Membro_0023 Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 Buongiorno, una domanda a chi ne sa, che qui non manca di di sicuro. Nel condominio di una mia amica, stanno ultimando i lavori per un ammontare di circa 2 milioni. Ora, il costruttore, afferma che a causa dell'aumento dei tassi, il condominio deve versare circa 240.000 euro, che le banche pretendono in più sul finanziamento dei lavori. Ma siccome sono persone di buon cuore, forse si accontenteranno di soli 100.000 euro. Buona parte dei condomini tace pavidamente, che ha paura che per ritorsione non saranno conclusi i lavori. Secondo voi, hanno diritto di fare questa richiesta, o si può far partire il vaffanculo? Grazie per l'aiuto
daniele_g Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 immagino dipenda da cosa c'è scritto sul contratto. nel nostro condominio (lavori fatti e finiti) l'impresa sta tentando una manovra simile (per un importo minore) e i legali che abbiamo interpellato ci assicurano che l'impresa, contratto alla mano, non ha alcun appiglio. non so se possa avvenire che abbandonino il cantiere, o meglio: può avvenire ma anche lì si va in contenzioso, non possono andarsene sic et simpliciter senza ripercussioni, e comunque (soprattutto) bisogna vedere se gli conviene. se, per contratto, rimane una parte importante di pagamenti da sbloccare a seguito dei lavori che mancano (fosse il 10%, siamo comunque sui 200'000€, cifra doppia rispetto a quella che chiedono a valle dello 'sconticino') penso che non gli convenga, anche se le cifre non sono proprio direttamente confrontabili.
Velvet Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 Il nostro palazzo ha rinunciato al 110 anche a causa del "fumus" che circondava gli oneri pretesi (ante e post) dal contractor come extra rispetto alla base pattuita. Da quello che sento in giro mi pare che i contenziosi sia per esecuzione dei lavori che per gli oneri di cui sopra stiano ingrassando per bene gli avvocati. Buon per loro...
daniele_g Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 devo dire che, quand'anche alla fine l'impresa ottenesse tutto ciò che chiede (si parla di 60'000€ in più rispetto a un importo che supera non di poco il milione), lo rifarei comunque. alla fin fine abbiamo tirato fuori pochi soldi, l'effetto si sente, il palazzo ha un'aria rinnovata e migliorata, se un domani decidessimo di vendere / affittare l'appartamento, avrebbe un valore maggiore... insomma, posto che il contratto sia fatto bene e che non siano possibili in partenza situazioni (che io temevo prima di dare l'OK) tipo: facciamo partire i lavori, poi lo Stato non li approva per qualche motivo, e tocca al condominio cacciare un milione e oltre), era un'occasione da sfruttare.
daniele_g Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 @Paperinik2021 l'impresa è nei tempi previsti o ha avuto ritardi (non derivanti da concordamenti con la DL) ? se fosse in ritardo, potrebbero esserci le condizioni per l'applicaizone di penali -sempre da verificare contratto alla mano: carta canta. in tal caso, si potrebbe anche provare a chiudere tutto in modo bonario con un accordo del tipo: voi rinunciate a ogni ulteriore pretesa ora e per sempre, noi rinunciamo ad applicare le penali. è un caso abbastanza frequente nei cantieri e spesso certe richieste un po' campate in aria da parte delle imprese sono proprio mirate a quello. perchè è vero che se vai in contenzioso puoi avere confidenza di vincerlo al 99% (dico in generale, nel 'tuo' caso non so), ma intanto devi stare in ballo con avvocati eccetera, poi c'è pur sempre quell'1% di alea... a volte si chiude con qualche accordo bonario e si è tutti contenti.
Jack Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 @Paperinik2021 dipende dal contratto. Se si ha un contratto con cessione del credito in cambio di un tot di lavori come normalmente si è fatto per i condomini, è rischio loro di impresa il conto economico e profitti e perdite sull’operazione. Spero che l’amministratore per conto del condominio abbia stipulato un contratto decentemente forte con queste caratteristiche. — Certo che il rischio che vengano abbandonati i lavori in teoria esiste ma se non si chiude il SB l’impresa va a catafascio (sul cantiere in questione quanto meno) non potendo né cedere né scaricare in proprio le spese SB non chiuse. Se sono a rimborso unico a chiusura è molto meglio che chiudano, se sono a rimborso secondo stato avanzamento lavori, almeno un 30-40% lo hanno sull’ultima tranche di conclusione e non è una bella situazione per loro non chiudere. Senza considerare che tutto quello che non riuscissero a fare nel 2023 al 110% passa al 70% se fatto nel 2024… altra legnata. 1
Jack Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 Potrebbero anche esserci clausole di salvaguardia contro aumenti delle variabili in gioco nel prezzo pattuito. A quel punto potrebbero rivalersi se le variabili (materiali, tassi, e quant’altro componga il costo stesso) sono aumentate ed avrebbero anche ragione nel farlo. Insomma e soldoni dipende dal contratto. Non certo dal Superbonus in sé. 1
Velvet Inviato 23 Novembre 2023 Inviato 23 Novembre 2023 1 ora fa, daniele_g ha scritto: poi lo Stato non li approva per qualche motivo, e tocca al condominio cacciare un milione Questo lo si vedrà a posteriori in sede di verifiche..
Membro_0023 Inviato 23 Novembre 2023 Autore Inviato 23 Novembre 2023 Avendo finito i melius, intanto vi ringrazio tutti da qui
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