maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 …alla faccia di chi si preoccupa dei cambiamenti climatici e della necessità di ridurre la CO2 prodotta già da oggi: https://www.wired.it/article/carbone-record-consumo-2023/?social-type=owned&brand=wired-it&utm_medium=social&utm_source=twitter Non si è bruciato tanto carbone quanto quest'anno Secondo un report dell'agenzia internazionale per l’energia, nel 2023 l'utilizzo della materia prima supererà per la prima volta nella storia quota 8,5 miliardi di tonnellate Alessandro Patella 15.12.2023 Operai al lavoro con il carboneNOEL CELIS/Getty Images Nel 2023 l’uso del carbone a livello mondiale toccherà il suo record storico, battendo il dato dello scorso anno. Secondo quanto rileva un report dell’agenzia internazionale per l’energia (Iea) citato dall’agenzia Reuters, a causa dell’alta domanda da parte delle economie emergenti e di quelle in via di sviluppo, nell’anno solare la richiesta della materia prima aumenterà in tutto dell’1,4%, superando per la prima volta quota 8,5 miliardi di tonnellate. In particolare, l’utilizzo del carbone crescerà dell’8% in India e del 5% in Cina. Questo avviene perché nei due paesi è aumentata la domanda di elettricità a fronte di una scarsa produzione di energia idroelettrica. Non basterà dunque il calo che faranno registrare sia gli Stati Uniti, sia l’Unione europea, pari a circa il 20%. I dati emersi dalla ricerca dell’Iea assumono contorni ancor più negativi considerando che non è prevista una diminuzione dell’impiego della materia prima se non nel 2026, quando l’espansione della capacità rinnovabile sarà cresciuta a tal punto da farlo calare del 2,3% rispetto al 2023 anche in assenza di politiche che incentivino il ricorso all’energia pulita più di quanto non lo facciano quelle attuali. Nonostante questo, il consumo globale anche nel 2026 sarà superiore agli 8 miliardi di tonnellate, un dato lontano dagli obiettivi fissati dall’accordo di Parigi. Anche e soprattutto perché metà del consumo mondiale di carbone proviene proprio dalla Cina, economia che influenzerà sensibilmente il ritmo della diffusione dell’energia pulita. In questo senso, l’Iea sottolinea che il paese asiatico metterà in atto più della metà dell’espansione mondiale delle fonti rinnovabili del prossimo triennio, causando un calo della domanda interna di carbone nel 2024 e un plateau fino al 2026. Ad oggi, però, insieme all’India e al sud est asiatico, la Cina è ancora responsabile dei tre quarti del consumo globale della materia prima, il triplo rispetto al 1990. A differenza di quest’ultimo, gli altri due territori faranno segnare un aumento dell’utilizzo del carbone anche nei prossimi tre anni.
gorillone Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 La frase clou è “l’India è responsabile di 3/4 del consumo globale”, penso
niar67 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 .....e tu compra l' auto elettrica che non inquini.... 1
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 La Germania poi è da Oscar dell’idiozia ottenebrata dal delirio ecologista dei Verdi: https://www.panorama.it/news/dal-mondo/l-ipocrisia-della-verde-germania-che-spegne-il-nucleare-ed-abbraccia-il-carbone L'ipocrisia della «Verde» Germania che spegne il nucleare ed abbraccia il carbone La “verde” Germania stacca le centrali nucleari dalla rete, ma il suo atomo ormai fornisce soltanto il 5% dell'energia nazionale. Il carbone, almeno fino a fine decennio, o si dovrà comprare energia da Belgio e Francia Sergio Barlocchetti La “verde” Germania stacca le centrali nucleari dalla rete, ma il suo atomo ormai fornisce soltanto il 5% dell'energia nazionale. Il carbone, almeno fino a fine decennio, o si dovrà comprare energia da Belgio e Francia Sabato 15 aprile i tedeschi staccheranno dalla rete di distribuzione dell'energia elettrica l'ultima delle loro centrali nucleari. In tempi incerti come questi si potrebbe pensare a una cecità idealista, ma è bene ricordare che in Germania il nucleare ormai costituisce meno del 5% delle fonti energetiche, e dunque almeno per il momento neppure se ne accorgeranno. Durante il fine settimana avverrà quindi quanto deciso dal governo di Angela Merkel nel 2011 dopo l'incidente di Fukushima. Una decisione certamente di pancia come fu quella sciagurata dell'Italia nel 1986 all'indomani della tragedia di Chernobyl, ma si sa che certe decisioni sono figlie di sentimenti e opportunità più che del raziocinio, e questo ultimamente vale per l'atomo quanto per i motori endotermici e per gli orsi. La scadenza fissata dalla Merkel era quella del 31 dicembre 2022 e dopo il rinvio ottenuto lo scorso anno a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, nei giorni scorsi il governo di Olaf Scholz aveva negato un ulteriore allungamento del servizio e così i reattori Isar II di Essenbach, Emsland e Neckarwestheim verranno disconnessi dalla rete. Rimangono invece attivi i generatori che funzionano a carbone, e questo dimostra che il Paese che ci ha costretti a rinunciare ai motori diesel, che ora spinge per i carburanti sintetici, che rinuncia al nucleare ma annerisce di fuliggine l'Europa ha un po' le idee confuse. Vero è che alle fonti rinnovabili in Germania si pensa da decenni, ma è anche vero che è impossibile fare paragoni con l'Italia, stante che il loro mare non è certo quello della Sardegna né hanno le Alpi a fermare i venti atlantici, oltre che essere posizionati qualche decina di gradi di latitudine più a nord di noi (Berlino è poco oltre 52° Nord mentre Milano poco oltre i 45°, praticamente a metà strada tra l'equatore, 0°, e il polo Nord, 84°). Tutte cose che i nostrani paladini dei generatori eolici guarda caso dimenticano. Certo, dalle loro parti intendono usare più l'idrogeno, cosa che in parte possiamo fare anche noi, che però non stiamo ampliando la rete autostradale e le linee ferroviarie al ritmo deciso da Berlino, insieme con il traguardo di alimentare ogni impianti di riscaldamento con almeno il 65% di energia ricavata da fonti pulite entro il prossimo anno. Ma i tedeschi hanno molta fiducia nei risultati dello stress test che il loro governo aveva commissionato ai gestori energetici nell'estate 2022, che aveva mostrato una buona tenuta della rete nazionale anche senza quel 5% di gigawattora che proveniva dall'atomo. Così il ministero dell'ambiente germanico (Bmuv), responsabile anche della sicurezza nucleare, ha confermato a fine marzo che “la produzione di energia nucleare sarebbe terminata alla data prevista, garantendo che ciò non influirà sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico del Paese anche nell'inverno 2023/2024. Tuttavia, ha aggiunto che lo smantellamento dei reattori e la decisione su un deposito finale per i rifiuti radioattivi sono compiti impegnativi che probabilmente richiederanno diversi decenni per essere completati, mentre i numerosi reattori obsoleti in funzione nei paesi vicini continuano a rappresentare un grave rischio per la sicurezza della Germania e per l'Europa nel suo insieme.” Come al solito mostrando che a comandare in Europa devono essere loro, a quale titolo ovviamente ci sfugge, ma basti dire che in Germania il movimento antinucleare non ha portato alla costruzione di nuovi reattori commerciali dopo il 1989. Ovvero, la Germania chiude i suoi impianti perché oggettivamente sono vecchi, mentre riguardo al carbone, dalla decisione del 2000 di eliminare gradualmente il nucleare, la quota di energia elettrica prodotta con il fossile è scesa dal 43% nel 2011, quando 7 centrali nucleari sono state disattivate, fino al 23,4%. E dal 2007 in poi non sono state pianificate né costruiti nuove centrali a carbone. Ma resta l'unico modo non dipendente dalle rinnovabili che consente a Berlino una minima autonomia energetica, e il governo vuole porre fine al carbone entro il 2030 vincendo un radicato sistema culturale che vede la sua estrazione presente sul territorio da oltre duecento anni. Ora Scholz riconosce che saranno necessarie diverse centrali a gas naturale definite “flessibili” e predisposte per l'idrogeno per far funzionare un sistema energetico stabile, poiché entro il 2030 perderà 21 gigawatt dalla lignite e altri 25 dal carbon fossile, come ha calcolato l'istituto di ricerca Ewi. La Germania dovrà quindi essere più interconnessa con i paesi vicini per rifornirsi di energia in tempi di bonaccia o meteo nuvoloso, comprando da fonti nucleari in Francia e Belgio. E bisognerà vedere se sulle bollette tedesca non finiscano i 2,2 miliardi di euro previsti per i costi di smantellamento dei reattori e delle infrastrutture che domani saranno messe su “Off”.
LeoCleo Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 12 minuti fa, niar67 ha scritto: .....e tu compra l' auto elettrica che non inquini.... Con la colonnina alimentata dalla centrale a carbone. O col generatore Diesel attaccato di fianco.
appecundria Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 24 minuti fa, maurodg65 ha scritto: alla faccia di chi si preoccupa dei cambiamenti climatici e della necessità di ridurre la CO2 Sono soddisfazioni.
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 3 minuti fa, appecundria ha scritto: Sono soddisfazioni. Mica mie, io come te sono tra le vittime, il punto sono le politiche economiche e le manfrine degli ecologisti che continuano a puntare il dito sull’Occidente per i consumi dei combustibili fossili mentre il problema è altrove, l’ecologismo al pari della politica dovrebbe abbandonare le ideologie e le proteste di comodo ( Ultima Generazione ne è un esempio lampante ) ed abbracciare la realpolitik energetica. https://x.com/avvocatoatomico/status/1735618725611552912?s=61&t=VuM_trArfNg9R7w7Zyu4-g
Roberto M Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 C’è solo da sperare che socialisti e verdi perdano le elezioni europee e che i partiti di destra vincano le elezioni, così da escluderli dalla stanza dei bottoni. Ci vuole un governo di centro destra pure in Europa, questi altri ci stanno portando verso il disastro, con un mix di corruzione (soldi dal Qatar e chissà da quanti altri), incompetenza, ideologia, wokismo, idiozia. 1
stefano_mbp Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 …. e intanto ci si preoccupa dell’inquinamento delle auto Euro5 … si guarda sempre il dito ma non l’elefante che esso indica … rimedi palliativi a problemi enormi …
Jarvis Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 Lo auspicava Draghi che bisognava tornare al carbone pur di sostenere l'Ucraina. L'affermazione penso si commenti da sola
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 Adesso, Jarvis ha scritto: Lo diceva Draghi che bisognava tornare al carbone pur di sostenere l'Ucraina. L'affermazione si commenta da sola Il tuo post completamente inventato si commenta da solo.
appecundria Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 22 minuti fa, Roberto M ha scritto: incompetenza, ideologia, wokismo, idiozia.
appecundria Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 Il carbone serve per estrarre il nickel che serve per fare le batterie. Fortunatamente abbiamo in costruzione 56 centrali nucleari. 1
Jarvis Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 7 minuti fa, maurodg65 ha scritto: tuo post completamente inventato si commenta da solo. Inventato per te che sei un ignorantone che non legge i giornali e non ricorda le dichiarazioni fatte a suo tempo da Draghi. 1
campaz Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 30 minuti fa, Roberto M ha scritto: C’è solo da sperare che socialisti e verdi perdano le elezioni europee e che i partiti di destra vincano le elezioni, così da escluderli dalla stanza dei bottoni. Ci vuole un governo di centro destra pure in Europa, questi altri ci stanno portando verso il disastro, con un mix di corruzione (soldi dal Qatar e chissà da quanti altri), incompetenza, ideologia, wokismo, idiozia. Ma tu sei lo stesso che in un'altra discussione (Ennesimo attacco agli stranieri, alla libertà di culto e al concetto stesso della democrazia.), agganciandosi anche ad un mio intervento e dopo aver esposto un cartello , aveva scritto "Non posso risponderti perché violerei palesemente il regolamento, che vieta le discussioni sulla religione e sulla politica, per cui continuo a rimanere basito per il fatto che questo thread sia rimasto ancora aperto."? Oppure il diveto di parlare di politica vale solo quando non la si pensa come te? Chiedo per un amico che aveva un sassolino nella scarpa... 1
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 6 minuti fa, Jarvis ha scritto: Inventato per te che sei un ignorantone che non legge i giornali e non ricorda le dichiarazioni fatte a suo tempo da Draghi. Posta posta che sono curioso.
audio2 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 bravi, mi avete dato l' idea che posso vendere i miei boschi, attualmenti irpef tassati, a gente che produce il carbone vegetale dalla legna e con le ramaglie fresche ci fa il pellet. grazie.
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Autore Inviato 16 Dicembre 2023 33 minuti fa, Jarvis ha scritto: Inventato per te che sei un ignorantone che non legge i giornali e non ricorda le dichiarazioni fatte a suo tempo da Draghi. Lei è un analfabeta funzionale a quanto leggo. https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/energia/2022/02/25/ucraina-draghi-ipotesi-riapertura-centrali-carbone_99a9396b-3bdf-4cef-9532-a7c34b69fa9c.html (ANSA) - ROMA, 25 FEB - "Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell'immediato".
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