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Melius Club

l’amor che move il sole e l’altre stelle


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briandinazareth
8 minuti fa, Savgal ha scritto:

I valori morali sono stati e lo sono per la gran parte di uomini e donne inculcati attraverso l'identificazione con i genitori e con la comunità di cui si faceva parte, non oggetto di scelte consapevoli.

L'individuo, quale soggetto altro rispetto alla comunità in cui era nato e cresciuto, è un frutto recente ed ancora acerbo, molto acerbo, della borghesia. Questa forma di individualismo è spesso privo della consapevolezza della sua limitatezza, sconfinando in narcisismo e solipsismo in troppi casi, non considerando che l'uomo è un bios politikos.

 

concordo con quello che scrivi, la dimensione di soggetto altro rispetto alla comunità di nascita si accompagna ad una nuova forma di comunità non locale. 

ne vediamo i primi veri frutti con le generazioni digitali, che si portano dentro anche quel controllo sociale che pareva fosse scomparso. 

 

10 minuti fa, Savgal ha scritto:

Nelle mie letture il miglior tentativo di pensare una morale rivolta ai singoli e non più ereditata da educazione e comunità è in Kant e in particolare nella "Critica della ragion pratica", che colloca l'agire morale nella razionalità, in contrapposizione alla sensibilità. 

 

il problema della posizione di kant è che l'intuizione corretta rispetto ad una sorta di  contrapposizione, che poi ha trovato delle conferme nella conoscenza attuale del nostro cervello, non poteva sapere che la razionalizzazione arriva dopo, sia in termini temporali che di causa-effetto. 

questo fa si che nella grande maggioranza dei casi razionalizziamo a posteriori pulsioni inconsce. 

ad esepio l'ansia per qualcosa; normalmente riteniamo che il pensiero ansiogeno provochi poi i sintomi fisici associati. 

oggi sappiamo che il percorso è inverso, la parte inconscia elabora autonomamente e provoca quello che associamo all'ansia e successivamente la corteccia prefrontale trova una spiegazione al fatto e la razionalizza, è un fenomeno eseteso a moltissima della razionalità.

 quindi è complicato usare la ragione intesa kantianamente come bussola morale, perché in fondo ci facciamo tornare i conti anche quando siamo onesti al massimo. 

per trovare qualche universale siamo costretti ad uscire da una situazione soggettivista. 

questo mi spinge verso una forma di utilitarismo e di una parziale sospensione del giudizio nei confronti delle scelte di libertà altrui, proprio perché la nostra morale personale è solo la nostra morale personale, a prescindere da quanto consenso sociale abbia.





 

Ognuno evidentemente cita i filosofi che sente più affine ai propri paradigmi di pensiero

Le vie spirituali, per essere comprese realmente, vanno vissute da dentro e personalmente

Auspicando di trovare persone che aiutino questa ricerca

C'è l'aspetto teorico, spesso tutt'altro che banale, ma fondamentale è la prassi

Necessita un lavoro interiore e mentale che potrebbe portare in una vera e propria metanoia

Del resto, per fare un es. banale, posso conoscere perfettamente la teoria e la tecnica del tennis, ma se non lo pratico, ovviamente non lo imparerò mai...

Figuriamoci quando il lavoro è su un piano psicologico/mentale e spirituale

  • Melius 1
15 minuti fa, Akla ha scritto:

Più che la poesia. Fece la carta di credito con sconfinamento illimitato. Adeguatevi ai tempi moderni

Audio2 ha un fascino maschio che non abbisogna l'aiuto di amex o mastercard. Ho visto in un dossier che lo  riguarda la foto di una sua frequentazione 

dinamite_smack_intera.png

11 minuti fa, melos62 ha scritto:

Audio2 ha un fascino maschio che non abbisogna l'aiuto di amex o mastercard. Ho visto in un dossier che lo  riguarda la foto di una sua frequentazione 

dinamite_smack_intera.png

Siete ai confini della realtà. Ma di una realtà ormai remota..anacronistica distante terabyte dal mondo reale una nicchia su saturno. Attendendo una risposta. Dal centro della stella Sirio...

Gaetanoalberto

Non si riesce a fare una discussione seria.

Si parla dei massimi sistemi, di trascendente, di assolutezza dei valori, poi si precipita nel sartù e si zoppica con le vocali del più sacro cibo di strada.

Ha ragione Brian!

Siete dei blasfemi

Non c'è più una religione di una volta

Nonostante ciò, vi perdono ma vi infliggo per penitenza e per tonificare i vostri 4 muscoli mollicci,

mezz'ora di marcia con passo dell'oca

Qualcuno mi accuserà che sono particolarmente severo e fondamentalista

Bah 😎🥸

 

 

Gaetanoalberto

Ad ogni modo, noi praticoni tendiamo a rifuggire gli approfondimenti filosofici. 
Il bene ed il male, soprattutto nei sistemi di diritto positivo, esistono. 
Non sono quelli delle sacre scritture, né le categorie del pensiero, ma il lecito e l’illecito che le norme del tempo stabiliscono.

Siamo noi giuristi a tentare di ordinare il vostro incasinatissimo pensiero, dandogli sostanza.

E più non dimandate!

@micfan71

Il dubbio è che quei comportamenti siano conseguenza dell'identificazione con i genitori e con la comunità, non oggetto di scelta consapevole.

In Kant la moralità corrisponde alla libertà, intesa come la capacità dell’uomo di autodeterminarsi rispetto alle sollecitazioni dell’istinto, di decondizionarsi dalla sensibilità, in questo momento l'agire morale acquisisce valore universale. L'agire bene per un fine o per timore di un castigo o di una pena per Kant non è morale.

1 minuto fa, Savgal ha scritto:

In Kant la moralità corrisponde alla libertà, intesa come la capacità dell’uomo di autodeterminarsi rispetto alle sollecitazioni dell’istinto, di decondizionarsi dalla sensibilità, in questo momento l'agire morale acquisisce valore universale

Quindi Kant postula un paradigma morale innato, originario, non derivante dal contesto e dalla educazione. Una sorta di legge naturale inscritta nell'animo umano, insidiata dalle pulsioni sentimentali considerate fuorvianti. Effettivamente occorre essere superuomini per non deludere cotante aspettative. 


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