Il razzismo di questo paese

[audio2]

@criMan guarda che nel caso specifico, perlomeno dalle mie parti, non accade quasi mai così.

dico quasi mai per non dire mai, ma non sono sicuro del 100 % assoluto.

quello che invece capita è che tu affitti a uno/due o coppia che sia di stranieri della più varia provenienza

e poi dopo te ne ritrovi non dico 20 ma 10 si.

 

[criMan]

38 minuti fa, audio2 ha scritto:

quello che invece capita è che tu affitti a uno/due o coppia che sia di stranieri della più varia provenienza

e poi dopo te ne ritrovi non dico 20 ma 10 si.

quindi tu ribalti la teoria dell'italiano cattivo.

Non ho statistiche in mano per dire quanto accada cio' , ma sembrano piu' storie che sentivo 20 anni fa' quando ci fu l'ondata di rumeni e albanesi in Italia. Oggi lavorano quasi tutti nell'edilizia e bene. Hanno appartamento per la propria famiglia con un tenore di vita paragonabile all'italiano. Non saprei che dire.

A Roma nei pressi dell'Universita' La Sapienza c'e' questa piaga degli appartamenti affittati a ragazzi italiani che vanno a seguire i corsi stipati in piccoli appartamenti , 4 5 6... Tutto nero o quasi.

 

[analogico_09]

9 ore fa, hfasci ha scritto:

considerando gli "standard" di fatto in vigore in Italia, mi sembra più che legittimo selezionare accuratamente il potenziale inquilino.

 

 

Cosa giusta e doverosa l'oculatezza, ma, per tornare a bomba, ritenere che la selezione andrebbe fatta solo o prevalentemente su base razziale significa discriminare pregiudizialmente ed inutilmente visto che i riplorevoli "standard" comportamentali vigenti in Italia in fatto di affitti (e di altre cose del civile e del sociale) andrebbero invero attribuiti in primis agli italiani stessi. In secundis agli inquilini incivili di ogni altra provenienza i quali  apprendono tuttavia spesso da noi autoctoni l'arte del dare le cosiddette sole.

 

 

[Uncino]

Inizierei con lo specificare meglio il termine "razzista", solitamente riferito contemporaneamente sia alla effettiva razza che alla cultura/religione di appartenenza.

Ovviamente le due cose non sono intercambiabili, anche se nella mentalità collettiva, e purtroppo negli effetti, esse coincidono.

Quindi definirei con il termine di "razzismo" quello indifferenziato, purtroppo dominante, e "razzismo culturale" quello che invece prescinde dalle caratteristiche fisiche per concentrarsi unicamente su cultura e religione.

 

Fatta questa premessa, l'Italia è un Paese razzista?

Si lo è.

Questa è una caratteristica propria della "destra"?

Per niente, magari gli appartenenti a tale ideologia hanno minor difficoltà ad ammetterlo apertamente, ma tale forma di razzismo indifferenziato è equamente distribuita fra tutta la popolazione.

Io sono un razzista?

Proprio no, la mia fidanzata ha il colore della cioccolata, ed esiste una concreta possibilità che una volta sposati andremo a vivere nella sua Benin City.

Io sono un razzista culturale?

Temo di sì, con particolare riferimento alla religione islamica perché la considero assai poco compatibile con le nostre radici culturali greco-cristiane.

Non mi riferisco ai singoli musulmani, fra i quali ho buone amicizie, ma all'Islam nel suo complesso.

E, visto che circa il 75-80% dell'immigrazione africana è rappresentata da musulmani, un bel pezzo di "quell'islam nel suo complesso" si sta trapiantando da noi.

Per concludere due osservazioni:

- Potrei essere fidanzato con Mercy se invece di essere cattolica fosse musulmana?

Al cuor non si comanda, quindi magari sì, ma con grande difficoltà da entrambe le parti.

- L'italiano medio è in grado di distinguere fra razzismo indifferenziato e razzismo culturale?

Ma nel modo più assoluto no, viene immediatamente riferito tutto al colore della pelle, senza tener conto che una bianchissima milanese convintamente musulmana è con tutta probabilità più distante da un cattolico della mia Mercy.

 

Spero di non aver scandalizzato troppi lettori.

[vizegraf]

16 minuti fa, Uncino ha scritto:

Spero di non aver scandalizzato troppi lettori.

Sicuramente non me (per quel che vale).

Direi anzi che hai messo il dito nella piaga.

Il problema con i musulmani, secondo me, è che antepongono i dettami del Corano alcuni dei quali sono antitetici alle leggi laiche ed alle costituzioni dei Paesi che li ospitano.

 

[Uncino]

1 minuto fa, vizegraf ha scritto:

Sicuramente non me (per quel che vale).

Direi anzi che hai messo il dito nella piaga.

Il problema con i musulmani, secondo me, è che antepongono i dettami del Corano alcuni dei quali sono antitetici alle leggi laiche ed alle costituzioni dei Paesi che li ospitano.

Credo che loro abbiano il pieno diritto di anteporre i principi della loro religione... quando vivono in un Paese a maggioranza islamica.

Il nostro, almeno per ora, non lo è.

Sfortunatamente le nostre leggi sono talmente orientate alla protezione della pluralità da non poter proteggere sé stesse e la collettività da grandi gruppi desiderosi di sovvertire la nostra società.

 

Quindi sì, quella che ho indicato è LA piaga: chiuderemo l'anno con 200.000 immigrati.

Se fossero 200.000 cristiani sarebbe certamente un grande problema sia economico che logistico, ma fine lì.

Cioè, magari qualche crisi di nervi per quelli che non apprezzano la pelle nera... ma problema loro.

Ma non sarà così, perché 200.000 significa che a chiusura 2023 saranno sbarcati qui almeno 150.000 musulmani.

Questo NON sarà solo un problema economico e logistico.

[vizegraf]

11 minuti fa, Uncino ha scritto:

Questo NON sarà solo un problema economico e logistico.

Ineccepibile.

E temo corrispondente a :

 

«Con le vostre leggi democratiche vi invaderemo; con le nostre leggi religiose vi domineremo»

 

[extermination]

3 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Con le vostre leggi democratiche vi invaderemo; con le nostre leggi religiose vi domineremo»

Anche no!

[vizegraf]

2 minuti fa, extermination ha scritto:

Anche no!

Speriamo, ma qualche embrione c'è.

Vedi alcune aree di Belgio ed Inghilterra dove vige indisturbata la legge islamica addirittura con tribunali islamici per ora riguardanti i soli adepti all'Islam (e questa è già un'assurdità), in seguito  ...  vedremo.

[Uncino]

Non credo che qualcuno voglia invaderci, ma è inevitabile che con questi numeri saremo soggetti ad una progressiva islamizzazione.

 

Poi magari qualcuno ne è contento...

[Uncino]

8 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Speriamo, ma qualche embrione c'è.

Vedi alcune aree di Belgio ed Inghilterra dove vige indisturbata la legge islamica addirittura con tribunali islamici per ora riguardanti i soli adepti all'Islam (e questa è già un'assurdità), in seguito  ...  vedremo.

Io sono particolarmente preoccupato per la condizione delle donne, che nell'Islam sono soggette ad una fortissima compressione dei diritti.

Questo con particolare riferimento alle donne minorenni (a mio avviso chi è maggiorenne se vuole può anche prendersi a martellate), perché non abbiamo strumenti adatti a togliere la potestà ad una famiglia islamica che voglia crescere un minore di sesso femminile in condizione diversa da quella strettamente corrispondente alla Carta dei Diritti dell'Uomo.

Questo può essere comprensibile in uno Stato dove vige la Legge Coranica, ma lo trovo del tutto inaccettabile in Europa.

Qui maschi è femmine sono assolutamente uguali nei loro diritti, e lo Stato ha il diritto/dovere di garantirlo; chi non è d'accordo è invitato ad andare a crescere i propri figli in Arabia Saudita.

[Gici HV]

21 ore fa, Uncino ha scritto:

Qui maschi è femmine sono assolutamente uguali nei loro diritti, e lo Stato ha il diritto/dovere di garantirlo; chi non è d'accordo è invitato ad andare a crescere i propri figli in Arabia Saudita

Volevo darti un melius ma li ho finiti, te lo dò virtuale 

[dago]

22 ore fa, Uncino ha scritto:

Questo può essere comprensibile in uno Stato dove vige la Legge Coranica, ma lo trovo del tutto inaccettabile in Europa.

Perdonami ma lo trovo semplicemente inaccettabile ovunque.

[Uncino]

23 minuti fa, dago ha scritto:

Perdonami ma lo trovo semplicemente inaccettabile ovunque.

Mi verrebbe da dire che altrettanto vale per me.

Tuttavia credo che il numero delle nostre "distribuzioni di democrazia occidentale" fatte a suon di bombe in testa possa già dirsi sufficiente.

Ciò che capita negli altri Paesi, beh se lo sbroglino gli altri Paesi.