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«Il dominio dell’Occidente durato 500 anni sta per finire»


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Inviato

E' inspiegabile se non per imperdonabile indolenza cronica che non si siano ancora verificate bibliche migrazioni italiche verso la madre russia. Ma è questione di tempo, appena la stampa libera ci conterà la verità sul golf e le lavatrici.

Inviato

@campaz quindi confermi che i russi stanno benissimo come dice tigre, o no come sembra dal tuo post?

Inviato
1 ora fa, newton ha scritto:

' inspiegabile se non per imperdonabile indolenza cronica che non si siano ancora verificate bibliche migrazioni italiche verso la madre russia. Ma è questione di tempo, appena la stampa libera ci conterà la verità sul golf e le lavatrici.

Per la stessa logica, secondo la maggior parte qui, dovremo aspettarci migrazioni di Russi in Europa. Pensa.. pagano il doppio le uova.. 🤣

Ribadisco: magnate tranquilli.

Gli unici che migrano in massa sono gli ucraini, col casino che hanno organizzato in casa loro 😅

Inviato
19 ore fa, newton ha scritto:

Parola di Lavrov

Ladrov ha perfettamente ragione, dal momento che sta parlando della Russia (Mosca e San Pietroburgo) che da sempre si sentiva occidentale e che ADESSO è finita nella grande bocca cinese. 

la Federazione Russa è altra cosa

stamane in oriente ho preso 8 uova biologiche con 65 baht e 185 g di tenderloin wagyu con 703 baht (3800/kg)

 

Inviato

 

https://formiche.net/2023/06/russia-guerra-testimonianza-bayanov/?amp
 


Vi racconto cosa sta accadendo davvero in Russia. La testimonianza di Bayanov

15/06/2023

 

È passato oltre un anno dall’inizio della guerra, guerra in Ucraina, guerra in Europa. La Russia, in quanto indiscutibilmente Stato aggressore, ha piena responsabilità di questa guerra. L’attenzione di tutto il mondo è focalizzata sugli avvenimenti in Ucraina, ma in questo stesso periodo in Russia si è sviluppata una dura repressione contro la società civile.

Il nostro compito nella preparazione del numero della rivista Vita “La mia Russia” è stato raccontare ciò che realmente sta succedendo in Russia. Un anno fa, il 1° marzo 2022, lo Stato russo ha bloccato centinaia di media indipendenti, quasi 10mila siti in internet. Unico motivo: aver chiamato guerra la guerra, senza ricorrere alla strana definizione inventata dalle autorità, “operazione militare speciale”. Di fatto nel Paese, infrangendo tutte le leggi possibili e immaginabili e andando contro la stessa Costituzione, è stata introdotta la censura di guerra senza che fosse stato dichiarato lo stato guerra.

 

Alexandr-Bayanov-1152x1536.jpg

 

Dopo il blocco, molti media (a volte intere redazioni) sono stati costretti a lasciare la Russia. Diversi sono riusciti a ricominciare a lavorare all’estero. Ma questi media non possono più informare direttamente i propri ascoltatori nel Paese, perché, oltre al blocco tuttora esistente, sono stati anche definiti agenti stranieri, oppure inseriti in un registro ancora “peggiore”, quello delle organizzazioni indesiderate. È quello che è accaduto anche alla mia testata Tayga.info, che si occupava di ciò che accade in Siberia e che era tra i 30 principali media del Paese. Il progetto è stato eliminato dallo Stato, secondo quanto riportato nella sentenza, per l’utilizzo della parola “guerra” nella descrizione degli avvenimenti in corso in Ucraina. Il 5 maggio 2023, lo Stato ha dichiarato Tayga.info agente straniero, per “la diffusione di materiali di agenti stranieri, informazioni false sulle decisioni prese dagli organi di potere e sulla politica da essi condotta”. Dopo numerose minacce, anche pubbliche, anche su canali Telegram vicini al governo, io e la mia famiglia siamo stati costretti a fuggire in Europa, con una valigia a testa. A luglio 2022, quasi un anno fa. Lasciando i nostri genitori anziani, gli amici e… l’illusione che la guerra sarebbe finita rapidamente o che il regime sarebbe caduto da solo.

Io, mia moglie Margherita e le nostre due figlie siamo arrivati in Italia demoralizzati e stanchi. Solo uscendo dall’aeroporto siamo riusciti a tirare il fiato. Dall’inizio della guerra in Ucraina, come testimoniano anche tanti nostri amici in Russia, il livello di stress e di ansia causato da ciò che sta accadendo a livello personale e al Paese è tale che è come se si vivesse trattenendo il respiro. Si vive il quotidiano così. È molto difficile descrivere a parole questa condizione di costante tensione.

All’inizio del 2023 ho avuto la fortuna di conoscere Stefano Arduini e Riccardo Bonacina, rispettivamente direttore e fondatore di Vita, la testata di riferimento del Terzo settore e della società civile in Italia. Durante una cena ho raccontato la mia storia, umana e professionale, e praticamente subito mi è stato offerto di curare un numero speciale della rivista, dedicato alla vita della società civile in Russia. Non è stato semplice coinvolgere alcune personalità che sono rimaste in Russia nella collaborazione, per il timore di possibili ritorsioni. E non è un timore infondato: durante la preparazione della rivista uno degli intervistati nel campo dell’educazione e dell’istruzione, Serghej Chernyshov, è stato inserito nelle liste degli agenti stranieri ed è proseguita l’azione penale contro il deputato del Consiglio comunale di Novosibirsk Mihail Rjazantsev, che mi ha aiutato a preparare l’intervista con la deputata Svetlana Kaverzina.

Nelle ultime settimane si sentono notizie in merito all’avvio di operazioni militari sul territorio russo, in particolare nella regione di Belgorod. Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, centinaia e centinaia (forse migliaia) di cittadini russi sono entrati a far parte del Corpo Volontario Russo, un’organizzazione di estrema destra (il loro slogan è “Riprendiamoci la Russia”), e della Legione Libertà alla Russia, di sinistra. Entrambe le organizzazioni sono appassionatamente contrarie al regime criminale al potere e avvertono quanto ingiuste siano la guerra in Ucraina e le repressioni in corso in Russia.

In merito agli avvenimenti cui partecipano queste formazioni partigiane i media mondiali scrivono con preoccupazione, poiché sembra siano i primi segni di una guerra civile in Russia. Ed è questo il contesto in cui risuona l’appello dei media indipendenti russi e dell’organizzazione “Giornalisti senza Frontiere”, in cui si chiede alle Big Tech, Apple, Telegram, YouTube, Twitter, Microsoft, Google, Linkedin, Meta, per impedire al Cremlino di bloccare Youtube e Telegram in questo periodo che precede le elezioni presidenziali del 2024 nella Federazione Russa, blocco paventato fin dal prossimo autunno. Potrebbe essere l’estremo tentativo delle autorità russe di riprendere il controllo sulla situazione nel Paese. Con l’aiuto delle nuove tecnologie in cloud, le Big Tech potrebbero impedire questa nuova, contemporanea “cortina di ferro” tecnologica.

Il numero di Vita “La mia Russia” mira ad aiutare la società civile italiana e l’opinione pubblica ad aprire gli occhi su ciò che accade oggi davvero in Russia, poiché altrimenti sarà difficile conseguire una pace duratura in Europa. È chiaro che senza l’interazione tra la società civile e i media attualmente operanti fuori dalla Russia e, se possibile, anche all’interno della Russia, noi in Europa potremmo non accorgerci non solo della catastrofe già in corso, ma anche dei più gravi passi che potrebbe intraprendere il Cremlino nel prossimo futuro.

 

LaVoceElettrica
Inviato
13 ore fa, FLORESTANO ha scritto:

35 anni dopo l'impero sovietico si dissolse.

Quando la lentezza dei riflessi diviene un punto di forza.

Inviato
6 ore fa, Jack ha scritto:

Lavrov chi?

è quello con le figlie che vivono in occidente, tra Parigi, Londra e New York.

  • Melius 2
Inviato
19 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

è quello con le figlie che vivono in occidente, tra Parigi, Londra e New York.

pure... le avrà mandate avanti a vedere quando crolla l'occidente per avvisarlo :classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato
27 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ma questi media non possono più informare direttamente i propri ascoltatori nel Paese, perché, oltre al blocco tuttora esistente, sono stati anche definiti agenti stranieri, oppure inseriti in un registro ancora “peggiore”, quello delle organizzazioni indesiderate

Sta cosa mi ricorda pari pari le liste di proscrizione dei c.d. giornalisti pro-Putin fatte da sta parte del Pianeta.

Quando dico che son fatti della stessa pasta.. 😅

extermination
Inviato

Saremmo oltre la metà del guado se i Governi si impegnassero seriamente al rispetto dei diritti umani senza forme di discriminazione ed abusi dando atto, per l'appunto, a programmi in materia di diritti umani rivedendo quelli che potremmo definire  "standard" molti dei quali fanno acqua da tutte le parti.

Inviato
1 ora fa, extermination ha scritto:

Saremmo oltre la metà del guado se i Governi si impegnassero seriamente al rispetto dei diritti umani senza forme di discriminazione ed abusi dando atto, per l'appunto, a programmi in materia di diritti umani rivedendo quelli che potremmo definire  "standard" molti dei quali fanno acqua da tutte le parti.

In Occidente questa è però la norma, anzi siamo arrivati al paradosso che si è pure andati molto oltre cercando di emendare errori, veri e presunti, del

passato finendo per creare delle vere e proprio ingiustizie di fatto finendo per “accettare” una parziale compressione dei diritti fondamentali dell’individuo qualora essa provenga da minoranze che si ritiene fossero discriminate nel passato. 
In altri paesi invece siamo al medioevo.

 

Una ragazza musulmana che si gode la vita sotto la legge della sharia dice: "Vorrei che Dio non avesse mai creato le donne, ci trattano peggio degli animali".

  • Thanks 1
Inviato

@bost le mie amicizie (colleghi e colleghe che sono venuti qui a lavorare come ingegneri) sono tutti innamorati dell’Italia e in Russia non ci tornano più (nemmeno per le vacanze). Quando parlavo (prima della guerra) con i loro parenti che venivano a trovarli non ho mai sentito lamentele sulla Russia. Dopo la guerra i contatti con i parenti dall’altra parte della “nuova cortina” sono scomparsi… e i miei amici se interrogati alzano laconico le spalle, nulla di più.

extermination
Inviato
4 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

altri paesi invece siamo al medioevo.

Appunto! A quelli mi riferivo.

Inviato
15 minuti fa, extermination ha scritto:

Appunto! A quelli mi riferivo.

Scusa non avevo inteso. Benissimo così allora.

 

21 minuti fa, campaz ha scritto:

Dopo la guerra i contatti con i parenti dall’altra parte della “nuova cortina” sono scomparsi… e i miei amici se interrogati alzano laconico le spalle, nulla di più.

Credo non abbiano la possibilità materiale di contattarli e meno che meno la possibilità di scambiarsi informazioni reali sulla realtà odierna in Russia, alla fine è meglio così per tutti loro.

Inviato
1 ora fa, tigre ha scritto:

Quando dico che son fatti della stessa pasta

Ti risultano assassini, avvelenamenti, segregazioni, esiliazioni, defenestrazioni, incarcerazioni di qualche filoputiniano in Europa? 

Di quale pasta tu sia non è dato sapere, di certo è terribilmente nauseabonda. 

 

Inviato
13 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Credo non abbiano la possibilità materiale di contattarli

:classic_laugh:

Inviato
40 minuti fa, artepaint ha scritto:

Ti risultano assassini, avvelenamenti, segregazioni, esiliazioni, defenestrazioni, incarcerazioni di qualche filoputiniano in Europa? 

Se leggessi le notizie dal territorio russo o filo-russo risulterebbero anche a te.

😅

Inviato
1 ora fa, campaz ha scritto:

le mie amicizie (colleghi e colleghe che sono venuti qui a lavorare come ingegneri) sono tutti innamorati dell’Italia e in Russia non ci tornano più (nemmeno per le vacanze). Quando parlavo (prima della guerra) con i loro parenti che venivano a trovarli non ho mai sentito lamentele sulla Russia. Dopo la guerra i contatti con i parenti dall’altra parte della “nuova cortina” sono scomparsi… e i miei amici se interrogati alzano laconico le spalle, nulla di più.

 

Marò. Pure Martino, il fratello del mio amico Stefano, col piffero che torna in Italia dalla Russia. Ste casistiche singole si possono leggere simmetricamente.

Il punto é che non vi sono in corso migrazioni né di occidentali che vanno in Russia, né tantomeno di russi che dalla Russia partono per perseguire il 'sogno occidentalista'.

Per ora, ognuno tendenzialmente sta bene a casa propria 

Non si può dire lo stesso degli ucraini, purtroppo. Filo russi che scappano direzione Russia (dove spesso han parenti ed amici) e filo occidentali che scappano direzione Europa

 


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