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Il declino del Teatro di Prosa


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Inviato

Qualche decennio fa, la prosa a Roma era seguitissima: per numero e qualita’ di teatri e spettacoli. Ricordo Romolo Valli, Vannucchi, Stoppa, Lavia, Eduardo, Randone spettacoli pieni di fascino e altamente stimolanti, mentre a scuola studiavamo sodo per bisbocciare poi in eta’ adulta.

Oggi il teatro di prosa e’ poco seguito. Concorrono alcuni fattori:

1) si tratta di uno spettacolo lento, che richiede costante concentrazione e partecipazione. Mentre durante un passaggio “pesante” d’un’opera

lirica si puo’ pensare al menu’ del ristorante del dopo o sbirciare le tette della russa di lato, se cio’ accade durante una piece teatrale, il seguito non si capisce piu’. Al modo di un thriller.

Oggi vanno le cose veloci. Altrimenti si fredda a casa la minestra.

Fanno eccezione piece comiche o one man show (nessuno dei quali raggiunge quelli mitici del compianto Proietti).

2) il pubblico agee’ sente meno bene. A teatro non c’e’ amplificazione bisogna avere orecchie buone. Ricordo Lavia interrompersi quando uno spettatore, aduso a spettacoli di belve al colosseo, gli grido’: voce! E lui senza scomporsi disse recitando che ’ non poteva farlo e non lo avrebbe fatto.

Non faccio il lodatore del tempo andato. Mi limito a dire: peccato

  • Melius 1
Inviato

Dove abito io (in provincia di PI) c'è "la città del teatro" con una buona offerta sia di prosa, sia di musica. Visto Uto Ughi e Bruno Canino in concerto; nell'estate passata c'è stata tutta una rassegna di musica jazz contemporanea.

Inoltre le scuole (infanzia e primaria) ogni anno organizzano almeno un paio di "uscite" coi bimbi per assistere a spettacoli teatrali (chiaramente dedicati a loro). Mia figlia ne è ogni volta entusiasta.

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Qualche decennio fa, la prosa a Roma era seguitissima:

Roberto ma a tuo avviso quanto può aver inciso l'allora tv nel tirare la volata alla prosa e ai vari Albertazzi Stoppa Orsini Bene Gasmann? Io ne ricordo un sacco passate in televisione e anche questo può poi aver contribuito a decretarne il successo anche a teatro? 

Inviato

Non saprei io in tv non le guardavo.

Certo i tempi erano molto diversi. Sono cambiate abitudini propensioni ecc.

Alcune forme di spettacolo poi sono definitivamente tramontate, come il circo ad esempio.

Ma  per quanto riguarda la prosa e’ solo una mia impressione forse derivante dal fatto che l’offerta romana e’ stata in passato enorme (Argentina, Valle, Eliseo, Quirino, piccolo Eliseo, sala Umberto, teatro Olimpico, oltre al Sistina per il teatro leggero e a molti teatri “minori”) e quindi oggi parrebbe meno ricca e frequentata.

Ma e’ tutto il mondo “lento” ad aver perso attrattiva. Chi legge oggi un Guerra e Pace di mille pagine? O chi si vede Scene da un Matrimonio di Bergman, ore ore di due persone che si parlano attorno a un tavolo.

In ambito lirico, l’attrazione e’ rimasta invece immutata ed e’ anzi sorprendente quanti giovani millenials ci siano a teatro, anche invogliati da politiche di prezzi invitanti, rispetto alla generazione di mezzo che invece ha lasciato un buco di presenza rispetto a quella che precede e alla mia (mi riferisco ai 30/40 enni).

 

 

  • Melius 1
Inviato

Mentre l’opera mi piace molto in quanto la vivo come un concerto, come “musica live”, il teatro di posa non lo digerisco proprio.
Forse deriva da un trauma infantile, i miei genitori, tutti e due insegnanti di filosofia, mi portavano sempre a vedere le “tragedie greche” in teatro a 5, 6 anni e ancora ricordo che mi rompevo i cojoni in maniera terrificante.

Il cinema e’ diverso, compresi i film di Bergman che avrò visto 3 o 4 volte e li rivedo sempre con immenso piacere.

Anche perché hanno una fotografia pazzesca, ci sono chiari scuri incredibili, meravigliosi.

I due più belli secondo me sono Il Posto delle Fragole e Il settimo Sigillo.

 

 

Inviato
26 minuti fa, Roberto M ha scritto:

tutti e due insegnanti di filosofia,

Che nemesi,porelli

  • Haha 2
Inviato
40 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Mentre l’opera mi piace molto in quanto la vivo come un concerto, come “musica live”, il teatro di posa non lo digerisco proprio.

Be’ quando vidi l’incipit dell’ otello al teatro di prosa, rimasi deluso. Non succede niente.

Guardate a confronto che succede nell’attacco di quello di Verdi

qui, dal minuto 1:30 la prosa

Qui dal minuto 2:10 Verdi

  • Melius 1
Inviato

Ci vorrebbe un teatrox factor, o un Amici (del teatro) della de Filippi per tirar su nuove generazioni di attori e nuovo pubblico.

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