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Melius Club

Italia il paese con evasione tra le più alte in Europa


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Inviato
1 minuto fa, Paperinik2021 ha scritto:

guarda che stai quotando la persona sbagliata. Io la penso esattamente come te, anche se non sono un artigiano

non era un quotatura per criticarti ,ma per rinforzare il tuo pensiero con cui sono d'accordo.

  • Melius 1
Inviato
30 minuti fa, criMan ha scritto:

Il privato dice chiaramente che non vuole pagare l'IVA.

ma sui 100 euro di lavoro cambio rubinetto si, ma c'è già uscito il 22% sul pezzo.

su cifre superiori oggi chi è che tiene 5/10 mila sciolti in casa con i tempi

che corrono. ma chi li ha poi, che ormai scontrinano tutto dalla fetta di pizza

al gelato.

perfino io che pago tutto in contanti non ne tengo più di 2/300 in tasca per

le caramelle ed un migliaio abbondante in casa perchè non si sa mai.

Inviato

@audio2 per me questa cosa dell'evasione e' voluta. Guarda che ti dico.

E' una sorta di ricatto , se tu ti metti a vedere quante tasse deve pagare l'artigiano a partita iva con ditta individuale non dovrebbe mai essere aperta. Se fatturi 100.000 e' grasso se ti rimangono 40.000 in mano puliti.

Con la ditta individuale.

Il sistema fiscale e' studiato a tavolino sapendo che c'e' un tot di evasione e se non puoi evadere ti massacrano.

Come massacrano i dipendenti.

E' li l'inganno secondo me.

Poi ci sono le categorie fortunate che veramente fanno strike , tipo il mio dermatologo che guadagna 5000 puliti a settimana. Quelli sono privilegiati. Ma il poveraccio che fa il fruttivendolo che si alza alle 3 e mezza, va a caricare e sta al banco alle 7 ... la maggior parte campano bene e basta. E' finita l'epoca degli avasori col macchinone. Poi ci sono quelli piu' bravi che ci riescono non dico di no.

E' il sistema che e' perverso.

 

 

 

  • Melius 1
Inviato

@criMan

Ricordo di aver scritto che a mio parere era incomprensibile caricare di adempimenti fiscali un autonomo, soprattutto coloro che operano esclusivamente con privati.

Si potrebbe stabilire una somma presuntiva, differenziata per territorio (dubito che l'autonomo di Brescia abbia lo stesso reddito del corrispondente di Catanzaro) e su quella somma concordare IRPEF ed IVA da versare non più di due volte all'anno attraverso una dichiarazione precompilata sul sito dell'Agenzia delle entrate.

Sempre quando lavoravo nell'associazione di categoria proposi la cosa in una riunione con colleghi settentrionali, che mi dissero: "E poi noi cosa facciamo?". Al che mi sorse il dubbio (chiamiamolo così) che gli stessi soggetti che pubblicamente lamentano che i loro assistiti sono vessati da inutili adempimenti, nelle stanze dove si decide chiedono esattamente il contrario.

Inviato
10 minuti fa, Savgal ha scritto:

Si potrebbe stabilire una somma presuntiva, differenziata per territorio (dubito che l'autonomo di Brescia abbia lo stesso reddito del corrispondente di Catanzaro) e su quella somma concordare IRPEF ed IVA da versare non più di due volte all'anno attraverso una dichiarazione precompilata sul sito dell'Agenzia delle entrate.

Oggi però di fatto con la contabilità forfettaria unita alla fattura elettronica gli adempimenti fiscali sono ridotti di molto e così si sono ridotti anche i costi della tenuta della contabilità, alla fine resta la questione entità dei ricavi ma fatti salvo questi ultimi oggi è tutto più semplice.

Inviato

questo era fino a circa una ventina di anni fa

poi hanno stretto le maglie e con il conseguente aumento di pressione fiscale reale il sistema è saltato

e infatti

Inviato
8 minuti fa, marsattacks ha scritto:

Milton Friedman.JPG

Milton uno di noi!🤩

(credevo l’avesse detta @Jack sta cosa…😁)

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, criMan ha scritto:

dermatologo che guadagna 5000 puliti a settimana

ma comincia a guadagnare a 40 anni se va bene e deve studiare 30 anni per fare il medico

 

Inviato

il discorso è complesso ,dal 2008 l'Italia ha perso 2.000 miliardi di PIL ,non è più cresciuta,ma da allora le entrate tributarie sono aumentate di  200 miliardi annui...in che modo ? con l'aumento della pressioni fiscale.

L'Italia conosce solo la (spesa) mancia pubblica come collante sociale,e su tale (spesa) mancia pubblica ha un track record di inefficienza tali da far impallidire le peggiori cleptocrazie della storia dell'umanità.

La spesa pubblica di infima qualità inseguita da continui inasprimenti fiscali provocano un effetto disincentivante dell'attività economica.

Il problema non sono le risorse,ma l'uso che ne viene fatto.

Le entrate tributarie totali pro capite di Italia  sono maggiori o allineate con Francia,Germania,UK,ma con risultati peggiori.

Fermo restando i 120 miliardi di evasione fiscale le inefficienze generate dalla P.A. ammontano ad oltre 200 miliardi.

Ma bisognerebbe chiedersi il perchè il nostro PIL non cresce dal 2008.

Certo non ci ha aiutato il dover rispettare il  patto di stabilità che ci ha costretti a tagliare gli investimenti pubblici e i fondi a sanità ed istruzione, e per stare a galla abbiamo dovuto fare deflazione salariale con il risultato che abbiamo perso potere di acquisto.

PIL.jpg

extermination
Inviato

La migliore sintesi:

Pagano sempre gli stessi e sempre di più.

  • Melius 1

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