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"Operazione Spade di Ferro", il conflitto Israele-Gaza


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ascoltoebasta
Inviato
21 minuti fa, tigre ha scritto:

Quando scrivo che i leader Usa sono guerrafondai e che agognano la guerra, qualcuno qui ha pure il coraggio di sminuire, o peggio, ridicolizzare.

Se non alimentassero e finanziassero le guerre da cui traggono beneficio,gli USA sarebbero un Paese fallito da tempo. Riguardo Israele che dire....cosa aspettarsi da una Nazione che per decenni ha sottratto terreni  a un altro Stato,distrutto case legittimamente abitate da famiglie innocenti,arrestato senza ragioni decine di migliaia di minorenni,razionato acqua,luce e gas a chi ne aveva diritto,io non m'aspettavo nulla di meno,poi a dar manforte arrivano i "buoni" con i loro veti....

Inviato

 

L’Iran svela droni armati di missili aria-aria (10dic23 AFP)

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L’Iran ha rafforzato le sue capacità di difesa aerea aggiungendo droni da combattimento dotati di missili aria-aria al suo arsenale, hanno riferito i media statali domenica.

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“Decine di droni Karrar armati di missili aria-aria sono stati aggiunti per la difesa aerea in tutte le aree di confine del paese”, ha detto l’agenzia di stampa ufficiale IRNA.

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I droni, con una portata operativa fino a 1.000 chilometri (620 miglia), sono stati esposti domenica mattina durante una cerimonia televisiva organizzata in un’accademia militare a Teheran.

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“I nemici dovranno ora ripensare le loro strategie” perché le forze iraniane sono “diventate più potenti”, ha detto il comandante in capo dell’esercito iraniano, il generale Abdolrahim Mousavi.

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Lo sviluppo dell’arsenale militare iraniano ha suscitato preoccupazione tra molti paesi, in particolare Stati Uniti e Israele, i nemici giurati della Repubblica islamica.

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L’Iran sostiene anche il gruppo militante palestinese Hamas, che è stato impegnato in una guerra con Israele da quando ha lanciato attacchi mortali il 7 ottobre.

 

Inviato
1 minuto fa, ascoltoebasta ha scritto:

Se non alimentassero e finanziassero le guerre da cui traggono beneficio

Banchieri ebrei residenti negli Usa e petrolieri statunitensi finanziavano Hitler, prima durante e dopo il secondo conflitto mondiale.

Un'Europa distrutta ha permesso loro di trovarsi con 10-15 anni di vantaggio sui suoi piú prossimi concorrenti.

Ora riprovano lo stesso giochetto.

  • Sad 2
Inviato

Predoni con le pezze al Qulo. Dove c'e' l' Oro Nero stanno sempre in mezzo. Gli ha detto male anche con la crisi del Canale di Suez (storia recente).

Inviato
1 ora fa, tigre ha scritto:

Banchieri ebrei residenti negli Usa e petrolieri statunitensi finanziavano Hitler, prima durante e dopo il secondo conflitto mondiale.

in cambio del compito di sterminare tutti gli ebrei, ma i nazisti non riuscirono a rispettare il patto e si fermarono ad un olocausto di appena SEI MILIONI mandati in fumo

ti hai scordato di chiarire il ruolo tuo qui e dei rettiliani nello sterminio egli ebrei

  • Haha 1
Inviato
38 minuti fa, artepaint ha scritto:

hai scordato di chiarire il ruolo tuo qui e dei rettiliani nello sterminio egli ebrei

Io non ero ancora nato, sono un giovanotto, che credi? 🤪

Inviato

"Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti si unirono agli Alleati nella lotta contro le potenze dell'Asse (Germania, Italia, e Giappone) per proteggere la democrazia,  non per salvare gi Ebrei vittime del regime nazista."

Adesso sono culus e camicia :classic_biggrin:

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...e i destrorsi, per rifarsi una nuova verginita' adesso simpatizzano per gli ebrei , ma certo, la democrazia a corrente alternata :classic_laugh:

Inviato

Da mettere nell' album delle figurine di gioggia :classic_biggrin::classic_biggrin::classic_biggrin:

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meloni_cer1181x563.jpeg

briandinazareth
Inviato

gideon levy ha scritto un editoriale molto duro e molto bello. 

 

Un padre in lutto, il cui figlio di 8 anni è stato ucciso dai soldati, questa settimana si è fermato all'ingresso della sua casa al confine con il campo profughi di Jenin e ha affermato una semplice verità: "Questi bambini non perdoneranno mai i soldati. State crescendo un'altra generazione di resistenza. Ora i nostri figli vogliono che anche i bambini israeliani vengano uccisi".


 

Ho visitato la casa dell’uomo, Samer al-Ghoul, dopo una visita al campo di Jenin, dove nei giorni scorsi le Forze di Difesa Israeliane hanno nuovamente seminato distruzione, in misura orribile. Circa 80 case sono state demolite, tutte le strade del campo sono state sradicate dal loro posto e le fognature, le cui infrastrutture sono state distrutte, scorrono nelle strade e lasciano uscire fetore. I bambini del campo di Jenin ci sguazzano dentro.


 

Dall’altra parte dei regni “occupati”, i bambini vengono uccisi a migliaia. Le recenti immagini da Jabalya hanno dimostrato che né Dio né l'IDF hanno pietà dei bambini. Ogni 15 minuti, un bambino viene ucciso a Gaza. Ogni pochi minuti, un bambino viene portato di corsa in ciò che resta di un ospedale, gettato sul pavimento sudicio, a volte senza che nessuno lo accompagni.


 

A volte nessuno sa se è rimasto qualcuno vivo in famiglia, e il bambino lancia uno sguardo incomprensibile e vitreo a ciò che sta accadendo intorno a lui. Il suo corpo e il suo viso sono coperti di polvere; è stato estratto dalle rovine. Queste immagini vengono trasmesse in continuazione da tutti i canali televisivi che conoscono il significato di giornalismo, ad eccezione della televisione israeliana, che non mostra nulla di tutto ciò, dopo essersi mobilitata completamente al servizio della guerra.


 

Tutti questi bambini - i morti, i morenti, i sanguinanti, i feriti, i disabili, gli orfani, i terrorizzati, i senzatetto e gli squattrinati - hanno fratelli e amici che crescono con loro. Sono la prossima generazione e non dimenticheranno mai. Mentre Israele si preoccupa della sua terribile e giustificata rabbia per ciò che Hamas gli ha fatto, e di curare le sue ferite e i suoi feriti, quasi nessuno si scandalizza per ciò che l'IDF sta facendo a Gaza e Jenin.


 

Nessuno pensa al trauma all'ombra del quale cresceranno i bambini di Gaza, alla sofferenza inconcepibile di decine di migliaia di bambini che ora camminano indifesi, nella paura esistenziale, per le strade in rovina. Non hanno un rifugio antiatomico, né un centro di resilienza, né un consulto psicologico e nemmeno una casa.


 

Forse è lecito e naturale per una nazione concentrarsi solo sul proprio dolore e ignorare il dolore ben più grande che sta causando a un'altra nazione. Questo è molto dubbio. Ma questo ignorare avrà anche un prezzo che gli israeliani saranno costretti a pagare un giorno, e il prezzo - almeno quello - dovrebbe disturbarli.


 

Un attacco sfrenato e terribilmente crudele contro Gaza crea un odio verso Israele a livelli mai visti prima, a Gaza, in Cisgiordania, nella diaspora palestinese, nel mondo arabo e ovunque nel mondo, dove la gente vede ciò che gli israeliani non vedono e non vogliono vedere. E ciò che è ancora più terribile è che questo odio sarà giustificato. Niente sarà più giustificato.


 

Guardate quale odio è stato seminato nei cuori di quasi tutti gli israeliani da un solo barbaro attacco. Ha distrutto le vestigia del campo di pace, ha trasformato il grido "morte agli arabi" in qualcosa di anacronistico e moderato. Ora è "morte a tutti gli arabi". Alcuni lo dicono ad alta voce, altri lo pensano soltanto. Immaginate quali semi di odio stiano germogliando in ogni luogo che ora è esposto agli orrori, da Shujaiya a Manhattan ad Amman.


 

Si possono vedere gli orrori di Gaza e non odiare coloro che li stanno infliggendo? Vivere ciò che sta accadendo a Gaza e non sognare di vendicarsi? Generazioni di palestinesi hanno lasciato in eredità l'odio per Israele come risultato della prima Nakba, e altre generazioni ora lasceranno in eredità un odio ancora maggiore, come risultato della seconda Nakba che è stata loro promessa.


 

"La prossima generazione dorme nella stanza accanto / la sento respirare / La prossima generazione sogna nella stanza accanto / e mormora paure nel sonno", canta Hanan Yovel sulle parole di Ehud Manor; la prossima generazione palestinese mormora paure nel sonno, ma non è nella stanza accanto - non ha spazio.


 

Tra qualche mese, i bravi israeliani si recheranno ancora una volta a Parigi e a Londra, a Dubai e a New York, e rimarranno scioccati da quanto ci odiano. Perché? Cosa abbiamo fatto di male?


 

  • Thanks 2
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

"Questi bambini non perdoneranno mai i soldati. State crescendo un'altra generazione di resistenza. Ora i nostri figli vogliono che anche i bambini israeliani vengano uccisi".

Tutto è cominciato con il 07 ottobre e la mattanza di Hamas che ha visto anche bambini israeliani seviziati ed uccisi nei modi più barbari, bruciati vivi o decapitati, rapendone anche molti, seviziando e stuprando donne e rapendo anch’esse, a parte le 1200 vittime civili ci sono gli oltre 3000 feriti e gli oltre duecento ostaggi, alcuni erano come già ricordato erano donne e bambini, persino alcuni neonati, oltre che anziani ma nessun palestinese a cominciare da quel padre di cui riporti lo scritto ha cominciato ricordando quei morti del 07 ottobre e condannando i loro carnefici, senza quei fatti oggi racconteremmo un’altra storia.

Non bastasse i palestinesi hanno gioito quando Hamas ha portato a Gaza i cadaveri degli israeliani uccisi esponendoli al pubblico ludibrio e non contenti in molti anche infierito sui cadaveri e festeggiato, del resto tutti i palestinesi sanno cosa è Hamas e tutti sanno cosa ha fatto Hamas a Gaza in questi anni e soprattutto come sono stati cresciuti ed istruiti quei bambini, l’odio atavico trasmesso loro verso gli ebrei non è il frutto dei bombardamenti odierni ma il germe di una teocrazia malata che predica odio e violenza, svegliarsi ora non ha molto senso e questa attenzione ai bambini andava data quando serviva ed orientata all’interno della società palestinese.

Ma la democrazia e la libertà partono dalla base e vanno conquistate ed i paesi islamici sono tutti così, ci piaccia o meno la cosa, i diritti e le libertà individuali sono una chimera, ma è la loro vita e sono i loro paesi, se a loro sta bene così è un loro problema purché resti solo un loro problema, perché non possono pensare di piegare altre nazioni al loro volere ed Israele è una Stato sovrano dal ‘48 e ha il diritto di esistere esattamente dove è oggi, piaccia o meno all’Islam.

 

Inviato
58 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Tutto è cominciato con il 07 ottobre

Si. Come il conflitto Ucraina Russia é iniziato il 17 febbraio 2022 🤣

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, briandinazareth ha scritto:

vallo a spiegare a gideon levy, sicuramente avrà da impararare da te, perché lui di queste cosa non sa nulla.

deve essere un altro simpatizzante di hamas.

Non c’è nulla da spiegare a nessuno perché Gideon Levy quelle cose le conosce sicuramente meglio di tutti noi ma, evidentemente ed al pari di quanto accade a molti di noi in Occidente, vi è anche per lui una sorta di colpa da emendare che gli fa chiudere gli occhi su una realtà che ha portato i palestinesi a massacrare nei modi più crudeli immaginabili decine di bambini israeliani rapendone alcuni ed oltre un migliaio di persone innocenti a corredo, tutto per puro odio razziale e con l’obbiettivo specifico di provocare la violenta reazione militare di Israele nella speranza che provocasse più morti possibili, morti per i quali Hamas si è impegnata ulteriormente anche usando i civili come scudi umani durante il conflitto. Direi che la stragrande maggioranza degli israeliani, i milioni di loro che questa realtà l’hanno vista e vissuta direttamente il loro pensiero sui fatti di questi mesi l’hanno espresso chiaramente, una rondine evidentemente non fa primavera ed un Levy non conta da solo quanto un intero popolo.

P.S. Cosa ci sia da ridere lo sai solo tu.

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Tutto è cominciato con il 07 ottobre

Neanche Chat GPT ti risponderebbe a questa affermazione.

  • Haha 2
briandinazareth
Inviato

perfetto contraltare di hamas e degli integralisti islamici, ci sono quelli ebrei. 

estratto dell'intevista a shay, del gruppo sionista più importante di israele con tanto di endorsment ufficiale di netanyahu

 

 

 

[…] Yonatan Shay è […] il direttore dell'ufficio di pubbliche relazioni di Im Tirtzu, il più grande movimento sionista in Israele. Movimento extraparlamentare fondato nel 2006 da intellettuali, studenti e riservisti, ritiene che l'indipendenza sia stata solo l'inizio del movimento sionista e che da qualche parte lungo la strada Israele abbia perso la fede nella «rettitudine della sua via», per questo lavora per rafforzare e promuovere i valori del sionismo nella società israeliana […]


 

[…]  Quindi lei si definisce un colono, giusto?

«Secondo la mia educazione ebraica ogni israeliano è un colono perché essere coloni è un imperativo per rispondere alla volontà di Dio. Quindi tutti sono coloni, anche le persone a Tel Aviv e Haifa e Beer Shiva. Siamo coloni nella Terra Santa. Questa parte della Giudea e della Samaria (i coloni si riferiscono alla Cisgiordania come Giudea e Samaria, due antichi regni israeliti, termini sono utilizzati anche a livello amministrativo dal governo israeliano, ndr), Hebron e anche Gerusalemme, la capitale della Giudea, sono il vero Israele. Il vero Israele è la Giudea e la Samaria. Come lo chiamate voi nei media occidentali? Cisgiordania?»
 

 

Cisgiordania, sì.

«Io no, e come me la maggior parte degli israeliani, la chiamiamo Giudea e Samaria, è importante colonizzare questa terra […] perché fa parte del nostro rapporto con Dio».


 

Dall'altra parte del check-point, qui a Hebron, ci sono palestinesi che non hanno libertà di movimento, a Sud di Hebron numerose comunità palestinesi sono state costrette a sfollare dalle proprie case. Cosa ne pensa?

«I palestinesi vogliono farci passare per conquistatori, come persone che stanno operando un regime di segregazione. […] Se costruisci senza avere i permessi ti demoliranno la casa sicuramente».


 

 

Saprà sicuramente che la quasi totalità delle richieste dei palestinesi vengono rigettate.

«Non vogliono semplicemente accettare la sovranità dello Stato di Israele, vogliono vivere in Palestina. Vogliono costruire l'identità palestinese ma non perché ci credono davvero, stanno solo liberando la terra dalla "cosiddetta" occupazione israeliana solo perché danno loro attenzione, si chiedessero come mai l'Autorità Palestinese non fa niente per loro».


 

Perché la definisce "cosiddetta"? È un'occupazione di fatto.

«Non lo è. È la narrativa dell'Onu, che ha a sua volta adottato la narrativa dei palestinesi secondo cui occupiamo la Giudea e la Samaria. Ma vede, non si può occupare qualcosa che è già tuo da 3000 anni. Nel 1967 abbiamo cominciato a liberare quello che avremmo dovuto finire meglio nel 1948. Non possiamo proteggere le nostre terre senza le colline della Samaria, non possiamo controllare la Giudea senza controllare tutta l'area di Gerusalemme. Gerusalemme è il centro della Samaria. […] La distinzione tra Est e Ovest della città non significa niente per noi. Questa è la nostra idea dello Stato di Israele ed è maggioritaria mi creda nella nostra società, l'unica corretta. Anche se alcune persone si ostinano a chiamarli "territori palestinesi occupati"».


 

 

Pensa che i palestinesi abbiano il diritto di vivere in Cisgiordania?

«Non accettiamo l'idea che nel nostro territorio si formi un altro "Stato" dittatoriale come consideriamo gli Stati arabi. Se lo facciamo nelle altre terre arabe, non qui».


 

Quindi non crede nella soluzione dei due Stati?

«No come non ci crede la maggior parte degli israeliani».


 

Qual è la soluzione?

«Potrebbero vivere qui, ma non con gli stessi diritti. Siamo una democrazia in cui la demografia è un elemento essenziale. Dovrebbe essere qualcosa di graduale, come a Gerusalemme Est, potrebbero essere cittadini residenti senza diritto di votare per la Knesset».


 

 

Gli insediamenti sono considerati illegali dal diritto internazionale.

«Secondo l'interpretazione della legge internazionale fatta dall'Occidente ma non da noi. Posso dirle una cosa? Questo caos in Giudea e Samaria è determinato dal fatto che Israele non ha ancora avuto il coraggio di annetterla».

 

È questa dunque la soluzione che proponete? Totale annessione dei territori palestinesi occupati.

«Per il bene di palestinesi ed ebrei dovremmo annettere tutto sì, gradualmente. La comunità internazionale dovrebbe riconoscere il fatto che questa è la terra storica del popolo ebraico e che ha il diritto a vivere qui e sarebbe bene anche per i palestinesi. […] gli scontri avranno fine […] solo quando i territori saranno tutti annessi. […]».


 

 

Ha parlato di alleati importanti, ma è proprio dagli Stati Uniti che stanno arrivando dure critiche all'operato dei coloni, nonché l'annuncio di sanzioni.

«Penso che parte della politica americana sia ostaggio di questa ideologia di sinistra. […] speriamo che le elezioni del 2024 riporteranno ai vertici statunitensi attori politici più vicini alle nostre istanze, come lo era Trump».


 

Quando osserva i numeri della guerra a Gaza. Ventimila vittime.

«Ventimila terroristi».

 


 

Quando vede le foto di bambini, neonati, donne, anziani, può davvero definirli terroristi?

«Forse molti non sono terroristi ma Hamas ha rapito, ucciso, violentato le nostre donne e i nostri bambini. Ci attaccano dalle scuole e dalle moschee. Quindi tutti i civili che sono stati uccisi, mi spiace per loro, piango per loro, forse sono persone innocenti, ma non potete incolpare gli ebrei per proteggere se stessi da 2000 anni. Stiamo cercando di salvare vite umane come possiamo».

 

Sa che i civili a Gaza non hanno un posto dove andare, non possono scappare da nessuna parte per mettersi in salvo?

«La nostra aviazione ha lanciato dei volantini per avvertire dei bombardamenti, quale altro esercito al mondo avverte prima di lanciare una bomba?».

 


 

Avrà sentito le parole del segretario generale Guterres, le denunce delle organizzazioni umanitarie, il mancato accesso di viveri, la catastrofe umanitaria. Non ha il dubbio che la risposta militare sia sproporzionata?

«Non ho un brandello di dubbio. È la cosa giusta da fare. Le critiche arrivano da chi è ossessionato di ridimensionare Israele non da ora ma da tempo. Stiamo facendo la cosa giusta, non possiamo fare di più per prevenire la morte di persone innocenti a Gaza. 1400 donne, bambini, anziani sono stati uccisi nella maniera più brutale e barbarica, e ora è il momento di rivalersi». […]

 

Inviato
3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Israele è una Stato sovrano dal ‘48 e ha il diritto di esistere esattamente dove è oggi, piaccia o meno all’Islam.

 

Diritto di esistere democraticamente come nazione entro i propri confini non già di dominare ed opprimere l'area geopolitica secondo i principi e i dettami fondamentalistici religiosi della terra promessa al popolo eletto alleato di Dio.

  • Melius 1
Inviato
5 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Diritto di esistere democraticamente come nazione entro i propri confini non già di dominare ed opprimere l'area geopolitica secondo i principi e i dettami fondamentalistici religiosi della terra promessa al popolo eletto alleato di Dio.

Ma quali dettami religiosi fondamentalistici che Israele ha sempre dovuto combattere guerra per la propria sopravvivenza contro i paesi dell’area che volevano, ed in molti casi ancora vogliono, cancellare il paese dalla cartina geografica.

 

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