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Certificazione cavi alimentazione


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Inviato
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...su un cavo di alimentazione a 230v cosa ci deve essere scritto?

Ti cito la Direttiva: " All’atto dell’immissione del materiale elettrico sul mercato, ogni importatore dovrebbe indicare sul materiale elettrico in questione il proprio nome, la propria denominazione commerciale registrata o il proprio marchio registrato e l’indirizzo postale al quale può essere contattato."

Dato che questo è per lo più impossibile, questi dati dovrebbero essere sull'imballo del cavo e sul cavo dovrebbe esserci solo il Marchio CE, che può essere accompagnato da altri marchi di Organismi notificati (VDE, IMQ); senza il marchio CE però questi marchi hanno valore nullo.

Se invece compri una "ciabatta" hi end da un produttore che ti vende il prodotto finito, essa deve essere accompagnata, nel Manuale di uso e manutenzione (altro documento obbligatorio se acquisti un apparato completo), oppure come foglio separato, da un Dichiarazione di Conformità, che porta la dichiarazione del produttore (con timbro, data e firma, che sono obbligatori).

Paradossalmente, se non ti viene consegnata la Dichiarazione di Conformità, il venditore non ha alcun diritto di farsi pagare il prodotto che ti ha consegnato.

Inviato
Cita

...in realtà pensavo ci volesse un elettricista iscritto all'albo per poter effettuare anche questi piccoli lavori

Infatti ho scritto "...tirando la norma un po' per i capelli...". Infatti ci vorrebbe un elettricista, ma tu non sei un Produttore e la casa è tua, per cui sei tu il responsabile della sicurezza domestica.

Certamente io, che insegno elettronica in un ITIS, non mi sognerei mai di intestare -a scuola- un cavo di rete elettrica con una spina, anche se penso che ne sarei capace:classic_biggrin:.

Inviato

@drpaolo grazie mille davvero!

Finalmente un pò di chiarezza.

Quindi anche il cavo che avevo trovato, di una marca famosa,  con marchio vde e relativo numero ma che non riporta il marchio ce...sarebbe invendibile.

 

Però una cosa non mi è chiara: il marchio CE potrebbe anche non valere niente, essendo un'autocertificazione? chi controlla che il produttore abbia davvero seguito le norme di sicurezza nel fabbricare quel cavo?

@drpaolo certo, che responsabilità!

Inviato
Cita

Però una cosa non mi è chiara: il marchio CE potrebbe anche non valere niente, essendo un'autocertificazione? chi controlla che il produttore abbia davvero seguito le norme di sicurezza nel fabbricare quel cavo?

Nel caso la certificazione sia fasulla oltre all'infrazione della legge sulla sicurezza elettrica c'è anche la frode in commercio, per cui si va direttamente dal Giudice penale. Come ho già detto, le multe sono altissime (decine di migliaia di euro per ogni pezzo non conforme) per cui nessuna Ditta grande rischierebbe.

Le Ditte piccole rischiano, ma qui ci sono i concorrenti diretti (altre piccole Ditte) che denunciano la mancata conformità per togliersi dai piedi qualche concorrente.

Devo dire che a me, talvolta, questa tentazione è venuta...

Inviato
Cita

Quindi anche il cavo che avevo trovato, di una marca famosa,  con marchio vde e relativo numero ma che non riporta il marchio ce...sarebbe invendibile.

Non è detto, potrabbe sfruttare la deroga che permette di apporre il Marchio dove è possibile. Il Marchio deve avere delle dimensioni minime e una ben precisa sagoma, per cui se non è possibile stamparlo sul cordone di rete in questione. magari lo si stampa sull'aspo del cavo, insieme ai dati identificativi del Produttore e del prodotto.

Fabio Cottatellucci
Inviato
3 ore fa, sbronf80 ha scritto:

in realtà pensavo ci volesse un elettricista iscritto all'albo per poter effettuare anche questi piccoli lavori.

Una ventina d'anni fa uscì una norma totalmente folle, non in tema di certificazioni CE, che stabiliva che tu non puoi prendere in mano neppure un cacciavite ma devi sempre e comunque chiamare un tecnico qualificato, pure per cambiare una presa a muro.
Non se n'è più parlato, non so che fine abbia poi fatto, se finì abrogata con qualche decreto "mucchio selvaggio".
 

Fabio Cottatellucci
Inviato
5 ore fa, sbronf80 ha scritto:

che tu sappia, l’auto costruzione di un cavo 230V o di una multipresa, effettuata con cavi e frutti certificati, Vimar nel mio caso con cavi italiani certificati, è legale, se po ffà?

Vedi mio post qui sopra :classic_smile:

Fabio Cottatellucci
Inviato
4 ore fa, drpaolo ha scritto:

No, non funziona così: dal 2014 (Direttiva 014/35/UE "Bassa Tensione") è obbligo del "fabbricante" certificare la sicurezza, attenendosi alle norme armonizzate che si applicano sostanzialmente su base volontaria e poi controllando che la produzione sia conforme nel temp

E' una normativa recente o risalente?
Perché un produttore di mia conoscenza mandava campioni per la certificazione, secondo il processo che descrivevo prima, non più tardi di quattr'anni fa...

Inviato

Dipende da cosa si deve certificare: per certificare una caldaia occorre forse un Organismo notificato ("Direttiva Macchine") e forse anche per certificare un radiotrasmettitore telefonico.

Per certificare apparati elettrici od elettronici la normativa in vigore dal 2014 è quella che ho descritto io. Gli eventuali laboratori di misura che accertano la conformità alle Norme armonizzate in nessun modo possono certificare alcunchè per conto del Produttore (o dell'importatore).

Le loro misure potrebbero essere di aiuto nel caso di un contenzioso (quasi mai succede), ma non sono assolutamente indispensabili alla certificazione; danno solo la sicurezza al Produttore che la relativa Norma armonizzata è stata rispettata.

cactus_atomo
Inviato

Calma e gesso. Va certificato quello che viene messo in commercio a qualsiasi titolo anche regalato. Se mi faccio un cavo per me devo usare un cavo certificato e spine certificate per l'uso.  Ma se lo commercializzo devo certificarlom per certificare possor seguire due strade o farlo certificare da un soggetto terzo abilitato o prendermi la responsabilità io produrre di asserire che il cavo è a norma. In genere si preferisce la prima strada per scaricare ogni responsabilità sul certificatore ma posso seguire la seconda accollandomi il rischio in caso di danni o di semplice verifica della conformità. Resta il fatto che qualunque cosa venga venduta non può stare sul mercato senza una delle due certificazioni. Un marchio ce fasullo come china export non mette al sicuro venditore e distributore dato che stanno veicolando un oggetto non conforme  ogni tanto i vien la voglia di comprare un cavo di alimentazione non certificato e poi denunciare il venditore. Ma sono pigro 

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