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Guy Mettan spiega la russofobia


Muddy the Waters

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Gaetanoalberto
Inviato
14 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

intercettazioni dei militari russi

Ne avranno selezionato alcune che servono, giustamente, alla propaganda, e non dimentichiamo che vivono in un paese dove si finisce in Siberia per reati di opinione, quindi staranno bene attenti a dire sempre quello che vuole il regime. Dalle intercettazioni emerge poi una notevole disinformazione, in un paese dove non c’è libertà di stampa. Le canzoni di certi rappers sono quasi altrettanto brutte e, temo, le intercettazioni delle riunioni di mafia. Non so, mio padre ci ha fatto la guerra ma ne parlava come di persone normali, ed in generale le discussioni tipo “gli americani” “i russi” “i tedeschi” “ gli ebrei” “:i siciliani” non mi piacciono.

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Trump ha appena invitato i russi ad invadere chi non paga, Nethanyau ha trasformato una possibile legittima reazione selettiva in un’eccidio ed in una sorta di pulizia etnica, Orban è quasi il migliore,

Trump è un ex presidente che tenta di farsi rieleggere, personalmente lo ritengo una mexda come uomo prima che come ex presidente e mi auguro che lo sbattano in galera come merita per quanto accadde a Capitol Hill, ma gli USA sono una democrazia e un Presidente può tanto ma non tutto, allo stesso modo Netanyahu è un leader democraticamente eletto dell’unica democrazia dell’area, può essere accusato di molte cose ma oggi sta guidando un paese che reagisce ad un’aggressione e che sta affrontando l’eliminazione di un nemico, Hamas, che è un pericolo per il Paese da un paio di decenni e che è responsabile di un orrendo massacro di oltre mille civili, donne e bambini, massacrati in modo cruento, quindi per dura che sia la reazione è una reazione e non un’aggressione, i modi più “sbrigativi” sul piano militare di Israele sono il frutto di un’esistenza vissuta dalla data di fondazione del paese in perenne conflitto, sempre sotto la minaccia di estremisti islamici con il coinvolgimento in più d’una guerra e sempre sotto il mirino dei terroristi islamici, noi abbiamo vissuto 80 anni di pace incondizionata garantitaci prima dagli USA e poi dalla caduta dell’URSS e delle cortina di ferro, oggi stiamo toccando con mano, dopo aver provato sulla nostra pelle il terrorismo islamico, cosa sia la tensione che solo il pensiero di una guerra in cui si finisse coinvolti può provocare, abbiamo smantellato ogni nostra difesa a cominciare dalla leva obbligatoria finendo per trasformare l’esercito in un postificio pubblico, rinunciando ad aggiornare ed implementare la tecnologia bellica auspicando una pace perenne, ma è bastata la follia di un criminale per risvegliare i fantasmi di una guerra nei nostri paesi, ma non abbiamo più la memoria storica dei conflitti passati, non ci rendiamo neppure conto di cosa questo voglia dire, gli israeliani lo sanno perché è il modo in cui vivono da quando sono bambini, sanno cosa vuol dire vedere esplodere un’auto bomba, sanno cosa vuol dire vedere folli armati uccidere civili per le strade, sanno cosa vuol dire vivere sotto il costante terrore di essere oggetto di un lancio di razzi da Gaza o dal Libano, in sostanza come già detto vivono in una mobilitazione permanente da quando nascono e, probabilmente, agognano la paca più di noi ma non l’avranno mai fintanto che l’estremismo del mondo islamico non cesserà di utlizzarli come capro espiatorio dei problemi dell’area.

Quindi Israele fa storia a se, Orban è un burattino, il servo di un criminale che andrebbe allontanato con tutto il paese, se non sarà in grado di partorire un leader diverso. 

  • Melius 1
Inviato
8 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ne avranno selezionato alcune che servono, giustamente, alla propaganda, e non dimentichiamo che vivono in un paese dove si finisce in Siberia per reati di opinione, quindi staranno bene attenti a dire sempre quello che vuole il regime. Dalle intercettazioni emerge poi una notevole disinformazione, in un paese dove non c’è libertà di stampa. Le canzoni di certi rappers sono quasi altrettanto brutte e, temo, le intercettazioni delle riunioni di mafia. Non so, mio padre ci ha fatto la guerra ma ne parlava come di persone normali, ed in generale le discussioni tipo “gli americani” “i russi” “i tedeschi” “ gli ebrei” “:i siciliani” non mi piacciono.

È un film di un’ora e mezza che fa da corollario ai massacri di civili riconosciuti anche dall’ONU ed è tutto dire, che poi ci sia disinformazione è un fatto come è ovvio sia in una dittatura o se preferisci in una autocrazia o democratica chiamala come preferisci, ma il valore alla vita umana di donne e bambini, la crudeltà nel torturare, stuprare e vilipendere un cadavere non te lo insegna il regime, non lo insegna alle madri dei soldati che sono persino più crudeli dei loro figli, il perché siano così i russi come i palestinesi può essere oggetto di discussione e sicuramente l’indottrinamento ha un ruolo fondamentale al pari della miseria e dell’arretratezza sociale correlata, ma è una realtà che non possiamo fare a meno di valutare ed evidenziare.

Inviato
15 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non so, mio padre ci ha fatto la guerra ma ne parlava come di persone normali, ed in generale le discussioni tipo “gli americani” “i russi” “i tedeschi” “ gli ebrei” “:i siciliani” non mi piacciono.

Tuo padre aveva ragione per il suo tempo, purtroppo oggi il problema del mondo è che poco più di un terzo è formato dall’Occidente nel quale benessere, diritti e libertà personali sono cresciuti proporzionalmente al progresso tecnologico, politico e sociale, arrivando persino al paradosso di oggi nel quale consideriamo addirittura i desideri come diritti e ci interroghiamo sul da farsi, nella restante parte del mondo abbiamo invece la povertà assoluta, l’assenza di diritti e di libertà personale, politica oltre che economica, con il potere in mano ad oligarchie che si arricchiscono con le risorse dei paesi da loro controllati ed usano potere e ricchezza oltre che la forza e la violenza per controllare la popolazione e, nella stragrande maggioranza dei casi, agognano anche di destabilizzare la parte “avversa” impegnando risorse economiche ed umane per farlo, la Russia ne è un esempio concreto con le sue azioni degli ultimi decenni, ma non solo la Russia è un problema.

Inviato
14 ore fa, Muddy the Waters ha scritto:

Lettura altamente consigliata:
 

Guy Mettan considera a tutti gli effetti la Russiauna potenza, una nazione che persegue i suoi interessi senza concederle attenuanti nel suo agire e nelle organizzazioni statuali sviluppatesi lungo i secoli. Quindi si tratta della ricostruzione dei vari passaggi storici che hanno caratterizzato questa visione dell'orco russo e dei russi fondamentalmente considerati barbari e a tratti anche di violenze inaudite. Pregiudizi spesso costruiti ad arte e senza nessun fondamento storico.
Come scrive lo storico Franco Cardini nella sua introduzione al volume, «il percorso storico della russofobia è quello di un sentimento che nacque dalla diffidenza verso Bisanzio, per accanirsi poi contro l'imperialismo zarista […] e infine a approdare alla demonizzazione della tirannide zarista durante tutto l'Ottocento ripresa poi del tutto, e senza soluzione di continuità, per venir tradotta in termini antisovietici» [pag.12] per arrivare a Michail Gorbačëv e all'attuale Vladimir Putin.
L'autore descrive la russofobia in capitoli che esplicano la sua evoluzione e le sue diverse connotazioni in Francia, Gran Bretagna, Germaniae Stati Uniti. Un atteggiamento che non trova eguali con nessun altro paese o area del mondo. Una posizione che è stata costantemente rinvigorita da una moltitudine di testi e analisi nel corso dei secoli e che l'autore traccia con generosità.
 

https://www.mentinfuga.com/guy-mettan-russofobia-mille-anni-di-diffidenza/amp/

Lascia stare non è tempo. Non ci sono margini per provare a ragionare. Siamo in tempo di guerra e revisionismo storico, persino il male assoluto della Shoah con i "ma anche i comunisti" (farina culturale UE) e poi una guerra a bassa intensità come quella ucraina, è stato relativizzato e quindi banalizzato e degradato. Forse se ne riparlerà a bocce ferme, ma temo cmq la regressione culturale della lettura storica revisionista sia un danno permanente. 

Inviato

 

La vita in Russia:
→ 35 milioni di russi non hanno bagni interni
→ 47 milioni non hanno acqua calda
→ 29 milioni non hanno acqua corrente nelle loro case
→ 22mln non hanno il riscaldamento centralizzato

L’unico modo per distrarsi dal non avere un vaso in cui pisciare è fare la guerra ai vicini pacifici.

 

Inviato
1 minuto fa, 31canzoni ha scritto:

Lascia stare non è tempo. Non ci sono margini per provare a ragionare. Siamo in tempo di guerra e revisionismo storico, persino il male assoluto della Shoah con i "ma anche i comunisti" (farina culturale UE) e poi una guerra a bassa intensità come quella ucraina, è stato relativizzato e quindi banalizzato e degradato. Forse se ne riparlerà a bocce ferme, ma temo cmq la regressione culturale della lettura storica revisionista un danno permanente. 

Ma smettila, quale regressione culturale? Regressione culturale è giustificare un regime russo che senza motivazione di sorta decide di aggredire e soggiogare una popolazione un tempo “amica”, l’Ucraina era parte rilevante dell’ex URSS la parte storicamente fondante del paese, non è un caso che tutti le repubbliche ex sovietiche e tutti i paesi dell’ex cortina di ferro odino i russi e li temano? È un caso che tutti quei paesi siano idealmente ed economicamente i primi sostenitori della resistenza ucraina, proporzionalmente al loro PIL ovviamente? Più che i paraocchi dell’ideologia avete il prosciutto sugli occhi e la spocchia tipica di chi pensa che tutto sia talmente complesso e richieda spiegazioni talmente arzigogolate che richieda capacità culturali sconosciute ai più, anche quando si è in presenza di semplici criminali che guidano una massa di ladri di gallina, stupratori e massacratori di civili spinti solo dall’avidità e dalla brama di potere.

  • Melius 2
Inviato
14 ore fa, Muddy the Waters ha scritto:

Una posizione che è stata costantemente rinvigorita da una moltitudine di testi e analisi nel corso dei secoli

E allora ci sarà un motivo se per mille anni tutti quelli che ci hanno avuto a che fare ne parlano male e ne hanno timore... 

Inviato
16 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ma smettila, quale regressione culturale?

Regressione culturale è perdere la memoria, in questo caso della Shoah che smette di essere male assoluto e diventa relativo, è riscrivere la storia a la carte assecondando cronaca e politica del momento. Discussione inutile per chi non vuol sentire e rilancia con il benaltrismo.

Inviato

Trombi in Russia come se piovesse: per decenni gli italiani si erano convinti che trombi fosse l’indicativo presente del verbo trombare quando riferito alla Russia e non un sostantivo al plurale per indicare una patologia medica.

 

 

Inviato
3 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

Regressione culturale è perdere la memoria, in questo caso della Shoah che smette di essere male assoluto e diventa relativo, è riscrivere la storia a la carte assecondando cronaca e politica del momento. Discussione inutile per chi non vuol sentire e rilancia con il benaltrismo.

Ma cosa c’entra la storia da riscrivere nel condannare il comportamento di un folle criminale come Putin? Cosa c’entra la relativizzazione della Shoa? Ad opera di chi poi? Qui l’unico benaltrismo è il tuo.

Inviato
1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

ed in generale le discussioni tipo “gli americani” “i russi” “i tedeschi” “ gli ebrei” “:i siciliani” non mi piacciono.

Però dei tratti culturali caratteristici i popoli li hanno, non per motivi di razza che non esiste, siamo (quasi)  tutti homo sapiens, ma per ragioni di religione, storiche, economiche,  geografiche ecc. Se vai negli usa ti rendi conto di come siano diversi da noi italiani, anche se sono 70 anni che ci alimentiamo di prodotti culturali americani. La bandiera davanti a tante case anche isolate, poco interesse per ciò che accade fuori dalla nazione a meno che non c'entri il ruolo degli usa. E i tedeschi Uber Alles ce li siamo scordati?

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
2 minuti fa, melos62 ha scritto:

Però dei tratti culturali caratteristici i popoli li hann

Infatti non intendo parlare con chi mangia il sartù

Inviato
1 minuto fa, melos62 ha scritto:

Però dei tratti culturali caratteristici i popoli li hanno, non per motivi di razza che non esiste, siamo (quasi)  tutti homo sapiens, ma per ragioni di religione, storiche, economiche,  geografiche ecc. Se vai negli usa ti rendi conto di come siano diversi da noi italiani, anche se sono 70 anni che ci alimentiamo di prodotti culturali americani. La bandiera davanti a tante case anche isolate, poco interesse per ciò che accade fuori dalla nazione a meno che non c'entri il ruolo degli usa. E i tedeschi Uber Alles ce li siamo scordati?

Verissimo, ma tu da italiano puoi integrarti in qualsiasi paese occidentale, con difficoltà perché dovrai adeguare usi e costumi ma lo si fa, non riusciresti a farlo, se non sotto costrizione ed a condizione di rinunciare a quelli che riteniamo essere diritti personali e conquiste di libertà per noi fondamentali in Russia, in Iran o in Cina ad esempio giusto per fare tre esempi e credo che il problema sia tutto qui.

Inviato
5 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Trombi in Russia come se piovesse:

Quando si dice: lo hanno trombato. In Italia significa dare un posto in cda di una municipalizzata al politico bollito o diventato impresentabile. Da loro è differente.

  • Haha 1
Gaetanoalberto
Inviato

<<…L’inverno sta arrivando…>>

Inviato
7 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Infatti non intendo parlare con chi mangia il sartù

È invidia, l'arancin* è un sartu che non ce l'ha fatta


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