Le eccellenze della sanità

[carmus]

Cari amici, non sono un assiduo frequentatore del forum ma da poco più di una settimana la mia vita è cambiata, mi sono svuotato di tutti gli interessi che avevo e quindi abbandonerò questo forum per molto tempo se non per sempre.

Ci sono avvenimenti imprevisti che ti cambiano radicalmente la vita, il dolore misto a rabbia e anche ad un senso di colpa ti devastano, rendono la tua vita insignificante e si perde interesse anche per quello che ti ha sempre appassionato.

Questa storia, questa tragica storia, che voglio raccontarvi non per avere la commiserazione o la pietà di qualcuno, ma solo per mettervi in guardia su quello che sta succedendo alla nostra sanità. Mai avrei immaginato di trovarmi in una tragedia simile, mai avrei immaginato di trovarmi così profondamente squassato dall'altro lato della barricata.

Ma veniamo ai fatti, tutto ha inizio quest'estate quando raggiungevo la mia famiglia in Sicilia (madre e sorella) e mi accorgevo di un notevole calo ponderale di mia sorella alla quale in marzo fu diagnosticato un diabete per il quale non veniva sottoposta ad alcun accertamento ma solo prescritta terapia con antidiabetici orali. Ma mia sorella aveva perso 15 kg, mia madre era preoccupatissima pur sapendo quanto precisa fosse a seguire la dieta per diabetici. Si mia sorella era così, una di quelle persone ordinatissime che seguiva alla lettera i consigli e le prescrizione che le furono fatte. Ricordo anche che a giugno fece un viaggio in Ungheria e mi manda delle foto in cui era anche felice di aver perso qualche chilo. Decidevo quindi di sottoporla ad una serie di accertamenti tra i quali funzionalità tiroidea e tutti i markers tumorali che risultavano negativi, dandomi una certa tranquillità e pensando che magari fosse un problema degli antidiabetici che hanno anche un effetto anoressizzante; comunque decidevo di farle fare un'eco addome per maggiore scrupolo. Eseguiva l'esame proprio il giorno della mia partenza di ritorno in sede (in Toscana) e purtroppo veniva rilevato un problema al pancreas. Mi faci subito inviare le immagini dell'ecografia e le inviavo ad un amico radiologo che lavora nel mio ospedale il quale mi consigliava di farla salire subito per sottoporla ad esame tc e rmn. La Tc confermava purtroppo una tumefazione al pancreas fortemente suggestiva per tumore che comunque non aveva infiltrato niente e in assenza di di metastasi in giro solo qualche linfonodo in sede (ci sta). I miei colleghi mi incoraggiavano dicendomi che comunque in Toscana esiste un centro di eccellenza proprio per queste patologie. Per farla breve mia sorella terminava l'esame tc alle 13,30 e già alle 14,00 venivo contattato dalla segretaria di questo grande professore per fissare una visita a pagamento. La visita veniva fissata per il 23 settembre e mia sorella decideva, dopo aver effettuato anche la rmn, di rientrare a Catania per ritornare il giorno prima della visita.

La visita, lautamente pagata, mi sembrò del tutto inutile sinceramente perché il grande professore proponeva un percorso del tutto inutile, ma ricordo la freddezza con la quale si è rapportato a me, collega chirurgo, e ricordo anche che disse a mia sorella di essere stata fortunata ad aver avuto un fratello medico che aveva scovato il tumore on tempo. Dalla visita è stato un continuo viaggiare avanti e indietro tra la mia residenza e l'ospedale per una serie infinita di accertamenti (alcuni dei quali del tutto inutili) Tengo a precisare che dopo la visita i miei rapporti sono stati con gli specializzandi, mai più sentito il grande professore. Insomma l'ultimo esame, un'ecoendoscopia veniva fissato per il 6 novembre e qualche giorno prima ricevevo la seguente telefonata da una specializzanda: sa sig ..... visto che sua sorella deve fare questo esame lunedì magari martedì la operiamo e quindi porti l'occorrente per il ricovero;  nonostante lo stupore per come mi veniva comunicato era tuttavia contento che finalmente si facesse l'intervento che era l'unica cosa che andava fatta dall'inizio. L'ecoendoscopia confermava che ancora il tumore era in sede senza infiltrazione degli organi circostanti, rendendomi ovviamente ottimista. Il martedì 7 novembre (giornata mondiale del pancreas) veniva sottoposta ad intervento a cielo aperto con pancreasectomia totale. L'operatore non era il grande professore ma un giovane chirurgo rampante molto bravo che vidi uscire alle 19,00 dalla Salam operatoria veramente esausto. Mia sorella venia inviata in terapia intensiva a trascorrere la prima notte post-operatoria e il giorno dopo quando passai a trovarla stava talmente bene che le passai il telefono per parlare con mia madre e tutte le sue amiche. Il giorno dopo veniva trasferita in reparto di chirurgia e stava bene ma talmente bene che mi sentivo veramente convinto di aver fatto il meglio per lei.

E così si arriva a sabato cioè in quarta giornata dall'intervento; alle 9,40 ricevevo una chiamata da mia sorella che mi chiedeva di portarle la spazzola per i capelli perché le avevano rimosso il catetere vescicale ed il sondino dicendole che avrebbe dovuto alzarsi con mio grande stupore, le dissi comunque di chiamare qualcuno quando si alzasse e di essere prudente e come ho scritto sopra mia sorella era molto scrupolosa a seguire i consigli. Aggiungo che nei 3 giorni che è stata in reparto veniva controllata da specializzandi che le diceva tutti le stesse cose con le stesse parole tanto che mia sorella mi disse: sembra che ripetano una poesia. Alle 14.00 venivo chiamato da non so chi che mi comunicava che mia sorella veniva trovata a terra in bagno in preda ad una crisi epilettica e quindi trasferita in rianimazione; immaginate come mi son sentito, ho fatto quei 50 km come un un automa senza nemmeno guardare la strada; giunto in rianimazione mi veniva comunicato che mia sorella era in coma farmacologico intubata e che secondo loro aveva avuto un ictus, tuttavia aveva effettuato una tc in totalbody dove era tutto normale; fui chiamato dal reparto di chirurgia non per darmi delle spiegazioni ma solo per ritirare la roba di mia sorella compreso il cellulare che squillava continuamente e pertanto dava fastidio (era mi madre, ignara dell'accaduto, che telefonava continuamente) Giunto in reparto per volli parlare col medico di guardia (credo uno specializzando) al quale contestai la eccessiva premura di metterla in piedi peraltro da sola, anche se lui sosteneva che ci fosse del personale. Tornai in rianimazione e lessi casualmente la cartella, poggiata sul davanzale di una finestra, dove vi era scritto chiaramente che era stata trovata a terra in bagno priva di coscienza. La mia prima ipotesi fu che avesse avuto una sincope e soccorso in ritardo avesse riportato una sofferenza ischemica cerebrale da ipossia. Tornato il giorno dopo, alla tac di controllo venivano riscontrate aree ischemiche cerebrali diffuse a tutti e due gli emisferi con marcato edema cerebrale ed appiattimento delle circonvoluzioni cerebrali. Questo non ci stava con la mia prima ipotesi, perché è come se avesse avuto 100 ictus: insomma mia sorella ora è un vegetale attaccata ad un respiratore. Non riesco a descrivervi le sensazioni che ho provato a vederla ridotta così, è una cosa devastante, non riesco a darmi pace e non dormo più; ho anche più volte aperto il forum cercando di distrarmi ma il pensiero va sempre lì.

La cosa gravissima è che questi che dovrei definire colleghi hanno pure tentato di nascondere la verità su quello che è successo, il grande professore e il chirurgo che l'ha operata non mi hanno fatto una telefonata. Non immaginate il gran casino che ho fatto il giorno che ho letto la seconda tac vedendo il cervello di mia sorella completamente distrutto ma ero troppo preso dalla rabbia per accorgermi che oltre alle multiple ischemie alla fine il referto parlava di scomparsa di bolle aeree intravascolari. Mi dissero che alla prima tc non c'era nulla ed invece segnalava la presa di bolle aeree nel sistema vascolare cerebrale sottocorticale, hanno fatto entrare aria dal cvc errore gravissimo che ha portato ad un embolia gassosa massiva: Mia sorella non tornerà più come prima e quando vado a trovarla non avete idea di quello che provo, è una sensazione che non auguro nemmeno al mio peggior nemico. Oltre al dolore c'è anche tanta rabbia perché questi errori non sono ammissibili in un centro che viene definito d'eccellenza dove operano questi personaggi che credono di essere sopra dio (nemmeno una telefonata mi hanno fatto); in questa settimana farò denuncia alla procura e mai, dico mai, avrei pensato di dover denunciare dei colleghi ma mia sorella merita giustizia perché non tornerà più una persona normale.

Addio ragazzi e scusate se forse ho rattristato la giornata a qualcuno di voi (piango mentre scrivo)

[Velvet]

@carmus Un abbraccio fortissimo davvero. La rabbia e l'impotenza di fronte a certe vicende ti fanno crollare il mondo addosso.

[Savgal]

@carmus

Un abbraccio, dinanzi a certi eventi ci si sente impotenti.

[LeoCleo]

 

Caro Carmus, comprendo la tua rabbia ed il tuo dolore.

Non hai nulla da rimproverarti: sei riuscito a cogliere tempestivamente un problema e ad organizzare le cure per tua sorella.

Tutto è andato bene fino al tragico errore da te ipotizzato: una cosa difficilmente giustificabile, folle al solo pensarla.

E lato ospedale hanno tentato di insabbiare l’accaduto, azione ancora più grave e ignobile.

Tu, da medico, hai compreso quanto accaduto, e fai bene ad andare fino in fondo: purtroppo niente e nessuno potrà riportare le lancette indietro, ma le responsabilità devono essere individuate così come il meschino tentativo di insabbiamento.

Mi dispiace davvero tanto, per tutti voi.

 

[Martin]

Mi unisco all'abbraccio a @Carmus, leggendo le sue parole sento il suo dolore e vorrei essere capace di scrivere qualcosa in più che abbia senso.

[Admin]

@carmus noi siamo sempre qui, quantomeno per ascoltarti, un abbraccio a nome di tutti.

[extermination]

Ti esprimo tutta la mia solidarietà.

[paolosances]

Un sincero abbraccio, hai fatto tutto ciò che era possibile fare per tua sorella.

Ciò che ti resta da fare,è aiutare gli altri con la divulgazione dell'occorso.

[sirjoe61]

@carmus ...per quello che vale ti mando un fortissimo abbraccio

[Renato Bovello]

@carmus Ignoro se ti possa aiutare ma siamo in tanti a leggere e a provare solidarieta' e vicinanza affettiva nei tuoi confronti .Scrivi quando vorrai se la cosa potra' aiutarti e stai pure certo che noi ti seguiremo da vicino. Penso solo a quanti casi analoghi succedono senza che nessuno si accorga di nulla. Tu hai potuto fare molto perche' sei un medico ma non tutti avrebbero avuto questa possibilita'. La sanita' e' una cosa seria o ,per lo meno, dovrebbe esserlo. Un abbraccio grande grande

[gibraltar]

Non so proprio cosa dire che non sia perfettamente inutile. Dunque mi unisco a tutti in un forte abbraccio virtuale.

Non mollare!

[appecundria]

@carmus non ci sono parole (e se ci fossero sarebbero imprecazioni).

[raf_04]

@carmus non ho parole per esprimerti vicinanza in un dramma del genere. Mi dispiace tantissimo 

[carmus]

@raf_04 @appecundria @gibraltar @Renato Bovello @sirjoe61 @paolosances @extermination @Admin @Martin @LeoCleo @Savgal @Velvet grazie di cuore a tutti 

[dago]

Non posso che esprimerti vicinanza, solidarietà e comprensione per quel che valgono in certi momenti. Dio vi benedica e speriamo operi un piccolo miracolo. 

[dec]

@carmus 

Denuncia e vai fino in fondo senza esitare.

Un forte abbraccio a te ed alla tua cara sorella.

[what]

Capisco il grande dolore che provi ma sappi che ogniuno di noi ti sarà accanto in ogni momento,spero questo ti sia di aiuto,a te e i tuoi familiari.

[ascoltoebasta]

@carmus  Ho consapevolezza che la frase più intelligente che possa scriverti sia esprimerti la mia vicinanza,ma leggendoti ho notato un trasporto e una intensità che mi fa credere e sperare che forse frequentare il forum possa esserti di un qualche aiuto.