31canzoni Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 Stiamo veramente deragliando e non per il Papa. Conformismo e pensiero unico. Va ben così. A breve si bruceranno i libri per strada. Unica speranza residua è che il delinquente abituale Trump e il guerrafondaio vecchio e cognitivamente confuso Biden non diventino presidenti. Per quel che riguarda Rampini smettesse almeno le tiracche: c'è un'età per tutto. https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/23_settembre_06/tensioni-gli-stati-uniti-papa-russia-mongolia-97eb0f86-4ca0-11ee-ba13-a63742c0d94b.shtml
LUIGI64 Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 Il Cristianesimo per sopravvivere ha bisogno di mistici (R. Panikkar)
Savgal Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 Bergoglio è eccessivamente aderente alla lettera del Vangelo. in un mondo di pagani in cui troppi si creano il proprio dio a loro immagine e somiglianza.
31canzoni Inviato 6 Settembre 2023 Autore Inviato 6 Settembre 2023 E manca la consapevolezza che questa cultura del pensiero unico produce mostri in Europa. In Italia siamo messi male ma dietro l'angolo ci sono dei fascisti che non sono dei cazzari di borgatari....ma in nome del pensiero si è sdoganato tutto https://www.repubblica.it/esteri/2023/09/06/news/germania_baviera_ultradestra_aiwanger_antisemita_sondaggi-413547519/
31canzoni Inviato 6 Settembre 2023 Autore Inviato 6 Settembre 2023 Fascisti di tutto il mondo unitevi https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/06/imbecille-rappresentante-del-male-papa-francesco-insultato-da-javier-milei-candidato-antisistema-alle-presidenziali-in-argentinaentina/7283307/
Savgal Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 M. Lutero, Contro le bande brigantesche e micidiali masnade dei contadini, 1523 Di tre specie di orribili peccati contro Dio e contro gli uomini si sono gravati questi contadini, e per essi hanno ben meritato più e più volte la morte del corpo e dell’anima. PRIMO: avendo giurato fedeltà e obbedienza alla loro autorità e promesso d’essere sudditi e soggetti, come comanda Dio allora che dice [Luc. XX, 251: “Date a Cesare quel ch’è di Cesare” e [Rom. XIII, I]: “Ciascuno sia soggetto all’autorità” ecc., poiché volontariamente e con empietà ruppero quell’obbedienza, ponendosi inoltre contro i loro signori, hanno con ciò confuso anima e corpo secondo sono soliti fare birboni, traditori, infidi, spergiuri, mentitori e ribelli. Per questo anche S. Paolo dà di loro il seguente giudizio [Rom. XIII, 21: “Chi resiste alla potestà ne riceverà giudizio sopra di sé”, e questo giudizio coglierà prima o poi anche i contadini, perché Dio vuole conservati fedeltà e obblighi. SECONDO: apparecchiarono rivolta, rapinarono e saccheggiarono con empietà castelli e conventi che non appartenevano a loro, perciò meritarono, ma doppiamente, la morte del corpo e dell’anima come ladroni pubblici e assassini da strada. Chiunque possa essere accusato di sedizione è già sotto interdizione papale, cosicché chi per primo voglia ucciderlo agisce molto rettamente: contro chiunque sia sedizioso in modo manifesto ogni uomo è a un tempo giudice e carnefice, giusto come, divampando un incendio, migliore è colui che per primo lo spegne. La sedizione infatti non è solo malvagia criminosità, bensì un gran fuoco che incendia e devasta un paese; perciò essa porta con sé strage e sangue, molti rende vedove e orfani e tutto distrugge come la più tremenda delle piaghe. Per la qual cosa chiunque lo può deve colpire, scannare, massacrare in pubblico o in segreto, ponendo mente che nulla può esistere di più velenoso, nocivo e diabolico d’un sedizioso, giusto come si deve accoppare un cane arrabbiato, perché, se non lo ammazzi, esso ammazzerà te e con te tutto un paese. TERZO: essi mascherano questi loro delitti tremendi e orribili con il Vangelo, chiamandosi Fratelli Cristiani, estorcono giuramenti e obbedienza e costringono la gente a partecipare con loro a tali empietà: perciò sono diventati i più grandi bestemmiatori di Dio e offensori del Suo Santo Nome, a questo modo onorando e servendo il demonio sotto la maschera del Vangelo. Già per questo meritarono più di dieci volte la morte del corpo e dell’anima, perché non udii giammai peccato più orrendo. Credo anche che il demonio senta prossimo il giorno del Giudizio, dacché ha scatenato delitti così inauditi, quasi dicesse: siamo alla fine, ben venga il peggio. E vuole toccare la feccia e addirittura oltrepassare il limite; e voglia Iddio impedirglielo! Vedi dunque qual potente principe è il demonio, poiché ha il mondo in mano, e come può confonderlo a suo talento, e come può d’un subito afferrare, accecare, traviare, indurire ed eccitare tante migliaia di contadini e compiere per mezzo loro quello che la sua rabbia feroce e maligna si prefigge. Né giova ai contadini protestare [Gen. 1,21, che tutte le cose sono libere e create per tutti e che tutti fummo battezzati allo stesso modo; Mosè più non conta né vale nel Nuovo Testamento; qui regna il nostro maestro Cristo, che ci mette anima e corpo sotto l’imperatore e il diritto secolare, allorché dice: “Date a Cesare quel ch’é di Cesare“. In modo analogo parla Paolo [Rom. XIII, 1] a tutti i cristiani battezzati: “Ciascuno sia soggetto all’autorità“, e Pietro: “Siate soggetti a ogni potestà degli uomini“. Tale dottrina di Cristo noi siamo tenuti a seguire, come il Padre dal Cielo ordina e dice: “Questi è il mio diletto Figliuolo, ascoltatelo”. Il battesimo non rende liberi corpo e beni, ma solo l’anima; né rende comuni i beni, tranne quelli che alcuno di sua volontà voglia rendere tali, come fecero gli apostoli e i discepoli [Act. IV, 33 ss.], i quali non pretendevano che fossero comuni a tutti loro i beni di Pilato e di Erode, come stoltamente vanno blaterando i nostri contadini; al contrario, essi rendevano comuni i propri beni. I nostri contadini invece pretendono che siano resi comuni i beni altrui, ma essi vogliono tenere per sé i propri; dei bei cristiani davvero, in fede mia! Per me penso che non vi sia più nessun demonio giù nell’inferno, ma che tutti siano passati nei contadini. lì loro delirio è veramente eccessivo, passa ogni misura. Poiché dunque gli uomini muovono a ira contro di sé Dio e gli uomini, e poiché per tante ragioni già meritarono la morte del corpo e dell’anima, né ammettono o rispettano una giustizia qualsiasi, ma imperversano sempre più furiosamente, devo a mia volta insegnare all’autorità secolare come condursi con giusta coscienza in questo frangente. Innanzi tutto non intendo impedire a quell’autorità, che lo possa e lo voglia, di punire e colpire questi contadini; […] anche un’autorità non cristiana avrebbe il diritto e il potere di punirli, anzi è tenuta a farlo. Proprio a questo scopo, infatti, essa impugna la spada ed è ministra di Dio sopra quanti commettono il male [Rom. XIII, 4]. […] Per la qualcosa non è ora il tempo di dormire odi usare pazienza o misericordia: questo è il tempo dell’ira e della spada, non quello della grazia. Dunque l’autorità proceda di buon animo e colpisca con buona coscienza finché le resta un filo di vita; essa può vantare a suo credito l’avere i contadini dalla loro una coscienza cattiva e una causa ingiusta, e qualunque d’essi venga per ciò ucciso, è perduto anima e corpo e in eterno è preda del demonio. Ma l’autorità ha buona coscienza e giusta causa dalla sua. […]Dunque può bene accadere che chiunque dalla parte dell’autorità venga ucciso sia un vero e proprio martire al cospetto di Dio per avere combattuto con quella coscienza che dicemmo: egli procede infatti nella parola e nell’obbedienza di Dio. Ma quanti periranno tra i contadini, saranno tutti anime dannate: infatti impugnarono la spada contro la parola e l’obbedienza di Dio e sono creature del demonio. E se anche i contadini prevalessero e ce ne guardi Iddio -perché a Dio sono possibili tutte le cose, né sappiamo se prima del Giudizio Universale, che non dev’essere lontano, Egli non voglia distruggere per mezzo del demonio ogni ordine e ogni autorità e ridurre il mondo ad un mucchio di rovine- pur tuttavia morrebbero sicuri e perirebbero con buona coscienza quanti fossero colpiti nell’esercizio del loro ufficio della spada, e solo abbandonerebbero il regno della terra al demonio, per ricevere in cambio il regno dei Cieli. Così strani e stupefacenti sono i tempi, che un principe spargendo sangue può guadagnarsi il Cielo meglio che altri pregando. […] Cari signori, liberate, salvate, aiutate e abbiate misericordia della povera gente; ma ferisca, scanni, strangoli chi lo può; e se ciò facendo troverai la morte, te felice, morte più beata giammai potresti incontrare, perché muori in obbedienza alla parola e al volere di Dio [Rom. XIII, 5 ss.] e al servizio della carità, per salvare il prossimo tuo dall’inferno e dai lacci del demonio. Vi scongiuro, chi lo può fugga dai contadini come dal demonio in persona. Ma quanti non ne fuggono, prego Iddio che li voglia illuminare e convertire. Quelli infine ch’è impossibile convertire,voglia Iddio che non abbiano felicità né fortuna. Qui ogni pio cristiano dica: Amen, perché la preghiera è buona e giusta e gradita a Dio, questo ben so. E se qualcuno troverà tutto questo troppo duro, pensi che la sedizione è cosa insopportabile e che ad ogni istante c’è da attendersene la distruzione del mondo. Cosa ci sia di evengelico nelle parole di Lutero mi sfugge totalmente probabilmente riteneva che i contadini avessero quanto bastava loro dalla fede e dovessero obbedienza cieca al potere.. Si stima che siano stati circa 100.000 i contadini uccisi per reprimere la rivolta. Le richieste dei contadini erano le seguenti: 1. Le nostre Comunità avranno diritto di eleggersi i loro Parroci, e questi dovranno predicare la parola di Dio unicamente secondo il Vangelo. 2. Non pagheranno se non le decime in grano da servire al sostentamento dei parroci; l’avanzo andrà a beneficio dei poveri. 3. Sarà soppressa la schiavitù, perché Cristo col prezioso suo sangue ci ha tutti redento senza distinzione. 4. e 5. Saranno libere per il contadino, l’uccellagione e la pesca, e così pure la caccia, perché la selvaggina dei signori non danneggi e non consumi di più il nostro, il che finora sopportammo in silenzio. I boschi ritorneranno in possesso della Comunità. 6. e 7. Non saremo tenuti a dare maggiori prestazioni personali che i nostri maggiori: tali prestazioni saranno fissate con preciso contratto fra il Signore e i soggetti, e non avrà più luogo l’ingiusto arbitrio. 8. Il tributo dei beni feudali sarà stabilito su basi più eque, acciocché non avvenga che noi lavoriamo le terre senza alcun vantaggio. 9. Si osserveranno le buone leggi antiche e non se ne faranno delle nuove arbitrariamente. 10. Chiunque si sarà ingiustamente appropriato di terreni appartenenti alle Comunità sarà tenuto a farne restituzione. 11. Cesserà la consuetudine chiamata “caso di morte”, per cui gli eredi debbano redimere la loro eredità dalla signoria mediante una parte di quella (per es., consegnando il miglior capo di bestiame: Besthaupt), onde le vedove e gli orfani vengano certamente derubati. E finalmente: 12. Noi vogliamo, quando uno di questi articoli sia contrario alla parola di Dio e sopra tal fondamento sia oppugnato, che s’intenda abrogato.
Jack Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 55 minuti fa, 31canzoni ha scritto: le tiracche scusa cosa vuole dire questa parola? è veneto?
Velvet Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 @Jack bretelle. In Veneto sicuramente ma forse anche altrove
Velvet Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 Curioso come molti uomini ad una certa età si inventino un vezzo per essere più facilmente riconosciuti
Jack Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 @Velvet @31canzoni ah minchkia! è l’ultima cosa che avrei pensato 😆 in effetti è onomatopeico
vizegraf Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 1 minuto fa, Velvet ha scritto: Curioso come molti uomini ad una certa età si inventino un vezzo per essere più facilmente riconosciuti Non è per questo. Ad una certa età cresce la pancia. La cintura dei pantaloni scende sotto la pancia ed i pantaloni calano. Per evitarlo ti devi mettere le bretelle. Almeno io. 1
31canzoni Inviato 6 Settembre 2023 Autore Inviato 6 Settembre 2023 1 minuto fa, vizegraf ha scritto: Non è per questo. Ad una certa età cresce la pancia. La cintura dei pantaloni scende sotto la pancia ed i pantaloni calano. Per evitarlo ti devi mettere le bretelle. Almeno io. È quello che dovrei fare anch'io, nel caso di Rampini essendo magrissimo è esibizionismo.
31canzoni Inviato 6 Settembre 2023 Autore Inviato 6 Settembre 2023 10 minuti fa, Jack ha scritto: in effetti è onomatopeico I dialetti italiani sono una ricchezza che non si dovrebbe perdere. Il milanese bauscia è geniale ad esempio. A rischio di andare OT, pazienza, se i napoletani del forum ci volessero regalare qualche chicca sarebbe graditissima. Con la sicurezza di andare OT, anche contributi di onomatopea dialettale e sagace di altre città, regioni sarebbe benvenuta.
Velvet Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 24 minuti fa, vizegraf ha scritto: Non è per questo. Ad una certa età cresce la pancia. La cintura dei pantaloni scende sotto la pancia ed i pantaloni calano. Per evitarlo ti devi mettere le bretelle. Almeno io. Ma l'hai visto Rampini? Peserà 65 kg. Comunque gli uomini in completo, bretelle, cravatta e cappello sono il massimo estetico Imho.
dariob Inviato 6 Settembre 2023 Inviato 6 Settembre 2023 "Straccari": altro nome delle bretelle. Toscano forse?
Max440 Inviato 7 Settembre 2023 Inviato 7 Settembre 2023 @Savgal Non per nulla Lutero è stato scomunicato ... Ha preso dei pezzi di Vangelo, omettendone altri, e si è fatto una sua "teologia sociale": probabilmente sarà lui, e non i contadini a cui si riferisce, che dimora nel fuoco eterno. Ma non sta a noi condannare: l'ultima parola spetta a chi sappiamo: magari è stato graziato per motivi a noi ignoti ... 1
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