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Il processo a Casarini è l’imbarazzo dei vescovi


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Inviato

Casarini e’ sotto processo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, insieme ad altre 6 persone. Il processo è stato rinviato al 14 dicembre.


In particolare i sei indagati sono accusati per il trasbordo, l’11 settembre del 2020, sulla Mare Jonio dell’Ong Mediterranea di 27 migranti che erano stati salvati dalla nave mercantile Maersk Etienne. Secondo l’accusa quel salvataggio non avvenne per ragioni umanitarie ma fu uno scambio commerciale tra le due compagnie armatrici, la Maersk e la Idra Shipping. Successivamente al salvataggio la Idri Shipping ricevette infatti una donazione di 125 mila euro.

 

Poi è successo un putiferio perché sono emerse “intercettazioni” che vedono coinvolta la chiesa cattolica in finanziamenti molto consistenti alla ONG di casarini.

Che è in enorme imbarazzo.


Casarini si lamenta della “fuga di notizie” e della “pubblicazione” di intercettazioni “non attinenti al processo”.

Dall’articolo sul Corriere della sera:

“Proprio in relazione a questo aspetto è stata depositata anche un’istanza in merito alla vigilanza sul fascicolo. A fine udienza l’avvocata Serena Romano e Gaetano Lanfranca hanno dichiarato: «Abbiamo appreso che il tribunale ha ricevuto la nostra richiesta che riguarda la vigilanza sul fascicolo affinché non succedano cose come quelle accadute in questi giornie che sia tutelata la serenità del giudizio nell’interesse di tutti. L’istanza è stata presentata anche alla Procura perché si accerti come atti non pubblicabili nel fascicolo, siano stati invece pubblicati la settimana prima dell’udienza, nonostante tra l’altro non abbiano nulla a che vedere con il procedimento per cui oggi siamo qui»”

 

La chiesa è in forte imbarazzo, consapevole dell’impatto che i finanziamenti a Casarini, non propriamente di dominio pubblico, potrebbero influire in negativo sulla campagna per l’8x1000.
 

Ricordo a me stesso che il CDX ha proposto norme restrittive sulla pubblicazione di intercettazioni di atti processuali e che per questo è stata contestato ed accusata di “favorire la criminalità” e di voler “mettere il bavaglio alla stampa”.

 

https://www.corriere.it/cronache/23_dicembre_06/inchiesta-casarini-l-ong-mediterranea-slitta-l-udienza-preliminare-legali-si-vigili-fughe-notizie-5d92792a-942e-11ee-bf17-27011c9bfd8d.shtml


Altri approfondimenti qui:


https://www.ilgiornale.it/news/politica/cei-imbarazzo-sui-soldi-casarini-2253088.html

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

Secondo l’accusa quel salvataggio non avvenne per ragioni umanitarie ma fu uno scambio commerciale tra le due compagnie

Cosa cambia? Se ce li porta Tizio o Caio sempre a terra arrivano.

Inviato
1 ora fa, Roberto M ha scritto:

potrebbero influire in negativo sulla campagna per l’8x1000.

Se uno pretende che la Chiesa non segua gli insegnamenti di Cristo può donare i suoi quattro pidocchi alla Lega e va bene così. 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Se uno pretende che la Chiesa non segua gli insegnamenti di Cristo

😂😂😂 

Inviato
7 ore fa, appecundria ha scritto:

Se uno pretende che la Chiesa non segua gli insegnamenti di Cristo può donare i suoi quattro pidocchi alla Lega e va bene così. 

E a me lo dici ?
Dillo ai vescovi, alla CEI, e a tutto il Vaticano che è imbarazzato non poco e tende democristianamente a sopire, troncare, non parlarne !!

Non hanno detto, come Falstaff. “Ho fatto ciò che hai detto, l’ho fatto apposta”.
Un esempio: su Avvenire (il giornale loro) non ne parlano proprio, Casarini e’ come l’uomo nero, non lo nominano proprio in relazione alle donazioni, nell’unico trafiletto che hanno fatto a pagina 7 che ci vuole prima un cane da tartufi per trovarlo e poi una lente di ingrandimento per andarlo a leggere.

Se invece fosse un motivo di vanto perché non lo dicono chiaramente, magari nell’omelia del Papa o con un titolo a 5 colonne sul loro giornale ?
 

Inviato

@Roberto M la permanenza in vita di questi esseri immondi testimonia (qualora ce ne fosse ancora bisogno) quanto l’Italia ed i “suoi” servizi segreti siano eterogestiti. 
 

Inviato
6 ore fa, Roberto M ha scritto:

il Vaticano che è imbarazzato non poco

Seeh! Manco se vedono Belzebù in persona. 

Inviato

 

😂😂😂
 

https://www.corriere.it/cronache/23_luglio_07/luca-casarini-centri-sociali-sinodo-vescovi-l-amore-arma-potentissima-papa-mi-ha-avvicinato-chiesa-c0dd20ca-1cd3-11ee-8345-1434d5233ba7_amp.html
 

Luca Casarini dai centri sociali (e dai no global al G8) al Sinodo dei Vescovi: «Il Papa mi ha avvicinato alla Chiesa»

di Ferruccio Pinotti

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Luca Casarini, storico leader dei Centri sociali, dei No Global italiani e dei Disobbedienti del G8 a Genova, oggi in prima linea nell’aiuto ai migranti con la Ong «Mediterranea Saving Humans» (il cui cappellano don Mattia Ferrari è stato oggetto di minacce su cui indaga la Procura di Modena), sarà «invitato speciale» al prossimo Sinodo dei Vescovi che si terrà in ottobre. Il suo nome è stato pubblicato dalla Sala Stampa vaticana nell’elenco dei partecipanti alla prima sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema: «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione» (dal 4 al 29 ottobre). 

Casarini, 56 anni, da giovanissimo, nei primi ‘90, ha cominciato a frequentare gli ambienti antagonisti della sinistra, prima presso il centro sociale «Pedro» di Padova, quindi al «Rivolta» di Porto Marghera. La sua azione più nota è stata senz’altro la contestazione del G8 di Genova. Il suo mentore in «Saving Humans», il cappellano di Mediterranea don Mattia Ferrari, commenta così sui social l’invito del Papa a Casarini: «Per chi non lo conosce, questa notizia può sembrare strana. Per chi lo conosce, è la cosa più normale del mondo. Luca Casarini ama visceralmente, ama come Gesù ama. Un grande discepolo di Gesù come è Papa Francesco non poteva che coinvolgerlo. Luca grazie, perché ci testimoni la bellezza di quell’amore viscerale che supera ogni ostacolo, ogni resistenza, ogni difficoltà. Questo è l’amore di Gesù. Tutto può cambiare. Se amiamo veramente, tutto può cambiare. In realtà a volte non ci credo nemmeno io. Luca però ci crede e mi mostra sempre che è proprio così. Per questo sono emozionato per la sua nomina come invitato speciale al Sinodo, più ancora che se fossi stato nominato io! Perché questa nomina indica la bellezza sconvolgente del Vangelo».

 

Luca Casarini, da ex leader dei centri sociali e delle rivolte del G8 di Genova a «invitato speciale» di papa Francesco al prossimo Sinodo dei Vescovi: soddisfatto di questo prestigioso ruolo? 
«Assolutamente sì, è un grande onore e una grande opportunità per me come persona, ma anche un messaggio forte di sostegno per Mediterranea Saving Humans e per tutto il soccorso civile in mare. Non a caso questo invito deve molto a don Mattia Ferrari, nostro capo missione in quella che chiamerei la navigazione di Mediterranea dentro la Chiesa. Con Mediterranea saremo anche presenti a un incontro con i vescovi dal 18 al 24 settembre promosso dalla Diocesi di Marsiglia, preparatorio a un possibile Sinodo del Mediterraneo cui partecipino realtà laiche e cristiane». 

Al Sinodo dei vescovi che contributo porterà? L’impegno del «nuovo Casarini» con la Chiesa in quali altre direzioni procede? 
«Lavoro a stretto contato con la Caritas in Ucraina e anche con Migrantes. Al Sinodo vado per ascoltare, ma certamente mi piacerebbe condividere l’esperienza che sto facendo da 5 anni in mare coi migranti perché parla dello stesso Vangelo di papa Francesco, così come della sua enciclica Fratelli Tutti: ovvero l’importanza di sentire come fratelli sorelle le altre persone e in particolare i più deboli. Quelle che chiamiamo democrazie riservano ad alcune categorie di persone un trattamento diverso e ineguale: sono i più poveri che arrivano dal Sud del mondo, coloro che troviamo in Libia, nei campi profughi turchi finanziati dalla Ue, che muoiono nei naufragi di Cutro e Pylos. Se non affrontiamo seriamente questi temi le democrazie fondate nel dopoguerra sul concetto di diritti umani perdono senso». 

A livello personale, i 5 anni con Saving Humans cosa le hanno insegnato? 
«L’elemento dell’amore viscerale, un’espressione che torna spesso nel Vangelo ma anche nel Corano. Mi hanno insegnato poi la necessità dell’impegno personale: di fronte alla sofferenza bisogna agire, non accettare quella che papa Francesco chiama la globalizzazione dell’indifferenza, un mondo costruito su questo livello di diseguaglianze. Ho compreso che nessuno si salva da solo, l’azione deve essere mossa dall’amore, come arma potentissima».

Cosa rappresenta per lei Papa Francesco? È noto che avete un rapporto di amicizia... 
«Papa Francesco rappresenta una Chiesa che sceglie di confrontarsi con il mondo. Che raffigura non un potere, ma un condannato a morte, Gesù Cristo, inchiodato a una Croce. Attraverso quello che facciamo con Mediterranea in mare, con il Papa e con molti Vescovi abbiamo costruito un rapporto solido basato sul fare, sulla concretezza, sulla pratica del soccorso civile in mare. È un rapporto fondato su grande stima, grande amicizia e soprattutto grande fratellanza. Incontrarsi facendo le cose».

 

Non teme, con questo invito, di diventare un «caso», un problema più che una risorsa? 
«Col Papa, in questi anni, mi sono spesso rapportato. Ci conosciamo bene, il Papa ci ha sempre sostenuto e aiutato anche in questa cosa difficile. Io forse sarò visto un po’ come la “pietra dello scandalo”. Che ci fa uno come me in mezzo ai Vescovi? Ma penso sia invece lo spirito che vuole dare il Papa».

Ma un tempo era un antagonista nelle piazze: ora ha trovato la fede? 
«In questi anni ho scoperto preti di strada, suore nei campi profughi che danno un prezioso aiuto nella gestione , parrocchie che sono luoghi di rifugio per chi è respinto. Gente come don Gallo, don Ciotti, don Vitaliano Della Dala. Al Sinodo sarà un incontrarsi tra persone che fanno le stesse cose. Vivo ormai in Sicilia, ora con Mediterranea siamo fermi a Tarpani in sosta tecnica, ma tra due settimane saremo in mare, intanto mi muovo in Ucraina con Caritas, Sant’Egidio, Salesiani. Non rinnego la mia storia da antagonista, quanto alla fede mi sento più cristiano che cattolico, vicino a coloro che vivono la fede in Gesù come colui che è stato il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. In fondo vengo da una famiglia cattolica di operai, fino a 12 anni frequentavo la Chiesa, poi mi sono allontanato. Bergoglio ha aperto un portone e mi ha avvicinato molto alla Chiesa degli ultimi e dei poveri. Il Papa sta provando a cambiare molte cose. Questo mondo va cambiato. E nella sfida che ci pongono le migrazioni è fondamentale riconoscersi tutti appartenenti alla famiglia umana».

 

 

 

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