nullo Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 Dopo le nuove regole di Hollywood sulla partecipazione agli Oscar, ora la Rai sul trucco black face. La mia misantropia aumenta sempre più a ragion veduta. Gente armata di improbabili autocertificazioni, si erge a prima giudice e poi censore, magari citando in maniera improbabile Popper, ci aspettano tempi sempre più cupi. 1
nullo Inviato 28 Aprile 2021 Autore Inviato 28 Aprile 2021 Adesso, bombolink ha scritto: scopata Rimangono sempre un sacco di ore per pensare.
nullo Inviato 28 Aprile 2021 Autore Inviato 28 Aprile 2021 2 minuti fa, bombolink ha scritto: pensieri si fanno più tenui. Cambia poco quando poi leggi che c’è gente in quantità a sostenere certe puttanate che finiscono per impattare sulle libertà individuali, la creatività e quant’altro. l'acqua in cui è a mollo la rana comincia surriscaldarsi 2
Bazza Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 Non ho capito una cosa, se mi voglio imitare un personaggio di altra etnia non posso adattare il colore della pelle ?
nullo Inviato 28 Aprile 2021 Autore Inviato 28 Aprile 2021 6 minuti fa, Bazza ha scritto: Non ho capito una cosa, se mi voglio imitare un personaggio di altra etnia non posso adattare il colore della pelle ? Purtroppo hai capito benissimo. È considerato sconveniente perché si manca di rispetto per i novelli censori. presto non potrai imitare la signora inglese, il politico ignorante o altri stereotipi tipici. Nel caso tu volessi impersonare Barry White, dovrai essere magro e bianco, 1 minuto fa, mozarteum ha scritto: Otello albino e Aida roscia Il gobbo di Notre Dame, diritto come un ballerino classico.
gennaro61 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 2 ore fa, nullo ha scritto: Nel caso tu volessi impersonare Barry White, dovrai essere magro e bianco, E se uno di colore volesse imitare Pavarotti come dovrebbe comportarsi? 1
GianGastone II Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 3 ore fa, nullo ha scritto: La mia misantropia aumenta sempre più a ragion veduta. Strano tu mai noti i fascioleghisti nelle loro espressioni. Il solito disgustoso ad orologeria, non stupisci piu'. 1
Velvet Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 3 ore fa, nullo ha scritto: gobbo di Notre Dame Non si può dire gobbo. Al limite puoi dire diversamente dritto. 2
Membro_0022 Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 35 minuti fa, gennaro61 ha scritto: E se uno di colore volesse imitare Pavarotti come dovrebbe comportarsi? Dovrebbe innanzitutto magnare per tre per un mese, poi se ne discute.
artepaint Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 1 ora fa, lufranz ha scritto: magnare per tre per un mese se si allude alla pinguedine si cade nel "boby shaming" . . . punto e accapo !! 1
artepaint Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 non ci sono più i razzisti di una volta ! ! ! 1
Bazza Inviato 28 Aprile 2021 Inviato 28 Aprile 2021 4 ore fa, nullo ha scritto: Purtroppo hai capito benissimo. Ma, secondo me il razzismo è ben altra cosa. È il contesto in cui avviene l'imitazione che può renderla razzista o come viene interpretato il personaggio. Ed in questi casi il cerone o meno è indifferente. Per una volta sono d'accordo con @nullo 😁
nullo Inviato 29 Aprile 2021 Autore Inviato 29 Aprile 2021 @Bazza manca una valutazione sulla parte relativa alla competizione hollywoodiana. da huffington post oscar all’inclusione, anche se solo dal 2024. L’Academy di Hollywood, con una decisione senza precedenti, ha stabilito nuovi requisiti per favorire l’equa rappresentanza di origine, genere, orientamento sessuale e persone con disabilità. I lungometraggi dovranno rispettare i nuovi standard per essere candidabili all’Oscar come miglior film. Un’opera per essere candidata nella categoria più ambita - l’unica per cui votano tutti i membri dell’academy - dovrà rispettare i criteri di almeno due di quattro categorie specifiche. Con la decisione si intende favorire l’inclusione di gruppi sotto rappresentati a Hollywood come donne, afroamericani, ispanici e appartenenti alla comunità Lgbtq, tra gli altri. La scelta dell’Academy, che era allo studio da mesi come parte dell’iniziativa Academy Aperture 2025, riguarderà sia la rappresentanza della diversità nel cast che nelle troupe coinvolte nella realizzazione delle pellicole, dalla produzione al marketing e alla distribuzione. . Il presidente dell’Academy David Rubin e il ceo Dawn Hudson hanno spiegato che l’apertura “vuole riflettere l’eterogeneità della popolazione globale”. In una nota si legge ancora: “Riteniamo che questi standard di inclusione saranno un catalizzatore per un cambiamento essenziale e duraturo nel nostro settore”. Molti hanno apprezzato, ma non sono mancate le polemiche che corrono sui social. Su Twitter, l’attrice statunitense Kirstie Alley ha definito la decisione “orwelliana” e “una disgrazia per gli artisti di tutto il mondo”. La preoccupazione è che la scelta si traduca nella vittoria di chi include di più, anziché del più talentuoso. 2
nullo Inviato 29 Aprile 2021 Autore Inviato 29 Aprile 2021 Da il foglio, una voce dissonante Questa concezione demografica di Hollywood da voucher per parcheggio disabili non riflette nulla se non il senso di colpa americano nei confronti di minoranze politicamente ed economicamente svantaggiate. In realtà, in tutti i settori dell’intrattenimento l’unica legge che vale qualcosa è quella dei soldi: se fai guadagnare, vali. Per questo in televisione regnano incontrastate Oprah Winfrey e Shonda Rhimes, e ci sono serie come Black-ish, Empire e Scandal; è sempre per questo che nella top 100 di Billboard ci sono Drake, Selena Gomez, Beyoncé, Ariana Grande, Travi$ Scott. (Certo, ci si lamenta anche lì alle premiazioni, come ha fatto Nicki Minaj, ma anche lì è del tutto pretestuoso). Nel cinema questo non accade, o accade meno. Quest’anno ci sono state opportunità mancate, si dice, come Creed, Straight Outta compton e Beasts of No Nation, ma guarda caso l’unico non-bianco cui è stato offerta la possibilità di gareggiare è Alejandro Gonzalez Inarritu, nominato nella categoria "incassi stratosferici". In una tavola rotonda organizzata dal New York Times sull’argomento, un paio di giornalisti hanno avanzato l'ipotesi mercatista che il pubblico sia favorevole e voti coi propri soldi affinché sullo schermo venga rappresentato in quanto multiculturale. Ma se confrontiamo queste ipotesi con i dati della Motion Picture Association of America (MPAA), scopriamo che sul totale dei biglietti staccati il 63 per cento è stato venduto a caucasici, il 17 per cento a ispanici e il 12 per cento ad afro americani. Insomma, secondo la lagna universale esiste un gruppo di vecchi reazionari che estromette orde di attori asiatici e neri dai cast di film potenzialmente promettenti. In realtà, numeri alla mano, è possibile che l'onnipotente legge di mercato escluda i neri perché non spendono al cinema quanto spendono i bianchi. [**Video_box_2**]C’è un altro problema, più generale, che riguarda il concetto di minoranza in quanto tale. Il fatto che si legga della mancata nomina di attori neri è considerato positivamente, è come la percezione che manchi qualcosa di ben diffuso nella società (noi in Italia non diremmo mai che mancano i neri o i molisani al David di Donatello o alle interviste da Fazio). Ma ciò sottintende un’idea fallace: che Hollywood sia un ente governativo che debba rappresentare tutti. E invece ci deve intrattenere. Quelle che mancano sono le opportunità, e occorre insistere per scoprire se i neri non vadano al cinema perché non si ritrovano sullo schermo, o se invece non ci siano sullo schermo perché non vanno al cinema. Imporre una quota nei casting o nei film non ha senso proprio come imporre più donne in quanto donne o più omosessuali in quanto omosessuali al cinema, in banca, o in Parlamento. Di fatto l'esigere quote, rosa, gay, lesbo, trans, non fa altro che spostare di anno in anno il focus sul panda da salvare, la porzione marginale - si fa per dire - della società da includere per far bella figura. Quest'anno vanno i transgender (Danish Girl) e le lesbiche (Carol), e quindi niente neri in quanto neri. Forse è meglio concentrarsi su quelli bravi. 1
tigre Inviato 29 Aprile 2021 Inviato 29 Aprile 2021 18 ore fa, nullo ha scritto: erge a prima giudice e poi censore Qualcuno qui si troverebbe a meraviglia.
tigre Inviato 29 Aprile 2021 Inviato 29 Aprile 2021 5 minuti fa, nullo ha scritto: Forse è meglio concentrarsi su quelli bravi. Vergogna, fascista!
qzndq3 Inviato 29 Aprile 2021 Inviato 29 Aprile 2021 Mi è stato offerto un ruolo da protagonista in un film sulla vita di John Holmes, ma sono in dubbio se partecipare perchè, per rientrare nelle misure richieste, dovrei far effettuare una riduzione dello strumento di lavoro. Vabbè, la mia affermazione è ridicola, ma non più di certe iniziative.
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