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Melius Club

Io, Noi e Gaber


LeoCleo

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Inviato

@LaVoceElettrica E chi ti obbliga?

C'è gente che vive benissimo ascoltando Taylor Swift e non capendo Bruckner, figuriamoci se è un problema.

LaVoceElettrica
Inviato
4 minuti fa, Velvet ha scritto:

E chi ti obbliga?

Tu, facendo arbitrarie categorie.

Inviato

Maronn' che malmostosità subito all'inizio dell'anno...:classic_laugh::classic_laugh::classic_laugh:

 

  • Haha 1
Inviato

Bellissimo film documentario. Attuale e profetico 40 anni fa, attuale e profetico oggi. Non è cosa da tutti, anche oggi che i polli d'allevamento dilagano sempre più servili e sempre più inconsapevoli.

  • Melius 2
Inviato
7 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

i polli d'allevamento

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  • Thanks 1
ascoltoebasta
Inviato
3 ore fa, mizioa ha scritto:

Molti suoi testi sembrano scritti oggi per quanto sono di triste attualità.

E lo saranno sempre,aveva la capacità rara di descrivere l'Uomo e la socetà nella sua pochezza reale,pochezza che ahimè non scemerà,in questo brano, "l'Odore" ci descrive quel disgustoso afflato che,chi più chi meno,tutti emaniamo e che non si cancella con abiti di lusso,auto costose,titoli di studio,posizioni sociali privilegiate o altro....

 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, ascoltoebasta ha scritto:

Molti suoi testi sembrano scritti oggi per quanto sono di triste attualità.

Credo che molti dei suoi testi furono scritti da e con Luporini

Inviato

Che nostalgia incredibile per tempi in cui il pensiero era una parte centrale della società, in cui vi erano intellettuali magari tristi, ma lucidi e capaci di vedere e guardare negli occhi la miseria di quello che sarebbe stato un futuro svenduto al dio mercato.

Tutto quello che era stato preconizzato nella sua fase cupa (La mia generazione ha perso) si è realizzato.

Davvero un bel documentario, peccato per il nostro presente, vuoto e vacuo.

  • Melius 2
Inviato

E in aggiunta ai contenuti, ma che Signor Cantante con la C maiuscola era Gaber ? Intonazione, espressione, voce, dizione. Con quello che aveva potevi fare almeno una mezza dozzina di interpreti di quelli buoni...

  • Melius 1
Inviato
8 ore fa, Velvet ha scritto:

Gli uomini si possono dividere in due categorie: quelli che capiscono Gaber e Jannacci e quelli che no. 


A me piace Gaber, ancora di più Jannacci, ma non  è piaciuto per niente il documentario: troppo lungo. troppo elogiativo, ripetitivo... poi Morandi (che mi è simpatico) e Jovanotti (che mi sta sulle palle) che affermano che Gaber oltre ad essere un grande artista, che pure mi pare eccessivo, è stato un grande filosofo, supera ampiamente la soglia del ridicolo.

Ciao.

Evandro

  • Melius 1
Inviato

In effetti il documentario sbrodava un po' come tempi e ripetitività. 

Inviato

a quei tempi c'era anche quello che cantava: sul cucuzzolo della montagna, con la neve alta così.... oppure: nel continente nero, alle falde del kilimangiaro...

insomma gli spessori mi sembran molto diversi

Inviato

Tra l'altro sentivo alla radio che l'unicità di Gaber ha consentito anche nella capacità e nel coraggio di abbandonare carriere all'apice e fare altrettanto successo in altre "discipline". 

Inviato

Giorgio Gaber ,   e come penso molti qui nel forum, l ho cominciato ad ascoltare nel 73 o 74 ed il suo primo album che ho ( orginale perchè preso allora )  è " il Signor G" , poi ho preso sempre allora anche      : i Borghesi, dialogo tra un impegnato e un non so, far finta di essere sani, anche per oggi non si vola, libertò obbligatoria , polli d allevamento e credo un altro paio di cui non ricordo il nomi.....questo per dire cosa ? io , noi , sapevamo già chi era e chi è stato Giorgio Gaber , l apprezzavamo già allora e già da tempo ....queste " mode " Tv di ripescare " quelli che fino l altro ieri manco consideravi , manco li volevi....mi fanno ridere ( ad essere buoni) ...pur di far audience e numeri e pubblico adesso van bene anche gli indesiderati di allora .......no comment  ....Gaber era un grande allora ed è un grande anche adesso , non è che..nel frattempo  sia cambiato.                          

  • Melius 1
Inviato
3 minuti fa, Guru ha scritto:

Tra l'altro sentivo alla radio che l'unicità di Gaber ha consentito anche nella capacità e nel coraggio di abbandonare carriere all'apice e fare altrettanto successo in altre "discipline". 

certo, ha abbandonato la programmazione main stream, e s'è dedicato al "teatro-canzone". Ne accennavo un forumer qualche post più indietro. Ed anche li ha avuto successo.

E' figlio di una cultura milanese assieme a Fo, Jannacci e diversi altri (anche Cochi e Renato e Paolo Rossi, ed altri che non ricordo), storie strampalate, ma legatissime al contesto sociale di quegli anni.

Ma traslando "La libertà non è star sopra un albero...." è attuale anch'ora. Visto che la libertà è partecipazione!

 

Inviato

@max56 Bè non esagerare. concordo con te nel giudizio generale, ma il recupero mi sembra meritevole. 

Viene riletto quando si è decantata" l'attualità" e si riscopre il valore poetico dell'autore, che non è il classico cantautore, per rispondere a qualche forumer.

 


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