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"Operazione Spade di Ferro", il conflitto Israele-Gaza


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Inviato

Certo che circumnavigare tutta l'Africa avra' dei costi non proprio economici :classic_sad:

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i-viaggi-per-mare-di-vasco-da-gama.jpeg

Inviato

vedrai che in yemen dopo la guerra civile fomentata dai sauditi e dagli usa questi ultimi ci metteranno anche

poco a bombardare tutto

Inviato

@Plot @audio2

Ma difatti è un gran casino ragazzi.

Certo sembra di cattivo gusto parlare dei risvolti commerciali con il disastro di distruzione e morte che sta capitando, però... beh parliamoci chiaro, nelle valutazioni geopolitiche le rotte marittime contano non meno dei morti.

Probabilmente di più.

Anzi, via il probabilmente: di più.

 

La situazione è un disastro, sere fa avevo scritto che, similmente all'Ucraina, varcando la porta di Gaza Israele ha messo sé stesso e pure la NATO in una situazione dalla quale non si può uscire vincitori.

Gli USA sono i principali sconfitti, stanno facendo la figura di chi non è in grado di spaventare nessuno, e fra questo "nessuno" c'è pure Israele, visto che a Netanyahu le richieste di moderazione americane entrano da un orecchio ed escono dall'altro.

Piedi in due staffe, ma staffe di cavalli che galoppano in direzioni diverse.

La Turchia appoggia apertamente Hamas, certamente ha dato il suo benestare all'attacco iniziale e non è improbabile che si scopra un suo appoggio di intelligence.

La Turchia pensa a sé stessa in termini di impero, Ucraina e Gaza stanno dimostrando che lo è.

Russia e Cina cercano di fare da pompieri, ma per spegnere il fuoco che è divampato serve ben altro che i pompieri.

 

Gli USA non bombarderanno nessuno A2, se lì bombardi si infiamma tutto l'islam, e per tutto intendo proprio tutto, compreso il frutta e verdura che abbiamo davanti casa.

 

Unica possibilità di soluzione: inventare la macchina del tempo ed impedire a Netanyahu di ordinare l'ingresso a Gaza.

Inviato
5 minuti fa, Uncino ha scritto:

Gli USA non bombarderanno nessuno A2, se lì bombardi si infiamma tutto l'islam, e per tutto intendo proprio tutto, compreso il frutta e verdura che abbiamo davanti casa.

Unica possibilità di soluzione: inventare la macchina del tempo ed impedire a Netanyahu di ordinare l'ingresso a Gaza.

Gli Usa se la dovranno vedere con l'Iran (che sarà appoggiata dalla Cina).

E i cristiani se la dovranno vedere con gli islamici.

Senza contare le tensioni Cina/Pakistan vs India.

Ci sarà da ballare nei prossimi anni.

L'economia occidentale in primis, ne uscirà distrutta.. nei prossimi anni i fallimenti saranno all'ordine del giorno.

 

Inviato
2 minuti fa, Uncino ha scritto:

Gli USA non bombarderanno nessuno A2, se lì bombardi si infiamma tutto l'islam

 

Sono d'accordo.., Intanto i Paesi Arabi stanno invocando una nuova risoluzione Onu per un secondo "cessate il fuoco"., visto che il primo a causa del veto USA non ha ottenuto il successo sperato.

Inviato
35 minuti fa, tigre ha scritto:

Gli Usa se la dovranno vedere con l'Iran (che sarà appoggiata dalla Cina).

E i cristiani se la dovranno vedere con gli islamici.

Senza contare le tensioni Cina/Pakistan vs India.

Ci sarà da ballare nei prossimi anni.

L'economia occidentale in primis, ne uscirà distrutta.. nei prossimi anni i fallimenti saranno all'ordine del giorno.

La Cina appoggia ma non si lascia coinvolgere in guerre, sono mercanti e come tali vedono la guerra come fumo negli occhi.

Discorso diverso è il Pakistan, e quando ho parlato del rischio di incendio islamico la mia mente era proprio focalizzata sul Pakistan.

Che invece le guerre le fa.

Se da un lato è da escludersi un coinvolgimento diretto di Islamabad, dall'altro non è affatto possibile escludere che in caso di fiamme VERAMENTE intense i pakistani forniscano non ad Hamas ma ad Hezbollah materiale nucleare.

 

In questo momento il Pakistan si trova in una posizione pessima, da un lato sono in via di spegnimento le tensioni fra Cina ed India, dall'altro la Russia ha sempre meno interesse ad occuparsi dei cacchi dei pakistani... risultato, rischiano concretamente di prendere una scarica di sonori ceffoni dall'India, che con loro non ha la minima intenzione di normalizzare i rapporti (anzi...).

In questo quadro, divenire un player di rango nella difesa della Palestina renderebbe il Pakistan intoccabile.

 

Quanto all'economia occidentale, bigogna dividere.

Gli USA soffrono già d'ora, non erano usciti bene dalla crisi Covid e certo trovarsi con la crisi ucraina a stretto giro di tempo non gli ha fatto un favore.

Però possono contare sulla propria autonomia energetica ed in aggiunta gran parte dell'enorme spesa per l'Ucraina è in realtà andata a funzionare la loro industria bellica.

Possiamo dire che agli USA le guerre costano, ma non troppo.

È una situazione molto simile a quella russa: entrano soldi dagli energetici e vengono spesi nelle proprie industrie.

Costa, ma non molto.

 

Poi nell'occidente c'è la UE, noi.

Beh mio caro Tigre, mi spiace doverti comunicare che invece la nostra è già andata.

Dal Covid eravamo usciti meglio degli USA, ma il danno che ci siamo inflitti con le sanzioni alla Russia ci ha schiacciati.

 

Però torniamo a parlare della famosa rotta marittima e dell'Italia: noi restiamo profitti non indifferenti dal fatto che le merci dirette in Europa centrale passano per i nostri porti, soprattutto Trieste e Genova.

Però questo vale se il mercantile fa Suez.

Se invece aggira il Capo, poi non è che entri nel Mediterraneo per fare un favore agli italiani.

Inviato

Mettici pure che la via della seta (centra, centra) e' andata a rotoli e il cerchio si chiude. Ma tanto che ci frega a noi del Canale di Suez :classic_biggrin:

Inviato
36 minuti fa, Plot ha scritto:

Sono d'accordo.., Intanto i Paesi Arabi stanno invocando una nuova risoluzione Onu per un secondo "cessate il fuoco"., visto che il primo a causa del veto USA non ha ottenuto il successo sperato.

Non sono mica solo i Paesi arabi ad invocarlo.

Gli Stati Uniti cederanno?

Beh prima o poi si, anche se sei (eri) grande e potente non è che tu possa pensare di giocare contro tutto il mondo.

Opinione personale: mi ha fatto letteralmente vergognare l'astensione italiana.

Su queste cose non ci si sostiene, facendolo dipingi te stesso come un coniglietto tremante.

Un coniglietto tremante con tutti gli occhi del mondo puntati contro.

Su queste cose o voti sì o voti no.

O, in alternativa, ti dimetti e lasci la poltrona ad un vero statista 

Inviato
5 minuti fa, Uncino ha scritto:

Opinione personale: mi ha fatto letteralmente vergognare l'astensione italiana.

 A beh, vaglielo a dire ai filo ammerikani, a quelli che sono terrorizzati dagli islamici, insomma tutte cosucce di poco conto e di scarsa lungimiranza.

Inviato

e pensare che qua sul forum c'era un capitano di nave ( credo ) cargo, al quale si sarebbero potute chiedere un sacco di cose interessantissime sulle rotte e tutto quello che ne deriva

Inviato

Credo che si capisca anche da soli, il Canale di Suez e' fondamentale.., poi se vuoi farti il giretto dell 'Africa non c'e' problema.., ma chi lo spiega ai filo ammerikani ?

 

Inviato
1 minuto fa, Plot ha scritto:

Credo che si capisca anche da soli, il Canale di Suez e' fondamentale.., poi se vuoi farti il giretto dell 'Africa non c'e' problema.., ma chi lo spiega ai filo ammerikani ?

Che poi una grossa portacontainer o una super petroliera non è che possano aggirare il Capo con ogni condizione meteorologica, quindi non sono solo tante miglia in più, ma anche possibili ritardi causati dal mal tempo.

Per non parlare del rischio pirateria, che a sua volta fa salire i costi di assicurazione per le navi che passano davanti alle coste occidentali dell'Africa 

Inviato

ma non lo fanno il giro, non esiste proprio

piuttosto radono al suolo tutto lo yemen compresi i suoi 30 milioni di abitanti

Inviato

Okay ragazzi, questo thread a un invito a non eccedere con i messaggi per giorno.

Da parte mia stop qui.

Inviato

Gli hacker legati a Israele interrompono i servizi nelle stazioni di servizio in tutto l’Iran (La Reuters 18dic23)

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DUBAI: Un gruppo di hacking che l’Iran accusa di avere legami con Israele ha affermato di aver effettuato attacchi informatici che hanno interrotto i servizi nelle stazioni di servizio in tutto l’Iran lunedì, hanno riferito la TV di stato iraniana e i media locali israeliani.
Il ministro del petrolio Javad Owji ha detto alla TV di stato iraniana che i servizi erano stati interrotti a circa il 70% delle stazioni di servizio iraniane e che l’interferenza esterna era una possibile causa.

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“Questo attacco informatico è stato effettuato in modo controllato per evitare potenziali danni ai servizi di emergenza”, ha detto Sparrow Predatory Sparrow nella sua dichiarazione secondo i media iraniani.

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Le interruzioni di benzina di lunedì sono il primo incidente del genere dal 2021, quando un grave attacco informatico in Iran ha interrotto la vendita di carburante, causando lunghe code nelle stazioni di tutto il paese. I prezzi delle pompe a benzina in Iran sono fortemente sovvenzionati. L’Iran ha accusato Israele e gli Stati Uniti di essere dietro quegli attacchi.
L’interruzione è iniziata all’inizio di lunedì ed è stata particolarmente acuta a Teheran, costringendo molte stazioni di servizio a operare manualmente, hanno riferito i media iraniani.

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Il ministero del petrolio ha detto alla TV di stato che l’interruzione non era legata ai piani per aumentare il prezzo del carburante, una politica che ha causato proteste diffuse nel 2019 e ha portato a una violenta repressione.
State TV ha detto che le stazioni di servizio stanno cercando di fornire carburante manualmente e che ci vorranno almeno 6-7 ore per risolvere i problemi.

 

Inviato

Come volevasi dimostrare :classic_huh: adesso gli USA cercano una soluzione a quanto sta accadento in Mar Rosso invocando la responsabilita' internazionale, come a dire.., inizia a bruciargli il Qulo.

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Austin ha detto che una riunione virtuale martedì riunirà i ministri dei paesi del Medio Oriente per affrontare la questione. (AFP 18dic23).

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“Stiamo prendendo provvedimenti per costruire una coalizione internazionale per affrontare questa minaccia”, ha detto Austin. “Questo non è solo un problema degli Stati Uniti. Questo è un problema internazionale e merita una risposta internazionale”.

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Le sue osservazioni sono arrivate dopo che gli Houthi sostenuti dall’Iran hanno dichiarato di aver attaccato due navi “leganti in Israele” nel Mar Rosso in solidarietà con i palestinesi nella Gaza governata da Hamas.

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Austin ha anche messo in guardia l’Iran dal fornire assistenza agli Houthi.
“Il sostegno dell’Iran agli attacchi Houthi alle navi commerciali deve cessare”, ha detto.

 

 

Inviato

22 Luglio 1946, attentato all'Hotel King David.

91 morti e 46 feriti.

Se vogliamo capire le ragioni del terrorismo in Terra Santa, lì dobbiamo guardare.

Wolfovitch Begin, capo dei terroristi, incarcerato, condannato dagli inglesi e poi liberato nel 1948, entrò in alla Knesset nel 1949, tre anni dopo aver assassinato quasi cento persone, e Primo Ministro di Israele nel 1977.

Insomma un Paese che ben conosce ed apprezza le capacità dei terroristi.

 

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