andreac75 Inviato 13 Dicembre 2023 Inviato 13 Dicembre 2023 Apro un topic un po' particolare. Amo ascoltare musica ed a casa lo faccio esclusivamente in cuffia. Ho notato questa cosa : man mano che cresce la qualità di DAC/AMPLI/CUFFIE sento sempre maggiore la differenza tra gli album registrati bene e quelli male. Tra l'altro non importa neanche troppo l'anno di registrazione, quanto piuttosto proprio il master. Il risultato è che sento spesso difetti in album che mi piacciono e la cosa inevitabilmente influisce sull'ascolto. L'effetto contrario è su quelli registrati bene, dove l'ascolto è appagante come non mai. Quindi mi capita di non avere troppa voglia di ascoltare canzoni che mi piacciono per questo motivo (per fortuna che perlomeno Faber ha belle registrazioni). Sono l'unico a cui capita?
8Franz Inviato 13 Dicembre 2023 Inviato 13 Dicembre 2023 Se l'album è registrato male, ma mi piace, lo ascolto lo stesso anche se la soddisfazione è un po' ridotta. Certo che tendo anch'io ad ascoltare più spesso quelli che mi piacciono di più e sono anche registrati bene.
Kronzi Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 @andreac75 Dac/ampli/ cuffie… Che fonte usi?
SimoTocca Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 @andreac75 La domanda di @Kronzi è pertinente, e vado a spiegare il perché. Dopo millanta anni che ascolto in cuffia (oltre ai diffusori, ma almeno il 50% del tempo in cuffia), con “evoluzione” lenta ma continua degli impianti di ascolto ho notato che esiste una specie di “legge generale” che regola la qualità di ascolto. O almeno, generale a casa mia! Con impianti e cuffie decorosi, magari con eccellente rapporto qualità prezzo (per es l’HiFiMan 400i, da poco più di 100 euro e un piccolo ampli cinese smls da 90 euro) in genere si riesce a godere di quasi tutti i nostri album preferiti, con una qualità audio piacevole in quasi tutti i casi. Se si sale di qualità della catena audio si inizia ad avere il problema che hai detto, e cioè si nota come ci siano diverse belle registrazioni che diventano ancora più belle, ma molte registrazioni bruttine, che diventano meno piacevoli perché si avvertono, adesso, i loro limiti tecnici. Con l’evoluzione successiva si arriva ad un ulteriore “salto” di qualità della catena, dove si “riesce a capire” anche come sono state fatte le registrazioni che ci sembravano bruttine, non saprei come spiegarmi meglio in sintesi, cioè come sono state concepite e pensate. Questo vale, in particolare, per le registrazioni rimasterizzate in formato HiRes. Allora accade questa specie di magia: con un DAC eccellente ed una catena audio per cuffia molto buona, le registrazioni che sembravano bruttine improvvisamente diventano, se non bellissime, almeno “belloccie”, è assolutamente piacevoli da ascoltare. Negli ultimi 5-6 anni, mi è capitato quindi la tua stessa cosa ma “all’opposto”: cioè brutte registrazioni che adesso suonano alla grande! Mi riferisco ad album di musica classica, specialmente dopo il “ripasso”in HiRes: per dire, le sinfonie di Beethoven dirette da Karajan nel 1961/2 in CD e su impianto buono (Player Accuphase + ampli a valvole Stax 007t + Stax 007) suonavano davvero male, si sentivano così tanti difetti che..avevo smesso di ascoltarle! Con impianto attuale sono diventate un ascolto piacevolissimo, perché si riesce a capire anche “dove e perché” sono stati posizionati i diversi microfoni. P.S. Poi intendiamoci bene: il miracolo dell’acqua trasformata in vino è successo solo una volta duemila anni fa in un paesino chiamato Cana…😆😉 Cioè ci sono registrazioni che nascono male, sono bruttissime perché fatte male e quindi poco correggibili…. E qui, niente ci si può fare! Perché è ovvio che con strumenti audio più raffinati ne vengano fuori in maniera più evidente i difetti. Ma queste registrazioni “incorreggibili” sono meno di quanto si pensi, nel senso che incrementando ulteriormente la qualità della catena audio, i limiti vengono superati grazie all’ulteriore “salto analitico”, che fa “capire” al nostro cervello i limiti di quelle registrazioni e questo, in qualche modo li fa superare, i limiti dico.. Non è proprio semplice da spiegare e forse “mi sono un po’ ingarbugliato”… Madò… non so se mi sono capito…! 😆😉
musicante Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 @andreac75 Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare una cuffia meno risolutiva per le registrazioni peggiori e la cuffia migliore per quelle buone.
andreac75 Inviato 14 Dicembre 2023 Autore Inviato 14 Dicembre 2023 10 ore fa, Kronzi ha scritto: @andreac75 Dac/ampli/ cuffie… Che fonte usi? Ora Apple Music + EF400 + HD6XX. Ma ho provato un po' tutto (Tidal, Amazon etc). con lo stesso risultato. Apple Music Lossless tra l'altro ha una qualità molto buona.
andreac75 Inviato 14 Dicembre 2023 Autore Inviato 14 Dicembre 2023 8 ore fa, SimoTocca ha scritto: @andreac75 La domanda di @Kronzi è pertinente, e vado a spiegare il perché. Dopo millanta anni che ascolto in cuffia (oltre ai diffusori, ma almeno il 50% del tempo in cuffia), con “evoluzione” lenta ma continua degli impianti di ascolto ho notato che esiste una specie di “legge generale” che regola la qualità di ascolto. O almeno, generale a casa mia! Con impianti e cuffie decorosi, magari con eccellente rapporto qualità prezzo (per es l’HiFiMan 400i, da poco più di 100 euro e un piccolo ampli cinese smls da 90 euro) in genere si riesce a godere di quasi tutti i nostri album preferiti, con una qualità audio piacevole in quasi tutti i casi. Se si sale di qualità della catena audio si inizia ad avere il problema che hai detto, e cioè si nota come ci siano diverse belle registrazioni che diventano ancora più belle, ma molte registrazioni bruttine, che diventano meno piacevoli perché si avvertono, adesso, i loro limiti tecnici. Con l’evoluzione successiva si arriva ad un ulteriore “salto” di qualità della catena, dove si “riesce a capire” anche come sono state fatte le registrazioni che ci sembravano bruttine, non saprei come spiegarmi meglio in sintesi, cioè come sono state concepite e pensate. Questo vale, in particolare, per le registrazioni rimasterizzate in formato HiRes. Allora accade questa specie di magia: con un DAC eccellente ed una catena audio per cuffia molto buona, le registrazioni che sembravano bruttine improvvisamente diventano, se non bellissime, almeno “belloccie”, è assolutamente piacevoli da ascoltare. Negli ultimi 5-6 anni, mi è capitato quindi la tua stessa cosa ma “all’opposto”: cioè brutte registrazioni che adesso suonano alla grande! Mi riferisco ad album di musica classica, specialmente dopo il “ripasso”in HiRes: per dire, le sinfonie di Beethoven dirette da Karajan nel 1961/2 in CD e su impianto buono (Player Accuphase + ampli a valvole Stax 007t + Stax 007) suonavano davvero male, si sentivano così tanti difetti che..avevo smesso di ascoltarle! Con impianto attuale sono diventate un ascolto piacevolissimo, perché si riesce a capire anche “dove e perché” sono stati posizionati i diversi microfoni. P.S. Poi intendiamoci bene: il miracolo dell’acqua trasformata in vino è successo solo una volta duemila anni fa in un paesino chiamato Cana…😆😉 Cioè ci sono registrazioni che nascono male, sono bruttissime perché fatte male e quindi poco correggibili…. E qui, niente ci si può fare! Perché è ovvio che con strumenti audio più raffinati ne vengano fuori in maniera più evidente i difetti. Ma queste registrazioni “incorreggibili” sono meno di quanto si pensi, nel senso che incrementando ulteriormente la qualità della catena audio, i limiti vengono superati grazie all’ulteriore “salto analitico”, che fa “capire” al nostro cervello i limiti di quelle registrazioni e questo, in qualche modo li fa superare, i limiti dico.. Non è proprio semplice da spiegare e forse “mi sono un po’ ingarbugliato”… Madò… non so se mi sono capito…! 😆😉 Capisco. Ad esempio il solo passaggio da un Topping DX3 Pro plus ad un Hifiman EF400 mi ha fatto apprezzare ancor di più certi brani e comunque rivedere in parte alcune valutazioni su altri. Però alcuni album (vedi ad esempio A night at the Opera) man mano che salgo proprio peggiorano. La voce di Mercury, è laggiù..recessa. E tutto suona poco "arioso". Senza nulla togliere a Simona Molinari, tanto per citare una cantante non della portata dei Queen, se sento uno qualsiasi dei suoi album la sua voce è bella lì, potente e calda. In generale trovo che le registrazioni italiane, anche datate siano spesso molto valide (vedi appunto De Andrè). Poi altri, come detto migliorano. Ad esempio se prendo il brano Body And Soul di Amstrong, pur con tutti i fruscii del caso, cavolo si sente sempre meglio salendo con l'impianto (con la tromba e la voce ben "trattate").
mark66 Inviato 14 Dicembre 2023 Inviato 14 Dicembre 2023 2 ore fa, andreac75 ha scritto: Però alcuni album (vedi ad esempio A night at the Opera) man mano che salgo proprio peggiorano. La voce di Mercury, è laggiù..recessa. E tutto suona poco "arioso". ... purtroppo è così, sono album mixati originariamente in questo modo, c'è poco da fare... alcune versioni giappe migliorano un po' le cose, ma... ma non è per questo che non ascolterai più Bohemian Rhapsody! E comunque in questo momento la sto ascoltando con EF400 e la Sundara Open ed è godibilissima... non so, forse la HD6XX non è proprio il massimo per il rock... prova anche come ti è stato suggerito ad usare cuffie più indulgenti o magari meno corrette e più "colorate"... personalmente spesso scelgo di volta in volta la cuffia a seconda della musica che mi va di sentire, sapendo il risultato che voglio ottenere anche a scapito della correttezza della riproduzione...
stepa71 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 16 ore fa, andreac75 ha scritto: Ora Apple Music + EF400 + HD6XX. Ma ho provato un po' tutto (Tidal, Amazon etc). con lo stesso risultato. Apple Music Lossless tra l'altro ha una qualità molto buona. Anch'io pensavo lo stesso, perchè paragonavo Apple music a Qobuz e Tidal utilizzando le applicazioni per Mac Qobuz e Tidal native dei produttori. Apple suonava come Tidal e come Qobuz. Installato player Audirvana Studio che legge lo streaming di Qobuz e Tidal (ora uso solamente Qobuz).... adesso si sente la differenza con Apple. in pratica è il core audio del mac che ci mette del suo quando usi qualunque applicazione che gira su Mac come anche quelle di Qobuz e Tidal. Se usi un player che prende il controllo del core audio e lo blinda utilizzandolo in esclusiva, allora la cosa cambia. Di questi player ce ne sono diversi ma mi sembra che solo Room e Audirvana abbiano lo streaming verso Tidal e Qobuz. Altri più esperti ti sapranno consigliare. Fai la prova gratuita di un mese per capire se senti differenze e poi decidi.
andreac75 Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 @stepa71 sì, a parte che sono su PC, ho provato sia Audirvana che Roon a suo tempo, ma per qualche motivo Apple Music mi sembra suoni un filo meglio. Il problema al limite è che non va in esclusiva, anche secomunque nel flusso ho messo in mezzo morphit per correggere un pochino le HD6XX
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