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Melius Club

WeWork, un altro mito del lavoro 2.0 ci saluta lasciando un po' di cocci


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Inviato
20 minuti fa, Jack ha scritto:

solo quello pirla :classic_laugh:

Se non ci fossero i pirla non esisterebbero i furbi

Inviato
12 ore fa, Velvet ha scritto:

dopodiché le piccole società hanno iniziato ad aver bisogno di qualcosa di meno bimbominkia,

mi sembra un po' riduttivo.

 

La societa acquistava con contratti di leasing immobili che poi affittava. 

 

Perche' il buisness non e' piu' remunerativo, ma anzi, causa perdite ?

- tassi di interesse in aumento che hanno determinato una impennata dei costi dei contratti di leasing impressionanti

- caduta della domanda per l'onda lunga dello smart working con tassi di occupazione degli spazi nettamente inferiori.

 

.

Quindi per evitare il fallimento (non per pilotarlo) la societa deve liberarsi velocemente dei vari contratti di leasing per immobili che sono sottoutilizati e nel contempo rinegoziare i contratti di affitto alle aziende che fruiscono degli spazi.

Lo strumento che ti consente di fare questo senza penali o azioni legali e' il chapter 11.

.

Il chapter 11 e' una misura per evitare il fallimento non per pilotarlo.

 

 

 

Inviato
15 ore fa, briandinazareth ha scritto:

in realtà ci sono diverse aziende che offrono lo stesso servizio e che sono in salute

Si vede che baderanno al sodo e non al cool

Inviato

guardare il dito e non il cool talvolta e’ meglio

Inviato
5 ore fa, stefanino ha scritto:

Il chapter 11 e' una misura per evitare il fallimento non per pilotarlo.

 

 

 

Il Chapter 11 (letteralmente "Capitolo 11") è la principale norma fallimentare dello United States Code degli Stati Uniti.

Consente alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito della dichiarazione di fallimento. Essendo una legge federale statunitense i soggetti possono, in alternativa, ricorrere a leggi statali, spesso più rapide e snelle, per gestire situazioni di insolvenza.

Nel Chapter 11 l'imprenditore rimane solitamente in possesso di tutti i suoi beni ed è però sottoposto al controllo e alla giurisdizione della corte. Con l'ingresso nel Chapter 11 tutte le azioni dei creditori volte a pretendere il pagamento dei loro debiti sono automaticamente bloccate (esattamente come nella legge fallimentare italiana). Alcuni contratti, conosciuti come contratti esecutivi, possono essere cancellati se è finanziariamente conveniente per la procedura. Tali contratti includono i contratti di lavoro, i leasing immobiliari, contratti di manutenzione o fornitura.

 

Tradotto nel diritto italiano, credo che la forma più vicina sia l'amministrazione controllata. Correggimi se sbaglio.

Nessuno ha detto che domani chiudono, mi pare. Certo in salute non stanno.

Quanto alle ragioni sono spiegate in lungo ed in largo ovunque:

l'idea tira minga, e forse non ha mai tirato visto che nel 2019 ante covid e ante tassi in crescita già truccavano i conti per tentare la collocazione in borsa (respinta dalla FED).

Te capì?

 

 

Inviato
53 minuti fa, mozarteum ha scritto:

guardare il dito e non il cool talvolta e’ meglio

Dipende dal cool. Son mica tutti uguali

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, Velvet ha scritto:

forse non ha mai tirato visto che nel 2019 ante covid e ante tassi in crescita già truccavano i conti per tentare la collocazione in borsa (respinta dalla FED).

la IPO di "the we company" (questo e' il nome della societa all'origine) mi sembra che si schianto' per indifferenza degli investitori . Non vedevano di buon occhio un superdebito a fronte di entrate ancora insufficienti ad avere un esercizio con utili in tempi ragionevoli.

 

Non mi risulta che la FED abbia a che vedere con la borsa.

 

e' la  SEC a dover decidere e non mi ricordo che SEC, ricevuti i prospetti e i report relativi, abbia bocciato la IPO,

sicuramente pero' ha avuto molto da ridire sul fatto che l'AD di WeWork abbia parlato della IPO prima dell'ok di SEC (questa e' una violazione grave del periodo di silenzio che precede l'autorizzazione di SEC)

 

Fallita la IPO che aveva la funzione di dare danaro fresco alla societa, interviene nuovamente SoftBank (gia azionista di larga maggioranza)  sganciando 5 miliardi di dollari al volo  patto che l'AD di WeWork togliesse il disturbo e si attuasse un taglio di costi rinegoziando il rinegoziabile personale incluso.

 

Successivamente  WeWork si fonde con BowX e nuovamente lanciano un IPO che ha maggior successo.

 

 

E questa e' la storia.

 

L'attualita e' che tassi di interesse e caduta della domanda hanno reso vani gli sforzi fatti tra il 2019 e il 2021 per rimettere in sesto la societa' incluso sistemi di prenotazione via app e altre facilitazioni all'accesso del servizio dei loro cienti.

 

In questi casi l'unica soluzione per imporre una rinegoziazione dei canoni leasing e canoni affitti gia cristallizzati da contratti e' il chapter 11 che, ripeto,  e' un qualcosa di simile alla nostra amministrazione controllata ma con maggiori possibilita di uscire dalle peste (vedi GM)

 

Ho seguito un pò WeWork dalla IPO (390 dollari) poi ho venduto (guadagno ridicolo mi sembra 5 dollari ad azione)

con  il dilagare dello smart working e successivamente con l'impennata dei tassi era piu sensato puntare su una discesa del titolo.

 

Ovviamente SoftBank paga lo scotto maggiore (mi sembra detenga piu' del 50% del capitale oltre ad avere finanziato abbondantemente la società) 

Per fortuna e' in Giappone

in Giappone una banca non la lasciano fallire ma la guidano verso una loro forma di chapter 11 dove la mano pubblica ripiana a suon di migliaia di miliardi di Yen. (Vedi Japan Airlines nel 2010).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inviato
1 ora fa, stefanino ha scritto:

Non mi risulta che la FED abbia a che vedere con la borsa.

Mi pare ovvio trattavasi di mio errore fra FED e SEC.

Ma il punto è che al di là delle valutazioni astronomiche e del tutto campate in aria all'epoca della fase di start-up (fino a 47 mld di dollari) la macchina non ha mai funzionato.

 Il fondatore e ceo di SoftBank, Masayoshi Son, ha definito a posteriori  il suo investimento in WeWork “folle”,  ha preso il controllo maggioritario dell’azienda in un pacchetto di finanziamento da 5 miliardi di dollari quando Neumann è stato costretto a dimettersi. Nel 2021, WeWork è finalmente diventata pubblica attraverso una fusione con una società di acquisizione a scopo speciale (Spac). Ma la turbolenza è continuata. WeWork ha dichiarato che il suo fatturato è cresciuto solo del 3,6% anno su anno che per una start-up di quel calibro e finanziamenti è pochissimo, ma oggi è in perenne calo.

 

Insomma una bella fuffa da 47 miliardi.  Succede.


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