daniele_g Inviato 6 Dicembre 2023 Inviato 6 Dicembre 2023 1 minuto fa, Simo ha scritto: dalle statistiche, se i dati sono giusti, 10 anni fa i femminicidi erano molti di piú quindi dici che tutto sommato va bene così ? no, lo so che non intendi questo, e anch'io ricordo varie centinaia di vittime anche prima di novembre, purtroppo. ma il senso della mia battuta amara nella prima riga (ripeto: non diretta a te) è che restano comunque troppe, e restano comunque delle storture da combattere nella testa di troppi.
dago Inviato 6 Dicembre 2023 Inviato 6 Dicembre 2023 Non comprendo l'estremo risalto dato a questa vicenda e solo a questa: ci sono state povere vittime uccise anche in modi più efferati e magari con un bimbo in grembo... mha! Posso supporre che ci sia qualche retroscena "politico" che mi/ci sfugge. Però la cosa più grave, a mio sommesso avviso, è che in tal modo la posizione del colpevole (che per sua stessa ammissione lo è) nelle more dell'iter processuale, sia grandemente pregiudicata a prescindere. E questo non va bene.
daniele_g Inviato 6 Dicembre 2023 Inviato 6 Dicembre 2023 2 minuti fa, dago ha scritto: Non comprendo l'estremo risalto dato a questa vicenda e solo a questa è su questo che mi interrogo anch'io. ormai, se parliamo di Giulia o di Filippo, pensiamo subito a loro (per Parolisi o Stasi, due a caso, usiamo il cognome, se no non sapremmo di chi si tratta). da una parte credo che questo caso abbia degli aspetti specifici concomitanti che hanno colpito l'opinione pubblica e che si stanno anche cavalcando, certo; ma non è detto che la manovra sia sbagliata in sè.
Questo è un messaggio popolare. Martin Inviato 6 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Dicembre 2023 Il risalto mediatico e popolare di questo delitto si deve anche al (purtroppo reale) build-up narrativo perfetto dalla scomparsa al ritrovamento del corpo, all'arresto del colpevole. Altri fattori hanno scompaginato il pubblico trovandolo in qualche modo "con le difese emotive abbassate" ovvero la perfetta immagine "squared" dell'assassino. Buona famiglia, lo sport, la parrocchia, zero tatuaggi, nemmeno un piccolo precedente giovanile (che in italia ormai fa curriculum). Anche la vittima non presentava alcun appiglio per il pensiero infame e consolatorio del "se l'è andata a cercare". Last but not least, la famiglia che non ha concesso nulla alle espressioni di vendetta e/o alle generiche invettive cavalcate in genere dagli sciacalli mediatici, ma sta cercando di costruire qualcosa su questa terribile sventura (e qui rinnovo la mia ammirazione perché davvero non so come si possano trovare una forza e una lucidità del genere) 4
martin logan Inviato 6 Dicembre 2023 Inviato 6 Dicembre 2023 Il 5/12/2023 at 10:39, Martin ha scritto: Non risulta, il giornale locale dice che in carcere gli sarà consentito di vedere il funerale in tv. Mah ... l'avevo capita pure io così; anche perché ho letto che "radio carcere" ha detto che la TV della sua cella è rimasta spenta, quindi non ha assistito alle esequie neppure via etere.
tigre Inviato 6 Dicembre 2023 Inviato 6 Dicembre 2023 Da un articolo datato 21.11.2023 'Sono 285 gli omicidi registrati tra il 1 gennaio e il 12 novembre 2023. Le vittime di genere femminile sono 102, pari al 35,8%. Una su tre, per semplificare. Se si guarda a quelli maturati in un contesto familiare o affettivo, abbiamo un totale di 125 morti, dei quali 82 donne.' Mi colpisce che mentre si continua col mantra indefesso 'gli uomini accoppano le donne', nell'anno in corso, per omicidio, ben il 64,8%, sono esseri umani di sesso maschile a morire in modo violento, per omicidio. Due su tre, per semplificare (semi-cit). 102 di sesso femminile e ben 183 di sesso maschile. E che nel contesto famigliare sono le donne ad aver la peggio con 82 donne ammazzate e 43 uomini. Non escludo che ci siano poi uccisioni premeditate (assoldando un killer p.e.), soprattutto quando la propria forza fisica non può bastare, per ovvi motivi.. Di fatto sta propaganda deforma la realtà a suo piacimento, per generare altre possibili divisioni. Mancava solo il funerale di Stato, per la povera Giulia, usata come avvoltoi per indirizzare politicamente le masse. Non serve un fine sociologo per comprenderlo. Dividi ed impera. Sempre lí giriamo.
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