appecundria Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 non è un appunto rivolto a qualcuno in particolare ma l'osservazione di un curioso fenomeno ricorrente: uno sostiene una tesi ma nega la logica conseguenza. Esempio. - Io dico che la mela quando si stacca dal ramo, fluttua nell'aria. - Stai negando la legge di gravità! - Io??? Ma quando mai! Nell'altro thread si sostiene l'esistenza di un terrorismo particolarmente "cattivo" (per sintetizzare). Ma l'essere esiste se esiste il non essere? Il caldo esiste soltanto perché esiste il freddo? E allora se esiste un terrorismo cattivo deve per forza esisterne uno buono. Oppure il non essere non esiste perché (come secondo Parmenide) è impensabile? (Non è un thread sul terrorismo, né sulla politica, sulla guerra, eccetera eccetera. È un thread di filosofia, astenersi perditempo). 1
LUIGI64 Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Il non essere esiste, ma trova la sua causa nell'Essere 🧐 1
Renato Bovello Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 La citazione completa e' la seguente : L'essere e' e non puo' non essere ,il non essere non e' e non puo', in alcun modo, essere . Ebbene,per superare la dicotomia dell'essere/non essere devi pensare al concetto hegeliano di sintesi. In particolare al cosiddetto " Aufhebung " ,cioe' del superamento conservazione . Nel senso che una posizione si pone ( leggi tesi o essere ) e un'altra, ad essa, si contrappone ( leggi antitesi o non essere ) .La sintesi riesce a superarle entrambe pur consevandole al suo interno . Per questo tra essere e non essere c'e' un rapporto dialettico cioe' indispensabile. Uno esiste in funzione dell'esistenza dell'altro,come i singoli anelli di una catena. Un anello non e' una catena,il rapporto reciproco degli anelli tra loro genera il concetto di catena . La sintesi ,tuttavia,e' qualcosa di diverso sia dalla tesi che dall'antitesi ma ,come detto,le contiene entrambi. In questo modo la sintesi " realizza " cioe' rende reali e pensabili sia l'essere che il non essere . Ciao Bruno 1
melos62 Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Un oggetto caldo o freddo può esserlo in misura diversa. Tutti i terroristi sono (strz), alcuni lo sono ad una temperatura più alta. Ogni altra deduzione logica è destituita di fondamento, come dicono quelli bravi. 1
LeoCleo Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 @Renato Bovello a volte dimentico che sei stato professore di filosofia. Comunque, sintetizzando: W la F.
ascoltoebasta Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 2 ore fa, appecundria ha scritto: Oppure il non essere non esiste perché (come secondo Parmenide) è impensabile? Discorso assai complesso,è quindi comprensibile che tu voglia citare anche il pensiero di questo tuo amico emiliano...., Brando alle ciucce....oops...bando alle ciance,personalmente non scarterei le posizioni al riguardo,di Heidegger,che confuta molte riflessioni classiche riguardo "l'essere",sopratutto in un suo pensiero,ovvero che l'umano è l'unico che possa porsi tali quesiti ma non per questo può aver trovato le giuste risposte.... Riguardo quanto scritto da @LeoCleo trovo curioso che tra le 26 lettere dell'alfabeto si fissi sulla sesta....che per pura coincidenza è la preferita anche da me... 2
LUIGI64 Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Scrive G. Reale: ...con la teoria delle Idee, Platone ha inteso dire questo: il sensibile si spiega solo ricorrendo alla dimensione sovrasensibile, il relativo con l'Assoluto, il mobile con l'immobile, il corruttibile con l'eterno, la vera causa del materiale è l'immateriale ------------ Ecco quello che a me sembra: nella sfera del conoscibile, ultima è l'Idea del Bene..essa è causa di tutte le cose belle e giuste, perché genera nella sfera del visibile la luce e il Signore della luce, e, in quella dell'intelligibili, essendo essa sovrana (assoluta), produce la verità e l'intelligenza (Platone-Repubblica) ------- La nozione di verità matematica va al di là dell'intero concetto di formalismo. Nella verità matematica c'è qualcosa di assoluto e di "divino". (R. Penrose)
UpTo11 Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 https://it.m.wikipedia.org/wiki/Insieme_complemento
Roberto M Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 3 ore fa, appecundria ha scritto: Nell'altro thread si sostiene l'esistenza di un terrorismo particolarmente "cattivo" (per sintetizzare). E’ che sintetizzi male perché ti sfugge il presupposto iniziale. E quindi cadi nel sillogismo fallace. Se uno, in italiano, scrive “le modalità esecutive di quell’attentato terroristico, cioè prendere di mira donne e bambini e ammazzarli sul posto a sangue freddo uno ad uno, con professionalità ed addestramento” ricordano oggi il terrorismo islamico (7 ottobre e Bataclan) questo non significa, logicamente e linguisticamente, che distingue tra “terrorismo cattivo” (quello islamico) e “terrorismo buono” (quello di altra matrice). Significa, più banalmente, che le modalità di esecuzione di quell’attentato rendono più credibile la matrice islamica rispetto ad altri atti terroristici. Come si possa, a livello logico e linguistico, dedurre che in questa maniera si crea una categoria di “terrorismo buono” (quello non islamico) rimane un mistero. A meno che non sia un contorto ragionamento per scusarti a modo tuo per aver scritto che per me esiste un “terrorismo buono” che, sempre in italiano, significa accusarmi di fare apologia del terrorismo (definendolo “buono”) e che significa non tirare “torte in faccia”, ma chiavi inglesi. Ma non c’è bisogno, sei un amico e ti ho già perdonato
appecundria Inviato 23 Marzo 2024 Autore Inviato 23 Marzo 2024 3 ore fa, Renato Bovello ha scritto: Uno esiste in funzione dell'esistenza dell'altro Quindi avrei ragione io e torto Parmenide... 🙂
appecundria Inviato 23 Marzo 2024 Autore Inviato 23 Marzo 2024 1 ora fa, Roberto M ha scritto: questo non significa, logicamente e linguisticamente, che distingue tra “terrorismo cattivo” (quello islamico) e “terrorismo buono” (quello di altra matrice). Analizziamo la sequenza. 1. Il terrorismo islamico uccide gli innocenti. 2. Vuol dire che esiste un terrorismo che non uccide gli innocenti. 3. Quindi uccide i colpevoli. 4. Quindi fa giustizia, magari sommaria ma giustizia. 5. Ne consegue che Israele che ammazza 30 o 40mila civili fa giustizia. 6. Quindi fa terrorismo buono. Che è esattamente ciò che pensano in molti.
extermination Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Anche qui; distinguerei tra l'essere oggettivo e l'essere soggettivo! Quello che per me è, per te non è!
P.Bateman Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 @appecundria Tornando al tema: è impossibile dare torto a Parmenide. Quello che per definizione non esiste non è né buono né cattivo, né caldo né freddo; non esiste e basta. Esiste il vuoto? no quello che chiamiamo così è solo meno pieno. Quello che esiste ha infinite gradazioni.
appecundria Inviato 23 Marzo 2024 Autore Inviato 23 Marzo 2024 @Roberto M tu non puoi dire che la mela fluttua senza negare la forza di gravità, che sarebbe il topic.
appecundria Inviato 23 Marzo 2024 Autore Inviato 23 Marzo 2024 @meliddo sospetto che l'essere di Parmenide sia il dio dei monoteisti. Solo Lui può includere tutto tranne ciò che non esiste.
Savgal Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Il problema è comunicativo e tocca ogni forma di interazione. Socrate chiede nei suoi colloqui la definizione del concetto di cui si discute e qui sorgono le difficoltà. Se un significante ha un referente concreto il significato è condiviso più o meno facilmente. Ma vi sono tanti significanti per i quali non vi è un referente, per cui spesso accade che gli interlocutori stanno utilizzando lo stesso significante, ma non condividono il significato. Una comunicazione pienamente condivisa è fenomeno poco frequente.
Savgal Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 Nella citazione di Parmenide si potrebbe obiettare che ha attribuito al verbo il valore di un sostantivo
samana Inviato 23 Marzo 2024 Inviato 23 Marzo 2024 47 minuti fa, appecundria ha scritto: Quindi fa terrorismo buono. Non puo' esistere un terrorismo buono, quello sopra e' un chiarissimo esempio di cosa sia un ossimoro. Ma tu lo sai gia'. L'inghippo di tutto sta proprio nella parola stessa ossia terrorismo. Sostituiscila con un'altra parola e se ne puo' discutere. Chesso' io, ad esempio "lotta".
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