maurodg65 Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 9 ore fa, audio2 ha scritto: ps: pil russia 2023 + 3% La Russia con la guerra all’Ucraina prolungata al terzo anno e con l’ipotesi di arrivare oltre al quarto ha messo delle basi solide per il crollo sociale ed economico del Paese non appena la guerra si concluderà e forse anche prima, la crescita avviene solo grazie alla spesa pubblica ed i settori economici che esulano dagli aspetti bellici sono destinati a crollare e con essi il PIL relativo, stessa sorte riguarderà il welfare e qualsiasi aspetto della vita civile nel paese, a questo si aggiungerà la crisi demografica post bellica che con centinaia di migliaia di uomini morti, hanno già abbondantemente superato i 300 mila, condizionerà a lungo il futuro del paese. Smettetela di sbandierare i dati di un PIL che rappresenta tutt’altro rispetto ad un indicatore di crescita economica ed al contrario sta ad indicare il netto declino delle nazione russa. https://www.corriere.it/economia/finanza/24_gennaio_29/putin-cosi-guerra-piega-l-economia-bonus-80000-euro-morire-ucraina-640d3de6-be75-11ee-8159-e88a7ef5abf7.shtml I settori in crescita L’ultimo rapporto mensile di Rosstat, l’agenzia statistica di Mosca, sulla «situazione socio-economica» del Paese rivela quanto sta accadendo. I settori di pace e sostenuti solo dal mercato sono in declino, mentre solo i settori di guerra sussidiati a caro prezzo dal governo sono in pieno boom. La crescita russa si spiega così. Nell’anno fino a ottobre 2023, gli addetti alla «produzione di beni in metallo eccetto macchinari e strumenti» (in sostanza, armi e munizioni) sono aumentati dell’11,8%. Quelli per la produzione di «computer, strumenti ottici ed elettronici» (un altro settore del complesso militare-industriale) sono cresciuti del 6,4% e quelli per «prodotti elettrici» del 5,9%. Invece crollano del 9,2% i lavoratori di un settore civile come la lavorazione del legno, del 5% l’editoria, del 2,6% la fabbricazione di abiti. Imprese di pace tassate sempre di più La Russia è un’economia drogata di sussidi pubblici a tutti i settori che sostengono lo sforzo di guerra, finanziati dal petrolio e dal gas e volti alla distruzione di un Paese vicino. Sta accadendo in questi anni in Russia quanto accadde in Italia nel 1935-1936, quando Mussolini fece riconvertire la grande industria alla produzione bellica e la pagò generosamente per questo, chiedendo ai nostri nonni di donare «oro alla patria». Così Putin tassa sempre di più le imprese di pace per alimentare quelle di guerra e sempre più sta dando forma a un’economia duale, fratturata: la produzione volta a portare la morte viene incoraggiata e co-finanziata dai sussidi di Stato, quella della vita civile soffre abbandonata a se stessa in un mercato asfittico e isolato. L’andamento dei salari Lo si vede nei salari: un operaio del nuovo settore militare-industriale guadagna circa un terzo più di un operaio con pari competenze nei settori civili. Il mensile di un colletto blu nell’industria alimentare è dell’equivalente di 615 euro al mese, quello di un collega nell’industria «elettronica» di 950 euro al mese (circa pari al reddito medio per abitante nella federazione). Nella scala dei compensi dei russi a bassa qualifica al gradino sopra si trovano poi gli addetti più vicini al «core business» di Putin: coloro che firmano un contratto con l’esercito e vanno a uccidere e farsi uccidere in Ucraina. Il dittatore si vanta che i volontari sono stati quasi mezzo milione e di certo le condizioni sembrano allettanti. Rischiando la vita in trincea si guadagna il doppio che lavorando su tre turni nelle fabbriche del complesso militare-industriale. Il bonus per i soldati volontari Il mensile del soldato volontario è pari all’equivalente di circa duemila euro, ma con il «bonus d’ingresso» si arriva a 5.000: abbastanza per comprarsi una casa nelle campagne delle provincie più povere, come la Buriazia, da cui viene la gran parte dei soldati. Se poi si è feriti in Ucraina, il governo versa un «premio» fra 30 mila e 50 mila euro. Se si è uccisi, le famiglie ricevono un indennizzo equivalente a 50 mila euro, più una copertura assicurativa da 30 mila euro: la vostra vita vale, per chi vi manda a morire, il 10% meno di un monolocale di 34 metri quadri a Mosca. Gli economisti Alexandra Prokopenko e Alexander Kolyandr per il giornale online indipendente russo The Bell (fonte fondamentale) stimano che il governo abbia già dovuto versare l’equivalente di circa 5 miliardi di euro alle famiglie dei soldati morti e di 10 miliardi ai feriti, che probabilmente si aggirano superano i 200 mila. Si tratta di pagamenti già quasi pari all’1% del prodotto interno lordo russo e al 3% del bilancio pubblico, somme enormi per il Paese. Perché l’economia di guerra divora risorse, umane e finanziarie. Tassi d’interesse alle stelle Con almeno mezzo milione di russi nel fiore degli anni fuggiti all’estero dopo l’invasione, un altro milione di uomini invischiati e a volte uccisi o feriti in Ucraina, l’offerta di manodopera per le imprese è sempre più scarsa. Tanto più che il complesso militare-industriale ormai assorbe da solo quasi due milioni di addetti, in forte aumento rispetto a due anni fa. Il tasso di disoccupazione è a minimi da oltre trent’anni, al 2,9%; le imprese si portano via le une con le altre i lavoratori a colpi di offerte sempre più generose e faticano a coprire i posti rimasti vacanti. L’economia si sta surriscaldando, l’inflazione media nel 2023 è stata del 7,5% e non si vede una forte discesa quest’anno, al punto che la banca centrale di Mosca sta tenendo tassi d’interesse elevatissimi al 16% (oggi, persino più alti che in Ucraina). Il 6% del Pil per la difesa Ma proprio l’impossibile costo del denaro contribuisce a fratturare ancora di più l’economia russa fra i settori favoriti da Putin e gli altri: i primi ricevono gran parte del credito sussidiato all’industria per molte decine di miliardi di euro di esposizione, mentre gli altri no e così lo scarto fra il complesso militare-industriale e il resto del sistema si allarga sempre di più. Del resto proprio i sussidi di governo al credito contribuiscono ad alimentare l’inflazione e dunque a tenere alti i tassi d’interesse per tutti. Così la spirale continua a fare sempre nuovi giri. L’economia cresce, ma è in tensione e in pieno surriscaldamento. Un sistema del genere riesce a stare in equilibrio solo grazie alla spesa pubblica: quest’anno quella direttamente rivolta alla difesa varrà il 6% del Pil e un rublo di denaro pubblico ogni tre verrà speso per l’esercito o l’apparato repressivo interno; a ciò si aggiunge il denaro versato dal governo per stimolare l’industria bellica. Petrolio russo a 70 dollari Putin non potrà mantenere uno squilibrio così profondo molto a lungo. Solo per coprire il bilancio del 2024 ha bisogno – scrive Alexandra Prokopenko – di vendere il petrolio russo a 70 dollari al barile: ma dato lo sconto del greggio degli Urali sul mercato mondiale, attualmente la Russia fatica a mantenere queste quotazioni. La guerra in Ucraina entra dunque nel suo terzo anno sempre più simile, per certi aspetti, alla prima guerra mondiale: al fronte prevale lo stallo fra trincee contrapposte, ma alle spalle degli eserciti conterà sempre di più la capacità dei Paesi si sostenere economicamente lo sforzo bellico. Quella della Russia, alla lunga, non è assicurata.
claravox Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 Come pagare un tossico di Marco Travaglio Grandi festeggiamenti perché l’Ue ricatta il ricattatore Orbán e gli strappa un sì al nuovo pacco dono da 50 miliardi all’Ucraina. Cioè all’ennesimo autogol spacciato per vittoria. Neppure gli agricoltori vessati e impoveriti che assediano il Palazzo di Bruxelles per contestare le scelte europee di austerità a senso unico, la concorrenza sleale del grano ucraino, i prezzi folli dovuti a guerre che l’Ue fa di tutto per alimentare bastano a far riflettere i conducenti dell’autobus impazzito che chiamiamo Europa e i loro aedi. Questi pazzi scatenati non si accorgono di gonfiare le vele ai peggiori fascio-nazionalismi, che cavalcano strumentalmente il ceto medio massacrato, le piccole e medie imprese stritolate, le periferie sociali del lavoro schiavista e del non lavoro. E non sentono lo stridore offensivo di quei 50 miliardi inviati a un Paese fallito, corrotto ed estraneo all’Ue, in aggiunta ai 110 già donati dal 2022, per tenerlo in vita artificialmente un altro po’ e finanziargli nuove controffensive flop con altri 500 mila riservisti da mandare al macello. Il tutto per supportare gli interessi degli Usa, che hanno chiuso i rubinetti dopo aver buttato 113 miliardi, ma ringraziano noi scemi di guerra perché ora il conto lo saldiamo noi. Inviamo 50 miliardi alla cieca, senza sapere che fine faranno, né indicarne l’uso, né condizionarli a un iter diplomatico per un cessate il fuoco e un negoziato basato sull’esito del campo che salvi quel poco di salvabile rimasto. All’Europa tutta, non solo ai 27 dell’Ue, servirebbe una conferenza per la sicurezza di ogni Stato che disinneschi tutti i focolai di tensione: quelli dovuti alla Russia e quelli causati da Nato&Ue che, se avessero lasciato neutrale Kiev e rispettato i patti di Minsk sull’autonomia del Donbass, avrebbero evitato la guerra. E se oggi intervenissero sulle cause della pirateria nel Mar Rosso, cioè i crimini di Israele a Gaza e dell’Arabia Saudita in Yemen, anziché sugli effetti, cioè i raid degli Houthi, eviterebbe un’altra escalation con il Sud e l’Est del mondo che non impoverisce gli Usa, ma noi europei. Inviare soldi al regime ucraino spappolato, sconfitto e fuori controllo è come darli a un figlio tossico: non un incentivo a disintossicarsi, ma a drogarsi. Pare averlo capito persino l’atlantista Fubini, quando nota sul Corriere che i 230 miliardi già buttati dall’Occidente in Ucraina non le han fatto recuperare nulla di ciò che ha perduto. Poi però invita Zelensky a “trovare una nuova definizione di vittoria”: che sarebbe “consolidare il territorio difeso con enorme coraggio” (quello che Putin non ha occupato), non potendo più riprendersi il resto (quello che Putin ha occupato). Non male, come idea: basta chiamare sconfitta la vittoria di Putin e abbiamo vinto noi. 1 1
maurodg65 Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 16 minuti fa, claravox ha scritto: Neppure gli agricoltori vessati e impoveriti che assediano il Palazzo di Bruxelles per contestare le scelte europee di austerità a senso unico, la concorrenza sleale del grano ucraino, Molte persone non amano i numeri. Come ricordare che in Italia l'#agricoltura vale il 2% del prodotto interno lordo e non 500 miliardi di euro (quasi 30% del PIL) come riportato da alcune associazioni. Ma riportare i numeri è importante per fare delle discussioni serie e non ideologiche. Così come è importante ricordare che il 30% del budget della Commissione Europea va all'agricoltura.
maurodg65 Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 21 minuti fa, claravox ha scritto: se avessero lasciato neutrale Kiev e rispettato i patti di Minsk sull’autonomia del Donbass, avrebbero evitato la guerra. Balle, solo balle, sempre balle, non sapete riportare altro: https://www.editorialedomani.it/idee/voci/guerra-ucraina-russia-corte-internazionale-giustizia-crimini-mrv14swn CASO UCRAINA CONTRO RUSSIA Corte internazionale di giustizia: la guerra in Ucraina è illegittima L’Order-Ukraine c. Russian Federation del 16 marzo, della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite, rappresenta un punto fermo per le valutazioni sull’illegittimità delle azioni belliche intraprese dalla Russia in Ucraina dal 24 febbraio scorso. L’Ucraina è stata parte attrice del procedimento davanti alla Corte, ma non ha accusato la Russia di genocidio. Si è rifatta alle dichiarazioni pubbliche rese dal presidente Vladimir Putin e al riconoscimento unilaterale delle “Repubbliche popolari” di Donetsk e di Lugansk. La Corte ha deciso che non sussistono elementi per configurare un genocidio perpetrato dall’Ucraina in Donbass e che, per prevenire un genocidio, è illegittimo il ricorso unilaterale della forza. Gli stati devono ricorrere agli organi competenti delle Nazioni Unite. 24 minuti fa, claravox ha scritto: All’Europa tutta, non solo ai 27 dell’Ue, servirebbe …togliersi dai testiculi Putin e la sua cricca di criminali guerrafondai.
claravox Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 39 minuti fa, maurodg65 ha scritto: ma si, altra bamba al tossico, finchè non arriva l’overdose. 6 ore fa, claravox ha scritto: Come pagare un tossico
audio2 Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 @claravox se hanno 83 mila missili e ce ne vendessero anche solo 120, noi triplicheremmo di colpo il nostro arsenale.
Uncino Inviato 3 Febbraio 2024 Autore Inviato 3 Febbraio 2024 Ma che gli rispondete a fare? Non ha idee proprie, è solo un bot programmato per ammorbare i thread con inutili copia-incolla di notizie di pubblico dominio.
Roberto M Inviato 3 Febbraio 2024 Inviato 3 Febbraio 2024 La figuraccia epica di Montanari, asfaltato da Paolo Mieli.
Uncino Inviato 3 Febbraio 2024 Autore Inviato 3 Febbraio 2024 Addio definitivo al mega pacchetto da 63 miliardi di aiuti statunitensi comprendenti l'Ucraina per concentrarsi sul solo Israele? - DiKarun Demirjian Rapporto da Washington 3 febbraio 2024Aggiornato alle 17:52 ET Il presidente Mike Johnson ha promesso sabato che la Camera voterà la prossima settimana sulla legislazione per accelerare 17,6 miliardi di dollari in assistenza per la sicurezza a Israele senza vincoli, una mossa che probabilmente complicherà gli sforzi dei leader del Senato per raccogliere sostegno per un pacchetto più ampio con misure di sicurezza delle frontiere. e aiuti all’Ucraina. - Vista sulla stampa ucraina - La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti vuole votare per sostenere Israele senza aiutare l'Ucraina - mass media OLGA HLUSHCHENKO — DOMENICA 4 FEBBRAIO 2024, 00:26 Il presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, Mike Johnson, ha promesso sabato che la Camera dei rappresentanti voterà la prossima settimana un disegno di legge per accelerare lo stanziamento di 17,6 miliardi di dollari in aiuti per la sicurezza a Israele senza alcun vincolo, compresi gli aiuti all'Ucraina.
criMan Inviato 4 Febbraio 2024 Inviato 4 Febbraio 2024 Se il Fatto Putiniano e' chiamato il Fatto Putiniano c'e' un motivo.. ehm .. il Fatto Quotidiano!
Roberto M Inviato 5 Febbraio 2024 Inviato 5 Febbraio 2024 La tesi secondo cui gli USA starebbero togliendo supporto ed aiuti militari all’Ucraina e’ “wishfullthing” rossobruno. Il titolo stesso di questo thread è fasullo, NON c’è nessuna “nuova” posizione americana sul supporto all’Ucraina. Proprio oggi, con accordo Bi-Partisan, gli USA hanno approvato un finanziamento di 118 miliardi per aiuti ad Ucraina, Israele e Taiwan. Cioè le nostre prime linee contro gli attacchi dell’asse del male. Con buona pace dei pacifinti RossoBruni. Ore 01:59 - Usa: accordo bipartisan al Senato per aiuti a Kiev, Israele e Taiwan Il Senato americano ha reso pubblico un accordo bipartisan sulla legge per gli aiuti all’Ucraina, Israele e Taiwan e i fondi per la crisi migranti al confine meridionale degli Stati Uniti. L’intesa da 118 miliardi di dollari prevede regole più rigide sulle richieste d’asilo, la condizione che i repubblicani avevano posto per dare il via libera agli altri aiuti 1
maurodg65 Inviato 5 Febbraio 2024 Inviato 5 Febbraio 2024 13 minuti fa, Roberto M ha scritto: Il titolo stesso di questo thread è fasullo, Come tutti gli “argomenti” postati dal nostro analista, un bot russo e nulla più.
Jarvis Inviato 5 Febbraio 2024 Inviato 5 Febbraio 2024 Lette le ultime esternazioni di Zelensky. Si è partiti con la retorica del " combattiamo per voi per la vostra libertà " ( bugia: è la sua politica che costringe a combattere e morire per salvare il fondoschiena suo e di pochi altri) alla minaccia vera e propria del " se non ci sostenete ( armi e soldi) la guerra arriverà in Italia". Naturalmente il tutto sempre con retorica vuota ovvero senza alcuno straccio di argomentazione. È una vergogna che un uomo del genere sia stato ospitato nei parlamenti europei e che gli si dia ancora corda dopo 2 anni.
Uncino Inviato 5 Febbraio 2024 Autore Inviato 5 Febbraio 2024 4 ore fa, Jarvis ha scritto: Lette le ultime esternazioni di Zelensky. Si è partiti con la retorica del " combattiamo per voi per la vostra libertà " ( bugia: è la sua politica che costringe a combattere e morire per salvare il fondoschiena suo e di pochi altri) alla minaccia vera e propria del " se non ci sostenete ( armi e soldi) la guerra arriverà in Italia". Naturalmente il tutto sempre con retorica vuota ovvero senza alcuno straccio di argomentazione. È una vergogna che un uomo del genere sia stato ospitato nei parlamenti europei e che gli si dia ancora corda dopo 2 anni. Zelensky si trova a dover ruotare di 180° gli obiettivi che ha dato al suo popolo... l'incubo di ogni politico al governo di una nazione. A maggior ragione se l'obiettivo iniziale ha causato la devastazione del Paese e la perdita della parte più ricca del territorio. Non lo invidio.
Roberto M Inviato 5 Febbraio 2024 Inviato 5 Febbraio 2024 Come possono i Pacifinti RossoBruni pensare che gli Ucraini possano smettere di resistere e subire il genocidio e la pulizia etnica ? Non lo faranno mai. Anche solo teorizzare di disarmarli, di smettere di pagare un euro al mese per inviargli le armi che servono, non è solo palesemente contrario ai nostri interessi, è anche sommamente immorale. L'agente Uldarov ha detto di aver "ripulito" il seminterrato da 300-400 civili, tra cui 40 bambini. Secondo lui si trattava di un edificio di 9 piani. L'occupante aggiunge che "non aveva scelta" e che aveva l'ordine di ripulire tutti. Il discorso diretto di Uldarov: "Ho eseguito l'ordine con questa mano, ho ucciso i bambini. Sapete, su ordine. Il fatto è che a noi... ci è stato dato il comando di cancellare e distruggere tutti. Siamo andati a uccidere tutti - donne, uomini, pensionati e bambini, compresi quelli di cinque anni." Secondo i russi, da Prigozhin è arrivato l'ordine di ripulire Bakhmut. Non risparmiare nessuno: anziani, bambini. "Puliteli tutti." A Soledar, il discorso diretto di Savichev è stato anche peggiore: "i civili stavano uscendo. E c'era un ordine: tutti quelli che avevano 15 (anni) e più - di sparargli tutti in una volta senza parole. Sono state uccise 20-24 persone, incluse 10 ragazzi di 15 e 17 anni." Farò tutto il possibile affinché i miei nipoti, pronipoti e pronipoti ricordino sempre chi sono i russi. 1
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