Un’italiana a New York: «Io, dentro la dittatura woke. Sono bianca e devo scusarmi anche se non sono razzista. E guai a chiedere: di dove sei?»

[Velvet]

Pensavo invece fosse "una questione di qualità".

Ero ingenuo. 

[maurodg65]

1 minuto fa, appecundria ha scritto:

No, oggi c'è la lega. Ieri c'era la DC.

Ieri ci si sforzava di affrontarli i problemi. Oggi c'è l'interesse politico a creare incidenti, così da poter aprire assurde discussioni sui social e lamentarsi dei negri, dei comunisti, dei giudici eccetera eccetera...

La Lega è destinata politicamente a sparire e la differenza con ieri non è la presenza della DC ma le differenze nelle comunicazioni, oggi ne stiamo discutendo in tempo reale tra persone residente in tutto il paese, al tempo si discute va nei bar e nei luoghi di lavoro o di svago, il riferimento erano i giornali e la TV e non i social e la rete, ma si interagiva nel mondo reale e si conviveva, gli immigrati meridionali volevano integrarsi e l’hanno fatto ed oggi nessuno li discrimina, anzi mentre da parte degli islamici in tutta questa volontà di integrazione non la vedo, ma non solo io a quanto pare è la Lega, credimi, non c’entra nulla.

[UpTo11]

1 minuto fa, Velvet ha scritto:

Pensavo invece fosse "una questione di qualità".

Ero ingenuo. 

Vanno riconosciute le spiccate capacità di analisi dei personaggi politici e degli uomini di potere.

Più uniche che rare. Praticamente un cecchino.

Se tanto mi dà tanto.... pure delle donne.

[maurodg65]

6 minuti fa, appecundria ha scritto:

Va bene, avete ragione, Trump fu eletto per via del woke.

Trump ha semplicemente cavalcato e sfruttato politicamente il disagio di molti cittadini americani, il suo successo al tempo non dovuto solo al “razzismo inverso” di cui parliamo, del resto in USA non mi pare che un presidente repubblicano fosse una rarità, Trump è arrivato da outsider sfruttando anche la campagna delle fake news della Russia, ti ho già detto che semplifichi troppo ultimamente.

Il punto di partenza era il razzismo.

[maurodg65]

18 minuti fa, appecundria ha scritto:

Secondo la sindaca si devono battezzare. Ma da quando i leghisti sono diventati ferventi cattolici?

Integrarsi significa convivere, frequentarsi, stringere amicizie, lavorare fianco a fianco, fintanto che ti limiti a isolarti e limitare le tue frequentazioni ai tuoi connazionali, isolandoti non puoi pretendere granché visto e considerato che sei in un paese straniero ed un minimo di impegno è richiesto.

[Roberto M]

18 minuti fa, appecundria ha scritto:

Oggi c'è l'interesse politico a creare incidenti

Dici che è per questo che non vietano le manifestazioni pro-Hamas ?

Pero’ dovresti metterti d’accordo con te stesso, che se le dovessero vietare come succede in molti altri paesi occidentali, saresti il primo ad urlare al “fascismo”.

[appecundria]

2 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

suo successo al tempo non dovuto solo al “razzismo inverso” di cui parliamo

Non era stato ancora inventato. Mauro questa cosa del woke è stata inventata da quelli che passano le veline a Roberto, mica esiste davvero il razzismo inverso. Andiamo, su.

[criMan]

Non credo si possa ridurre il successo di Trump con il razzismo che e' presente piu' forte in un certo tipo di elettorato americano. Ancora oggi va forte e' inutile negarlo.

Trump cavalca semplicemente il divario che si e' creato tra l'america benestante e quella che campa cosi' cosi'.

Un ceto medio che negli anni post 2008 e' andato via via impoverendosi. A quel ceto medio lui risponde

con soluzioni populiste. Abbiamo avuto anche noi l'ondata populista penta stellata , per fortuna abbiamo fatto gli anticorpi.

Tocca farli pure agli americani misa' , dovra' andare al governo e fare qualche disastro. Solo che

quando gli americani combinano disastri rischiano di coinvolgere mezzo mondo.

[maurodg65]

Adesso, Roberto M ha scritto:

Dici che è per questo che non vietano le manifestazioni pro-Hamas ?

Dal 07 ottobre in Italia ci sono state 1023 manifestazioni pro Hamas, in 33 di esse ci sono stati scontri con la polizia e problemi di ordine pubblico, direi che ogni illazione contro il Governo sul tema è strumentale, avrebbero potuto fare come dici e come hanno fatto molti altri paesi e vietarle, ma così non è stato.

[appecundria]

3 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Integrarsi significa convivere, frequentarsi, stringere amicizie

Proprio il programma della sindaca e di Salvini.

[maurodg65]

2 minuti fa, appecundria ha scritto:

Non era stato ancora inventato.

Ma inventato cosa? È da oltre un decennio che negli USA le politiche di integrazione etnica e di genere sono notevolmente invasive, le politiche sociali e nel mondo del lavoro, dello spettacolo, della politica sono al limite dell’integralismo e se da un lato hanno avuto il merito di vincere pregiudizi di genere e razzisti, dall’altro sono andati molto oltre e non accennano a fermarsi.

[appecundria]

4 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Dici che è per questo che non vietano le manifestazioni pro-Hamas ?

Non le vietano perché non hanno le palle, sanno solo lamentarsi sui social. Poi c'è la componente nazifascista che gli ebrei li ha sempre gassati, gli stavano simpatici solo quelli coi denti d'oro. 

1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

Ma inventato cosa?

Va bene hai ragione basta così.

[maurodg65]

3 minuti fa, appecundria ha scritto:

Proprio il programma della sindaca e di Salvini.

Ancora? Lascia perdere la Lega e Salvini, sei d’accordo o meno? I meridionali immigrati al nord nel passato recente l’hanno fatto, oggi gli islamici lo stanno facendo?

[UpTo11]

 

È così per tutto negli USA. Ho dovuto compilare 3 moduli per avere la bicicletta in prestito quando sono stato in visiting. Alla faccia della burocrazia italica.

[briandinazareth]

1 minuto fa, UpTo11 ha scritto:

È così per tutto negli USA. Ho dovuto compilare 3 moduli per avere la bicicletta in prestito quando sono stato in visiting. Alla faccia della burocrazia italica.

 

questa è una cosa che in pochi sanno, ci sono ambiti negli usa, anche aziendali, che hanno burocrazie incredibili! 

[UpTo11]

1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

questa è una cosa che in pochi sanno, ci sono ambiti negli usa, anche aziendali, che hanno burocrazie incredibili! 

Sta cosa è incredibile. Moduli prima di partire, moduli quando sono arrivato, moduli quando sono partito. Sarà che sono italiano ho pensato.

 

[Martin]

17 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

ci sono ambiti negli usa, anche aziendali, che hanno burocrazie incredibili!

E' così anche in "scandinavia" (paesi di solito lodati per la lineare semplicità delle cose)  il tutto unito ad una sostanziale incapacità di gestire le situazioni quando escono dal "pattern" previsto. 
 

(Da quest' ultimo pdv devo dire che ho trovato gli USA  leggermente più "mediterranei" di quanto credevo, il don't ask-don't tell è applicato abbastanza spesso. Certo se qualcuno per errore aska o tella, dall'altra parte non c'è verso che fingano di non aver sentito. )

[briandinazareth]

6 minuti fa, Martin ha scritto:

E' così anche in "scandinavia" (paesi di solito lodati per la lineare semplicità delle cose)  il tutto unito ad una sostanziale incapacità di gestire le situazioni quando escono dal "pattern" previsto. 
 

(Da quest' ultimo pdv devo dire che ho trovato gli USA  leggermente più "mediterranei" di quanto credevo, il don't ask-don't tell è applicato abbastanza spesso. Certo se qualcuno per errore aska o tella, dall'altra parte non c'è verso che fingano di non aver sentito. )

 

anche negli usa puoi rimanere invischiato non appena sei fuori dal "book". 

la prima volta che andai negli states per lavoro ho fatto un gita in canada, stavo per essere bloccato alla frontiera, con una discussione di 30 minuti con il solerte funzionario, con il delirio che sarebbe scaturito da una sua personale decisione negativa, perché alla domanda cosa ci facevo negli usa ho usato la parola "work", specificando che rimanevo solo pochi giorni, l'azienda per la quale lavoravo in italia ecc.

ma avevo l'esta, dovevo rimanere solo 10 giorni, e quel permesso andava bene per fare riunioni, vedere il cliente ecc. ma la parola "work" necessitava del visto... 

per il resto concordo con te, la stragrande maggioranza delle persone ha un'idea degli usa molto stereotipata e cinematografica, lontanissima dalla vita quotidiana.