La politica di estrema destra del governo italiano

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È una politica semplice, elementare. Si tratta di individuare i cattivi, ottimali quelli di pelle scura riconoscibili a vista. Tutti i cattivi devono poi avere una caratteristica: essere poveri. Ci sono poi anche i poveri buoni che sono quelli che vengono aizzati verso i poveri colorati, questi poveri buoni poi vengono molto apprezzati e incoraggiati a non pretendere i loro diritti ma a chiedere concessomi e atti di bontà alle pubbliche autorità: sottomissione e questua sono anche gratificanti per l'estrema destra, la concessione sancisce gerarchia e fa sentire ricchi e di buon cuore. C'è uno stato padre e madre che si occupa degli ultimi. Sono banditi ragionamenti, pensieri divergenti, molto apprezzato il pensiero unico che deve essere sempre semplice e lineare a prova di idioti. Dall'altra parte la politica di estrema destra incoraggia il consociativismo e la spartizione della redistribuzione del reddito dal basso verso l'altro. Politica semplice semplice comprensibile a tutti, regole da canile da un lato e dall'altro "fate come volete e quel volete che da noi non avrete problemi".

Chiamatela politica alla rovescia se vi và.