hifi_marco Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 22 ore fa, Velvet ha scritto: Vuole la coda costante di auto dal casello di Venezia-Mestre fino a fuori Corso Italia. Quella, vista la SS51, è una certezza! A Longarone stanno rifacendo un ponte da anni (doveva essere pronto per i mondiali di sci del 2020). Una volta che sarà finito, non cambierà una beata fava! Inoltre "dovrebbero" fare la famosa variante sul Piave....PERO'.... ci sono dei bellissimi e fascinosi pali neri della SmartRoad che non servono alla stessa beata fava! 1
hifi_marco Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 12 ore fa, senek65 ha scritto: E poi di là sono altoatesini non veneti. Di là sono a statuto speciale... i schei delle tasse se li tengono e gestiscono loro.... piccola differenza... 2
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 30 minuti fa, hifi_marco ha scritto: Una volta che sarà finito, non cambierà una beata fava! Certo, poi il fantomatico bypass della 51 passando per la zona industriale/greto del(la) Piave. Ma poi si crea il "tappo" immediatamente prima e dopo quindi cambia una fava, come giustamente dici. Poi proseguendo dal bivio per Pieve in direzione Cortina lo stillicidio vero di traffico che sta ammazzando e rendendo invivibili tutti i paesi fino a San Vito è inevitabile, a meno di non radere al suolo i paesi stessi e fare una superstrada. Ah si, notai i fascinosi pali neri. Mi sono sempre chiesto a cosa servissero, probabilmente a nulla. 1
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 19 minuti fa, hifi_marco ha scritto: i schei delle tasse se li tengono e gestiscono loro E li gestiscono (molto) bene, cosa affatto scontata.
hifi_marco Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 1 ora fa, Velvet ha scritto: Mi sono sempre chiesto a cosa servissero, probabilmente a nulla. https://youtu.be/jFBIE_0C9OA?si=Ew1wenevVL0yFf4E 1
hifi_marco Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 1 ora fa, Velvet ha scritto: lo stillicidio vero di traffico che sta ammazzando e rendendo invivibili tutti i paesi fino a San Vito è inevitabile, a meno di non radere al suolo i paesi stessi e fare una superstrada. è prevista la circonvallazione di San Vito (lavori già iniziati) e quella di Valle di Cadore (e qui voglio proprio vedere dove la fanno!)
senek65 Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @hifi_marco si però hanno anche fondi comuni, che però pare che uno spenda molto meglio dell'altro.
daniele_g Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 1 ora fa, hifi_marco ha scritto: Valle di Cadore (e qui voglio proprio vedere dove la fanno!) in galleria
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Tra il dire e il fare... Un esempio ficcante della gestione diversa del territorio fra Dolomiti Alto Adige e Dolomiti Veneto è la questione treno: in AA si è continuato ad investire ed innovare sulla linea ferroviaria che oggi offre un servizio comodissimo, efficiente e molto utilizzato sia per chi arriva da fuori che per chi si muove lungo l'asse per andare a sciare o passeggiare, con stazioni che hanno le funivie fuori dalla porta. In Veneto invece dove si è più "furbi" ad un certo punto s'è deciso che il treno Calalzo-Cortina (immortalato nel celebre film Vacanze D'inverno con Sordi) era superato, era molto meglio andarci incolonnati in macchina, torpedone e camion. Così anziché innovare, raddoppiare e incentivare hanno smantellato tutto tanto che oggi è impensabile ripristinare la linea che risulta monca del collegamento Calalzo-Cortina-Dobbiaco (e da lì direttamente verso l'Austria)che sarebbe un sogno, una panacea a molti problemi e una soluzione ecologicamente spettacolare. Da wikipedia uno stralcio che ci riporta alle olimpiadi del '56: Un ruolo fondamentale nelle Olimpiadi Invernali del 1956 fu senza dubbio giocato dalla Ferrovia delle Dolomiti, sia per il trasporto degli spettatori ma anche per quello degli atleti, dei giudici di gara, degli organizzatori e dell'allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, che presenziò la cerimonia di apertura dei Giochi. Sebbene il numero di persone che assistevano alle gare e alle cerimonie olimpiche, a quei tempi, fosse di gran lunga inferiore a quello delle edizioni più moderne, il continuo flusso di visitatori impegnò molto il "trenino delle Dolomiti", che seppe trasportare anche 7000 passeggeri al giorno nella Conca Ampezzana. L'importanza della linea ferroviaria delle Dolomiti fu anche incrementata dal fatto che la strada statale 51 di Alemagna fu chiusa al traffico, perché non adatta a sostenere un enorme flusso di veicoli, che avrebbero probabilmente creato code all'interno della città olimpica. In questo modo l'unica possibilità di arrivare alle piste o alle strutture sportive era con mezzi pubblici, primo fra tutti il treno delle Dolomiti. (pensate a quanto erano di mentalità avanzata rispetto ad oggi, dove si delira di aeroporti ed autostrade nella conca) (...)Sulla Cortina-Calalzo si proseguì stentatamente fino alle ore 18.20 del 17 maggio 1964, quando partirono da Cortina l'ultimo convoglio viaggiatori e l'ultimo convoglio merci. In breve tutto il materiale utilizzato dalla ferrovia (binari, traversine, cavi elettrici e piloni) fu fatto sparire e rivenduto dalla gente e dalle imprese del posto. L'unica eccezione è il ponte sul Felizon, ancora oggi presente come allora. Il tracciato della ferrovia fra Dobbiaco e Cortina venne in seguito riutilizzato come percorso di sci da fondo in inverno e pista ciclabile in estate. Da notare che la linea era già elettrificata a partire dal 1929 e il percorso considerato fra i più suggestivi in assoluto fra le ferrovie alpine. 1
kaos73 Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 2 ore fa, Velvet ha scritto: è la questione treno Eh, tocchi un nodo scoperto... Sicuramente il territorio dolomitico ed alpino al termine della grande guerra aveva un rete ferroviaria di gran lunga più estesa di quella attuale. Chi ha saputo resistere (pochi a sud delle Alpi) mantenendo le infrastrutture ferroviarie oggi, almeno dal punto di vista turistico ma non solo (es: Val Venosta), ha fra le mani un "plus" non da poco. Vedi ferrovia del Bernina, oppure della Pusteria. Nel corso degli anni 60-70 la valutazione a favore del trasporto su gomma era a senso unico, peccato che di li a poco in molte vallate sarebbe esploso il turismo invernale ed il simpatico trenino che sbuffa in mezzo a montagne di neve presente oramai solo in fotografia nelle sale ristorante di ennemila località sarebbe stato rimpianto non poco. In val di Fiemme ove vivo la ferrovia a scartamento ridotto fu smantellata nel '63: costruita in paio d'anni (!) durante la grande guerra impiegando principalmente prigionieri Russi fu inaugurata nel '17. Il "difetto" principale è che fu costruita per scopi militari con funzione di approvvigionamento della linea di fronte del "Lagorai" e pertanto, eccettuato Cavalese (punto di passaggio obbligato), il tracciato scendeva in fondo valle mentre molti paesi si trovano a mezza costa. Esistesse ancora passerebbe all'interno dello stadio del fondo che per riallacciarsi all'argomento del thread ospitera le competizioni di fondo e combinata nordica delle Olimpiadi del 2026.
daniele_g Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 qual è la stazione ferroviaria più vicina al Cadore ?
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @daniele_g Calalzo che da stazione intermedia è divenuta capolinea della tratta che parte da Conegliano e arrivava a Dobbiaco 1
giagiu Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 8 ore fa, Velvet ha scritto: previo esproprio, una pista da bob scavata dal pieno
Martin Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 5 ore fa, Velvet ha scritto: In Veneto invece dove si è più "furbi" ad un certo punto s'è deciso che il treno Calalzo-Cortina (immortalato nel celebre film Vacanze D'inverno con Sordi) era superato, era molto meglio andarci incolonnati in macchina, torpedone e camion. Chiedo per un amico: Quale ente regionale veneto sarebbe stato in grado (nel 1964) di investire per il mantenimento di una ferrovia economicamente fallimentare ?
daniele_g Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 4 minuti fa, Martin ha scritto: Chiedo per un amico: Quale ente regionale veneto sarebbe stato in grado (nel 1964) di investire per il mantenimento di una ferrovia economicamente fallimentare ? ho il sospetto che sarebbe dura anche oggi. almeno per quel che riguarda i viaggiatori in inverno; in estate magari meglio.
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 1 ora fa, Martin ha scritto: Quale ente regionale veneto sarebbe stato in grado (nel 1964) di investire per il mantenimento di una ferrovia economicamente fallimentare ? Quanto è costato il tratto di A28 da Vittorio a Pian di Vedoia? Quanto costeranno le varianti della ss51 in progetto? Gli enti guadagnano qualcosa, in termini ambientali ed economici lasciando pascolare le bici e gli sci da fondo sul sedime dell' ex ferrovia al posto del treno? (per dire, gli svizzeri che sono notoriamente fessi ci fanno pure i quattrini con i trenini panoramici). Cosa ne hanno guadagnato i territori da Longarone in sù mostruosamente intasati 9 mesi l'anno dal traffico leggero e pesante riversato dalla A28 che lì termina? Chiedo per lo stesso amico 1
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 20 minuti fa, daniele_g ha scritto: sospetto che sarebbe dura anche oggi Probabilmente gli altoatesini allora sono proprio fessi, così come sono fessi quelli che affollano i treni R26 in Valsugana estate ed inverno, con bici o sci al seguito. Se non si capisce che il trasporto su gomma non era il futuro di una località del genere allora e tantomeno lo è ora, buonanotte.
Velvet Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 PS, sempre per lo stesso amico di @Martin: quale ente regionale Veneto è in grado non dico di costruire una pista di bob da 150 milioni, ma anche solo di mantenerla funzionante con oneri annessi dopo le olimpiadi del 2026? La fantasia al potere.
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