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Quando non si vuole investire in maniera adeguata sui disastri del nostro territorio perche' non portano voti


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Inviato

Ormai spessissimo ,sentiamo di disastri territoriali per frane ,inondazioni ,e che peggiorano di anno in anno.

Ma perche non si investe?

La domanda è molto semplice ,perche non portano voti perché le opere non sono immediate e si protraggono per tempi lunghi o medio lunghi.

Ma questi disastri non sono costi? Certo che si ,ma come i pesciolini rossi ,la memoria è breve.

Se ne parla per qualche giorno ,e dopo ritorna tutto come prima.

Il cambiamento climatico è una certezza( a parte qualcuno che nega e per me avrebbe bisogno di uno molto bravo ) ,e se vogliamo salvare il salvabile ,dobbiamo renderci conto che i veri ecologisti hanno ragione al 100% ,e quando vengono sbeffeggiati(quasi sempre da una certa categoria di politici),ci si rende conto da chi siamo governati

Inviato
34 minuti fa, jedi ha scritto:

Il cambiamento climatico è una certezza

Certo, ma porta a eventi contro cui poco si può fare … vedi l’alluvione in Emilia Romagna: fu una concomitanza di cause che avrebbe reso vana qualsiasi contromisura.

Ma qualcuno ricorda l’alluvione di Firenze del ‘66? Fu primariamente causato dalla volontà di qualcuno di non allagare le campagne e quindi non furono aperti gli sfoghi per l’acqua, il risultato fu fino a 6 (sei) metri di acqua in città (soprattutto nel quartiere di Santa Croce)

E l’alluvione di Alessandria? A parte l’aver dato i permessi per costruire nell’ alveo del Tanaro, zona detta non a caso alluvionale, (corso d’acqua a carattere torrentizio) fu aperta la diga di Ceva senza valutare le conseguenze.

E il disastro di Bardonecchia di poche settimane fa? Fu un evento assolutamente eccezionale, come poteva essere previsto e fronteggiato?

I soldi si spendono ma i progetti sono molto carenti e ci sono poi i comportamenti degli “amministratori” che sono spesso discutibili.

Altro esempio in Liguria, nel golfo di Diano Marina/San Bartolomeo: le spiagge sono state inondate di ghiaia (geniale idea di qualche “tecnico”) con l’idea di poter recuperare metri di spiaggia … ebbene le ultime mareggiate hanno accumulato la ghiaia che ha generato una laguna in molti tratti di spiaggia … ora abbiamo, oltre a quella di Venezia, anche la laguna di Diano Marina … 

Comunque, tornando al cambiamento climatico, non si può davvero pensare di fermare la natura … il punto è che non siamo abituati a certi eventi e soprattutto non abbiamo avuto alcun rispetto per l’ambiente … vedi fiumi e torrenti imbrigliati in trincee di cemento, se non addirittura sotterrati … abbiamo voluto “imbrigliare” la natura? Ecco che ora arriva il conto da pagare …

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, jedi ha scritto:

Il cambiamento climatico è una certezza

E fa anche molto comodo tirarlo in ballo ad ogni piè sospinto e nascondere sotto il tappeto la mancanza di qualsiasi programmazione, presidio del territorio e gestione di eventi che non sempre sono così straordinari, in rapporto ai tempi di ritorno per i quali si dovrebbero progettare le opere idrauliche ed interventi di mitigazione del rischio (ove possibile e conveniente). Beninteso nessuna volontà polemica con l'opener del thread.

Inviato

@kaos73

Ma io cosa ho detto?

Che essendo ormai una certezza,investire i soldi in opere di contenimento,è piu' che necessario.

Solo che non portano consensi

Inviato

@stefano_mbp

DSe non si possono fermare ,almeno si fanno opere per contenere certi disastri.

Se pensi che il fatalismo sia la soluzione ideale .questo è lontanissimo dal mio pensiero.

Nota Polemica: adesso in Veneto  e Toscana, a chi si farà' fare il commissario straordinario.

Sono proprio curioso

Inviato

le opere non portano consensi perchè costano e quindi aggiungono tasse

comunque qua a vicenza è venuto giù uno strasecchio di acqua e l' abbiamo sfangata, almeno per ora

a qualcosa quindi è servito

Inviato
5 minuti fa, jedi ha scritto:

adesso in Veneto

purtroppo c'è un disperso, ma pare che il peggio sia passato, quindi niente commissari

5 minuti fa, jedi ha scritto:

Toscana, a chi si farà' fare il commissario straordinario

non c'è già figliolo, non va mica bene

Inviato
15 minuti fa, jedi ha scritto:

Se pensi che il fatalismo sia la soluzione ideale .questo è lontanissimo dal mio pensiero.

Non è questione di fatalismo, direi piuttosto che la natura va assecondata e non combattuta … battaglia persa in partenza … un fiume non deve essere imbrigliato in una trincea di cemento, gli si deve dare il giusto sfogo quindi i milioni spesi per portarli in trincea sono soldi buttati.

Invece di spendere cifre faraoniche in opere che presto o tardi si rivelano inutili se non del tutto controproducenti basta spendere qualche euro per pulire gli alvei … rapporto probabile 1/1000 e il 70/80% è risolto per il resto bisogna saper progettare opere sensate … in primis restituire ai corsi d’acqua lo spazio originario, comprese le zone alluvionali limitrofe.

Ma di fronte a eventi come quelli in Emilia Romagna o come poco prima la tempesta Vaia c’è poco da fare … non vorrai mica pensare a qualche opera per fermare vento e pioggia?

I cicloni, o uragani come li chiamano oltre oceano, ci sono da sempre e nessuno si sogna di progettare opere inutili … dobbiamo abituarci anche noi e non sognare battaglie impossibili … le uniche opere possibili sono ridare spazio alla natura … 

  • Melius 1
Inviato

Lo stato di fatto è chiaro e documentabile, prendiamo ad esempio le opere regionali che in settimana hanno in gran parte evitato il ripetersi degli scenari del 2010, e che sono solo una parte di quelle previste dal piano di sistemazione idrica, perché comunque il "comitatismo" è riuscito a rompere i c.glioni in qualche modo. 

Bene: per la galassia "ecologista" non se ne sarebbe fatta nemmmeno una.

Punto. 

E speriamo che il tempo tenga qualche ora, perché se è vero che le opere hanno tenuto è anche vero  che sono vicine alla saturazione.

Inviato
1 ora fa, stefano_mbp ha scritto:

basta spendere qualche euro per pulire gli alvei

In un paese serio ed organizzato, pulire gli alvei e ripristinare/mantenere le quote del letto di scorrimento, non solo non rappresenta un costo, ma anzi è una fonte di reddito vista la quantità di materiale inerte da costruzione ricavabile.

Si fanno aste e si attribuisce al miglior offerente il diritto di estrazione e l'onere di pulizia.

Certo occorrono competenza ed onestà.

Inviato

@stefano_mbp

Ecco!

Ci sono sempre stati ,o capito il tuo pensiero.

Facciamo una cosa ,tu puoi credere che ci sono sempre stati io da tecnico mi informo e dico che negli ultimi decenni sono sempre più' violenti e moltiplicati.

La diversità' sta semplicemente in come uno sfrutta la propria capacita' di analisi

Inviato
2 minuti fa, jedi ha scritto:

La diversità' sta semplicemente in come uno sfrutta la propria capacita' di analisi

… una volta che hai analizzato a fondo le previsioni e capisci che arriveranno venti a 150km/h e pioggia a secchiate che fai ? … alzi il Mose dei venti? Puoi solo avvisare la popolazione che stia a casa … non ci sono opere che tengano … quando si costruisce un insediamento industriale in una zona che si chiama Pantano (Cassino se non ricordo male) non puoi lamentarti perché si è allagato … gli amministratori avrebbero solo dovuto capire (ma è cosa difficile per un “amministratore”) che il nome della zona a qualcosa era dovuto …

  • Melius 1
Inviato
11 minuti fa, jedi ha scritto:

dico che negli ultimi decenni sono sempre più' violenti e moltiplicati.

Certamente, questo è innegabile … ma, ad esempio, negli USA ci sono sempre stati per davvero e di intensità notevole … e aspettano che passi e poi ricostruiscono … non c’è opera che tenga contro eventi simili.

Contro le tempeste non puoi fare nulla … come dicevo, bisogna iniziare a farci l’abitudine.

Hai ragione, per via del cambiamento climatico sicuramente sono aumentati , in frequenza e dannosità, certi eventi ma c’è veramente ben poco da fare

Inviato

I fenomeni come quelli dell'Emilia Romagna non sono arginabili, da nessuno.

Però recentemente (diciamo negli ultimi dieci-quindici anni), allagamenti e danni si sono verificati anche in presenza di fenomeni non proprio catastrofici.

Almeno quelli è doveroso tentare di impedirli, e lì è la politica, non la tecnica (che sa benissimo cosa fare) che deve scegliere le priorità.

I soldi non ci sono e non ci saranno mai per fare tutto: manutenzioni , opere nuove, sanitario, sociale, sicurezza, ... ci vorrebbero risorse immense e bisogna scegliere.

Tanto che dove i lavori si fanno (e qui in alcune zone del Veneto e anche della mia città si sono fatti) poi i danni non si verificano più, o comunque molto meno.

Inviato
3 minuti fa, maverick ha scritto:

I soldi non ci sono e non ci saranno mai per fare tutto, bisogna scegliere.

Non solo, devi combattere con Comitati, Italie nostre, Diverse tonalità di Verdi  ...  ecc.

  • Melius 1

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