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Melius Club

Libertà di espressione a rischio!


Messaggi raccomandati

6 minuti fa, Uncino ha scritto:

ed il debole governo Macron deve in qualche modo farlo dimenticare all'opinione pubblica.

Convincer i francesi che nel frattempo protestano in puazza per agricoltura, trasporti, logistica a seguirli in un progetto simile la vedo complessa.

6 minuti fa, Uncino ha scritto:

La situazione in Africa, però, è un po' diversa da quella che descrivi

Ovviamente la mia era un'iperbole. Se han incontrato difficoltà in Africa dove i loro tentacoli erano arrivati ovunque, la vedo assai difficile districarsi in territorio ucraino-russo, dove non contano na cippa.

6 minuti fa, Uncino ha scritto:

Ora, i francesi potrebbero essere così pazzi da mandare proprie truppe in zona di combattimento senza l'appoggio di altri Paesi occidentali?

Dici che la lezione a Napoleone con le sue ambizioni di conquista di Mosca, non sia loro bastata? 😅

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8 minuti fa, audio2 ha scritto:

cioè hanno già cambiato versione

oppure

si stanno tutelando i propri interessi in caso di disfatta dell' ucraina e possibili invasioni non russe

ps: ci sono elezioni a breve in francia da qualche parte ?

C'è un problema: fino allo scorso mese considerando solo i costi diretti, la UE era esposta nella guerra in Ucraina per 93 miliardi di euro.

Adesso abbiamo aggiunto un impegno per altri 50 in quattro anni, quindi anche considerando la sola prima tranche andiamo a 105.5 miliardi di esposizione.

Difficile dire all'elettorato di aver bruciato oltre cento miliardi e perso la guerra senza aver fatto tutto il possibile per vincerla.

Inviare truppe sul campo potrebbe essere quel "tutto il possibile".

Certo non durerebbero un giorno, ma a quel punto si può dire di averci provato con ogni mezzo.

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1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Dal punto di vista del diritto internazionale sarebbe interessante comprendere la legittimità di truppe a difesa di un territorio invaso, con finzione di deterrenza.

Hanno firmato un accordo di difesa reciproca, quindi immagino che il problema legale non si potrebbe.

Anche noi lo abbiamo firmato.

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9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

@Uncino Si, tecnica argomentativa basata su una domanda retorica. Naturalmente in funzione difensiva e sul territorio ucraino sarebbe perfettamente legittimo.

A stretta interpretazione della legge anche l'intervento russo in Ucraina dietro richiesta delle Repubbliche del Donbass è legittimo ed è la ragione per la quale fanno molta attenzione a non definirla "guerra".

Per il Diritto Internazionale uno Stato può chiedere di essere protetto da altri, quindi su richiesta di Kiev, Parigi potrebbe legittimamente intervenire.

-

L'ondata di preoccupazione di UE, NATO e Stati Uniti mi lascia pensare che la cosa non sia stata affatto presa sotto gamba.

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22 minuti fa, fabbe ha scritto:

Se mandiamo le nostre truppe in Ucraina penso che ci rimanga poco tempo per ascoltare il nostro amato stereo 

Magna pure tranquillo. Che da quel lato non ci conquisterà nessuno. 

Le rogne in occidente ed in Europa potrebbero nascere semmai coi fratelli musulmani (appoggiati dall'Iran.. con il dietro alle quinte della Cina). Sarai costretto a sentir musica araba ad alto volume 😅

 

 

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44 minuti fa, tigre ha scritto:

Magna pure tranquillo. Che da quel lato non ci conquisterà nessuno. 

Le rogne in occidente ed in Europa potrebbero nascere semmai coi fratelli musulmani (appoggiati dall'Iran.. con il dietro alle quinte della Cina). Sarai costretto a sentir musica araba ad alto volume 😅

l'Iran non mi fa alcuna paura, nessuna cultura millenaria mi fa paura.

Noi europei occidentali non abbiamo mai avuto contese con l'Iran, a meno di non risalire alle guerre asburgiche del XVIII secolo.

Al contrario, prima che gli americani decidessero altro per noi, l'Iran era un discreto partner commerciale.

Stesso dicasi della Cina, principale partner commerciale europeo.

-

Cosa differente è l'islamizzazione progressiva dell'Europa, ma quella non è certo all'Iran che va imputata, quanto al disastro che noi europei abbiamo creato in Africa.

-

Mi fanno paura degli coloni guerrafondai e privi di storia, non fosse altro che per il fatto che hanno bombardato la mia città.

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21 ore fa, Uncino ha scritto:

Zelensky non ha giurato fedeltà alla nostra Costituzione, è un dittatorucolo da tre soldi e come tale può dire ciò che vuole... non conta nulla lui e non contano nulla le sue parole.

Sono in totale disaccordo :classic_angry: tre soldi glieli dai tu se vuoi, io solo calci nel c..o a due a due finchè son dispari. :classic_biggrin:

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3 minuti fa, pfsoft ha scritto:

Sono in totale disaccordo :classic_angry: tre soldi glieli dai tu se vuoi, io solo calci nel c..o a due a due finchè son dispari. :classic_biggrin:

Quel po' di soldi che posso dare li spedisco in Africa alla mia fidanzata, lì ne hanno bisogno sul serio. Certamente non li spreco per finanziare la guerra degli ucraini.

  • Melius 1
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https://www.today.it/politica/dimissioni-salvini-mozione-sfiducia-azione-putin-lega.html
 

Azione, Pd e M5s chiedono le dimissioni di Salvini, Calenda: "È stato la quinta colonna di Putin"

Presentata una mozione di sfiducia contro il ministro dei Trasporti. Che replica: "Se per loro va bene così...". Nel mirino i suoi rapporti con il partito di Vladimir Putin


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https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-i/capo-i/art246.html
 

Dispositivo dell'art. 246 Codice Penale

Il cittadino, che, anche indirettamente, riceve o si fa promettere dallo straniero, per sé o per altri, denaro o qualsiasi utilità, o soltanto ne accetta la promessa(1), al fine di compiere atti contrari agli interessi nazionali, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da euro 516 a euro 2.065.

Alla stessa pena soggiace lo straniero che dà o promette il denaro o l'utilità.

La pena è aumentata [64]:

1) se il fatto è commesso in tempo di guerra;

2) se il denaro o l'utilità sono dati o promessi per una propaganda col mezzo della stampa(2).

 

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https://thevision.com/politica/lega-m5s-putin/
 

“….
Per diversificare il rischio, come in tutti gli investimenti, la Russia avrebbe cercato un contatto anche nel Movimento Cinque Stelle. La svolta sorprese un po’ tutti, perché fino al 2014 Beppe Grillo accusava Putin di essere il mandante dell’assassinio di Anna Politkovskaja paragonandolo a Mussolini e Stalin. Poi qualcosa cambiò. Nel 2016 una delegazione del M5S guidata da Alessandro Di Battista si presentò alla Duma, la camera bassa del Parlamento russo; poi partecipò, guidata dal deputato Manlio Di Stefano, al congresso del partito di Putin. Nello stesso periodo, Di Maio in televisione chiese di revocare le sanzioni alla Russia imposte al Paese dopo l’annessione della penisola di Crimea, in Ucraina.

In Russia il M5S sarebbe entrato in contatto con lo stesso Sergei Zheleznyak dell’accordo con la Lega di Salvini. Contemporaneamente le notizie delle testate Russia Today e Sputnik trovavano sempre più eco sul blog di Grillo, che intanto fu portato da Di Battista all’ambasciata russa di Roma per discutere con diplomatici e funzionari di diverso livello. Il ponte tra il M5S e l’universo russo, secondo quanto riportato da Linkiesta, divenne Antonio Fallico, ex consulente di Gazprom, amico di Marcello Dell’Utri e garante dell’amicizia tra Berlusconi e Putin. Anche il Movimento iniziò così la sua campagna filorussa, che raggiunse anche il Parlamento. 
 

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Lega e M5S hanno spesso votato in Europa in difesa di Putin e dei suoi interessi. Nel 2020 la Lega si è astenuta sulla risoluzione per non riconoscere come legittimo presidente della Bielorussa Alexander Lukashenko. Lo stesso giorno l’Europarlamento ha votato sulla questione dell’avvelenamento del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, per richiedere un’indagine internazionale. La Lega ha dato voto contrario, mentre il M5S si è astenuto insieme a Fratelli d’Italia.

Il rapporto con la Russia e alcune realtà italiane va oltre la geopolitica e tocca anche temi in campo sociale e dei diritti civili, come dimostrato dal World Congress of Families di Verona, nel 2019. Evento che riunisce una rete di gruppi pro life, magnati e oligarchi molto vicini al governo russo e membri dell’estrema destra europea – compresa quella di Salvini e Meloni – che si riconduce a un nome: Alexey Komov, sostenitore di Salvini e rappresentante del World Congress of Family, oltre che presidente onorario dell’associazione Lombardia Russia. Associazione fondata proprio da Gianluca Savoini.….”

 

 

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