufficiali che, alla fine, è un patrimonio personale che resta agli studenti e questo non è ovviamente un discorso valido solo per gli studi di medicina ma per qualsiasi ramo di studio qualora lo studente scelga di emigrare pagando le imposte fuori dal territorio nazionale. 1
Velvet Inviato 7 Settembre 2023 Autore Inviato 7 Settembre 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: ha ancora senso formare detti medici gratuitamente, cioè a carico del nostro sistema scolastico e non con costi a carico degli stessi medici come avviene in molti altri paesi? E' una domanda che ci siamo già posti in apposito thread mesi fa. Se i numeri continueranno ad essere quelli della tendenza attuale secondo me l'unica soluzione sarà introdurre un debito scolastico che sia a carico dello stato nel caso tu resti a lavorare sull'italico suolo ma che ti si rovescia tutto addosso nel momento in cui vai a spendere la tua costosissima laurea altrove. Credo sarebbe pienamente legittimo. In fondo perchè io cittadino devo contribuire ai 200k che costa laureare un medico italiano che poi va a fare il primario a Dublino? Se poi il SSN Irlandese è disposto a "riscattare" il tuo debito, meglio per te. Diversamente affari tuoi. Lo stesso dovrebbe valere per tutti i titoli superiori. In fondo negli USA, patria delle libertà individuali, il debito scolastico esiste da sempre. 2
Jack Inviato 7 Settembre 2023 Inviato 7 Settembre 2023 21 ore fa, appecundria ha scritto: Per aumentare gli studenti bisogna aumentare docenti, laboratori, aule, eccetera eccetera. e non ci sono i… non ci sono i… non ci sono i…. su su, forza, che la sapete… 😀 1
appecundria Inviato 7 Settembre 2023 Inviato 7 Settembre 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: sarebbe il caso al più di prevedere un periodo di “servizio” obbligatorio nel SSN per “rimborsare” allo stato le spese sostenute per i loro studi universitari? A Cuba funziona così. 1
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