Roberto M Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Dal Corriere della Sera Cop28, una ventina di Paesi vuole triplicare il nucleare entro il 2050. Meloni: «Serve una transizione ecologica non ideologica» di Redazione Esteri L’annuncio dell’inviato Usa per il clima John Kerry con Macron e altri firmatari ma senza Cina e Russia. Il capo dell’Aiea Grossi: «non farlo sarebbe scelta obsoleta se si vuole ridurre la dipendenza da carbone e gas» Giorgia Meloni «L’Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico con un approccio» che rispetti la neutralità tecnologica «libero da radicalismo: se vogliamo essere efficaci» serve «una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, una transizione ecologica non ideologica». L’articolo completo qui https://www.corriere.it/esteri/23_dicembre_02/cop28-ventina-paesi-vuole-triplicare-nucleare-entro-2050-a093cca2-90db-11ee-a401-09864c6ce364.shtml
Velvet Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Ma era anche ovvio si sarebbe finiti lì, lo ripetiamo da anni. D'altronde l'energia elettrica per sganciare tutto il pianeta dal petrolio H24 365/anno non nasce sotto i cavoli. Mi vien già da ridere pensando a quando parleremo di scorie e depositi.
Velvet Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 PS attendiamo la reazione degli ecoansiosi che in virtù della decarbonizzazione spinta si ritroveranno tante belle centrali nucleari dietro casa. Prevedo in salita le azioni dei produttori di ansiolitici
albrt Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 1 ora fa, Velvet ha scritto: tante belle centrali nucleari dietro casa E invece tanti bei pannelli solari sopra casa? Risolvere il problema dello "stoccaggio" dell'energia eccedente (da usare in caso di brutto tempo e di notte) è molto più semplice che risolvere il problema delle scorie. Senza parlare del fatto che l'uranio non si trova dal droghiere e non si troverà per sempre, usandone tanto. Alberto 1
Velvet Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 2 minuti fa, albrt ha scritto: E invece tanti bei pannelli solari sopra casa? Per alimentare l'industria tutta (compresa quella che produce i pannelli e le batterie, che anche quelli mica nascono sotto i cavoli) di tutto il pianeta h24 365/anno indipendentemente da clima e latitudine nel giro di pochi decenni? Bel film. Comunque mica sono un sostenitore del nucleare. Dico solo che la decarbonizzazione come oggi alberga nella fantasia di molti è fattibile solo passando per il nucleare. In ogni caso se dalla Cop28 si uscirà solo con accordi sul nucleare e sullo smussamento della transizione è segno che finora si è messo il carro davanti ai buoi. 1
Savgal Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Lessi una relazione di una grossa banca d'affari da cui emergeva che il costo di impianto del nucleare a fissione per unità di energia prodotta era superiore a eolico e solare. Il caso della centrale finlandese è esemplare. Il nucleare a fissione è una scelta politica, come è avvenuto in Francia. Inoltre, devo ritrovare i dati, ma le centrali elettriche a combustibile fossile emettono una quota di circa il 20% di gas serra, la gran parte di anidride carbonica proviene da riscaldamento e mobilità (auto, camion, navi aerei). Abitazioni con un ottimo isolamento termico e utilizzo di treni in luogo di auto e aerei, spostamento delle merci via treno sarebbero già un buon risultato nel contenimento delle emissioni. Infine, vi è l'energia elettrica da centrali nucleari a fusione, ma temo che non potrò vederla realizzata prima della mia dipartita.
Velvet Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Chi dice che la stragrande maggioranza delle emissioni sono industriali, chi dal riscaldamento, chi dalle auto, chi dalla produzione elettrica, chi dal traffico aereo... Sono sempre emissioni di qualcos'altro....Nel frattempo continuiamo a pompare petrolio, ad estrarre carbone ed a imporre piani al momento inattuabili. Comunque più che una questione di costi (che bisogna valutare a parità di MW prodotti nell'arco dell'anno solare), il nucleare ha l'indubbio vantaggio di funzionare sempre e di produrre tanta energia per unità. Poi ci sono tutti gli svantaggi, che conosciamo bene e sono a lunghissimo termine.
Savgal Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Erano dati elaborati dall'Unione Europea, citati in "Energia per l'astronave Terra" di Armaroli e Balzani.
Savgal Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 La banca d'affari che aveva elaborato i costi dell'energia in relazione al costo di impianto è Lazard.
audio2 Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 il punto dell' eolico e del solare è sempre quello, sono intermittenti i pannelli sono delicati i campi eolici in mare costano un botto le battere di stoccaggio energia anche e per i costi del nucleare che è si caro se si pensa anche allo smaltimento del dopo, vorrei vedere se nel costo dei petroli ci hanno messo dentro i problemi ambientali che si generano nel luogo dell' estrazione. ( vedendo come va, mi sa di no ).
ortcloud Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Leggete l'uso di scorie radioattive come combustibile in rete sul sito di "Pepite di scienza" del fisico Simone Baroni invece che riferirsi a problemi di reattori nucleari obsoleti in via di dismissione
Jack Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 Money makes the world go around The world go around The world go around Money makes the world go around It makes the world go 'round. A mark, a yen, a buck or a pound A buck or a yen A buck or a pound. Is all that makes the world go around That clinking, clanking sound Can make the world go 'round
Roberto M Inviato 2 Dicembre 2023 Autore Inviato 2 Dicembre 2023 Comunque vada andrà male perché a noi tocca partire da zero mentre altri (beati loro) non si sono fatti infinocchiare dai verdi di questa minchia e non hanno preso nel passato la decisione masochistica ed ideologica di abbandonare il nucleare.
audio2 Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 c'è stata anche parecchia scarogna perchè poco prima del primo referendum chernobil e sempre poco prima del secondo fukushima. non so, io c' avrei paura del terzo, che la slovenia è qua a due passi, e senza nemmeno andare a scomodare zaporizia.
Jack Inviato 2 Dicembre 2023 Inviato 2 Dicembre 2023 magnate tranquilli… non c’è nessun privato disposto a metter soldi nella fissione nucleare. L’energia che se ne trae costa un occhio e non è competitiva. Sicché dovrebbero metterceli gli stati. Cioè quei due o tre che li stampano ed hanno le portaerei per far star muti chi volesse mugugnare. Gli altri i soldi li dovrebbero incassare prima o dopo. Senza considerare che a cominciare a costruirle adesso le prime vengono pronte nel 2035-2038: quando sarà, molto probabilmente, stato già risolto l’ostacolo tecnologico alla fusione nucleare. Come mettersi a costruire carrozze a cavalli in serie nel 1920. Roba da geni o da furbi che vogliono ciucciare piccioli allo stato… money money money 1
maurodg65 Inviato 3 Dicembre 2023 Inviato 3 Dicembre 2023 11 ore fa, Savgal ha scritto: Il caso della centrale finlandese è esemplare. Il caso della centrale finlandese è stato enfatizzato mediaticamente per uno scopo, perché se è vero che i costi sono lievitati è vero anche questo: https://www.dday.it/redazione/45996/prezzi-energia-elettrica-finlandia L’elemento qualificante di questa produzione è la sua sostenibilità, viste le diverse fonti rinnovabili che hanno contribuito a questo risultato. Ruusunen ha anche sottolineato come la rete elettrica nazionale ha dovuto ridurre la produzione di energia nucleare per compensare la sovrapproduzione dei suoi impianti idroelettrici. Per i consumatori la situazione al momento è vantaggiosa. Ruusunen ha anche spiegato che i progressi della Finlandia verso l'autosufficienza energetica sono importanti per gli investimenti nella transizione verde. Questo passo della Finlandia verso l'autosufficienza è stato fortemente influenzato dall'aggressione del suo vicino, la Russia. La Finlandia, infatti, ha deciso di vietare le importazioni di energia dalla Russia come parte delle sanzioni globali dopo l’invasione dell'Ucraina nel 2022. Questo ha portato il Paese, per un primo periodo, ad affrontare una crisi energetica ma la recente attivazione di Olkiluoto 3, il più recente reattore nucleare finlandese, garantisce maggiore tranquillità per il futuro. L'aggiunta di Olkiluoto 3 ha ridotto il prezzo dell'elettricità in Finlandia del 75%, da 245,98 euro per megawattora (MWh) nel dicembre 2022 a 60,55 euro per MWh durante lo scorso aprile. Ruusunen ha affermato che il Paese mira a raggiungere il suo obiettivo “Carbon Neutral” del 2035 facendo dell'energia eolica la sua fonte di energia primaria entro il 2027. Ovviamente ogni discorso va contestualizzato ed inserito nelle dinamiche produttive di ogni paese, la Finlandia è un paese piccolo che ha gli abitanti del Veneto, non ha esistenze produttive in tema di elettricità come quelle di una Germania o di una Italia, con delle peculiarità geografiche che permettono di avere un sistema produttivo eolico ed idroelettrico che hanno una buona resa, ma il nucleare di fondo è il sistema di produzione che più garantisce la continuità di produzione con la garanzia della quantità, dal quale non si può prescindere, peraltro idroelettrico ed eolico sono sistemi “centralizzati” che permettono di avere produzioni centralizzati e che richiedono investimenti importanti, da noi qualcuno voleva farci credere che si potesse produrre con i pannelli solari sopra i tetti delle villette e surrogare gli altri sistemi installandoli dalla Sicilia alla Val d’Aosta, con ingenti investimenti pubblici a perdere tra l’altro, quindi non illudiamoci che si possa decarbonizzare in Italia senza nucleare, facciamocene una ragione o rassegniamoci e dover dipendere in futuro dalle importazioni, come in buona parte già accade oggi.
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