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Melius Club

L'abilità degli ifluencer


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Inviato

Gli influenzati sono per lo piu’ coetanei o di eta’ inferiore ai ferragnez.

E’ l’eta’ in cui si seguono le mode, si guarda alle vite altrui per ispirar le proprie “in scala”.

Non sarei cosi’ drastico verso i followers.

I ferragnez non parlano certo a quelli che guardano la vita con la saggezza del “tutto nel mondo e’ burla”.

Fra l’altro ogni metodo (pubblicita’ influencer ecc) che crei bisogni e stimoli consumi e’ funzionale al buon andamento di una economia che se fossimo tutti saggi e morigerati crollerebbe dopo un paio d’anni.

Cambiano sistemi metodi ecc, ma Dulcamara era gia’ rappresentato da Donizetti nella prima meta’ dell’Ottocento

extermination
Inviato

Da Treccani:

Personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguìto dai media, che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico. ◆ [Gianroberto Casaleggio, ndr] Pragmatico, teorizza il ruolo fondamentale degli influencer in Rete, quel 10% di utenti consapevoli che forma le opinioni del restante 90%. Assieme al figlio Davide e ad altri collaboratori ha creato "lo Staff" a cui le sedi locali del MoVimento si rivolgono per consigli e corsi di formazione e inoltrano documenti. (Repubblica, 27 maggio 2012, p. 16, Politica interna) • I brand si stanno sempre più avvalendo del supporto degli influencer nelle proprie strategie di comunicazione. Cercare di individuare le persone più influenti in rete interessati a un argomento, a un prodotto o a un settore spesso però comporta parecchio tempo. Ed è su questo aspetto che interviene Influencers di Augure, il primo motore di ricerca che identifica rapidamente quali sono i principali opinion leader in un determinato settore. (Stampa.it, 13 novembre 2014, Tecnologia) • «C’è ancora l’idea che per essere un influencer sia necessario avere moltissimi follower. Invece conta di più essere credibili per i consumatori a cui ci si rivolge: conoscerli e interagirci quotidianamente» [Luca Della Dora]. (Elena Tebano, Corriere della sera, 26 luglio 2017, p. 21, Cronache) • E infine: gli influencer sono come i vecchi opinion leader? «No, perché cambia completamente la dinamica comunicativa - conclude Siino 

  • Moderatori
Inviato
44 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Gli influenzati sono per lo piu’ coetanei o di eta’ inferiore ai ferragnez.

 

I miei sono tutti ultraottantenni.

Inviato
46 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Gli influenzati sono per lo piu’ coetanei o di eta’ inferiore ai ferragnez.

Anche quelli dei fusibili, dei cavalletti per i cavi e dei mattoncini magici ?

Inviato
9 ore fa, Dufay ha scritto:

In cosa consiste? Nella innata capacità di ingraziarsi gli stupidi?

non e' mica facile rispondere. Se uno sapesse con certezza il perche' domattina diventerebbe influenzatore con milioni di seguaci, che nel tempo diventerebbero sudditi pronti all'uso.

Torniamo indietro di 30 anni quando non c'era il delirio attuale dei social.

Andavi al bar in piazza o a scuola alle superiori e trovavi il ragazzo/a che aveva doti tali da farsi piacere un po' a tutti.

Faceva battute era simpatico/a e magari pure bello/a.

Quella persona magari aveva doti innate di carisma e sapeva piacere alla media. Non a tutti ma ad una media molto vasta.

Ecco quel tizio che faceva colpo a scuola , moltiplichi per 100 scuole e tiri fuori l'influenzatore di masse.

Prima lo vedevano ad 1 scuola ora in diretta nazionale la platea e' all'enesima potenza.

Su YouTube ci sono ragazzi con 500000 adolescenti che li seguono e che guadagnano 100000 euro al mese tranquilli senza nemmeno fare quelle schifezze di finte beneficenze. Adolescenti che ridono alle battute e subiscono il carisma del ragazzo. E ce ne sono. Pagano l'abbonamento per sentirlo su twich. 3 euro 4 euro..

E' cosi'. Dieci anni fa avrebbero fatto gli spazzini ora sono influencer. E lo sanno , perche' lo dicono.

Quindi sotto c'e' un innata capacita' , invisibile, che sa ingraziarsi il pubblico e lo sa' tenere incollato al telefono con modalita' diverse dalla TV generalista.

 

  • Melius 2
Inviato
2 minuti fa, criMan ha scritto:

Dieci anni fa avrebbero fatto gli spazzini ora sono influencer.

Non credo proprio. 

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato

Insomma posto che uno arrivi a 30 milioni di follower come la Ferragni.

Per mantenere o aumentare i follower deve avere strategie raffinatissime o basta che si faccia vedere mentre caga ad esempio?

Per perderli cosa deve fare sgozzare un bambino in diretta?

Inviato
9 ore fa, Dufay ha scritto:

Nella innata capacità di ingraziarsi gli stupidi?

Ti sei risposto da solo.

Inviato
Adesso, appecundria ha scritto:

Non credo proprio. 

Bruno io capisco la giusta apertura nei confronti di questa realtà (che esiste e resterà a lungo come scrivevo) ma non sopravvalutiamo le doti di molti di questi personaggi.

Tralasciando i top che si contano sulle dita di una mano, c'è una selva di personaggi di medio cabotaggio che campicchiano.

Un paio li conosco per questioni di lavoro: non so se senza social avrebbero fatto gli spazzini ma ti assicuro che non avrebbero di certo fatto molto di più.

Perchè tolto il faccino telefonogenico e l'eloquio giovanilista da televendita non c'è nulla di nulla. Anzi, purtroppo quel faccino spesso fuori dal mezzo che utilizzano manco funziona. 

Ripeto, senza nulla togliere a questa realtà. 

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, Dufay ha scritto:

aumentare i follower deve avere strategie raffinatissime

Da un certo punto in poi è sufficiente comprarli, non costa neanche cifrone.

Dopodiché puoi anche mostrarti mentre ti limi le unghie. 

Inviato

Ho sempre pensato che sarei diventato vecchio quando, prima, non avrei più capito il mondo e, poi, non lo avrei accettato. Avevo ragione perché vedo che è così per tutti.

Mi consola un po’, ma poco, il fatto che almeno cerco di resistere, cercando almeno di accettare quando non so più comprendere.

Voglio resistere perché non voglio essere considerato come io consideravo i vecchi al tempo della mia gioventù: dei bacucchi da muppets show. Rompicoglioni oltretutto che manco i Led Zeppelin sapevano apprezzare 😁

 

Inviato
1 minuto fa, Velvet ha scritto:

certo punto in poi è sufficiente comprarli, non costa neanche cifrone.

Dopodiché puoi anche mostrarti mentre ti limi

Ecco ditemi voi se non c'è da allarmarsi 

Inviato

@Jack Difficile non accettare la realtà che ci circonda, capirla e parteciparla è un altro paio di maniche. A meno che uno non voglia fare il solito finto giovane col colletto della polo alzato, cosa ridicola e patetica.

Diciamo che se ci si limita ad osservarla e non avversarla, la realtà,  è già una buona cosa.... almeno non si è sclerotizzati fino in fondo. 

Inviato

Io mi chiedo solo una cosa: ma per quale motivo il tizio X - famoso ma soprattutto PAGATO per raccontarmi che usa il prodotto Y e che è bellissimo - dovrebbe essere una garanzia di qualità / figaggine del prodotto stesso al punto da mobilitare orde di pecorili acquirenti ?

Ricordo di avere letto da qualche parte un aneddoto interessante: un noto personaggio pubblicizzava un caffè in un centro commerciale e lo offriva agli avventori. Una signora attempata prende la tazzina, beve e gli dice qualcosa del tipo "dotto' lo so che voi siete una brava persona, ma questo caffè è una schifezza..."

So bene che il testimonial è il principio di funzionamento su cui si basa buona parte della pubblicità moderna (ma lo avete mai visto uno spot in cui si parla delle reali caratteristiche di un prodotto, che magari mi servirebbe pure sapere ? ma quando mai...) , ma dovrebbe essere anche il principiale argomento della sua non-credibilità.

 

 

Inviato
7 minuti fa, Velvet ha scritto:

non so se senza social avrebbero fatto gli spazzini ma ti assicuro che non avrebbero di certo fatto molto di più.

Anche di meno.

Un esempio pratico: se andate a leggere la storia di quel tizio di "Greg's garage", senza  i social che gli hanno dato il modo di fare abbastanza quattrini per filarsela a Tenerife avrebbe fatto l'ospite delle patrie galere.

 

Inviato

@Velvet esatto, intendo questo. Tra l’altro, come evidenziavate tu e @criMan, la necessità di sentirsi adeguati, accettati, nel giovane è sempre stata presente nell’età contemporanea, fa parte delle sicurezze che si cercano per crescere e per accettare noi stessi a nostra volta. E si manifestano nei modi e nelle dimensioni che il frangente sociale e (oggi giorno) tecnologico permettono. Anche noi avevamo i nostri influencer, magari lo siamo stati, solo che erano spesso circoscritti ad un ambito ben più ristretto e per valori diversi (ma non molto… cercavamo un po’ tutti di comperare le all star e le superga originali che compravano “i fighi” del paese… come sempre più ricchi di tutti).

Resistere per me è non negarne esistenza e necessità anche quando non comprendo modalità e valori. Non avversarla inutilmente e inutilmente strepitare. 

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, Dufay ha scritto:

Ecco ditemi voi se non c'è da allarmarsi

Giustappunto, nessuno dopo 2 pagine ha ancora fatto il nome della Meloni (anche se nella prima un riferimento poco velato c'è)


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