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La squallidissima vicenda della beneficenza di Ferragni ai bimbi malati


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Inviato
7 minuti fa, Gall ha scritto:

Ma la definizione di haters non è proprio esatta, diciamo che nel forum l'età media è elevata, e di conseguenza la mentalità non è proprio "moderna" e quindi non si critica solo la Ferragni, ma il mondo farlocco dei social e degli influencer e il valore che si da a certi personaggi che non hanno fatto nulla di concreto, non hanno capacità riconosciute o meriti particolari e con 2 3 foto farloche hanno acquisito fama e denaro, e per di più vengono osannati nei media. Quindi più che alla Ferragni le critiche sono a un modello sociale.

Però è la faccia della stessa medaglia, con poco hai notorietà e la frutti e con poco ti arrivano addosso spalate di letame.

In realtà, seppur qualcuno si sia espresso al riguardo come hai scritto, mi sembra che il discorso in generale non sia stato allargato come stai facendo tu adesso, se fosse avvenuto generalizzando sarebbe comunque sbagliato perché non tutti gli influencer possono essere posti sullo stesso piano, ne esistono alcuni che condizionano ed orientano la scelta dei consumatori che li seguono con specifiche competenze riconosciute in molti settori e sono la maggioranza, il punto è che il settore della Ferragni è per sua natura “privo” di competenze specifiche riconosciute perché ella lavora sull’immagine, sull‘apparenza e sull’apparire, alla fine lei vende se stessa come icona di stile (si può essere d’accordo o meno che il suo lo sia o meno ma lei questo fa) ai suoi follower che la seguono proprio perché è così, tutto qua sta avvenendo trovo sia eticamente giusto, sfruttare la beneficenza per fare business è eticamente sbagliato per quanto mi riguarda, ma non è un reato ed è un comportamento più diffuso di quanto sembra a leggere queste notizie in base alle quali sembra che sia un problema della Ferragni questo atteggiamento ma così non è e lo confermi anche tu:

16 minuti fa, Gall ha scritto:

Come anch'io ho detto, spesso dietro alla beneficenza ci sono dei business ben peggio della Ferragni.

quindi il punto è perché non si parla del terzo settore e di tutto ciò che sta dietro ad esso? Perché se da un lato la Ferragni ha sbagliato eticamente, più di lei nel caso del pandoro secondo me sul piano etico ha sbagliato l’azienda ed il beneficiario che hanno rispettivamente ideato ed acconsentito alla promozione pubblicitaria permettendo lo sfruttamento del logo, eppure se la prima è stata sanzionata la seconda viene ignorata pur essendo parte in causa.

 

Inviato
51 minuti fa, eduardo ha scritto:

Se non c' è reato, ci saranno - come per ogni azione - delle reazioni del mercato interessato e dell' opinione pubblica che genereranno delle conseguenze, e la responsabilità se la deve cuccare la tua assistita.  Punto.

Visto che tutto è partito dalla multa dell’antitrust anche se non ci sarà reato ci sarà un danno provocato che senza il “causa belli”, la sanzione erogata, non ci sarebbe stato quindi c’è un problema, diverso sarebbe stato se la polemica fosse stata scatenata per l’aspetto etico già in origine, ma cosi non è stato.

Inviato

In questi giorni sono a casa con l'influenza e mi è capitato di guardare pubblicità in tv, non essendo abbastanza reattivo per cambiar canale.

Due mi hanno colpito, una è tim dove si vede una donna che butta giù un muro ( immagino dopo aver tentato di parlare con un operatore ), e si sparla di parità di genere non so perché... l'altra è McDonald,  anche li il prodotto non è protagonista, non si vede, si vedono dei pecoroni che seguono il gregge, penso a volerti dire, ma chi sei tu per andar controcorrente. Ci sto ancora pensando, forse son più onesti gli americani.

  • Melius 1
extermination
Inviato

@maurodg65 una Ferragni che fa business puntando sulla propria immagine la cui "energia vitale" è sostanzialmente data da credibilità, reputazione e trasparenza, basta "un click" ( vedi una procedura di infrazione) per aumentare esponenzialmente il rischio che crolli tutto il cucuzzaro.

Inviato
58 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

La partenza è che non c’è il reato

Questa lo stanno verificando, quindi non è la partenza.

E cmq noi parliamo di lei ma le verifiche riguardano anche le società coinvolte come la Balocco, che guarda caso nei supermercati sono i prodotti più avanzati negli scaffali.

Inviato
22 minuti fa, extermination ha scritto:

una Ferragni che fa business puntando sulla propria immagine la cui "energia vitale" è sostanzialmente data da credibilità, reputazione e trasparenza, basta "un click" ( vedi una procedura di infrazione) per aumentare esponenzialmente il rischio che crolli tutto il cucuzzaro.

Certo, appunto dico che se il click fosse stato l’aspetto etico non ci sarebbe nulla da eccepire, ma l’aspetto etico non dovrebbe riguardare la sola Ferragni, perché se la procedura di infrazione fosse un errore il resto sarebbe caduto per la causa sbagliata.

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, Gall ha scritto:

Balocco, che guarda caso nei supermercati sono i prodotti più avanzati negli scaffali

E certo, prima lo avresti preso come un piccolo status symbol del carrello della spesa, mica davvero perché facevi beneficenza... adesso sarebbe uno status pyrlan😁

  • Haha 1
extermination
Inviato
Adesso, lampo65 ha scritto:

status symbol del carrello

Siam scesi davvero in basso!

Inviato
Adesso, lampo65 ha scritto:

E certo, prima lo avresti preso come un piccolo status symbol del carrello della spesa,

Appunto per questo si dovrebbe mettere davanti l’aspetto etico, è corretto su questo piano legate eticamente la vendita di un Pandoro e l’immagine di un’influencer ad una donazione benefica? Perché io resto convinto che la stessa operazione senza la Ferragni non se la sarebbe “cagata” nessuno e che il

motivo legato al coinvolgimento della influencer fosse legato proprio a quello che ella ha fatto in modo egregio, dare visibilità all’iniziativa, e questo aspetto lo ha fatto in modo eccellente e credo sia stato persino prioritario sull’aspetto benefico che, in mancanza della testimonial famosa, sarebbe andato persino peggio di quanto non sia andato e,

forse, non sarebbe neppure stato messo in piedi. 

4 minuti fa, extermination ha scritto:

Siam scesi davvero in basso!

Però il meccanismo commerciale è quello, l’aspetto discutibile è legarci anche la beneficenza. 

 

extermination
Inviato

"Uno status symbol è un elemento caratteristico dell'aspetto e del comportamento (spesso l'acquisto di un oggetto pregiato, costoso o raro o l'ostentazione di uno stile di vita) che tende a mostrare esteriormente che il possessore appartiene a un determinato status sociale, ovvero che ha raggiunto un certo livello di gusto, di cultura, di ricchezza o di potere"

Inviato

Mauro difendi cause migliori.

Chi di social arricchisce di social perisce

Inviato
4 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Mauro difendi cause migliori.

Chi di social arricchisce di social perisce

Certo, ma non difendo nessuno dico solo e lo ripeto così forse sarà più chiaro, che la Ferragni non è il problema e non si è inventata nulla, il problema è più ampio ed articolato e se si affronterà bene, se non lo si farà e si userà il suo caso come capro espiatorio della questione lasciando poi tutto il resto uguale sarà male. 
Un esempio, se la comunicazione pubblicitaria fosse stata più esplicita il problema ci sarebbe o meno? Sarebbe stato accettabile sul piano etico che la Ferragni incassasse un milione a fronte dei 60 mila euro donati all’Ospedale Santa Maria Margherita di Torino? Tu cosa ne pensi?  

  • Melius 1
Inviato

Il fatto iè che l'etica quando si andava a 10 all'ora cambiava ogni trent'anni, adesso cambia ogni tre mesi😄

Inviato

Inaccettabile. Se si fosse detto al pubblico chiaramente che Ferragni avrebbe preso un milione senza versare una lira e che 60 mila sarebbero stati pagati dalla sola balocco i panettoni sarebbero rimasti sullo scaffale.

 

  • Melius 1
Inviato

A mio parere, l’attrattiva social degli influencer corre sul filo del rasoio dell’ammirazione convertibile in invidia: situazione che scatena livore di rivalsa al primo intoppo, specie se di natura etica o pseudoetica. Appuntarsi medaglie di eticita’ e giudicare malevolmente quella altrui e’ cosa della notte dei tempi ed anche oggetto di parabola evangelica.

Mi pare un meccanismo anche elementare che faceva dire ai nostri nonni: campa come vuoi, ma non esibire, basso profilo ecc ecc.

Oggi anche amadeus (povero Mozart) ha scaricato Ferragni.

Tempo tre mesi e il vuoto della Ferragni sara’ occupato da una nuova influencer emergente. Il meccanismo industriale a un certo punto e’ ripetibile con altri proprio perche’ non c’e’ una infungibilita’ legata a capacita’ specifiche (saper ballare, cantare, far di conto ecc).

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Inaccettabile. Se si fosse detto al pubblico chiaramente che Ferragni avrebbe preso un milione senza versare una lira e che 60 mila sarebbero stati pagati dalla sola balocco i panettoni sarebbero rimasti sullo scaffale.

Certo, anche se si fosse detto al pubblico che l’azienda guadagnava multipli di quando versato in beneficenza all’Ospedale, ma entrambe le cose non sono un reato, nessuno è obbligato legalmente a comunicare i suoi ricavi, non in uno spot quantomeno, mentre è doveroso cominciare quanto di elargisce in beneficenza ed è stato fatto. Ma il punto è proprio questo, la beneficenza tramite un’operazione commerciale è necessariamente a fine di lucro per l’azienda ed i testimonial o meglio è ipotizzabile che sia così, l’eccezione è quello che tutti auspicheremmo come “normalità” ma che normalità non è.

Inviato

Mauro la multa antitrust e’amministrativa.

Se poi ci sono reati (truffa ecc) lasciamolo stabilire alle procure che stanno indagando.

direi che abbiamo parlato fin troppo di una influencer manco fosse il Conte di Cavour

Inviato
3 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Mauro la multa antitrust e’amministrativa.

Perfetto grazie, pensavo fosse propedeutico a contestare un reato, ma è possibile un ricorso? 

3 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Se poi ci sono reati (truffa ecc) lasciamolo stabilire alle procure che stanno indagando.

direi che abbiamo parlato fin troppo di una influencer manco fosse il Conte di Cavour

😁 …perfettamente d’accordo. 


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