andpi65 Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 10 minuti fa, melos62 ha scritto: In derrate alimentari un primo senza pesce costa meno di un euro Ci sono primi e primi , tu mi insegni. Un'attività che alza la saracinesca tutti i giorni però non è che ha solo il costo delle derrate, ma facciamo che te la dò per buona per i primi ( anche se ci credo poco che sbarchi dignitosamente il lunario con ste cifre), vogliamo parlare del secondo a 4 euro proposto da un'attività? Mediamente spendo più io per un primo ed un secondo , solo di derrate, se me lo faccio in casa e io non ho spese aggiuntive da sommare alle sole derrate.
melos62 Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 3 minuti fa, andpi65 ha scritto: Ci sono primi e primi , tu mi insegni. Un'attività che alza la saracinesca tutti i giorni non è che ha solo il costo delle derrate, Stiamo parlando di microattivita con modesti costi fissi, in quartieri popolari. Non di Cracco che paga 2 milioni di canone annuo in Galleria a Milano e 50 dipendenti, e poi è inevitabile che vada in deficit pure con i 400 euro a coperto.
il Marietto Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 2 ore fa, melos62 ha scritto: Io invece stracontento di Gennarino Esposito a Vico Equense (con quel nome sembra una macchietta, invece si chiama così e ci sa decisamente fare senza troppe astruserie) sei stato anche da Peppe Guida? la sua idea di cucina mi intriga parecchio anche per affinità nel modo di concepire l'uso della materia prima https://www.peppeguida.com/antica-osteria-nonna-rosa/
melos62 Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 4 minuti fa, andpi65 ha scritto: Ci sono primi e primi Infatti in queste bettole (detto con affetto, ci vado anch'io talvolta) il menu non prevede il gambero rosso di Mazara né il tartufo d'Alba, ma pasta e fagioli, con le patate, ceci ecc, tutte cose ottime ed economiche, cucina popolare fatta bene con ingredienti di medio livello e senza avvelenare i clienti.
andpi65 Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 14 minuti fa, melos62 ha scritto: Infatti in queste bettole (detto con affetto, ci vado anch'io talvolta) il menu non prevede il gambero rosso di Mazara né il tartufo d'Alba, ma pasta e fagioli, con le patate, ceci ecc, tutte cose ottime ed economiche, cucina popolare fatta bene con ingredienti di medio livello e senza avvelenare i clienti. Manco da un pò da Napoli, in zona ci sono tornato l'ultima volta un 5/6 anni fa (quando il pupo giurava a Capua). Ma ci sono stato un pochetto, in passato, per lavoro dalle tue parti , conosco la cucina ed i prezzi e mi son effetivamente sempre, mediamente, trovato bene . Dicevo solo che, ora come ora però un primo ed un secondo con 7,5 euro mi sembra difficile da sostenere per un'attivita che alza la saracinesca tutti i giorni, anche se è vero che i costi da me e da te sono diversi.
melos62 Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 4 minuti fa, andpi65 ha scritto: anche se è vero che i costi da me e da te sono diversi. Dalle mie parti gli affitti sono 2k mese per 100 metri quadri se appartamenti, di più per i locali commerciali. Se parliamo dell'Arenaccia, ex zona industriale, i costi si risucono ad un terzo, a Napoli coesistono diverse città in una.
andpi65 Inviato 28 Marzo 2024 Inviato 28 Marzo 2024 3 ore fa, melos62 ha scritto: Dalle mie parti gli affitti sono 2k mese per 100 metri quadri se appartamenti, Vomero o Posillipo direi le tue parti, dalle cifre , se non sbaglio. Ma non lo dire ad Audio da Vicenza, che gli prende male e poi finisce che si impicca al pluviale che gli è rimasto. 😅
Roberto De Filippo Inviato 30 Marzo 2024 Inviato 30 Marzo 2024 Il 26/3/2024 at 17:56, md1809 ha scritto: Oggi mi pare che a Napoli ci siano sempre piu’ posti dove mangiare una pizza che la notte non ti asseta ne’ ti “cinghializza” Pero’ devo dire che ce ne sono alcuni che, a mio gusto, si fanno preferire gia’ a partire dall’impasto: mi trovo bene con i Salvo, sia Ciro di 50 Kalo’, sia i fratelli di S.Giorgio a Cremano/Riviera di Chiaia; e con Enzo Coccia a via Caravaggio (bella forza, direte voi, e a ragione) e, soprattutto, con quelle del fratello Ciro, a Pozzuoli (La Notizia). Il cornicione ripieno non lo amo, ma oramai si trova spesso, anche “rivisitato” (addirittura!). Persino in un angolo di “zoccolo duro” come Attilio Bacchetti alla Pignasecca, altro posto dove mi sono sempre trovato bene. Sul “foro” casertano, non mi esprimo. So che inizialmente vennero sbeffeggiati per avere introdotto la pizza “a canotto” (col cornicione particolarmente ampio, ma sempre soffice e alveolato), ma credo che oramai sia cosa vecchia e ogni scuola ha trovato il suo posto. Devo dire che “mi manca” una visita da Franco Pepe a Caiazzo, che amici fidati mi hanno caldamente consigliato, ma e’, come dire, un po’ “fuori mano” rispetto al centro cittadino 😊 HTH - MTC Omaggi Carlo Iaccarino P.S.: e chi sapeva che il vecchio Plastic si dedica all'arte bianca ? Quando lavoravo in pizzeria, uno dei tanti lavori che ho fatto, uno dei clienti più affezionati, veniva a mangiare la pizza più volte in una settimana, e tra l'altro all'epoca ci suonavo anche insieme, Mauro Teho Teardo, mi ricordo ancora che chiedeva sempre la pizza "paciugo". Poi il pomeriggio, finito di suonare nel garage di casa sua, sua madre ci preparava sempre il the con i biscotti "le esse di raveo" era il nostro rito pomeridiano.
Roberto De Filippo Inviato 30 Marzo 2024 Inviato 30 Marzo 2024 Il 27/3/2024 at 14:24, mozarteum ha scritto: A nessuno di voi piace la pizza romana, bassa sottile con cornicione minimo e condimento che arriva fino alle colonne d’ercole? A me piace moltissimo La faccio spessissimo ed è fantastica, me la chiedono i figli, solitamente bianca con mozzarella, origano, olio evo e poi ingredienti di qualità assoluta. Piccolo inciso, solo verdure, a casa mia sono quasi 15 anni che non si mangiano carne e derivati per questioni etiche e salutistiche.
Roberto De Filippo Inviato 30 Marzo 2024 Inviato 30 Marzo 2024 A proposito di pizze e pizzerie, io la pizza più buona che ho mangiato in vita mia, l'ho mangiata a Ischia alcuni anni fa, alla pizzeria Sciuè Sciuè, una Margherita così non l'ho mangiata mai più. Top assoluto a detta anche dal resto della ciurma.
appecundria Inviato 30 Marzo 2024 Inviato 30 Marzo 2024 Il 28/3/2024 at 16:47, melos62 ha scritto: Gennarino Esposito a Vico Equense Grande audiofilo.
melos62 Inviato 30 Marzo 2024 Inviato 30 Marzo 2024 Adesso, appecundria ha scritto: Grande audiofilo. Nell'antisala aveva due finali mono con le 845, due per canale, con un preampli due telai, finitura rame e legno, di un marchio italiano che va per la maggiore negli Usa, con diffusori enormi.
appecundria Inviato 30 Marzo 2024 Inviato 30 Marzo 2024 Esempio di food cost partenopeo. Uscite 1 polpo congelato e una buattona di pelati 10 euro. Tre chili di linguine Russo di Cicciano, 6 euro. Varie ed eventuali 4 euro. Totale 20 euro. Entrate. 4 secondi di polpo alla luciana: 20 euro 30 primi linguine ai purpetielle fujute: 100 euro. Totale 120 euro. Acqua vino birra coca a parte. Ripartizione utili. 50 euro alla cassa. 50 euro alla mamma. 20 euro finanziamento a pioggia al resto della famiglia.
appecundria Inviato 1 Aprile 2024 Inviato 1 Aprile 2024 https://www.foodmakers.it/gino-sorbillo-e-la-pizza-con-la-banana/?amp=1
Martin Inviato 1 Aprile 2024 Inviato 1 Aprile 2024 Il 27/3/2024 at 14:24, mozarteum ha scritto: A nessuno di voi piace la pizza romana, bassa sottile con cornicione minimo e condimento che arriva fino alle colonne d’ercole? A me piace moltissimo Piace anche a me, purtroppo è difficile trovarla nella mia zona, le pizzerie si sono messe quasi tutte a servire pizze con corncione in stile pseudonapoletano, ma non le fanno bene, nella migliore delle ipotesi ti pare di aver mangiato un chilo di pane poco cotto.
Partizan Inviato 2 Aprile 2024 Inviato 2 Aprile 2024 Il 24/3/2024 at 15:26, Martin ha scritto: Poi, per carità, esiste una piccola (piccolissima) relatà di turismo dotto e consapevole che spesso è pure capace di tener testa ai locali sulla storia e sulle caratteristiche di quello che assaggiano Io ci starei un po' attento con queste affermazioni. 30-35 anni fa quando iniziai a fare viaggi gastronomici nelle Langhe, nei buoni ristoranti sperduti nelle colline, nelle enoteche fornitissime, ci trovavo tedeschi, francesi, inglesi perfino... italiani poco pervenuti. Cercavano le cantine migliori (ovviamente già finiti), le bottiglie con il rapporto qualità/prezzo elevato, mica avevano l'anello al naso. Situazioni simili in Toscana ed in molte altre situazioni. Ciao. Evandro
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