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Sprofonda subito negli ascolti la Rai futurista


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Inviato

Solo la Nadef Rai è peggio della vera: Rai 2 è Tele Colle Oppio, il mattino di Radio 1 è nelle mani dei terrapiattisti, mentre Rai 3 rischia di fare la fine della banca Lehman. Giorgia Meloni sta perdendo un’altra  sua scommessa: farci apprezzare la sua Rai. Ascolti imbarazzanti, programmi improvvisati, conduttori riciclati. Sta nascendo  una nuova  televisione, la televisione  minima, Rai3%.   Pino Insegno, il portinaio di Palazzo Chigi, l’amico della premier, il conduttore del Mercante in Fiera, su Rai2, due giorni fa, è sceso all’1.9%. Fa ormai più ascolti pure la pubblicità dell’Olio Cuore. (Il Foglio, quotidiano komunista)

 

Dopo lo smartellamento di cojotes in merito alle istituzioni e la cultura invase dalla sinistra, ora siamo alla prova dei fatti della Rai finalmente depurata sia come trasmissioni che come volti, ma soprattutto la Rai che dà spazio alla cultura e ai volti di destra. Il termometro lo dà tale Pino Insegno, annunciato come punta di diamante della nuova Rai in prime time, con una cifra che imbarazzerebbe anche un documentario sull'erosione rocciosa. E tutto il resto pare seguire a ruota.

E io pago.

  • Haha 1
Inviato

Che ti aspettavi? Già prima la Rai non stava bene, ora arriva il colpo di grazia…

Inviato

Il problema è il prevedibile calo dei listini pubblicitari, con trasferimento di fatturato verso fininvest e altri competitor.

  • Melius 1
Inviato

Chi è che si occupa di rilevare l'audience e diffondere i dati? Qualcosa mi dice che sia arrivato a fine mandato. Anche lì serve aria "fresca" per la na(rra)zione.

  • Haha 2
Inviato

@Velvet  Ma no dai, è un trend che segue la televisione tutta, perché ormai non la guarda più nessuno, con i Netflix, internet, gli smartphone. Sarebbe successo ugualmente, anzi, anche di più, no?

  • Melius 1
Inviato

Sempre premettendo il sempiterno "a mio avviso" ma perché ad ogni cambio di governo dovremmo cambiare tutto a cominciare magari dagli uscieri del parlamento fino al cameraman di mamma Rai? C'è sicuramente qualche debito da pagare tipo che: se vinco dato che sei venuto a fare spettacolo chiudendo la campagna elettorale prima del voto e mi hai sempre supportata allora ti passo in prima serata in tv" come capitato proprio a quel personaggio senza arte né parte citato nel corsivo postato da @Velvet Ma che razza di paese siamo e che tv di stato abbiamo se ad ogni cambio di governo facciamo queste puttanate? Questo vale un po' per tutti gli schieramenti politici, certo con l'ultimo credo si sia davvero esagerato, ma che voi sappiate questa è regola pure ad esempio in Francia-Germania-Inghilterra etc etc o è un'anomalia prettamente italiana? 

Inviato
1 minuto fa, ferrocsm ha scritto:

Sempre premettendo il sempiterno "a mio avviso" ma perché ad ogni cambio di governo dovremmo cambiare tutto a cominciare magari dagli uscieri del parlamento al cameraman di mamma Rai?

Ma che razza di paese siamo e che tv di stato abbiamo se ad ogni cambio di governo facciamo queste puttanate? Questo vale un po' per tutti gli schieramenti politici.


Non se ne esce, l’unica soluzione è privatizzare la Rai.

 

Inviato
12 minuti fa, UpTo11 ha scritto:

no?

 

mah, in Italia, vista l'età media e la scarsa propensione per l'approfondimento, la tv generalista ha carte migliori, pur all'interno di un trend non positivo, rispetto ad altri paesi, secondo me.

Inviato

Il pezzo integrale sulla Pravda:

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La Nadef Rai di Meloni. Ascolti disastrosi, programmi riciclati. E’ Rai3%

Il Tgr esploso, i nuovi volti non funzionano, le sostituzioni neppure. Il contratto di servizio è oggetto di trattativa con il M5s. La destra Rai è prigioniera della sindrome Insegno

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Solo la Nadef Rai è peggio della vera: Rai 2 è Tele Colle Oppio, il mattino di Radio 1 è nelle mani dei terrapiattisti, mentre Rai 3 rischia di fare la fine della banca Lehman. Giorgia Meloni sta perdendo un’altra  sua scommessa: farci apprezzare la sua Rai. Ascolti imbarazzanti, programmi improvvisati, conduttori riciclati. Sta nascendo  una nuova  televisione, la televisione  minima, Rai3%.   Pino Insegno, il portinaio di Palazzo Chigi, l’amico della premier, il conduttore del Mercante in Fiera, su Rai2, due giorni fa, è sceso all’1.9%. Fa ormai più ascolti pure la pubblicità dell’Olio Cuore.

Il programma più amato di Angelo Mellone, il direttore del Day Time, Il Provinciale, rimane fermo, in prima serata, su Rai 3 al 3,6 %: vale in pratica come il  centro di Renzi, Calenda, e Moratti. Va bene che Rai 3 era Tele Kabul, ma ora ci si sta affezionando, pericolosamente,  al numero 3. Agorà, la striscia di informazione, anche questa su Rai 3,  la colazione del pensionato dello Spi-Cgil, è stata affidata a Roberto Inciocchi, togliendola a Monica Giandotti. Inciocchi era il volto di Sky, ed è un moderato, ma in quello spazio, dispiace, ma (ancora) non funziona, così come non funziona (ancora) la nuova Linea Notte affidata a Giandotti, dopo averle tolto il programma, promesso, per affidarlo a Nunzia De Girolamo. Agorà week- end è calato all’1.7%. Chi ci ha guadagnato? Era questa la Rai che Meloni desiderava? Al Tg2, diretto da Antonio Preziosi, il menù è fisso: manda in onda tutti i messaggi autogestiti del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In redazione, sui tavoli, ci sono solo i nastri delle sue interviste e sono ormai oggetti di culto come i vhs a luci rosse. E possiamo continuare… C’è un intero palinsesto di nuovi programmi Rai che vengono quotidianamente bocciati dal pubblico che guarda sempre meno questa Rai. Serena Bortone, con il suo Che sarà, un’altra a cui era stato tolto il programma che poi è stato affidato a Giandotti e De Girolamo (sembra il programma dinamite: passa, passa che esplode!) è già stata battuta da Massimo Gramellini trasferito a La7 dove recita con la lacrimuccia e la maglietta slim-slim. Su Rai 1, alle 14, nello spazio che era di Bortone, c’è ora Caterina Balivo che presenta La Volta buona, ma, purtroppo, ogni giorno non è mai quella giusta. I dati di ascolto sono pessimi come quelli di Fake Show, in onda su Rai 2, la rete voragine. E’ il quiz di Max Giusti e ha come sottotitolo “Diffidate delle imitazioni”. E’ un monito che i nuovi dirigenti Rai, di destra, non hanno preso in considerazione se è vero, come è vero, che hanno riproposto a Insegno, di rifare questo Mercante, un programma che era già vecchio ai tempi di Angelo Branduardi e della sua fiera dell’Est. A Insegno sarà affidato pure un altro programma perché ne bis in idem: se va male uno, si è assolti pure per l’altro che va male. E verrebbe, sul serio, da giustificare questa destra Rai, e dire “è ancora presto, aspettiamo”, se solo ci fosse tempo, se solo non fossero tanto spacconi come Insegno, un antipatico senza talento, che alla presentazione dei palinsesti Rai, a Napoli, si dava le arie da ministro, vestito  orbace. Dopo il fallimento del suo programma si è messo infatti a spiegare che i risultati sono buoni quando sarebbe bastato dire, come non ha avuto il coraggio di dire fino in fondo, che tutta Rai 2 è oggi una rete da tre per cento, una rete, che, se lo sa Andrea Crippa, il vicesegretario bum bum della Lega, dichiara: “Vendiamola ai tedeschi e facciamo un po’ di soldi”. Verrebbe, ancora, da dire: “Hanno il diritto di sperimentare, e di sbagliare” se solo Mellone, l’arcangelo, e Paolo Corsini, direttore Approfondimento, il fratello dell’arcangelo, i due campioni  Rai  della destra, non ci sterminassero sempre con il racconto della  provincia e con il recupero, nientemeno, di Funari (“faremo un programma alla Funari”). Non sono vere novità, ma sempre le stesse idee raffazzonate, valige di cartone. E’ dunque questo il nuovo piano di lavoro della Rai? A proposito: che fine ha fatto quello vero, il piano industriale? Che fine ha fatto la cessione di Rai Way e il contratto di servizio? Per farlo passare con il voto essenziale del consigliere M5s in cda, Alessandro Di Majo, c’è una trattativa in corso, nuovamente una, tra FdI e M5s, volta a promuovere il vicedirettore della Tgr, Roberto Gueli a condirettore. L’altro condirettore è Roberto Pacchetti, il Giambruno Rai, il condirettore Lega che ha promosso, indirettamente, la moglie, e che si tiene la delega del Tgr Lombardia, dove lavora la moglie. Ne macchia due: la moglie e la Rai. Non si può neppure dire, gli ascolti vanno male, ma in Rai è tornata l’armonia. A Giampaolo Rossi, il direttore generale Rai, è sempre stata attribuita come qualità quella di conoscere gli umori dell’azienda. Ebbene, è accettabile avere una redazione da 850 giornalisti, parliamo del Tgr, che, ogni giorno, anziché occuparsi di informazione regionale passa la giornata a farsi la guerra tra colleghi? Ogni giorno ci sono comunicati di sfiducia dei giornalisti contro i direttori. Il 26 settembre, all’unanimità, è stato votato un documento contro Pacchetti Giambruno e contro la nomina del nuovo caporedattore del Tgr Sardegna. Era ex consigliere della Lega, portavoce fino a due mesi del governatore della Lega. Il Cdr ha già votato contro la sua nomina. Fra sessanta giorni, il caporedattore del Tgr Sardegna deve presentare il suo piano editoriale e si sa già che sarà bocciato pure quello, come si sa già che, dopo la prima bocciatura, sarà bocciato anche la seconda. Una manovra economica si può provare a fare anche con pochi spiccioli, e in deficit, ma fare dei programmi sciapi chiedendo ancora gli spiccioli del canone non è da patrioti. Meloni è riuscita a portare il suo partito dal 3 per cento al 30, ma se non vuole fare scendere la Rai al tre per cento, stabile, cominci ad aiutare la Rai. Se si abbassano gli ascolti della Rai aumenta il rendimento di chi scommette contro Meloni. La premier ci provi. Candidi Pino Insegno alle Europee con FdI, tolga l’alibi a tutti i dirigenti che si difendono dietro al “ce lo chiede Giorgia”. Esiste un solo modo. Dica a Mellone che al posto di Balivo “ci mettiamo la Annunziata”. E al primo tre per cento, tutti a lavorare all’Esselunga.

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Carmelo Caruso

Inviato
32 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Non se ne esce, l’unica soluzione è privatizzare la Rai.

 

Più privata di così sinceramente non credo sia possibile

briandinazareth
Inviato

l'obiettivo è la distruzione della rai e la sua privatizzazione infatti... 

per adesso sono tutti soldi per mediaset che serve per tenere il governo in sella.

nel frattempo tra i novax alla radio, gli amichetti dei camerati in rai, si danno contentini e prebende a quelli fedeli.

  • Melius 2
Inviato

Molto bene, finalmente una Rai che cessa di inseguire gli ascolti per concentrarsi sui contenuti:classic_biggrin:

Inviato
1 ora fa, Panurge ha scritto:

mah, in Italia, vista l'età media e la scarsa propensione per l'approfondimento, la tv generalista ha carte migliori, pur all'interno di un trend non positivo, rispetto ad altri paesi, secondo me.

Ovviamente mi ero messo dalla parte dei parafulmini, quelli per cui va tutto a meraviglia.

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18 minuti fa, Martin ha scritto:

contenuti

Ah su questo non c'è dubbio...

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Inviato
2 ore fa, Panurge ha scritto:

trasferimento di fatturato verso fininvest

Forza Italia sa fare il suo mestiere

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