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Melius Club

Giulia, figlia di tutti noi.


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Inviato
1 ora fa, audio2 ha scritto:

adesso siamo in un altro mondo.

Già.

Che mi fa anche un po' ribrezzo.

Inviato
Il 25/11/2023 at 18:06, LeoCleo ha scritto:

La sorella ed il padre invece stanno volontariamente su TV e social H24 e questo a me pare inconcepibile e da anche molto fastidio.

Anche io trovo inconcepibile questa loro sovraesposizione mediatica ma va considerata all'interno del complesso meccanismo di causa-effetto di cui sono stati, loro malgrado, partecipi.

Insomma ... subire un trauma di questa portata per me (e credo per tutti) è davvero inimmaginabile, sia per la gravosa perdita che per le terribili modalità con cui è avvenuta.

Forse tutto questo è un loro modo per sentirsi meno soli ... forse il timore concreto che il mondo vada avanti, passi oltre, dimenticando Giulia e questa triste vicenda, li atterrisce perché probabilmente hanno la consapevolezza che quando i riflettori punteranno altrove, a loro rimarrà solo il buio e l'angoscioso silenzio lasciato da Giulia. E dovranno affrontarlo da soli.

.

O magari a spingerli ad apparire, parlare, mostrarsi è la volontà di dare un senso ad un destino tanto terrificante .... che un senso proprio non c'è l'ha.

.

Sì lo so la mia è psicologia spicciola da cartomante alle feste di paese ma, con tutta la buona volontà, non riesco proprio a provare "fastidio" per il loro modo di fare ... anzi a me fanno l'effetto contrario e posso tranquillamente affermare che qualunque cosa essi dicano, qualunque cosa essi facciano, giusta o totalmente sbagliata che sia, per me loro hanno sempre ragione. 😞♥️🌹

  • Melius 1
Inviato

Entrare all'interno della psicologia di familiari di una tragedia è sempre cosa difficile, e merita rispetto anche se non si condividono alcuni eccessi.

Anche a me alcune sovraesposizioni mediatiche e interviste, soprattutto della sorella, hanno un po' lasciato perplesso, ma non giudico, bisogna trovarcisi.

Molto più equilibrato e apprezzabile mi è sembrato il padre, davvero ammirevole per compostezza e serenità; non so se sarei stato capace, più o meno da coetaneo, di fare altrettanto, ..anzi sicuramente no.

Inviato
Il 20/11/2023 at 15:20, gibraltar ha scritto:

Dico la mia.

Personalmente ritengo sarebbe ora di abbandonare un certo tipo di cultura che vede nel "vincente", nel "successo" (economico, lavorativo, sessuale, etc.)

Il successo, quello conseguito con lo studio ( e non di sciocchezze come l'educazione sentimentale), con la fatica, e battagliando nella vita di tutti i giorni e lavorativa, e un valore, altrochè. Un grandissimo valore.

Inviato

@SuonoDivino  è un valore quando si raggiunge impegnandosi al massimo ben consapevoli dei propri limiti; se si cresce nella convinzione -sempre più diffusa - che questi limiti non esistano, non si tratta di aspirare al successo, ma di pura presunzione, destinata a rivelarsi dolorosamente tale alla prima vera prova.

Non siamo tutti destinati ad essere, contemporaneamente, fisici nucleari, luminari della medicina, filosofi,letterati, atleti, grandi amatori affascinanti, etc.

C'è chi è in grado di fare questo e chi, invece, può condurre un treno, guidare un autobus, riparare un motore, coltivare un terreno, condurre un'azione in territorio ostile, e milioni di altre cose pure in maniera eccellente nel suo campo.

Questo, ho detto.

E l'educazione sentimentale non la ritengo per nulla una sciocchezza, dal momento che le tanto venerate  famiglie stanno via via sempre più venendo meno al loro ruolo: per crederci, parlare con qualche psicologo che abbia a che fare ogni giorno con bambini o adolescenti. Sono sempre più soli, paradossalmente, in un mondo sempre più interconnesso 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, gibraltar ha scritto:

C'è chi è in grado di fare questo e chi, invece, può condurre un treno, guidare un autobus, riparare un motore, coltivare un terreno, condurre un'azione in territorio ostile, e milioni di altre cose pure in maniera eccellente nel suo campo.

Avere successo non vuol dire solo fare il fisico nucleare. Si ha successo anche facendo l'agricoltore. E bisogna studiare e lavorare sodo. E battagliare, come per qualsiasi altra strada si decida di intraprendere.

Per me invece avere 100 milioni di cosidetti followers perchè fai vedere il cul@ un gg. si e l'altro anche su qualche schifo di social non vuol dire avere successo. Ma questo è il successo che inseguono oggi le ragazzette e i ragazzetti.

  • 4 settimane dopo...
Inviato

È passato quasi un mese dall’ultimo post: faccenda sparita anche da TG e quotidiani. 
Continuo a domandarmi: perché c’è stata un’esposizione mediatica così esasperata? Cosa aveva di “particolare” questo omicidio? 
Risposta: nulla, uno come tanti altri purtroppo, e nemmeno il più assurdo o efferato. 
Allora perché la creazione del caso nazionale e l’individuazione del “mostro”? Perché montare ad arte la colpevolizzazione degli uomini, di tutti gli uomini indistintamente, e le farneticazioni sul patriarcato?

Le mie perplessità si spostano altrove: non sono su nessun social, ma pare che i profili della sorella e soprattutto padre non brillino per rispetto delle donne (e che per questo siano stati ripuliti o cancellati). 
Non so, mi è parso tutto “strano” fin dalla prima notizia della scomparsa di questi due ragazzi, e col tempo tutta la comunicazione ha assunto modalità esasperate e per me irritanti. Fino al brusco calo del sipario.

 

Inviato
1 ora fa, LeoCleo ha scritto:

Fino al brusco calo del sipario.

e quanto si può andare avanti ancora? ad un certo punto tutto è stato detto due o tre volte. 

Inviato

@Jack appunto: perché solo di questo caso tutto è stato detto due o tre volte? Perché una campagna martellante H24?

Per la ragazza incinta uccisa a coltellate dal fidanzato barista, che poi ha cercato di disfarsi del corpo bruciandolo nella vasca da bagno, infine gettato nei sacchi neri, se ne è data notizia una sera e basta. Ah no due: anche il giorno dell’arresto. Non so, diffido sempre delle sovraesposizioni: sarò gombloddista. 

Inviato
1 minuto fa, LeoCleo ha scritto:

se ne è data notizia una sera e basta

beh… non direi proprio. Io guardo i tiggi 1-2 volte al giorno. Unico supplizio notiziaresco a cui mi sottopongo ed andò avanti tanto quanto questo. Anche lì ci fu prima l’attesa di trovare il colpevole, poi l’accorata costernazione nazionale, poi il disgusto pubblico per l’efferatezza e la ricostruzione delle mosse criminali… settimane e settimane altro che due sere.

Finisce tutto - se noti - quando il colpevole, sopratutto se confesso - viene messo in gattabuia. Lì scatta l’implacabile lentezza esasperante della giustizia per anni ed il caso risorge in trafiletto alla condanna in assise per affondare ancora subito dopo.

Se in casi come questi non si arriva a condanna all’ergastolo senza attenuanti in una settimana allora quando? 

Inviato

eppoi c’è la stufizia del popolo. Mica la gente ha sempre voglia di notizie orrende, vedi che l’efferato ultimo delitto non ha aperto neanche un 3ad da ieri? è natale eh 😉

—-

un pensiero ed una preghiera per questa povera mamma col suo bimbo in grembo. Con la speranza che le loro anime si possano incontrare da qualche altra parte. 

Solidarietà alle famiglie che iniziano un lungo calvario, forse senza fine.


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