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Melius Club

una riflessione "al femminile"


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@Max440

Credo che la posizione ideologica sia la tua.

Io parlo solo di libertà, di quella condizione che è la premessa culturale necessaria ad evitare le violenze psicologiche e fisiche che le donne devono subire da (certi) uomini.

Se poi in piena libertà una donna vuole essere dolce e comprensiva, sarà una sua scelta.

Volerle rinchiudere in ruoli e stereotipi mi sembra una posizione ideologica retrograda, forse dettata da un malinteso senso religioso.

Io ho due figlie, e non voglio che arrivi nessuno a dire loro come devono o non devono essere, cosa devono e non devono fare un quanto femmine.

  • Melius 1
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54 minuti fa, diego_g ha scritto:

Credo che la posizione ideologica sia la tua.

 La mia è una posizione culturale, antropologica, naturale... tutt'altro che ideologica !

Ideologico è volere a tutti i costi dire che una donna e un uomo sono uguali...

Pensa che ci sono differenze perfino tra milanesi e torinesi... vedi un po' te ....

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La diversità tra i generi è ampiamente prevista e voluta dal creatore stesso, come motore evolutivo del genere, non solo umano, ma nella maggior parte dei generi animali.

c’é per esempio una deliziosa specie di volatili dal piumaggio blu, ove la femmina sceglie il marito, solo dopo accurata ispezione del nido che deve essere non solo sicuro, ma ben tenuto e ben arredato e.addobbato, specie con materiali colorati di blu. Vince in sostanza il maschio capace di organizzare il rifugio, ma anche chi sa allestirlo con gusto e armonia, con giudizio non appellabile .. che sarebbe poi una caratteristica femminile.

Non vince in sostanza il più forte e il più bruto, quello che trascina la femmina nel nido per poi maritarla di forza.. basterebbe imparare dal gioco dei corteggiamenti animali, almeno alcune specie.. per capire come andrebbe gestita la differenza tra i sessi anche nella società postmoderna.

Come architetto sono passato in questi ultimi anni a uno studio a forte componente femminile, ed è la scelta migliore che ho fatto.. ed davvero faccio difficoltà a capire come molti uomini facciano così fatica ad uscire da ruoli cosi primitivi.. con questi rigurgiti di violenza cui dobbiamo sgomenti assistere regolarmente..

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briandinazareth

il problema fondamentale mi sembra sia nella confusione tra evidenze statistiche e considerare il centro della curva la "normalità" o quello a cui dovrebbero attenersi le persone. 

le gaussiane tra uomini e donne si sovrappongono in gran parte, per quasi tutte le caratteristiche.

una roba del genere insomma, che oltre ai valori e deviazione standard specifici, si può usare per quasi tutto.

chi è nelle parti con meno densità di probabilità, non è meno uomo o meno donna e non esiste alcun motivo per il quale si dovrebbe essere nella parte più alta della curva.

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1 ora fa, Panurge ha scritto:

concordo, la libertà delle nostre figlie non deve essere   determinata da chi è andato poco oltre il codice di Hammurabi. 

Qui si passa dalle Alpi alle Piramidi : ma non potete scendere un po' sulla Terra?

Quando una donna si appassionerà mai di modellismo? Chi lo fa, è una eccezione rispetto alla regola.

La regola secondo molti di voi è stabilita dalla cultura e basta?

Non siate così ingenui, suvvia ... (che poi bisogna vedere chi ci è e chi ci fa...)

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prima pagina online quotidiano LaRepubblica oggi, 28/11/2023

= ovviamente la povera cecchettin

= REGGIO CALABRIA Le figlie appendono al balcone il cartello “Help”. La polizia arresta il padre che picchiava la madre

= Salsomaggiore, uccisa dal marito con un bastone  

= Incontra due ragazzi in un bar dopo una lite col fidanzato che la lascia sola e viene violentata

= FASANO Patrizia Nettis trovata impiccata in casa,

= rapper che canta l’inno al femminicidio: bufera sul sindaco FdI di Ladispoli

= Avvelenata la moglie del capo degli 007 di Kiev 

=

contro i maschi nada de nada .... manco UN giornalista maschio eterosex ammazzato a Mosca

mica esiste un problema di eguaglianza tra i sessi ??!

 

 

 

 

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Esplorando altri futuri, paralleli ma assolutamente in fieri, potremmo ragionare su una realtà sconcertante nella sua asettica possibilità tecnologica. Mi spiego meglio, già oggi sarebbe possibile concepire e portare avanti una gravidanza esternamente ad un corpo umano. La tecnologia consentirebbe di farlo ma, per fortuna aggiungo, enormi problemi etici e morali frenano la cosa. Ma se in un futuro prossimo la femmina umana fosse sollevata dall’obbligo della maternità per il proseguo della specie, se il controllo del suo corpo da parte del maschio non fosse più necessario per garantire e garantirsi una prole, come cambierebbero i rapporti fra i sessi?

La domanda è meno bislacca di quello che a prima vista potrebbe sembrare perché non si tratta di fantascienza ma di una concreta possibilità. E, tirando agli estremi, una immagine tipo una coltivazione di umani racchiusa in bozzoli alla Matrix si potrebbe anche immaginare in un prossimo futuro. Ma la donna, privata della maternità, come sarebbe accolta dall’uomo maschio?

Vedete, fino a qualche secolo fa, era la religione o la spiritualità a dettare le vite e i comportamenti degli uomini che vi si dovevano adattare. Oggi si potrebbe quasi dire che è la tecnologia che detta la vita agli uomini, che ci influenza e ci cambia in continuazione rendendo possibili altri mondi, altri futuri, altre realtà.

Tutto questo, in qualche modo, fa apparire quasi superato e vecchio il dibattito su patriarcato e femminicidi come se appartenessero ad un mondo in via di estinzione.

Al suo posto il futuro ci consegnerà una compagna (o un compagno) artificiale tipo cyborg, creata apposta per noi a misura dei nostri sogni, con un comportamento programmato e assolutamente in linea con i nostri desideri. E quando non ci va la si potrà sempre spegnere.

Agghiacciante ma non lontano nel tempo e nello spazio. Chissà forse già i nostri nipoti potrebbero vedere certe cose. E sarà tutto diverso, anche la morale e il nostro destino.

Ma dubito saremo più felici.

 

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